Recensione de Il Signore Degli Anelli: La Terza Era

Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Recensione de Il Signore Degli Anelli: La Terza Era - 1300

Recensione de Il Signore Degli Anelli: La Terza Era
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Gba
  • Xbox
  • NGC


  • Dopo i capitoli strettamente collegati con le singole produzioni cinematografiche, Electrtonic Arts abbandona il gioco impostato sull'azione e propone, forte di quella fortunatissima ed instancabile licenza sul Signore degli Anelli, un concept di gioco che, probabilmente, ha ben più diritto d'essere associato al mondo creato da J.R.R: Tolkien. Prima che "La Battaglia per la Terra di Mezzo" completi l'opera di sorvolo sui generi ludici a cui tanta abbondanza di bellezza scenica e situazioni può dare ispirazione, "La Terza Era" si presenta al pubblico come un classico Gioco Di Ruolo sulla falsariga della saga imprescindibile: Final Fantasy. L'idea, di per se, rende la produzione Redwood Shores molto più appetibile di quelle che sono state le avventure in terza persona di Frodo e compari, valide dal punto di vista grafico ma, al fine, carenti in tematiche ludiche ed innovazione. La realtà dei fatti, tuttavia, dopo un'attenta valutazione del titolo, acquieta in parte l'entusiasmo: Third Age è un titolo che vanta, al fine, di un eccellente comparto tecnico, di un concept dalle basi interessanti, ma di un coefficiente di difficoltà praticamente inesistente. L'intenzione manifesta degli sviluppatori è stata quella di creare un titolo fruibile da chiunque, persino da chi non sia pratico di GdR e Combattimenti basati su turni. La trasposizione ludica di tale intenzione si rivela, invece che in un attento bilanciamento delle difficoltà ed una prima parte del titolo che istruisca alle sue meccaniche, nella totale mancanza di sfida. Alla fine, volendo conquistare un bacino d'utenza il più ampio possibile, EA ha forse disperso l'interesse per il gioco di chi, al contrario, lo avrebbe più potuto apprezzare.  
    La base dell'impostazione di gioco non differisce troppo da quella che il giocatore ha imparato a conoscere, nel caso, nell'ultimo Final Fantasy (Spin Off a parte). Su schermo, vagante nella vastità dettagliata delle ambientazioni, sarà presente un singolo personaggio che rappresenterà tutto il gruppo, scelto dal giocatore stesso. Il Party completo si concederà allo sguardo durante i combattimenti e nelle sequenze in tempo reale, fra l'altro ben calcolate dalla Central Processing Unit.  La gamma di personaggi che avrete a disposizione, piuttosto ben nutrita, permetterà plurime combinazioni del gruppo principale, composto da soli tre elementi (salvo rari casi in cui, durante un combattimento, un quarto personaggio vi fornirà supporto).L'evolversi dell'avventura procede abbastanza linearmente, lasciando poco spazio alla libera esplorazione, che avrebbe, per ovvi motivi (autocelebrativi, perché no?, vista la magnifica opera di definizione ambientale e locazionale), meritato di essere più curata. Nella maggior parte dei casi il giocatore sarà chiamato a trasportare i personaggi in un determinato punto dell'area di gioco, segnalato vistosamente sulla mappa, costantemente visibile. Anche se quest'ultima non brilla per semplicità di lettura, l'ostacolo più solido sulla via per il completamento sarà costituito dagli assalti degli avversari, costituiti dalle creature che abbiamo imparato a conoscere visivamente nei tre colossi cinematografici.E' proprio durante gli scontri che Third Age mostra qualcosa di interessante, nella varietà degli attacchi e nella loro bellezza tecnica. Purtroppo il sistema che soggiace a tali aspetti, costituito dalla modalità di crescita dei personaggi e dalla gestione dell'inventario, mostra degli aspetti semplicistici che fanno ben presto sprofondare il titolo. Con ordine: la gamma di attacchi che ogni personaggi potrà portare conta di una varietà piuttosto canonica, comprendendo semplici colpi con l'arma primaria, abilità fisiche o magiche particolari, e qualche caratteristica propria di un singolo personaggio che non guasta per la caratterizzazione della strategia degli scontri. Il metodo di acquisizione delle stesse, tuttavia, annulla totalmente la possibilità di personalizzazione degli avventurieri: ogni membro del gruppo avrà una serie di abilità predeterminate da sbloccare, al fine, in maniera quasi sequenziale (la scelta è piuttosto libera, ma i criteri di assegnazione delle capacità non possono prescindere dalla logica del personaggio, soprattutto per gli appassionati). Oltre alle abilità di combattimento, divise in categorie, i personaggi potranno acquisire una serie di capacità che influenzeranno passivamente gli esiti degli scontri, agendo sulle caratteristiche degli eroi a disposizione. Esiste, in onore soltanto del Concept RPG e non degli effettivi eventi Letterari o Cinematografici, la possibilità di adoperarsi in spettacolari quanto devastati evocazioni, richiamando al vostro servizio le maestose creature della terra di mezzo. La gestione e l'acquisizione dell'equipaggiamento, in netta controtendenza rispetto al classico sviluppo degli RPG ma dimostrando attenzione e coerenza col tema del "viaggio" senza soste, non avviene in appositi punti di compravendita, ma direttamente sul campo. Ogni oggetto utile a soddisfare le vostre necessità sarà reperibile in apposite ceste del tesoro, dove non fra i resti degli avversari abbattuti. La varietà di armi e protezioni è notevole, fra l'altro, ma l'avanzamento consiste soltanto nell'ottenere oggetti di potenza sempre maggiore, senza poter influire attivamente sull'evolvere degli stessi. Pur sostenuto da una base ludica sufficiente, quantomeno ampia dove non del tutto originale, Third Age crolla nell'arco delle prime ore di gioco, quando il dubbio che la difficoltà effettiva del titolo sia ai minimi storici diventa realtà. I primi sospetti iniziano con la constatazione che il passaggio di livello è pratica poco impegnativa e, anzi, fin troppo ripetuta nell'arco di tempo breve. Per terminare l'avventura nella terra di mezzo il giocatore non avrà mai bisogno di impegnarsi in sessioni di "Power Levelling" che i cultori del genere ormai sanno ben apprezzare. Per altro, nessuno scontro sarà veramente impegnativo, se non qualche raro caso di difficoltà moderata durante i combattimenti con i Boss, e spazzare via le orde nemiche, grazie alla devastante potenza delle abilità a vostra disposizione, sarà cosa di poco conto. Dopo brevi sessioni di gioco la distruzione metodica delle forze del male diventerà prassi meccanica e di Routine. Il che, di certo, non dissiperà l'intenzione del giocatore di portare a termine il titolo almeno una volta, se non altro per apprezzare quella carrellata di paesaggi ludici e situazioni codificate di cui consiste la miglior interpretazione grafica del Signore degli Anelli, ma, oltre a ridurre drasticamente la longevità effettiva del titolo, in combutta con la linearità eccessiva, disperde la possibilità di rivivere l'avventura una seconda volta. A salvare Third Age, sotto questo aspetto, giunge un interessante "Evil Mode" in cui controllerete direttamente le forze di Sauron (solo in determinate aree di gioco). Buona, di nuovo, la varietà di armi a vostra disposizione, per un diversivo più o meno interessante. L'introduzione di una modalità cooperativa, rarissima invero in qualsiasi gioco di ruolo, può risultare piacevole se il giocatore dispone di un compagno con cui portare avanti tutta l'avventura. Il secondo Player entrerà in gioco soltanto nelle fasi di combattimento, e non avrà accesso alla gestione dell'inventario, del Party, della mappa. Al fine, relativamente divertente: i momenti in cui più la cooperazione riesce ad appagare sono gli scontri, di cui sopra, con i Boss, in cui la difficoltà più elevata impone di seguire una tattica precisa.
    Third Age è la miglior trasposizione ludica di quella che è la terra di mezzo. Il livello grafico, nella definizione delle ambientazioni, ormai cinematografiche nell'immaginario collettivo, è imponente. Third Age coglie lo spirito e la bellezza di ogni locazione, riproponendone colori ed atmosfere, miscelando un sapiente lavoro concettuale e una sapienza tecnica che Redwood Shores ha ormai acquisito. Le strutture, di più, sono estremamente dettagliate, e l'unica nota di demerito è rappresentata da una qualità delle texture non sempre ad alti livelli. La stessa cura tecnica è stata riservata alla creazione dei modelli poligonali, fedeli e particolareggiati, seppur mossi da una serie di animazioni di dubbio gusto, poco fluide e non troppo verosimili. Di fronte ad una così grande mole poligonale, purtroppo, il frame rate vacilla: i cali non sono troppo costanti, ma netti e ripetuti in determinate zone di gioco. Spesso anche durante il combattimento, causa l'intensità e la spettacolarità inopinabile degli effetti di luce, si verifica qualche rallentamento.  
    A livello sonoro La Terza Era mostra la sua forza semplicemente offrendo una colonna musicale portante quanto più fedele a quella della Trilogia, ed un doppiaggio che vanta delle voci originali dei personaggi cinematografici. Purtroppo la qualità altalenante degli effetti campionati, che crolla soprattutto durante gli scontri, fa crollare la validità dell'unico aspetto sonoro originale, dimostrando poco impegno creativo da parte del Team di Sviluppo.  
    Al fine, La Terza Era, rimane senza dubbio il più interessante fra i titoli ispirati al mondo di Tolkien. L'abbandono di una concezione Action/Adventure giova senz'altro a questa licenza. Purtroppo il genere dei Giochi di Ruolo su Console non è adatto a tutti gli utenti, e l'intenzione di EA di rendere il titolo appetibile anche per chi non è estimatore di questa categoria ludica si risolve, in termini pratici, nella piattezza di alcune sessioni di gioco (la cura dell'inventario e la crescita dell'equipaggiamento) e nell'inesistente coefficiente di difficoltà.Third Age avrebbe meritato di più, se fosse stato creato come un titolo elitario e non un titolo per la massa. Così come, probabilmente, di più avrebbero meritato le creazioni cinematografiche, nelle stesse ipotesi. Ad oggi, Third Age è un piacevole ma poco impegnativo viaggio attraverso il fascino disarmante della Terra di Mezzo.

    Che voto dai a: Il Signore degli Anelli: La Terza Era

    Media Voto Utenti
    Voti: 28
    7.4
    nd

    Altri contenuti per Il Signore degli Anelli: La Terza Era