Recensione I Puffi 2 Il videogioco

Gli arcinemici di Gargamella in un simpatico platform 2D

Recensione I Puffi 2 Il videogioco
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Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Wii U
  • Dopo l’inatteso ritorno dei Puffi sul grande schermo nel 2011, l’evento si ripeterà a breve (settembre per la precisione) con l’uscita nelle sale nostrane de I Puffi 2, sequel che la nostra sezione cinema si è già preoccupata di recensire qualche settimana fa.
    Come ormai vuole un mercato sempre più cross-mediale e votato al bombardamento mediatico su più fronti, non poteva certo mancare un videogioco che in questo caso specifico anticipa e non di poco la pellicola. Pur armati di un pizzico di pregiudizio, immancabile quando si ha a che fare con i tie-in, trarre in salvo l’indifesa Puffetta dalle perfide grinfie di Gargamella ci ha regalato qualche sorriso. WayForward, pur impacchettando un prodotto semplicissimo e prevedibile, ha saputo dare vita a un platform 2D indicato per i videogiocatori più giovani, che magari non vedono l’ora di andare al cinema per godere del nuovo lungometraggio con protagoniste le creature partorite dalla mente di Pierre Culliford.

    Semplice non vuol dire noioso

    I Puffi 2 è un platform 2D piuttosto classico, che permette di controllare di volta in volta un Puffo diverso, ognuno dotato di un’esclusiva mossa speciale. Se portare a termine il livello di turno vuol dire saltare con il giusto tempismo da una piattaforma all’altra e scongiurare le minacce nemiche, accaparrare tutti i collezionabili presenti vi costringerà a selezionare il giusto protagonista, dotato delle abilità con cui superare un determinato tipo di ostacolo.
    La trama che fa da sfondo all’avventura segue a grandi linee quella del lungometraggio, pur tralasciandone tutte le tematiche morali per concentrarsi sull’intreccio nudo e crudo. La vicenda si apre con l’efferato rapimento di Puffetta per mano del solito Gargamella. Grande Puffo si metterà sulle sue tracce riuscendo, poco volontariamente a dire il vero, ad aprire una serie di portali utili per raggiungere alcune location dove con ogni probabilità viene tenuta prigioniera la fanciulla. E’ il prologo di un viaggio che porterà una manciata di esserini blu ad attraversare boschi misteriosi, lande ghiacciate e fiumi di lava, sino a giungere nella romantica Parigi, principale ambientazione del già citato film di prossima uscita.

    Inaspettatamente, ma non troppo pensando al budget su cui avrà potuto contare la produzione, l’intera storia non è sviluppata da scene in computer grafica. Una voce narrante, supportata da alcune schermate fisse disegnate con un art design molto vicino a quello usato nella serie animata degli Anni '80, si sobbarca il compito di raccontarci le vicissitudini di Grande Puffo e compagnia bella. I toni della narrazione si rivelano ideali per il pubblico di riferimento: nessun intreccio intricato, né inutile sfoggio di un lessico eccessivamente complesso. Il vostro nipotino resterà ancorato alla trama dall’inizio sino alla fine senza grossi problemi, anche se un pizzico di carattere in più non avrebbe guastato di certo. Del resto con un cast del genere, che può contare su indiscutibili istrioni quali Quattrocchi, Brontolone e molti altri, si sarebbe potuto puntare molto di più sulla simpatia e sul carisma dei singoli Puffi.
    Pad alla mano, I Puffi 2 Il videogioco si rivela un’esperienza molto più appagante di quanto si potrebbe immaginare. Ovviamente sarebbe inutile cercare le finezze di un Super Mario o l'originalità di Rayman Origins: WayForward propone invece un gameplay semplicissimo ed un approccio molto conservativo al genere, ma non per questo il suo prodotto si rivela noioso o poco appagante sul lungo periodo.
    I primi stage sono poco più che una formalità: salti piuttosto facili, pochi e sprovveduti nemici, nessun elemento con cui interagire. Progressivamente le cose si faranno più interessanti e complesse: nei livelli troverete fiori che vi lanceranno in aria, strutture che crolleranno sotto il vostro peso, e anche il bestiario si amplierà, mettendo in scena creature sempre più furbe e determinate. Il livello di difficoltà, beninteso, resta basso ed il titolo non sarà in grado di impegnare i giocatori smaliziati, ma l’azione viene continuamente ravvivata dall’introduzione di nuovi elementi.
    L'impasto dunque funziona, e nonostante la sua piana regolarità il titolo è efficace. Soprattutto in co-op (limitato al locale ma allargato sino a quattro giocatori), e partite risultano discretamente vivaci. Pestarsi i piedi e cadere in un burrone per colpa di un “alleato” è questione di un attimo, ma anche grazie a questi espedienti il videogame guadagna in ritmo e imprevedibilità.

    Anche in solitaria ovviamente il gioco è tutto sommato solido: il level design elementare è per fortuna ravvivato da parecchie introduzioni. Tanto per cominciare giocano un ruolo primario le Puffbacche: raccogliere i minuscoli frutti blu non solo incrementerà il punteggio ma, esattamente come gli anelli in qualsiasi episodio di Sonic, sino a quando ne possederete almeno una potrete subire danni o cadere in un burrone senza perdere una vita. Inoltre, come già anticipato, ogni Puffo gode di un’abilità speciale esclusiva. Grande Puffo, grazie alle sue pozioni, può congelare i nemici. Quattrocchi è dotato di doppio salto. Tontolone si esibisce in una capriola con cui può eludere qualsiasi attacco. Imparare le specificità di tutti i protagonisti vi permetterà di completare alcune missioni secondarie in ciascun livello, e di acciuffare tutti i collezionabili utili per sbloccare nuovi personaggi giocabili.
    Non vanno poi dimenticate le piacevoli boss fight. Anche da questo punto di vista non bisogna aspettarsi nulla di particolarmente complesso, ma combattere la pestifera Birba o dei rospi particolarmente cresciuti alza quel tanto che basta il livello di sfida.
    Semplice ma mai noiosa, l’avventura in compagnia dei Puffi si rivela piacevole e sufficientemente divertente dall’inizio alla fine. Il gameplay non raggiunge (e non vuole raggiungere) la complessità dei platform Nintendo, ma possiamo tranquillamente parlare di un esponente del genere che svolge alla grande il proprio lavoro.
    Anche il comparto grafico-sonoro si pone come unico obiettivo quello di non strafare senza per questo scendere "sotto il par". I modelli poligonali dei Puffi si lasciano guardare e le buffe animazioni che li muovono soddisfano. Il livello di dettaglio non è altissimo, ma almeno il tutto procede senza rallentamenti o altri problemi tecnici. I motivetti che accompagneranno le vostre gesta si lasciano ascoltare, ma i più grandicelli alla lunga si stancheranno.
    Buona la longevità: una trentina di livelli spalmati in sei ambientazioni. Per vedere i titoli di coda vi serviranno almeno sette/otto ore.

    I Puffi 2 Il videogioco I Puffi 2 Il videogiocoVersione Analizzata Xbox 360I Puffi 2 Il videogioco è un acquisto ideale per i fan di film e serie animate che cercano in un platform la stessa spensieratezza sprigionata dalla creazione del compianto Pierre Culliford. Il titolo non sarà certo inserito negli annali del genere, né vogliamo esaltare eccessivamente quello che un prodotto molto classico e senza guizzi. Tuttavia è innegabile che WayForward abbia compiuto un ottimo lavoro proponendo un gameplay elementare, ma non per questo scontato o noioso. I giocatori più navigati lo troveranno limitato, ma grazie al co-op allargato sino a quattro giocatori, persino loro potrebbero spendere più di un pomeriggio nel tentativo di salvare Puffetta, magari con la scusa di aiutare il proprio fratellino o nipotino in difficoltà.

    7

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