Le avventure di TinTin su iPad: la recensione
Su iPhone e iPad il Tie-in di TinTin cambia faccia
INFORMAZIONI GIOCO
Articolo a cura di
Alessandro Mazzega
Disponibile perXbox 360
Wii
PS3
iPhone
iPad
3DS
L'uscita cinematografica di un colossal come Tintin è stata accompagnata dal lancio di un tie-in, che ha cercato in ogni modo di sottrarsi alla cattiva reputazione che il genere si è spesso portato dietro.
Il prodotto di Ubisoft per console casalinghe e portatili, malgrado alcuni difetti, è quindi riuscito a proporre delle meccaniche ludiche interessanti, accompagnate da uno stile che si ispira pesantemente al film, riproducendo su schermo quanto visto al cinema.
Per quanto riguarda le piattaforme mobile l'onere è invece ricaduto su Gameloft, celebre tanto per il successo ottenuto con molti titoli per dispositivi iOS negli ultimi anni, quanto per la difficoltà nel produrre giochi personali, senza prendere pesantemente ispirazione da altri già presenti sul mercato.
Come si pone Tintin per iPhone e iPad rispetto a questo senario?
Si parte
Tintin e il Segreto dell'Unicorno ha l'ambizione di riprodurre su dispositivi mobile l'ambientazione e i personaggi visti al cinema e nei videogiochi per console, seguendo pedestremente la storia di Tintin, alle prese con una mappa del tesoro nascosta in un modellino di veliero, acquistato per pochi spiccioli presso una bancarella.
Il furto dell'oggetto sarà solo l'incipit della vicenda e darà il via ai viaggi del protagonista, e di riflesso del giocatore, intorno al mondo.
Molti delle parti giocate su console, però, sono state ridotte per le versioni mobile, trasformandole in cut scene con uno stile molto particolare, utilizzando vignette ben animate disposte su pagine, a metà tra il quadro e il fumetto d'altri tempi, e una sorta di effetto 3D, provocato dai movimenti in parallasse attivati dai sensori presenti su iPhone e iPad. La narrazione è ottima ma manca della localizzazione italiana, limitata ai soli sottotitoli, molto probabilmente a causa della necessità di limitate il peso dell'app da scaricare dall'App Store e da installare, che comunque ammonta a parecchie centinaia di megabyte.
Tutto in 3D
Se una buona parte del gameplay presente nelle versioni per console offre una struttura bidimensionale, benchè la grafica sia in 3D con sezioni action platform che ricordano il primo Prince of Persia, Tintin per iOS ruota la telecamera, posizionandola stabilmente alle spalle del protagonista e trasformando il gioco in un action vero e proprio, con soluzioni di gameplay che si adattano all'uso del Touch Screen.
Evitando quindi di inserire sezioni in stile shooter il team è riuscito a limitare il sistema di controllo all'uso di un singolo stick analogico, posto sulla sinistra della schermata, deputando la sezione destra a icone che modificano l’andatura di Tintin, attivando la corsa o l'avanzamento in modo circospetto, per alcune fasi stealth che, incredibilmente, non appaiono quasi mai fuori luogo.
Nella maggior parte dei livelli, quindi, si tratta di raggiungere determinati luoghi, attraversando gli ambienti muovendosi, arrampicandosi e sfruttando varie peculiarità che, spesso, portano all'uso di quick time event per risolvere le situazioni più difficili.
Il fatto di ricorrere spesso ai QTE potrebbe rappresentare un problema, vista la profonda avversione che gran parte degli utenti hanno verso una soluzione di quel tipo, ma il fatto che siano così contestualizzati, che non si riducano alla sola pressione a tempo di un pulsante e che siano implementati tenendo ben a mente che tutto il gioco verrà fruito attraverso l'uso del touch screen, riesce a non far naufragare il giudizio, tra scazzottare e combattimenti all'arma bianca, da portare a termine in una sorta di balletti che ricordano quasi un rythm game. Il tutto, è valorizzato dall'uso della telecamera, che si prende la libertà di utilizzare punti di ripresa arditi, soprattutto nelle sezioni di scalata, non troppo frequenti ma interessanti e ben orchestrate.
Ottima anche l'idea di rendere interattive le scene di intermezzo posizionate tra una sezione giocabile e l'altra, disseminando gli ambienti di monete e pezzi di puzzle da raccogliere, entrambi utili per sbloccati i numerosi extra presenti nell'apposito menu: immagini da ricostruire unendo e ruotando alcune parti, sfruttando le ormai abituali gesture dei dispositivi touch, in modo da sbloccare la visualizzazione in 3D delle action figure dei vari personaggi, da poter guardare dopo averle inserite negli ambienti, con piena libertà di rotazione della camera e zoom sui dettagli.
Grafica d'impatto
La scelta di puntare sul vero 3D e non su una soluzione intermedia ha quindi obbligato il team a dover produrre ambientazioni e personaggi di grande impatto.
I risultati vanno ben oltre ogni aspettativa e Tintin è finalmente un gioco che ha una propria identità, con una qualità che va ben oltre quella media delle produzioni di Gameloft.
C’è il dubbio che molti asset siano di diretta derivazione da quelli utilizzati per le altre versioni del gioco ma rimane il fatto che i personaggi sono di ottimo livello e le ambientazioni varie e ben architettate, con un impatto grafico molto buono su schermo e uno stile che ricorda vagamente quello di altre produzioni, come la saga di Ritorno al Futuro di Telltale.
Tanta magnificenza, però, si paga in termini di prestazioni, con un frame rate non sempre costante e alcuni ritardi nel caricamento delle texture che portano alla visualizzazione di ambienti completamente spogli per una frazione di secondo.
Tintin è quindi un gioco mediamente esoso in termini di potenza di elaborazione, che può essere giocato senza problemi anche su device non più attualissimi ma che può dare il proprio meglio solo sugli ultimi modelli prodotti da Apple.
8
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Le avventure di TinTinVersione Analizzata iPadTintin per iPhone e iPad si presenta quindi come un titolo al vertice dell'offerta di giochi presenti su App Store, sia dal punto di vista del gameplay che per quanto riguarda l'aspetto grafico. Risulta vincente l'approccio ad un gameplay più rilassato, meno frenetico e con la giusta attenzione alla fruizione tramite touch screen, aspetto troppo spesso lasciato in secondo piano, in preda all'euforia di un porting da console e nella creazione di titoli che possano rappresentare degli showcase per le potenzialità degli ultimi modelli di iPhone e iPad. Peccato per un finale non all'altezza delle aspettative, che va a chiudere un buon numero di ore di gioco, facendo vincere su tutta la linea il confronto relativo al rapporto tra prezzo e contenuti alla versione mobile, in vendita a poco meno di cinque Euro.