Recensione Klonoa: Door To Phantomile

Un gioco d'altri tempi, ma che ancora oggi riesce ad intrigare

Recensione Klonoa: Door To Phantomile
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  • Wii
  • Il Nintendo Wii, oltre a ravvivare l'interesse per i prodotti ludici in quella fetta d'utenza solitamente estranea al mondo del videogaming, è senz'ombra di dubbio la macchina da gioco più adatta a soddisfare i nostalgici retrogamer. Non bastasse la Virtual Console a soddisfare la loro “fame”, arrivano remake più o meno riusciti di grandi classici, e Klonoa è uno di questi. Ben dodici anni fa, infatti, Namco sfornava sulla celeberrima prima console di casa Sony un platform coloratissimo, divertente e ricco di atmosfera, che spremeva al massimo le specifiche tecniche della macchina e che ha regalato indimenticabili pomeriggi a molti giocatori. Door Of The Phantomile arrivò in un periodo piuttosto florido per il genere, sull'onda lunga del successo di Crash & Co. Oggi, che invece gli esponenti della categoria scarseggiano, non possiamo che accogliere con entusiasmo questa interessante e ben fatta riedizione.

    Di nuovo a Phantomile

    Nessuna novità dal punto di vista narrativo rispetto alla prima edizione del gioco: la nostra avventura partirà di nuovo dalle gaie e colorate terre di Phantomile, un regno che prende forma direttamente dai sogni delle persone. Ed è proprio il rapporto con le visioni oniriche che fa da perno centrale della trama: gli abitanti della strana terra non ricordano mai i sogni che hanno avuto durante la notte, ma Klonoa, il nostro eroe, visualizza invece un disastro che riesce a ricordare chiaramente: un dirigibile si schianta su di una montagna vicino al villaggio eolo. Klonoa decide di investigare, e si reca insieme al suo amico Huepow, un anello magico, sulla cima della montagna. Lì incontra per la prima volta due loschi figuri: il tetro e sinistro Ghadius e il suo rozzo e grottesco aiutante Joka, che hanno appena rapito la cantante Laphise e si dimostrano interessati alla ricerca di un pendaglio che sembra avere potenti proprietà magiche. Da qui in poi Klonoa deciderà di fermare il piano dei due malvagi e si metterà sulle loro tracce, inseguendoli per tutta Phantomille, cercando di arrivare prima di loro al misterioso pendaglio magico. Un impianto narrativo semplice, lineare, senza grosse sorprese, che ben si sposa con l’atmosfera molto rilassata e tranquilla del gioco. La sceneggiatura è davvero molto infantile, sembra uscita da un libro di fiabe per bambini, e si presta quindi ad essere seguita e facilmente compresa anche dagli utenti molto giovani. I giocatori più navigati ritroveranno comunque un fantastico mondo fatato, come uscito dalle loro fantasie di bambino, colorato e stravagante, delicatissimo e squisito.

    L'ABC del Platform

    In questa sua riedizione per Wii, Klonoa conserva tutti gli elementi caratteristici che ne avevano decretato il successo nei ruggenti anni della PSX. Il gioco è un platform bidimensionalissimo, in cui riflessi e coordinazione sono gli unici elementi richiesti al giocatore. Pochi e davvero molto semplici i comandi da memorizzare: salto e planata (effettuata grazie alle gigantesche orecchie del protagonista) costituiscono l'ossatura principale del sistema di spostamento. Per affrontare i nemici, invece, è indispensabile utilizzare il nostro anello magico, che permetterà di afferrarli e sollevarli sopra la testa. Potremo così scagliarli contro altri avversari, oppure sfruttare il loro corpo per eseguire un doppio salto e raggiungere altezze vertiginose. O, ancora, lanciarli lontano per attivare meccanismi e leve. Al di là della progressione piuttosto inquadrata, infatti, punto forte della produzione Namco Bandai rimangono i semplici ma interessanti rompicapo da affrontare per avanzare nel corso del livello. Spesso dovremo soffermarci un po’ a pensare come sfruttare gli elementi presenti sullo schermo per superare gli ostacoli ambientali. Esplorazione e puzzle solving, insomma, si collegano in maniera eccellente, così da regalare a Klonoa un carattere particolare. La curva di difficoltà è comunque molto dolce, ci sono numerosi punti di respawn nel gioco e ben distribuiti sono anche i punti di salvataggio, inoltre il nostro eroe avrà a disposizione una barra di energia piuttosto capiente e in ogni quadro non mancheranno mai gli item recuperare la vitalità perduta.
    In definitiva, Klonoa è un titolo quasi bipartito. Regalato ai giovanissimi, può svolgere un ruolo quasi “didattico”, additando un modo di intendere il videogioco che adesso non c'è più, ma che sa regalare immense soddisfazioni. Acquistato dagli utenti più navigati, levigherà invece le superfici logore dei ricordi, stimolando una qualche dolce nostalgia: in molti saranno ben felici di poter riassaporare le vecchie emozioni che il prodotto ha regalato anni fa, tuffandosi nelle splendide anticaglie di un genere glorioso.
    In generale, tuttavia, per quest'ultima porzione di utenti il livello di sfida offerto dal prodotto non sarà così elevato, e l'avventura principale potrà essere terminata in appena 5-6 ore. Fortunatamente, un cospicuo numero di extra e di modalità aggiuntive potrà soddisfare le voglie dei puristi: challenge rooms, reverse mode, e time attack mode compongono un'ampia selezione di bonus, che solleticheranno gli interessi di chi ha già sviscerato l'avventura principale a suo tempo.
    Insomma, Namco Bandai sforna un prodotto dal gameplay adattissimo per la console di casa Nintendo e per il suo pubblico davvero molto esteso e variegato: Klonoa rappresenta un ottimo inizio per chi muove i primi passi nel mondo dei videogame ed al contempo si mostra una colorata e divertente avventura che coinvolgerà anche i giocatori più smaliziati. Unica nota negativa nel gameplay è forse l’eccessiva semplicità nella risoluzione di alcuni enigmi e un boss fighting alle volte fin troppo semplice.

    Klonoa HD

    I miglioramenti dal punti di vista grafico rispetto alla versione di 12 anni fa sono ovviamente palesi ed evidenti agli occhi di tutti. La costruzione poligonale del personaggio principale e di tutti i nemici (compresi i boss) è davvero ben curata, qualche poligono in più invece sembra mancare negli scenari di gioco, che peccano forse di una eccessiva spigolosità e di poca nitidezza. Molto buoni gli effetti di luce, che si sposano sapientemente con la scelta cromatica molto vivace e rendono lo stile artistico molto godibile. Altrettanto convincenti sono tutte le animazioni: molto graziose e curate nei dettagli, regaleranno qualche sorriso anche ai videogiocatori più seri e di esperienza. Ovviamente il gioco è presentato con un motore grafico in HD che sfrutta tutti i vantaggi del nuovo standard video ed applica numerosi filtri grafici all'immagine. Il risultato è un gioco graficamente nella media, la cui età non si fa sentire più di tanto. Come accennavamo, a colpire è l'ibridazione (insolita anche per i tempi) fra progressione bidimensionale e modellazione interamente 3D, che regala a Klonoa un feeling visivo molto particolare (replicato, forse, dal recente New Super Mario Bros). A questo proposito non possiamo che elogiare senza riserve l’ottimo level design, molto curato e vario nelle ambientazioni, e particolarmente intrigante.
    Le musiche del gioco sono abbastanza d’atmosfera e si adattano in maniera sopraffina alla componente artistica complessiva. Purtroppo il doppiaggio risulta eccessivamente puerile, ed nonostante una buona qualità dell'adattamento, le voci utilizzante sono del tutto prive del piglio espressivo e dell'intonazione che invece dovrebbero avere.

    Klonoa: Door To Phantomile Klonoa: Door To PhantomileVersione Analizzata Nintendo WiiDodici anni nel mondo video ludico sono un’infinità. Per questo siamo sorpresi di constatare come Klonoa riesca a dimostrarsi un prodotto fresco. Sarà che, dopo i fasti dell'epoca, il genere ha avuto un lento declino che ha rarefatto i suoi esponenti, ma il prodotto Namco Bandati ha una sua precisissima ragion d'etre anche al giorno d'oggi. Il gameplay è semplice ed efficace, ricalca i canoni classici dei platform game e si sposa con un buon level design, che presenta intriganti (ma forse un po' troppo semplici) enigmi da risolvere. Klonoa rappresenta insomma un ottima chance per confrontarsi con le meccaniche classiche del genere, e anche chi già conosce il titolo nella sua versione originale apprezzerà il buon lavoro di conversione e la possibilità di tornare a qualche ora di spensierata azione vecchio stile. Inutile dire che ora tutti fan si aspettano un nuovo ed esclusivo capitolo della saga, che sappia sfruttare appieno le potenzialità della console e che sappia innovare finalmente questo brand lasciato nell’oblio da fin troppi anni.

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