La Principessa e il Ranocchio: recensione del videogioco

A Natale anche i ranocchi si meritano un bel bacio

La Principessa e il Ranocchio: recensione del videogioco
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  • Wii
  • I Tre Spiriti del Natale e la Principessa

    Qualche giorno fa abbiamo recensito il videogioco tratto dal film d’animazione 3D A Christmas Carol. Il lungometraggio ha sicuramente trovato una buona accoglienza tra la critica e perfino il gioco, prodotto anch’esso da Disney, sulle pagine virtuali di Everyeye è riuscito a strappare una larga sufficienza.
    Questo natale però la casa di Topolino ha voluto fare le cose in grande e ha ben deciso di presentare ben due film nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. La Principessa E il Ranocchio, che accompagna per l’appunto A Christmas Carol, trae ispirazione dalla nota favola e farà sicuramente la felicità di tante bambine. Se cercate un parere sulla pellicola, vi consigliamo, anche in questo caso, di farvi un giro in direzione di Movieye. Tuttavia, manco a chiederlo, Disney ha deciso di accompagnare anche questo prodotto con un videogioco.
    Pubblicato su Nintendo Wii La Principessa E Il Ranocchio si presenta immediatamente come un prodotto più ambizioso di A Christmas Carol. Medesimo livello qualitativo? Un altro tie-in senza infamia e senza gloria?

    Da fast-food a ristorante di lusso

    I primissimi minuti passati in compagnia del gioco creano subito due sensazioni: una positiva, l’altra negativa.
    La prima è legata sicuramente allo stile grafico. Cartonesco e direttamente ispirato a quello del film d’animazione, pecca unicamente di un eccessivo aliasing. I modelli poligonali, così come la resa delle animazioni e delle ambientazioni, faranno sicuramente la felicità dei più piccini, che avranno l’impressione di trovarsi di fronte a un cartone animato. Wiimote alla mano, poi, chi si aspettava una scialba raccolta di minigiochi resterà piacevolmente sorpreso. Come diremo tra poco infatti, il gioco è una vera e propria avventura.
    La sensazione negativa, purtroppo, deriva invece da un pessimo livellamento del sonoro e da una trama inizialmente confusionaria. Se per il primo basterà armeggiare un po’ nelle opzioni per risolvere parzialmente ogni problema, nel secondo caso i bambini potrebbero sentirsi inizialmente spaesati dalla narrazione.
    La storia infatti prenderà il via con Tiana alle prese con l’apertura di un ristorante tutto suo. L’attività però si trova all’interno di un gigantesco capannone fatiscente e semi-distrutto. All’interno della struttura potrete muovervi liberamente, e troverete diverse stanze e personaggi con cui interagire. Ognuno di questi ovviamente, vi sottoporrà a una serie di prove da superare. Queste però, per lo più, introducono anche una serie di flash-back volti a recuperare i fatti antecedenti all’apertura del locale. La trama insomma si distacca in parte da quella del film e la sua narrazione può apparire disordinata nel caso non si interpellino i personaggi nell’ordine giusto.
    Fortunatamente questo piccolo problema non intacca comunque il divertimento derivato dai vari minigiochi. E’ importante sottolineare immediatamente come ogni minigioco, anche durante la progressione della storia, può essere affrontato contemporaneamente da un massimo di quattro giocatori. Non a caso, come accadeva in ogni Mario Party, il successo o l’insuccesso sarà unicamente decretato da chi tra i quattro concorrenti, gestiti dalla CPU o da altri utenti, avrà il punteggio maggiore. La natura di party-game insomma è fortemente incentivata e il risultato è sicuramente più che accettabile.
    I minigiochi di per sé non sono mai originali né particolarmente ricercati, ma adempiono al loro dovere. Il titolo, lo ricordiamo, è pensato per bambini e al massimo per essere giocato in compagnia di genitori o parenti. Guardando quindi al pubblico di riferimento ci si può ritenere soddisfatti di minigiochi che non richiedono mai più di qualche sommario movimento o di ricordare un vestito o con quali ingredienti è stata preparata una torta. Andando avanti nell’avventura si incontrano sempre più minigiochi simili tra loro, ma i bambini avranno sempre un motivo valido per divertirsi.
    A variare un po’ la formula ci pensano poi le ricette culinarie e gli sbloccabili. Le prime riprendono per sommi capi la struttura di Cooking Mama: posti di fronte ai fornelli, mimando alcuni movimenti potremo dare vita a tutta una serie di pietanze prelibate. Gli sbloccabili invece si renderanno disponibili raccogliendo le gemme distribuite nelle locazioni esplorabili, o vincendo i minigiochi. Potrete così comprare nuovi capi d’abbigliamento per Tiana o arredare il ristorante che progressivamente si trasformerà sempre più in uno splendido e raffinato locale di lusso.

    Bello come il cartone

    Da un punto di vista prettamente tecnico la produzione si difende piuttosto bene. Come già detto il gioco convince grazie a buoni modelli poligonali e ad animazioni ricercate e ben realizzate. Anche le ambientazioni sono varie e dense di dettagli. L’unica vera pecca è da ricercarsi in un eccessivo aliasing, per quanto il difetto difficilmente verrà notato da un pubblico più giovane. Anche a livello sonoro non ci si può affatto lamentare. Le musiche sono tratte direttamente dal film, quindi la loro qualità è fuori d’ogni dubbio. Anche il doppiaggio sarebbe ottimo. Sarebbe perché i doppiatori sono gli stessi del cartone, ma il livello dell’audio delle parti parlate a volte è eccessivamente basso. Dandovi da fare nella schermata delle opzioni comunque potreste risolvere il problema, ma simili errori in una produzione del 2009 non dovrebbero proprio esistere.
    La longevità è sicuramente nella media di questo tipo di produzioni. Qualche pomeriggio di gioco intenso sarà sufficiente per portare a termine l’avventura principale, ma i minigiochi, il multiplayer e gli sbloccabili, costringeranno molti videogiocatori a tante altre sessioni.

    La Principessa e il Ranocchio La Principessa e il RanocchioVersione Analizzata Nintendo WiiLa Principessa E Il Ranocchio è sicuramente un prodotto ben confezionato. I difetti che presenta, aliasing e una cattiva calibrazione del canale audio, non bastano a offuscarne le qualità. Ricordando che il prodotto è indirizzato unicamente a un pubblico molto giovane, e magari anche femminile, è innegabile che soprattutto coloro che si sono appassionati al film si divertiranno con i tanti minigiochi. La mancanza di idee originali e una trama non proprio ben sviluppata impediscono al titolo di raggiungere l’Olimpo dei party-game pensati per bambini, ma di sicuro l’acquisto è ampiamente consigliato. Se state cercando un divertimento semplice e immediato la vostra ricerca può dirsi conclusa. Se invece avete in mente qualcosa di più impegnativo o di longevo, per la vostra nipotina o per vostra figlia, allora fareste bene a guardare oltre.

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