Recensione Imperial Glory

Un nuovo avversario per Rome Total War o l’ennesimo strategico?

Il recente panorama videoludico è senz'altro saturo di produzioni che tendono ad assomigliarsi in maniera formidabile. Uno dei generi che non si sottrae a questa odiosa regola e che anzi sembra rappresentarne più che mai un glorioso baluardo è quello degli strategici.
Una mole enorme di titoli più o meno interessanti si affollano sugli scaffali generando certamente confusione nella mente del giovane appassionato ma anche nel solido immaginario del più acculturato dei videogiocatori.
In questo scenario, che non facciamo fatica a definire poco accogliente, si inserisce per l'appunto l'ultimissima produzione di casa Eidos e dei ragazzi del Pyro Studio.
L'ambizioso progetto di questa rampante casa produttrice è di infilare nel mercato un ennesimo strategico, Imperial Glory (IG) appunto, questa volta ambientato nel periodo delle guerre Napoleoniche fra 1789 e il 1830.
Imperial Glory non è la prima incursione di Pyro Studios nel mondo degli strategici in tempo reale, questa software house infatti ha già all'attivo la serie di Commandos e il discreto Praetorians.
Tuttavia è la prima volta che la casa spagnola si cimenta in un titolo così ambizioso, che punta a offrire una realistica resa delle battaglie campali dell'Europa del XIX secolo, con tanto di sezione gestionale a turni e una modalità di combattimento navale.

Le Grandi Battaglie.

In Imperial Glory potremo scegliere di porci a capo di uno dei cinque grandi imperi di quell’epoca: Gran Bretagna, Francia, Russia, Prussia o Austria.
Scegliendo la modalità Campagna possiamo decidere se conquistare la vittoria ai punti oppure sottomettendo tutti i popoli. Dopodichè si passa alla scelta dell’impero da gestire, in base alla nazione che sceglieremo avremo un numero variabile di territori e ogni impero ha delle caratteristiche proprie ( per esempio la Gran Bretagna è più orientata alla costruzione di una flotta navale, mentre la Francia ha un potenziale militare più elevato ).
Una volta scelta la nazione da utilizzare verremo catapultati sulla mappa strategica.
La mappa è molto simile a quella utilizzata da Medieval Total War, infatti gli eserciti sono delle pedine che possiamo muovere ovunque all’interno della regione in cui si trovano e nei territori con cui questa confina.
La risorse da gestire sono simili a quelle utilizzate in qualsiasi altro strategico e sono quattro: oro, legname, popolazione e cibo.
La produzione di risorse dipende dal territorio e dalle strutture che abbiamo costruito ( l’oro anche dalle rotte commerciali ). Ma nel gioco non ci si limita a produrre risorse, gli elementi strategici che caratterizzano Imperial Glory sono: la diplomazia, le missioni e l’albero della ricerca.
La diplomazia è importante ma non fondamentale, sarà possibile scegliere di creare una coalizione contro un’altra nazione, prestare il nostro esercito, chiedere aiuto militare o firmare dei trattati commerciali.
Come dicevo la diplomazia non è fondamentale, perché basterà poco a distruggere i rapporti con i nostri alleati oppure ricevere dichiarazioni di guerra da parte di uno stato che fino ad un secondo prima era un vostro alleato.
Le missioni sono obiettivi secondari che, se raggiunti, ci forniranno preziosi bonus (costruzione gratuita di edifici, punti simpatia aggiuntivi, incremento della produzione di punti ricerca e tanto altro).
L’elemento più importante del gioco è l’albero della ricerca.
Ognuna delle epoche in cui le vicende storiche del gioco sono ambientate è contraddistinto da una serie di sviluppi ( civili, militari, politici e scientifici ), che possono essere raggiunti con la ricerca.
Facendo ricerche in campo militare sarà possibile produrre nuove unità, mentre progredendo in campo politico sarà possibile costruire consolati o il ministero degli esteri, l’unica pecca è che per avanzare di epoca sarà necessario sviluppare tutte le ricerche di quella precedente,ed infine ci verrà chiesto quale forma di governo adottare ( democrazia,monarchia,ecc. ).
Altre modalità del gioco sono le battaglie storiche e partita veloce.
La prima è una ricostruzione di alcune delle più importanti battaglie avvenute in quel periodo, in totale queste battaglie sono cinque: La Battaglia di Waterloo ( Napoleone affronta gli eserciti di Wellington e quello olandese ),La Battaglia delle Piramidi( Napoleone contro i Mammalucchi di Murad Bey ), La Battaglia di Friedland ( Napoleone contro l'esercito russo in Polonia ), La Ritirata da Austerlitz ( Napoleone e la Grand Armèe contro Austria e Russia ) e La Battaglia di Salamanca ( Il maresciallo Marmont contro Wellington in Spagna ).
Queste battaglie saranno molto facili da terminare in circa 10-15minuti ognuna e non offriranno una vera sfida al giocatore.
Scegliendo partita veloce invece sarà possibile decidere il territorio in cui deve avvenire la battaglia, se essere l’attaccante o il difensore, selezionare gli imperi che si dovranno affrontare e infine decidere la configurazione dell’esercito.

Ai cannoni miei uomini!

La battaglie terrestri non sono affatto difficili, anzi sono troppo facili da vincere se si hanno le unità giuste.
Vi basteranno infatti poche unità di cavalleria per sconfiggere centinaia e centinaia di fucilieri, essendo il bilanciamento delle unità quasi inesistente.
Lo scontro si fa un po’ più difficile solo quando le forze in campo saranno simili.
Per quanto riguarda le battaglie navali inizialmente saranno molto difficili da gestire soprattutto se avrete in campo almeno due o tre navi.
Durante la battaglia avrete tre tipi di munizioni: palle di cannone standard, a mitraglia e a catena.
Le prime servono ad affondare i nemici, le seconde ad indebolirli e le terze a lacerare le vele.
Per colpire una nave abbiamo a disposizione i cannoni laterali dei nostri vascelli, da cui si diramano dei coni che ci indicano fino a che distanza possiamo sparare.
Tali battaglie sono concepite male visto che per affondare i vascelli nemici ci vorrà non poco tempo, le prime volte che affronterete queste battaglie, ad esempio, impiegherete anche più di mezz’ora per portarle a termine.

Si ma la grafica?

Sotto l’aspetto grafico il gioco non delude, sia le aree che le unità sono abbastanza curate, i movimenti dei soldati che sparano e che vengono abbattuti sono abbastanza realistici, cosi come quelli delle altre unità.
Le aree dei combattimenti sono ben realizzate e sono abbastanza fedeli alle regioni in cui avvengono i combattimenti, soprattutto in presenza di castelli.
In complesso la grafica è buona ma non all’altezza di quella vista in Rome Total War ( vi basterà fare un primo piano ad un qualsiasi soldato per notare che il numero di poligoni di cui è composto è inferiore a quello di un soldato di RTW ).
Per quanto riguarda il comparto sonoro, le musiche sono convincenti e adatte al contesto e ci accompagneranno in tutte le fasi di gioco ( ma alla lunga potrebbero risultare noiose, NdR ).
Molto curati anche gli effetti sonori delle battaglie e quelli della mappa strategica.