Recensione Imperivm: Civitas III

Lo strategico/gestionale ambientato nell'antica Roma

Recensione Imperivm: Civitas III
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  • Questo moccioso ci costerà parecchi Marii

    Il passaggio dalla Repubblica all'Impero fu uno dei periodi più turbolenti della storia dell'antica Roma. Il principio fondativo della Repubblica era stato violato per la prima volta dalla sua fondazione con la nomina di Lucio Cornelio Silla a senatore a vita, il quale fece in modo di concentrare tutti i poteri nelle sue mani. Fu proprio quest'ultimo a capire la minaccia che costituiva il moccioso a cui si riferiva nei suoi diari, ben prima che diventasse il primo dictator: Gaio Giulio Cesare. Sono queste le appassionanti vicende che fanno da sfondo al sesto capitolo del brand sviluppato da Haemimont Games. Imperivm: Civitas 3 è un titolo strategico/gestionale in tempo reale che si propone ambiziosamente di riunire le caratteristiche di entrambi i generi in un unico titolo, il tutto condito da una fedele ricostruzione storica degli eventi. Impresa riuscita?

    Ab Urbe condita

    Il gioco si presenta in modo molto diretto e senza troppi inutili fronzoli. Il manuale a colori, molto esauriente rispetto alla media attuale, ci guida attraverso la semplice installazione condita dai video degli altri titoli della collana FX Interactive, distributore di Imperium: Civitas 3 per Italia e Spagna. Una volta eseguita la procedura e lanciato il gioco ci troveremo subito nel menu principale che offre immediatamente tutte le opzioni di gioco disponibili: Apprendistato, Apprendistato Militare, Campagna e Città di Roma. Le prime due sono brevi tutorial che offrono una blanda panoramica sullo svolgimento del gioco gestionale e strategico in modo separato. Il cuore del gioco è dunque costituito dalla Campagna e dalla modalità Città di Roma dove i due aspetti si fondono. Con stupore bisogna notare infine l'assenza della modalità Roma, vero fiore all'occhiello del capitolo precedente, dove si fondava la famosa capitale e la si portava verso il regno dei sette re in una serie di missioni di stampo pedagogico.

    Patres Maiorum gentium

    Ci buttiamo quindi direttamente nella modalità Campagna. Il giocatore dovrà prendere possesso di un personaggio politico appartenente a una tra 5 differenti famiglie o gens romane (Valerii, Emilii, Giulii, Flavii e Lucii) e guidarlo verso l'età imperiale tramite una struttura di gioco a missioni. Ciascuna stirpe è specializzata nella gestione di un particolare aspetto di gioco, come le risorse militari, commerciali, economiche, politiche e culturali, che influenzerà le statistiche di palazzi e unità durante l'intera campagna e modificherà l'approccio che il giocatore dovrà adottare. Prima dell'inizio di ogni missione avrete anche la possibilità di gestire il patrimonio familiare e le statistiche del vostro personaggio per poter affrontare i compiti che vi verranno assegnati di volta in volta nel modo che giudicherete più adeguato. Dobbiamo sottolineare che le risorse di famigia e le abilità del personaggio hanno effettivamente un risvolto determinante nello svolgimento di ciascuna missione, ma dopo le prime esperienze il giocatore non può fare a meno di volere di più da questo sistema, soprattutto per quanto riguarda il patrimonio di famiglia. Saremo infatti limitati in pratica alla sola compravendita di giacimenti di risorse per aumentare quelle disponibili all'inizio di ogni missione, senza poter pianificare nel dettaglio una vera e propria strategia prepartita. Le missioni, nel più classico stile RTS, sono strutturate ad obiettivi primari e secondari. I primi sono fondamentali per la vittoria mentre i secondi garantiranno dei vantaggi per le missioni successive come denaro e risorse. La campagna in generale è sempre la stessa, qualsiasi stirpe scegliate. Al di là dell'approccio che dovrà adottare per terminare le missioni, al giocatore non è offerta alcuna libertà decisionale sulle missioni da svolgere. Un pò di varietà e di innovazione avrebbero di certo giovato a questo titolo che sembra sempre di più delinarsi come un semplice aggiornamento del titolo precedente. Sottolineiamo infine che le missioni sono piuttosto ben strutturate e mai eccessivamente ripetitive, soprattuto anche grazie agli interventi dei personaggi politici durante il gioco, che determinano lo sviluppo della trama. Quest'ultima ricalca gli anni di passaggio tra l'età repubblicana e quella imperiale e rimane abbastanza fedele ai fatti storici riportati dagli scrittori del tempo.

    Roma caput mundi

    La modalità Città di Roma consiste nel creare una città partendo solo dal proprio fundus, ovvero la costruzione principale che permette la fondazione di una città. In questa modalità esiste un unico obiettivo: prevalere sulle popolazioni vicine usando ogni mezzo possibile. Da sottolineare il fatto che per iniziare una partita in Città di Roma, occorre creare un personaggio nella campagna. Quindi vi porterete dietro tutto il bagaglio di proprietà, ricchezze e abilità acquisite durante la modalità a missioni. Segnaliamo anche la totale assenza di modalità online, grave pecca di Imperium Civitas 3, dato che di carne al fuoco ce n'è molta ma a nostro avviso non è sfruttata a dovere e spesso le partite in questa modalità si svolgono nello stesso modo, complice un'intelligenza artificiale piuttosto prevedibile. In ogni caso le mappe della modalità Città di Roma sono abbastanza ben differenziate dalle condizioni del territorio e delle popolazioni che dovrete affrontare in ogni scenario, sempre e comunque partendo solo dal vostro edificio principale.

    Deus ex machina

    L'interfaccia di gioco è completamente contestuale. A seconda di dove clicchiamo sullo schermo si apre un menu sulla destra per le opzioni disponibili per quell'edificio. Per poterli costruire, gli sviluppatori hanno pensato a un sistema chiamato Rotae. Questo altri non è che un menu richiamabile tramite la pressione del tasto destro del mouse che visualizza gli edifici da costruire suddivisi in categorie (edifici base, risorse, cibo, commercio, etc). Questo sistema, unito ai menù contestuali, rappresenta il cuore dell'interfaccia e anche il più grosso difetto della produzione Haemimont Games. Da una parte riconosciamo la volontà degli sviluppatori di ridurre al minimo l'invasività dei menu, ma dall'altra, soprattutto durante le missioni o le partite più concitate, il giocatore inesperto avrà difficoltà a tenere tutto sotto controllo proprio per la mancanza di una tabella riassuntiva esauriente e non a scomparsa. Le risorse e gli indici di produzione, popolarità e soddisfazione della popolazione, essenziali per poter proseguire nel gioco, non sono direttamente visibili e siamo costretti a richiamare di volta in volta i menu dalle due barre poste in alto e in basso dello schermo. Fortunatamente è possibile mettere il gioco in pausa per pianificare le proprie mosse e impartire i comandi, cosa che consigliamo di fare spesso data anche la velocità di gioco elevata (comunque regolabile dalle opzioni). A tutto questo si aggiungono gli eventi e gli status. In alto a sinistra appariranno delle icone che, se cliccate, descriveranno particolari condizioni sociali, aggiornamenti degli obiettivi o carestie. Queste icone imparerete presto a tenerle ben presenti dato che trascurare ad esempio un incendio o una rivolta porterebbe alla rovina del proprio urbe. La telecamera, completamente ruotabile a piacimento per visualizzare gli ambienti tridimensionali di gioco, svolge il suo dovere senza infamia e senza lode, anche se avremmo voluto vedere una maggiore precisione nello zoom che risulta scattoso e confusionale. Infine, sottolineiamo ulteriormente che i due tutorial dedicati a guidare i giocatori alle prime armi tra le innumerevoli statistiche e opzioni di costruzione sono stati pensati veramente male. Chi non avesse giocato ai capitoli precedenti avrà molta difficoltà a gestire la sua città, nonostante abbia svolto entrambi i tutorial. Questo aspetto, unito alla scarsa immediatezza dell'interfaccia, rallenta pesantemente il giocatore nelle sue scelte e alla lunga diventa molto frustrante dover ricaricare perchè ad esempio non ci si è accorti di un incendio che si è propagato per mezza città.

    De bello civili

    Il sistema di combattimento è stato rinnovato rispetto al passato. Ora la disposizione strategica delle proprie truppe sul campo è fondamentale per la vittoria. Il giocatore comanda una serie di plotoni di unità che dispongono di un'abilità speciale ciascuno, che se usata al momento giusto e contro unità specifiche, garantirà un vantaggio strategico significativo. Una carica di cavalleria farà strage degli inermi fanti Astati avversari, come una raffica di frecce sgominerà un'unità di guerrieri celtici. In generale, le truppe sono divise in tre tipologie e reclutabili in differenti edifici: le truppe regolari costituiscono la prima linea di difesa del proprio fundus e saranno le prime a rientrare nelle vostre linee; le truppe mercenarie sono invece delle aggiunte che potrete fare a seconda della missione o della mappa che affronterete; infine le potenti truppe d'elite potrete reclutarle solo dopo aver acquisito le conoscenze e gli edifici necessari a produrle. Si spazia dai regolari astati ed equiti, ai temibili cavalieri teutoni e berberi, agli highlander scozzesi, fino a giungere ai temibili pretoriani e alle balestre, passando per elefanti da guerra e arcieri germanici. La scelta è piuttosto ampia e ben confezionata nel parco delle abilità e delle possibilità strategiche e se si aggiunge che ogni plotone acquisisce esperienza e migliora le sue statistiche, arriviamo a un sistema di combattimento che ci sentiamo di lodare per completezza ed efficacia. Nel gioco infine avrete anche modo di combattere battaglie navali. Questo aspetto risulta però più un simpatico cammeo che una vera e propria aggiunta strategica, dato che le navi non sono diversificate e sono usate per lo più come trasporto truppa.

    Ars gratia artis

    Dal lato artistico non possiamo elogiare la produzione di Imperium Civitas 3. Tutti gli ambienti tridimensionali sono realizzati approssimativamente, con l'uso di poche texture e una palette di colori che volge al grigio risultando molto piatti e simili tra loro. Gli effetti e gli shader sono di media qualità e non fanno gridare certo al miracolo rispetto alle produzioni concorrenti. Ad esempio, l'acqua è caratterizzata da quell'apparenza plasticosa tipica delle produzioni di qualche anno fa e l'alternanza fra giorno e notte è costituito dall'applicazione brutale dei filtri blu e giallo. Gli abitanti, gli edifici e i soldati sono invece sufficientemente dettagliati per poterli distinguere con un colpo d'occhio e risultano nel complesso gradevoli alla vista. Una nota positiva invece per le animazioni e per il sonoro del gioco. Tutta la città risulta molto vivace nel suo complesso e saperla gestire e amministrare con successo suscita sempre una certa soddisfazione. Di giorno i cittadini si muovono e si arrabattano di continuo per svolgere le mansioni nei palazzi che avete costruito, mentre li vedrete andare a coricarsi verso sera e riprendere le attività dopo una sana dormita. Anche le unità da combattimento sono animate molto bene e durante le battaglie vedrete i vostri squadroni disfarsi in seguito a una carica nemica o a una percussione in mezzo a un villaggio barbaro, per poi riunirsi a un vostro comando. Le voci e il sonoro svolgono il loro lavoro per immergervi in Imperium Civitas 3, così come le non poche tracce musicali che rievocano le gesta antiche in puro stile hollywoodiano. Infine, una nota di merito per la traduzione veramente egregia dei testi e del parlato. Non avrete dunque alcun problema a comprendere cosa vi viene richiesto e sarete accompagnati dalle voci delle varie personalità che incontrerete durante le missioni, ottimamente interpretate anche rispetto a produzioni più conosciute. Concludendo, il motore che muove Imperium Civitas 3 risulta solido e abbastanza scalabile da poter girare su computer anche non troppo recenti, anche se di certo ci saremmo aspettati di più.

    Imperivm: Civitas III Imperivm: Civitas IIIVersione Analizzata PCImperium Civitas 3 offre numerose possibilità strategiche e anche una riproduzione abbastanza fedele di quella che era la struttura dell'antica società romana. Alcune imprecisioni storiche nello svolgersi della trama e alcune ingenuità nel ruolo che le diverse classi sociali o strutture svolgono fanno un pò storcere il naso agli appassionati del periodo storico, soprattutto considerando anche che questo è il vero punto di forza del titolo. In generale Imperium Civitas 3 si colloca nella fascia dei prodotti che offrono gli stessi contenuti dei suoi precursori, pur offrendo un mix gestionale e strategico interessante e un prezzo di mercato interessante. Vi consigliamo l'acquisto però solo se non avete già giocato ai capitoli precedenti o siete degli appassionati del periodo storico descritto, nel qual caso potete aggiungere un punto al voto finale. In caso contrario dirigetevi tranquillamente verso altri lidi per saziare la vostra sete di strategia.

    6.5

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