Konami Anniversary Collection Arcade Classics: la recensione

Konami festeggia il suo cinquantesimo compleanno con una raccolta che include una selezione dei migliori classici arcade della compagnia.

Konami Anniversary Collection Arcade Classics: la recensione
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Il cinquantesimo compleanno di Konami cade in un periodo storico in cui l'attenzione per il retrogaming è in continua ascesa. Sono sempre di più, infatti, le raccolte di vecchie glorie del passato che si affacciano sugli scaffali dei negozi fisici o virtuali. Da una parte, questi prodotti sono perfetti stuzzicare la nostalgia dei giocatori più stagionati, dall'altra hanno l'importante compito di preservare la storia del medium e di mostrare alle nuove leve le origini dei titoli con cui si divertono quotidianamente, da soli o con gli amici.

    Sfortunatamente alcune raccolte si concentrano solo sul primo punto, cercando di guadagnare soldi facili con il minimo sforzo possibile. È mortificante vedere che proprio Konami, un gigante del passato da anni in palese difficoltà, abbia deciso di seguire un approccio pigro e deludente per festeggiare i propri 50 anni. La compagnia giapponese ha annunciato tre raccolte differenti, una dedicata ai classici arcade, una alla serie di Castlevania e l'altra all'indimenticabile Contra. Oggi ci concentriamo sulla Anniversary Collection: Arcade Classics, un'operazione poco efficace che conferma gli evidenti problemi di una Konami ben lontana dal suo glorioso passato.

    Povertà assoluta

    Tra le raccolte uscite di recente, quella Konami è senza dubbio la più povera sotto ogni aspetto, dalla presentazione ai contenuti. Sono appena 8 i titoli selezionati, quasi tutti appartenenti al genere degli sparatutto. Il catalogo offre Scramble (1981), TwinBee (1985), Nemesis (1985) Life Force (1986), Vulcan Venture (1986), Typhoon (1987), Thunder Cross (1988) e Hunted Castle (1988), tutti proposti nelle loro versioni occidentali, come si evince dai titoli modificati. È una selezione che lascia l'amaro in bocca per più di un motivo.

    Prima di tutto, è impossibile non notare l'assenza ingiustificata di titoli fondamentali del catalogo arcade Konami (Track & Field, Gyruss, Frogger, Yie Ar Kung-Fu e molti altri). In seconda battuta, la presenza di un gran numero di sparatutto penalizza la varietà di un'esperienza in cui l'unica virata su un genere differente è rappresentata da Hunted Castle. Per capire il criterio di selezione seguito da Konami è necessario dare un'occhiata alle passate uscite della compagnia. I giochi presenti nella raccolta, infatti, sono già stati ripubblicati in passato. Questo tipo di approccio dimostra lo scarso interesse dell'azienda giapponese verso questo progetto, realizzato più per guadagnare qualcosa con il minimo sforzo, che per celebrare e valorizzate le perle di un passato glorioso.

    Emulazione altalenante

    La scarsa cura nella realizzazione della raccolta passa anche da un'emulazione altalenante. Se sul fronte video non ci sono grossi difetti da segnalare, grazie a una fluidità costante e all'assenza di problemi grafici relativi alla riproduzione dei vari giochi su una piattaforma diversa da quella originale, lo stesso non si può dire per il comparto audio. Su alcuni titoli, infatti, le musiche e gli effetti sonori soffrono a causa di una compressione eccessiva, risultando distorti e ben lontani dalla qualità dei prodotti originali.

    Si tratta di un problema non da poco, visto che nei vecchi giochi arcade la componente audio aveva un ruolo fondamentale per garantire un'esperienza avvolgente in grado di tenere il giocatore incollato al cabinato il più a lungo possibile. Emulare perfettamente i vecchi giochi arcade non è facile, ma sul mercato esistono piattaforme in grado di svolgere un lavoro egregio. Per valorizzare davvero questo tipo di raccolte, le case produttrici dovrebbero sviluppare degli emulatori interni (come nel caso di Nintendo), con l'obiettivo di fornire agli utenti un'esperienza analoga a quella del gioco originale.

    Una presentazione da rivedere

    Alcune raccolte recenti, come quelle SEGA, quella SNK o quelle di Mega-Man e Street Fighter realizzate da Capcom, hanno dimostrato che esiste un modo virtuoso per riproporre ai giocatori attuali le pietre miliari di un passato indimenticabile. Purtroppo Konami ha scelto di non seguire le orme della concorrenza, preferendo assemblare un pacchetto dotato di menu scarni, di una manciata di opzioni e di contenuti presentati in modo approssimativo. Nelle opzioni video, per esempio, è possibile applicare un paio di versioni delle scanlines tipiche dei vecchi cabinati, senza poter però simulare la curvatura degli schermi catodici.

    Non è possibile scegliere quale versione del gioco lanciare (opzione che sarebbe stata molto gradita, viste le differenze tra la versione occidentale e quella orientale di alcuni dei titoli nel pacchetto). Le proporzioni dello schermo possono passare dai 4:3 d'ordinanza a un brutale 16:9, che spalma l'immagine sui televisori moderni senza alcun riguardo verso la qualità del risultato finale. Perfino le cornici selezionabili per riempire le bande nere della modalità 4:3 sono solo una manciata. Sarebbe bastato davvero poco per garantire a tutti un'esperienza gradevole, ma Konami ha preferito andare al risparmio anche sul fronte dell'interfaccia per l'utente.

    Anni di storia, in un semplice PDF

    La parte più interessante della Anniversary Collection: Arcade Classics Konami è racchiusa all'interno di un piccolo book digitalizzato, con informazioni e approfondimenti sui titoli nella raccolta.

    Il documento (un semplice PDF a bassa risoluzione buttato senza troppe cerimonie nella collection) contiene le versioni tradotte di succulenti progetti di design, le interviste ad alcuni membri storici della Konami d'annata, aneddoti interessanti sulla nascita e sulla progettazione dei vari giochi, il tutto condito da alcuni contenuti grafici meravigliosi (come la locandina del primo Gradius, con il passaggio dalla bozza alla versione finale).

    Purtroppo l'interfaccia utente per la consultazione del book è macchinosa e piena di falle, ma con un po' di pazienza si possono scoprire dettagli interessanti su alcuni pezzi da 90 della storia dei videogiochi.

    Konami Arcade Classics Anniversary Collection Konami Arcade Classics Anniversary CollectionVersione Analizzata Nintendo SwitchLa Anniversary Collection: Arcade Classics di Konami è una raccolta povera. Non esiste un modo delicato per dirlo. Il lavoro svolto su questo progetto è approssimativo e privo di passione e bastano pochi minuti per rendersene conto. La scelta dei giochi, il layout grafico, l'emulazione, il modo in cui sono stati trattati i contenuti speciali, dimostrano tutta la confusione di Konami in questo particolare momento storico. Della società che per anni ha fatto la storia del videogioco resta ben poco ed è triste vedere un colosso di queste dimensioni maltrattare a tal modo un catalogo clamoroso che, in tutta onestà, meriterebbe un po' più di amore e rispetto.

    4.5

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