Klonoa Phantasy Reverie Series Recensione: il ritorno del gattone peloso

Klonoa festeggia 25 anni dalla prima pubblicazione con una raccolta un po' scarna che racchiude due giochi platform piuttosto ispirati.

Klonoa Phantasy Reverie Series Recensione: il ritorno del gattone peloso
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Un po' gatto un po' coniglio, Klonoa è uno di quei personaggi nati in seno alla rivoluzione dei 32-bit marcati Sony (come Crash Bandicoot, a tal proposito ecco la recensione di Crash Bandicoot 4 It's About Time), che sgomitarono per riuscire a trovare il proprio posto all'interno del mercato. Parliamo di un pelosetto decisamente sfortunato, che in carriera ha raccolto meno applausi di quanto avrebbe meritato. Una coppia di titoli su home console, una trilogia su Game Boy Advance e un paio di spin-off mai usciti dai confini giapponesi, non sono riusciti a stamparlo nelle menti dei giocatori, soprattutto se consideriamo che la gran parte dei titoli col suo muso in copertina sia stata pubblicata nel tempo della prima grande flessione del genere platfom.

    Bandai Namco ha voluto proporci Klonoa Phantasy Reverie Series proprio per ridare lustro al personaggio e ha inserito al suo interno il seminale Klonoa: Door to Phantomile e il suo seguito pubblicato su PlayStation 2, Klonoa: Lunatea's Veil. Due giochi che conservano ancora oggi tutto il loro fascino e che dimostrano di essere invecchiati bene nonostante la loro età anagrafica si avvicini pericolosamente al quarto di secolo.

    Door to Phantomile

    Klonoa: Door to Phantomile nasce da una Namco in stato di grazia che assemblò tra loro vari elementi tratti da altri platform di successo per creare un titolo unico. Ne esce un videogioco in 2.5D a scorrimento orizzontale ambientato in un mondo strettamente legato ai sogni, in cui il protagonista deve correre, saltare, raccogliere gemme e scoprire segreti.

    Detta così sembra la descrizione di un qualsiasi esponente del genere ma Klonoa funziona proprio perché riprende alcuni tratti di Kirby (la recensione di Kirby E La Terra Perduta è a portata di clic) - è possibile "assorbire" i nemici e usarli come oggetti contundenti o come trampolini - ha un notevole livello di interazione con l'ambiente, si pensi alla possibilità di lanciare i nemici verso lo sfondo o lo stesso schermo per attivare interruttori, e soprattutto possiede un level design meraviglioso.

    Le mappe infatti da piattaforme e percorsi che si arrotolano uno sull'altro in un tripudio di strutture complesse, che fanno ampio uso delle possibilità offerte dalla modellazione 3D. Aggiungiamo poi una miriade di marchingegni, macchinari, trampolini e sezioni mobili, che aumentano di gran lunga le possibilità offerte dal gioco. Anche a distanza di anni, Klonoa è ancora Klonoa e questo gli va riconosciuto. Offre un'esperienza costruita con precisione e che segue una curva di difficoltà calibrata quasi alla perfezione.

    Parte lento e rilassato per trasformarsi in un platform via via più difficile e intricato, senza mai diventare frustrante (se non forse in un paio di occasioni nelle vicinanze del finale). A tal proposito, la conclusione di Door to Phantomile, è una stilettata al cuore totalmente inaspettata, che conserva ancora oggi tutta la sua forza. La versione inclusa in questo Klonoa Phantasy Reverie Series è quella per Wii, un vero e proprio remake dell'originale che purtroppo (ma dipende dai punti di vista) sovrascrive la splendida pixel art originale con una modellazione 3D ben realizzata ma forse un po' meno affascinante.

    Lunatea's Veil

    Door to Phantomile era un esperimento - riuscitissimo - per una Namco in cerca di protagonismo in un mondo affollato come quello dei platform. Fu un successo, ma passò un'intera generazione prima dell'avvento del suo sequel. Klonoa 2: Lunatea's Veil uscì su PlayStation 2 in un'epoca in cui il genere stava perdendo mordente su di un mercato sempre più interessato a cose nuove.

    Il risultato è un prodotto che all'apparenza si avvicina molto al primo capitolo, ma che in realtà ne espande il concept con grande efficacia. Più nemici, scenari incredibilmente curati, nuovi poteri legati al platforming, personaggi inediti e il particolare approccio alla narrativa, sono le caratteristiche con cui si è presentato al pubblico. Lunatea's Veil insomma è un "bigger & better", anche se forse gode di un effetto nostalgia meno evidente. Il secondo e ultimo capitolo della serie è una festa per gli occhi, merito delle sue ambientazioni fuori di testa ma perfette per il nuovo approccio al level design, basato su degli stage che vanno attraversati sfruttando dei piccoli cannoni che sparano Klonoa in lungo e in largo. Volk City, in questo senso, è uno dei punti più alti mai toccati dalla serie, sia per il concept su cui si regge - quello di una città perennemente in guerra e per questo distrutta e ricostruita di continuo - sia per la varietà di strumenti da utilizzare per attraversarla da una parte all'altra. In questo caso parliamo di un porting diretto e rimasterizzato della versione PS2, molto simile per resa tecnica ed estetica alla versione Wii di Door to Phantomil. Al netto degli spigoli sul fronte dell'UI, lo abbiamo trovato fluido, colorato e gradevole a vedersi in 4K a 60 fps.

    Un degno anniversario

    Klonoa Phantasy Reverie Series è il titolo che Bandai Namco ha deciso di pubblicare per celebrare i 25 anni della serie. Si tratta, in definitiva, di una collection celebrativa assolutamente ben realizzata per quanto riguarda il rimaneggiamento dei due titoli inclusi al suo interno (a patto che si riesca ad accettare il lifting evidente applicato a Door to Phantomile). Se dal punto di vista tecnico non possiamo muovere critiche al pacchetto, è purtroppo vero che non tutte le componenti dell'esperienza sono state trattate con la medesima cura.

    L'interfaccia utente è stata rivista e, almeno sulla carta, ammodernata, ma onestamente l'abbiamo trovata sgradevole e lo stesso vale per i font che la compongono, perché appiattiscono l'estetica generale.
    Bene, anzi benissimo, per la possibilità di selezionare il livello di difficoltà, una scelta questa capace di rendere l'esperienza più accessibile a coloro che cercano un divertimento più rilassato.

    Ha senso soprattutto alla luce di quanto tecnici diventino sia Door to Phantomile che Lunatea's Veil a lungo andare, e il fatto di non avere un counter delle vite permette di godersi le avventure senza perdere la pazienza nelle porzioni di gioco più complesse. I contenuti aggiuntivi, a dirla tutta, sono solamente questi. Klonoa Phantasy Reverie Series è costituita da due titoli piuttosto brevi a dirla tutta ma sappiate che ciò non varrà per i completisti. Qualche bozzetto inedito, un making of o magari addirittura la possibilità di scegliere lo stile grafico delle versioni originali, in ogni caso, sarebbero state delle aggiunte più che gradite.

    A prescindere da questo, il valore dei titoli contenuti in questa edizione restaurata è innegabile, visto che si tratta di veri e propri capisaldi di un genere che da sempre ha chiamato i game designer a impegnarsi per proporre ai fan delle soluzioni ludiche interessanti. Un venticinquesimo anniversario festeggiato degnamente, che si spera possa aprire le porte a una raccolta comprendente la trilogia uscita sulle portatili Nintendo. Insomma, tanti auguri Klonoa, e chissà che non ci si riveda presto, magari con un nuovo capitolo per console moderne.

    Klonoa Phantasy Reverie Series Klonoa Phantasy Reverie SeriesVersione Analizzata PlayStation 5Klonoa Phantasy Reverie Series è un ottima scusa per recuperare due platform splendidi senza dover armeggiare con vecchie console o spendere una fortuna. Una doppia rimasterizzazione dei primi due capitoli usciti su console PlayStation, forse un po' troppo invadente quella applicata su Door to Phantomile, che perde il suo caratteristico stile in pixel art 2D su sfondi modellati in 3D, ma tutto sommato piacevole. Peccato per la mancanza di cura mostrata per il contorno, in particolare UI e font dei testi, ma si tratta di un ottimo regalo di compleanno per i 25 anni di Klonoa, che a distanza di un quarto di secolo si dimostra ancora uno dei personaggi più adorabili e iconici dell'epoca PlayStation.

    7.8

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