Just Dance 2018 Recensione: siamo tutti Herbert Ballerina

Puntuale come la stagione delle feste che inaugura, Just Dance torna con nuove canzoni e una versione Unlimited sempre più interessante...

Just Dance 2018 Recensione: siamo tutti Herbert Ballerina
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Wii U
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • I giochi a cadenza annuale sono solitamente argomento spinoso perché è sempre delicato capire con che metro di giudizio valutarli. Vanno pesati in maniera totalmente decontestualizzata? Va considerata l'evoluzione rispetto al precedente? Quanto conta l'affezione della loro base d'utenza? Le poche migliorie che ci sono da una stagione all'altra devono essere premiate per il solo fatto che esistono, o sono la prova che gli sviluppatori potrebbero fare di più? Tutti i vari Assassin's Creed, Call of Duty, FIFA o NBA2K sono passati in mezzo a questo corto circuito di valutazioni personali o oggettive, che di volta in volta hanno influenzato i loro voti.

    E poi c'è Just Dance. Certo, direte voi, in cosa il party game di Ubisoft è diverso rispetto alle altre serie? Esce una volta all'anno (su di fatto ogni piattaforma disponibile nell'universo), aggiunge solo poche canzoni e quasi non si preoccupa di rinverdire la sua formula di iterazione in iterazione, riproponendo il più delle volte le stesse identiche meccaniche. Just Dance è però diverso innanzitutto perché funziona, perché è immediato, semplice e universale, e perché quando ingrana, e cioè quando diviene il protagonista di una serata in compagnia, è sempre estremamente divertente.

    Scateniamoci

    Reliquia di un lontano passato nel quale era Wii il re del salotto, sopratutto tra chi voleva divertirsi senza badare troppo a poligoni o a elementi ludici complessi, Just Dance continua a macinare ogni anno consensi e vendite, anche se la sua media voto si sta sempre più abbassando. Questo perché a gran parte del suo pubblico Metacritic non interessa. A casa mia, ad esempio, Just Dance è una religione: la mia compagna, a cui i videogiochi interessano davvero meno di nulla, ha tutti gli episodi usciti per Wii, che sono di fatto gli unici giochi mai avuti per quella console. I Just Dance Party, chiassosi happening nei quali si ordinano ettari di pizza e si balla per diverse ore, sono da allora una consuetudine: a casa mia, nessuno ha anche solo la vaga idea di quale sia il voto del gioco quest'anno, o quello dell'anno prima. Tutto ciò che interessa è sapere se le canzoni sentite alla radio sono presenti, a portata di pochi tasti.
    Just Dance è insomma quella piacevole consuetudine per i festaioli da salotto che si manifesta più o meno ogni anno, e che vi chiede di ballare delle coreografie armeggiando con i più disparati sistemi di controllo. In principio infatti furono i WiiMote che non avevano grossi problemi di diffusione visto che accompagnavano ogni singola Wii lanciata sul mercato, ma con la colonizzazione delle altre console si è sentita la necessità di rendere sempre più semplice poter giocare anche all'infuori della piattaforma natia: Kinect, Move e PlayStation Camera sono venuti infatti incontro a Ubisoft e all'utenza, anche se ora il modo più immediato per iniziare a ballare è scaricare l'app per smartphone e usare il proprio telefono come controller.
    Questa opzione farà perdere forse qualcosa in termini di precisione (come anche l'utilizzo delle videocamere, d'altra parte), ma ne guadagna in immediatezza e soprattutto aumenta il numero di persone che possono giocare contemporaneamente. La sincronizzazione degli smartphone è rapidissima e indolore, e ovviamente permette anche di comandare quello che succede a schermo, così da non dover continuamente passare tra telefono e joypad.

    Track List

    Ed è arrivato il momento di rispondere alla domanda che vi starete ponendo sin dalla prima riga di questa recensione: sì, Despacito c'è, e anche Swish Swish, Blue (Da Ba Dee Da Ba Daa, Da Ba Dee Da Ba Daaa), Bad Liar e parecchi altri, per un totale di una quarantina di canzoni che spazia dalle ultime hit a classiconi senza tempo come Another One Bites The Dust. Le modalità di gioco sono quelle di sempre, e comprendono: "Just Dance", che permette di ballare in singolo o in multiplayer locale per sbloccare nuove canzoni e imbellettare il proprio avatar; "Dance Lab", che sostituisce la modalità Machine della scorsa edizione e obbliga l'aspirante concorrente di Amici a mettersi in gioco con prove specifiche; "Fitness", che vi mostrerà quante calorie state bruciando mentre vi dimenate come pazzi; e infine "Kids", che in maniera abbastanza didascalica propone canzoni e coreografie più adatte ad un'utenza giovane. Tutto questo però è solo un corollario del postulato principale, che asserisce, senza timore di smentita, che quello che conta in questi casi è semplicemente ballare, divertirsi e fare quanta più caciara possibile, ancora meglio se in nutrita compagnia. Particolare attenzione ha ricevuto poi la versione Switch, che oltre a una paio di canzoni in più ha la sua ragion d'essere nella modalità "Double Rumble", che sfrutta entrambi i Joycon come rilevatori del movimento.
    La qualità delle coreografie è sempre di alto livello, anche se alcune sono meno efficaci di altre e tendono a essere non esageratamente movimentate o spassose.

    Il rischio di annoiarsi però, o trovarsi a riprodurre sempre gli stessi brani è scongiurato qualora decideste di abbonarvi alla versione "Unlimited", cosa che non solo è incentivata con dei prezzi sensibilmente ribassati rispetto allo scorso anno (29,99€ euro invece di 39,99€), ma anche caldamente consigliata. È infatti evidente che Just Dance sia sempre più indirizzato a diventare una piattaforma in costante espansione piuttosto che un gioco a se stante, e la versione Unlimited è al momento il raccordo di questa transizione, visto che recupera il catalogo di praticamente tutte le edizioni e porta a quasi trecento le canzoni interpretabili in salotto, rigorosamente indossando fascia tergi sudore e pantaloni bracaloni.

    Just Dance 2018 Just Dance 2018Versione Analizzata PlayStation 4Just Dance, che lo vogliate o meno, è un classico moderno, nonché l’alfiere dei party game ignoranti, nei quali quello che conta è solo il puro divertimento. Si accende la TV, si sceglie una canzone e si balla, né più né meno. Una simile chiarezza d’intenti fa sì che questo sia un titolo per tutti, sebbene soltanto coloro disposti a mettersi in gioco, senza vergognarsi di ballare come trichechi, possano apprezzare appieno. Se la serie ha ampiamente superato i sessanta milioni di pezzi venduti d’altra parte una ragione c’è: Just Dance, oggi come nel 2008, continua a funzionare alla grande. Certo, forse il passaggio ad essere un “game as a service” che si fondi sulla modalità Unlimited potrebbe essere più veloce, ma investire nel servizio non è sicuramente una scelta di cui vi pentirete.

    8

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