Recensione IndyCar Series 2005

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Recensione IndyCar Series 2005
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Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Pc
  • Spirito Yankee

    Gli Americani? Possiamo amarli oppure odiarli, ammirarli o disprezzarli, ma in ogni caso non finiranno mai di stupirci. Con le loro manie, i loro eccessi, la loro dieta spacca-budella. Ma anche e soprattutto con i loro ideali di democrazia e libertà, ai quali, volenti o nolenti, dovremo essere sempre grati. Un popolo che, al di là di tutto, ha sempre avuto una fervida passione in comune con noi Italiani. Una mania che da alcuni anni a questa parte ci consente di essere i primi della classe, i padroni incontrastati del settore: le auto da competizione. Anche quest'anno la Ferrari ha stracciato ogni avversario e battuto record su record grazie ad una squadra che, umanamente e professionalmente, non ha rivali. Grazie alla dedizione al lavoro ed al sacrificio di un gruppo preparatissimo di ingegneri, meccanici, magazzinieri e cuochi prodigatisi affinché ogni cosa andasse per il verso giusto, nella direzione migliore. E così è stato. Per l'ennesima volta. Oltre oceano le cose sono leggermente diverse. Nonostante il GP di Indianapolis attiri sempre migliaia di persone, gli Yankee non sono mai andati pazzi per la Formula 1. Troppa tecnica, pochi sorpassi. Loro invece preferiscono piste tutte uguali, possibilmente tutte ovali e sulle quali sfrecciano bolidi costruiti con specifiche che, al primo colpo d'occhio, li rendono mezzi non propriamente belli da vedere ma comunque in grado, con le loro gare e la loro velocità, di infiammare spirito e cuore di tutti gli appassionati a stelle e strisce. La categoria che più di altre ha acquistato una certa fama anche nel Vecchio Continente è senza dubbio la Formula Indy, costituita da un circus che ogni anno gira in lungo e in largo l'America intera con tutto il suo seguito di piloti ultra-miliardari e donne da favola. Come la F1 anche la Indy ha avuto l'onore di essere protagonista di diverse simulazioni poligonali, dedicate in modo particolare al mondo PC. Codemasters, madre di capolavori quali Colin McRae e Toca Race Driver, propone agli utenti PS2 europei l'ultimo capitolo di IndyCar Series, quello "datato" 2005. Un prodotto di nicchia che molto probabilmente, almeno qui da noi, otterrà un successo relativo e che, alla prova dei fatti, ha denotato più difetti che pregi. Analizziamoli assieme.

    Giro di ricognizione

    IndyCar 2005 è in effetti un po' in anticipo sui tempi, dal momento che la stagione motoristica alla quale parteciperemo è in realtà quella attualmente in corso. Sono presenti tutti i circuiti, tutti i piloti e tutte le vetture ufficiali. Non manca nulla. A nostra discrezione potremo partecipare all'intera stagione di corse oppure alla storica, mitica 500 Miglia di Indianapolis ed inoltre non manca, come sempre e come in ogni titolo racing che si rispetti, la classica modalità di gara veloce per i più impazienti e smanettoni. Essendo nulla più di un aggiornamento della versione 2004, durante il gioco potremmo essere assaliti da una giustificata sensazione di dejavù, di "già visto". La presentazione iniziale propone sequenze video tratte direttamente dalla realtà, assemblate e dirette con cura più che soddisfacente ed accompagnate da un ritmo musicale che ben si adatta allo spirito motoristico della produzione. I menù di selezione permettono di compiere scelte veloci ed intuitive ed in pochi secondi potrete già affrontare la vostra prima gara. Il gameplay è certamente l'aspetto più positivo di IndyCar 2005. Riprende sostanzialmente le meccaniche del predecessore ma le affina, le migliora e permette di stabilire un buon feeling con le monoposto già dopo poche tornate di pista. Controllare le auto, sia in prova che nelle trafficate gare, si rivela cosa agevole e, una volta acquisita un po' di esperienza, forse fin troppo facile. Aspetto risaltato soprattutto dalla linearità dei tracciati, immensi ovali da percorrere con il pedale dell'acceleratore premuto a fine corsa per quasi tutto il tempo. Abituati alle curve, alle chicane ed ai tornanti della Formula 1, questi tracciati potrebbero rivelarsi alla lunga noiosi e poco stimolanti, rischiando di minare seriamente la longevità del titolo. Un rischio ad ogni modo strettamente relazionato alla passione che il singolo utente nutre nei confronti dei giochi racing. In effetti ritrovarsi a gareggiare con una trentina di bolidi tutt'attorno, lanciati in folli corse da 300 e passa all'ora, si dimostra cosa piacevole e divertente, specialmente quando si è i primi della fila. Attenzione però a non sottovalutare la situazione. Codemasters ha posto un marcato accento sul fattore simulazione e se entrerete in pista con spavalderia, certi che farete a fettine gli avversari già all'esordio, verrete amaramente riportati alla realtà schiantandovi contro il cemento dei muretti di recinzione o perdendo preziose posizioni dopo vorticosi e nauseanti testacoda. Come se non bastasse, una IA avversaria molto ben calibrata, specialmente al massimo livello di difficoltà, ci renderà la vita piuttosto complicata ogni qual volta tenteremo di sorpassare le vetture che ci sopravanzano. Ecco perché soltanto la calma, la pazienza ed una buona dose di umiltà vi porteranno a centrare l'obiettivo più grande, ossia diventare i campioni assoluti.  E per farlo, sarà utile essere, oltre che capaci piloti, anche esperti tecnici e saper compiere le scelte migliori nel settare parametri aerodinamici e meccanici. ICS 2005 offre una discreta gamma di personalizzazione delle monoposto (nulla di realmente eclatante...) e capire quali alettoni o quali sospensioni adottare in corsa diventa ben presto immediato ed istintivo. Originale la safety car che in caso d'incidente farà accodare tutti i piloti così come la possibilità di variare la miscelazione del carburante e di conseguenza modificare le prestazioni dei veicoli. Insomma, un impianto di gioco tutto sommato solido e realistico che saprà appagare tutti coloro che senza pistoni tonanti e pneumatici extra-large proprio non riescono a vivere.


    Schieramento di partenza

    Il reparto grafico di questo ICS 2005, chiariamolo subito, brilla pochino. Per carità, dargli addosso di brutto sarebbe disonesto, ma la sensazione che si ha di fronte al televisore è che si poteva fare molto di più. L'impatto visivo denota una povertà di dettagli ed una piattezza generale che non rende giustizia alle ancora ottime capacità hardware delle nostre PS2. Non si capisce bene se tale mancanza di particolari sia stata appositamente voluta dai programmatori (il che, oltre che strano, sarebbe davvero triste...) o sia il frutto di scarse capacità (ma ne dubitiamo, dato che Codemasters non è certo l'ultima arrivata). Probabilmente, dover riprodurre ambientazioni e circuiti alla fin fine tutti molto simili fra loro, ha spinto i coders a non sovr'affollare troppo la CPU del monolite, intenzionati forse a dare maggior spazio alla rapidità dell'azione. Quest'ultima, in effetti, si attesta su standard più che buoni, attorno ai 60 fps, e concorre a trasmettere un'eccellente sensazione di guida e di velocità, con cartelloni e tribune che sfrecciano via una meraviglia. I rallentamenti sono praticamente assenti e se consideriamo che le vetture in pista possono raggiungere la trentina, è da considerarsi senz'altro un importante punto a favore. Se autodromi e dintorni non riescono a soddisfare la vista, vengono in soccorso i modelli poligonali delle monoposto, anch'essi non straordinari ma comunque degni di nota, con sponsor e scritte varie ben riprodotti ed un aspetto complessivo soddisfacente. Simpatico l'effetto che imita il calore sprigionato dai propulsori delle vetture in sosta ai box. Un tocco di realismo che non guasta mai. Anche l'analisi del reparto sonoro, purtroppo, non lascia adito a troppe speranze. La completa localizzazione in lingua italiana è senza dubbio positiva, ma i commenti ed i suggerimenti che ci arriveranno dai tecnici dei box, sinceramente, fanno cadere le braccia (se non qualcos'altro...). Poche parole, spesso ripetute alla nausea ed in momenti in cui non ce ne sarebbe assoluto bisogno. Triste. Gli effetti sonori ci mettono una pezza: il boato degli spettatori, le sgommate e gli incidenti sono riprodotti piuttosto fedelmente. Unico appunto al boato dei propulsori che purtroppo non cambia a seconda dell'auto posseduta. Sempre uguale per tutti i bolidi. Un peccato. In definitiva, tecnicamente parlando, la nuova fatica Codemasters non convince poi troppo ed eredita alcune delle pecche tipiche della serie. Risultato: un boccone dolce-amaro. Nulla di più, nulla di meno.


    Ultimo giro

    Dare un giudizio definitivo a IndyCar Series 2005 si rivela compito abbastanza agevole. E' un aggiornamento, dopotutto, e come tutti gli aggiornamenti (a parte casi isolati...) eredita pregi e difetti dei capitoli precedenti. Se da un lato la grafica ed il sonoro si rivelano limitati, dall'altro un buon gameplay bilancia la situazione, dimostrando un grado di simulazione impegnativo ma allo stesso tempo di facile e rapido apprendimento. Il giusto compromesso che soddisferà contemporaneamente appassionati di lungo corso e neofiti alle prime armi. Lo scarso appeal che la Formula Indy suscita in Eurolandia quasi certamente non consentirà al titolo di raggiungere le vette delle classifiche di vendita, ma per chi cerca buone dosi di realismo in un racing game potrebbe rivelarsi una scelta azzeccata. Tutto sommato un titolo da provare. Molto probabilmente non da comprare.


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