Recensione Katamari Amore

La palla di Katamari rotola anche su iPhone

Recensione Katamari Amore
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  • iPhone
  • iPad
  • Amore è l’ultimo episodio della serie Katamari, approdata su PS2 con Damacy nel 2004 e diffusa successivamente sulle altre console.
    In questo caso si tratta della seconda incursione del principe su piattaforma iOS dopo il deludente I Love Katamari.
    Namco Bandai offre il nuovo titolo universale iPhone/iPad sfruttando l’opportunità dell’acquisto in-app, permettendo di scaricare gratis l’applicazione (con la quale sarà possibile giusto abituarsi ai comandi nella sfida a tempo del primo livello), ma con la necessità di acquisto dei pack di livelli per cominciare a giocare. Il primo pack, 6 livelli per 2.99 euro, è già disponibile con compreso un livello bonus a tema PacMan, mentre successivi pack arriveranno in futuro.

    Rotola Rotola Rotola

    Fin dalle origini, la serie Katamari propone un particolare gameplay, unico nel suo genere, unito ad una cospicua dose di ironia e follia. Nei panni del Principe infatti, dobbiamo soddisfare le richieste del Re del Cosmo, che in ogni livello ci chiederà di recuperare per lui dei determinati oggetti. Per far ciò, il Principe dovrà spingere una sfera, la Katamari appunto, che raccatterà ogni oggetto sufficientemente piccolo da rimanerne appiccicato. Travolgendo sempre più oggetti le dimensioni della sfera cresceranno (permettendo di inglobare cose sempre più grosse), trasformandola pian piano in un conglomerato indecifrabile di forme e figure, dove niente e nessuno è più al sicuro.
    I livelli quindi, in una specie di Matrioska al contrario, solitamente partono dal dettaglio di un ambiente per poi svelarsi al giocatore man mano che le dimensioni della Katamari crescono, e quello che prima era un ostacolo, viene poi travolto per svelare un’area nuova.

    Spingi Spingi Spingi

    Katamari Amore non si discosta da questa formula, ma mentre la precedente incarnazione per iOS peccava di un framerate insufficiente e di comandi scomodi e poco reattivi, in questo caso si è cercato di correggere i difetti: il gioco ora scorre più fluido, anche se capita ancora qualche rallentamento, e sono stati inseriti tre layout di comandi (uno o due pad, e il tilt del dispositivo); il layout a due pad è simile a quello disponibile sulle console maggiori, e risulta piuttosto comodo, anche se in alcuni casi, soprattutto quando la sfera è di grosse dimensioni, alcune manovre non riescono subito.
    Graficamente il titolo è in linea con lo stile degli altri capitoli, con modelli poligonali volutamente grezzi ed animazioni abbozzate, ma si nota comunque un ulteriore lavoro di “snellimento” del motore grafico. Anche il sonoro rispecchia le vecchie uscite, con motivetti fuori dagli schemi ma che caratterizzano il titolo, accompagnando sia le fasi di gioco che di intermezzo in maniera divertente.

    Cresci Cresci Cresci

    Il primo pack livelli, ambientato sulla terra, offre 6 stage di difficoltà crescente, e permette di valutare il gioco per quel che riguarda la componente ludica.
    Ogni livello può essere affrontato in varie modalità: nella modalità storia dovremo arrivare alla “fine” del livello, raccogliendo l’oggetto richiesto dal Re del Cosmo entro il tempo limite, mentre nella sfida a tempo dovremo raccogliere più oggetti possibile prima dello scadere del cronometro. Sfida su misura ci richiede di creare una Katamari di dimensioni specifiche, infine modalità libera permette di esplorare il livello senza pensieri.
    Anche se è rimasto intatto il concetto di livelli che crescono di pari passo con il volume della Katamari, in alcuni casi sono troppo piccoli, risultando addirittura quasi claustrofobili nelle ultime fasi di gioco. Manca inoltre quella componente di esplorazione e di passatempo, dove si gira senza meta cercando situazioni fuori di testa. E’ possibile, ma gli stage sono studiati sulle modalità storia e sfida e tempo ed escono poco dal seminato. Gli oggetti presenti nei livelli sono poco più che sufficienti per far crescere abbastanza la Katamari per raccogliere quelli della fase successiva, risultando sempre in un percorso obbligato che necessita di battere a tappeto tutta l’area. Sono comunque presenti degli oggetti particolari, che una volta raccolti sbloccheranno il relativo achievement su Game Center.
    Come bonus nel primo pacchetto, c’è un ulteriore livello ispirato (bhè, è la trasposizione) di PacMan. In questo caso bisognerà spingere una Katamari completamente gialla in un labirinto, mangiando palline colorate ed evitando i fantasmini. Simpatico, ma niente che vi terrà occupati per più di un paio di partite.

    Katamari Amore Katamari AmoreVersione Analizzata iPhoneKatamari Amore risulta una buona trasposizione in chiave portatile del concetto originale, adatto probabilmente più a chi già conosce ed apprezza la serie che ai nuovi giocatori. Il primo pack di livelli non riesce ad esprimere completamente le potenzialità di Katamari, ma la sostanza funziona e vi terrà impegnati per qualche ora. Altri due pack sono in lavorazione e saranno disponibili nei prossimi mesi; magari introdurranno aree nuove più ispirate, non resta che attendere per scoprirlo e valutare. Chi già da ora non riesce più ad attendere per rotolare allegramente, può già dirigersi in direzione App Store, Amore è comunque gratuito di base e, soprattutto in questo caso, provare non costa nulla.

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