Recensione Hitman Damnation

Il prequel ufficiale di Hitman Absolution è tutto da leggere!

Recensione Hitman Damnation
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  • Hitman Absolution non è solo uno dei migliori stealth game dell'annata, ma anche un significativo turning point per la saga dell'Agente 47. L'uccisione di Diana Burnwood nelle primissime fasi dell'avventura, la sua handler, la donna dell'Agenzia che lo ha salvato in ripetute occasioni, rompe qualsiasi legame narrativo con le precedenti incarnazioni della serie, ma giocoforza apre un inedito filone in cui vedremo l'assassino professionista prendersi cura della quattordicenne Victoria.
    Chi sia questa ragazza e perchè è così importante per l'Agenzia e Diana è motivo dell'assoluzione videoludica dell'Agente 47. Ma agli appassionati della saga forse interesserà altrettanto conoscere il destino di Diana: perchè ha improvvisamente abbandonato l'Agenzia? Perchè hanno inviato proprio l'Agente 47 sulle sue tracce? Perchè non mostra alcuna esitazione nel premere il grilletto? "E' solo un altro lavoro" come ripete tra sé mentre si avvicina a lei per l'esecuzione oppure c'è sotto qualcos'altro? Un tradimento nei suoi confronti?
    L'antefatto di Hitman Absolution è così stato raccolto dal romanziere Raymond Benson in Hitman Damnation, prequel ufficiale dell'ultimo videogioco. Una lettura fruibile tranquillamente a sé stante, con una costruzione narrativa ovviamente superiore a quella dei videogiochi di IO Interactive, ma assolutamente imprescindibile in coppia con Absolution.

    Tra Nepal e Virginia

    La missione in Nepal é andata completamente a rotoli. Non solo il lavoro dell'Agente 47 é stato tutto fuorchè "pulito", ma per poco non ci rimetteva la sua stessa pelle. Come se non bastasse, nel bel mezzo della missione Diana aveva interrotto il contatto radio braccata com'era dall'Agenzia dopo che aveva divulgato notizie riservate alla stampa di mezzo mondo.
    L'incidente ha piegato il corpo dell'assassino, ma non il suo spirito né la sua professionalità. L'Agenzia lo rivuole a tutti i costi e lo spedisce ad indagare nella cittadina di Greenhill in Virginia. Qui ha sede la Chiesa della Volontà, una religione sincretica che spinge i propri seguaci (cristiani, buddisti, ebrei, animisti che siano) a credere sopra ogni cosa alla forza di volontà interiore. Il successo di tale movimento spirituale è dovuto al carisma del fondatore, il reverendo Charlie Wilkins, volto noto in televisione e proprietario di una catena di fast food. L'ultimo obiettivo cui ambisce è la discesa in campo politico, attraverso un partito indipendentista denominato American First Party e la candidata alla presidenza Diana Shipley, adepta della prima ora.
    L'Agente 47 ha come compito proprio l'assassinare il reverendo Wilkins, infiltrandosi nella comunità religiosa di Greenhill e facendo sembrare il tutto un incidente. Aldilà della celebrità del bersaglio, "è solo un altro lavoro" per l'assassino geneticamente modificato, nonchè miglior uomo di cui dispone l'Agenzia. Ma la missione subirà una serie di contrattempi: per la prima volta nella sua vita, l'Agente 47 conoscerà l'affetto e l'amore di una donna...

    Una narrazione giocabile

    Raymond Benson è uno degli scrittori più abili nel trasformare i videogiochi in libri: oltre ad aver raccontato in forma letteraria i primi due episodi di Metal Gear Solid, nel 2011 se ne è uscito con Homefront: La voce della Libertà. Hitman Damnation rappresenta per lo scrittore una inedita prova, dovendo raccordarsi con gli eventi successivi del videogioco Hitman Absolution.
    Tradurre le gesta dell'Agente 47 in parole ha un certo fascino: il gameplay stealth della serie, fatto di ritmi ora pacati ora adrenalinici e originali metodi di assassinio, ben si presta alla descrizione romanzata. L'uccisione di un magnate sudamericano durante una festa VIP a bordo di uno yacht, una pubblica esecuzione dalla distanza grazie ad un fucile di precisione e un inconsueto travestimento, l'infiltrazione nella SPA all'interno di un super-sorvegliato hotel cipriota sono tutte situazioni che ammiccano alle dinamiche del videogioco e non sarebbe affatto male replicarle nella modalità Contratti di Absolution oppure come futuri DLC.
    Ampia sezione del romanzo è dedicata alla relazione con una adepta della Chiesa della Volontà: iniziata per motivi "professionali", il legame si approfondirà notevolmente e coinvolgerà i sentimenti dell'Agente 47 in maniera inaspettata. Non vi diciamo ovviamente se alla fine prevarrà l'amore o il lavoro, ma senza dubbia Benson ha particolarmente insistito su tale aspetto prefigurando il legame paterno con Victoria in Absolution.
    Lo stile narrativo dell'autore non è particolarmente brillante. Alterna capitoli di grande spessore narrativo in cui il lettore rimane con il fiato sospeso, ad altri dal ritmo molto più blando: a quest'ultima categoria appartengono alcune pagine scritte in prima persona (li riconoscete dal font in corsivo), in cui l'Agente 47 scava all'interno dei propri sentimenti. Non si capisce esattamente il perchè del passaggio da un narratore impersonale ad uno personale, visto che il registro e lo spessore della narrazione è identico dalla prima all'ultima pagina.
    La trama dal canto suo rivela personaggi sfaccettati, multiformi nel modo d'agire e ricchi sotto il profilo psicologico. Peccato solo che certi ostacoli posti alla missione dell'Agente 47 siano risolti in modo sbrigativo chiamando quasi sempre in causa il suo corredo genetico super-umano, mentre altri siano talmente telefonati da deludere più di un lettore.

    Hitman Damnation Hitman DamnationVersione Analizzata LibriHitman Damnation è il prequel ufficiale del videogioco Hitman Absolution, già disponibile sugli scaffali dei negozi. Per i fan delll'Agente 47 si tratta di una lettura consigliatissima, specie se siete curiosi di conoscere i retroscena della rottura con l'Agenzia di Diana Burnwood, bersaglio della primissima missione di Absolution. Il libro è ben scritto da Raymond Benson, con un accento particolare sull'approfondimento psicologico piuttosto che sulle azioni stealth tipiche del videogioco. Interessanti i personaggi, peccato solo che la trama riservi ben pochi colpi di scena veramente eclatanti. Tirando le somme, Hitman Damnation ben coglie lo spirito dell'assassino professionista e aggiunge un capitolo fondamentale alle sue imprese in cui si introducono peraltro alcune tematiche di rottura alla base dell'ultimo episodio videoludico.

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