Recensione La rivincita dei Puffi

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Recensione  La rivincita dei Puffi
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  • Noi siamo i Puffi blu...

    I Puffi, questi allegri omini tutti blu, dispensatori di allegria e di buoni sentimenti, dominano ormai da circa un ventennio l'immaginario di bambini ed adolescenti di tutto il mondo; nati sulle pagine dell'omonimo fumetto ad opera del belga Peyo, i Puffi hanno valicato i confini nazionali e si sono fatti conoscere grazie anche ai cartoni animati loro dedicati, lo storico film d'animazione Il flauto a sei Puffi e la serie televisiva ad opera della statunitense Hanna & Barbera (la stessa che ha dato vita a storici serial a cartoni animati come “Gli Antenati” e “L'orso Yoghi”).

    Era una notte puffa e tempestosa...

    I Puffi sono una sorta di piccoli folletti dalla pelle blu, che vivono in un villaggio composto da casette a forma di fungo, costruito nel profondo di un imprecisato bosco europeo; la loro caratteristica principale è quella di essere praticamente irriconoscibili gli uni dagli altri (indossano tutti un paio di braghe bianche ed un berretto, bianco anch'esso, salvo rare eccezioni tipo il Grande Puffo, capo del villaggio, che veste di rosso e sfoggia una folta barba bianca).
    Ma se il loro aspetto è identico, sono le loro caratteristiche, fisiche o mentali, a differenziarli: ogni Puffo, infatti, ha sviluppato una personalità unica e differente da quella di chiunque altro! Troviamo allora il Puffo Forzuto, quello Pigro, il Puffo Golosone e quello Pittore...
    La società dei Puffi è profondamente maschilista: c'è un'unica donna in tutto il villaggio, Puffetta, la cui unica funzione (contrariamente a quanto i più maliziosi tra voi potrebbero pensare) è quella di civettare con tutti senza concedersi a nessuno, cogliere fiorellini e farsi rapire da Gargamella...chi è Gargamella? Gargamella è un povero stregone pazzo che vive, solo col suo gatto Birba, al limitare del bosco e che, per qualche insana ragione, appare decisissimo a pregustare la rinomata (?!) Zuppa di Puffi: l'unico inconveniente è che l'ingrediente principale sono (appunto) gli imprendibili (almeno per lui) Puffi!

    Chi non puffa, puffo è...

    Ancora una volta Gargamella prepara un piano, deciso ad eliminare una volta per tutte i Puffi! Per questo motivo dispone varie trappole intorno al villaggio, grazie alle quali riesce a catturare alcuni degli odiati omini blu; la situazione è grave e per questo il Grande Puffo decide di inviare il coraggioso Forzuto per salvarli dalle grinfie del malvagio stregone.
    Il titolo, orientato chiaramente verso una fascia d'utenza molto giovane, si suddivide in 4 livelli da visitare, ognuno a sua volta suddiviso in 5 stages da superare ed un boss finale da affrontare: la grafica è molto colorata, gli sprites sono grandi, discretamente definiti e molto belli a vedersi, peccato che il tutto si muova così lentamente.
    Il sonoro, invece, non è assolutamente all'altezza, con le musichette che sono rielaborazioni di alcuni temi della serie televisiva ma resi in maniera del tutto insoddisfacente, al punto che diventano molto presto ripetitive ed irritanti: anonimi anche i vari effetti sonori.

    Questo puffo non puffa proprio...

    Il vero punto debole del gioco è rappresentato proprio dalla giocabilità dello stesso!
    Occorre innanzitutto rilevare come i vari stages si presentino davvero poco ispirati, senza originalità e, per di più, pieni di ripetizioni: ognuno di essi, infatti, si limita alla stanca reiterazione degli stessi elementi di sfida...mi spiego meglio. Nel primo stage del primo livello dovremo attraversare indenni il villaggio dei Puffi: gli ostacoli che ci troveremo ad affrontare sono rappresentati da Puffi sbadati che gettano l'acqua dalla finestra, da Puffi zappatori che ci tirano addosso zolle di terra, oppure da Puffi “volanti” che svolazzano radenti al terreno. Per tutta la durata dello stage incontreremo unicamente questi tre tipi di ostacoli, continuamente riproposti dall'inizio alla fine dello stesso, senza nessun altro elemento di contorno!
    Oltre alla ripetitività dell'esperienza di gioco, anche il livello di difficoltà dello stesso appare del tutto inadeguato: perché questo La rivincita dei Puffi è un gioco troppo difficile per un bambino (fascia d'utenza per la quale è stato, presumibilmente, pensato) ma, allo stesso tempo, decisamente irritante per un giocatore esperto. I salti dovranno sempre essere precisi al millimetro, gli ostacoli appariranno troppo spesso all'ultimo momento...anche se le vite sono infinite, il dover ricominciare più e più volte ogni livello per memorizzare i vari passaggi prima di poterlo completare rischia di diventare assai frustrante!
    Non sono stati implementati slot di salvataggio sulla cartuccia, che si avvale di un obsoleto e scomodo sistema di password; sono stati inseriti anche 6 mini-giochi che dovrebbero prolungare per ore ed ore un divertimento purtroppo assente.
    Rimarchevole, invece, l'inserimento di una modalità multiplayer che consente di divertirsi con gli amici grazie al cavo link.

    Un'occasione puffata...

    E' un vero peccato che la Infogrames non abbia saputo sfruttare una così appetibile licenza in maniera più adeguata: se dal lato tecnico il titolo si presenta dignitosamente, purtroppo è proprio nella struttura di gioco che si riscontrano le mancanze più gravi! Ne consegue che questo La rivincita dei Puffi finisce con l'essere un gioco senza un target ben definito: troppo complesso e addirittura frustrante per i più piccoli, troppo irritante ed incompleto per il giocatore più esperto e smaliziato.

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