Le Cronache di Narnia per PS2: la recensione

Seguiamo il viaggio dei quattro fratelli Pevensie nel mondo di Narnia

Le Cronache di Narnia per PS2: la recensione
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  • PS2
  • Gba
  • DS
  • Xbox
  • NGC
  • Pc
  • Quello di Narnia è un mondo assai curioso: nato dal ruggito di un leone, è un mondo bucolico abitato da creature che credevamo confinate solo nella mitologia - o nei nostri sogni - quali fauni, minotauri, ninfe, centauri, orchi e unicorni, per non parlare di tutta una serie di animali parlanti e di... Babbo Natale!
    Un universo tanto caotico non poteva non presentare qualche problema: ecco allora che il male - incarnato dalla figura della bellissima strega Jadis - ha trovato un spiraglio in cui entrare, ed insieme a lei sono arrivati anche gli umani. In genere questi ultimi hanno sempre ricevuto un trattamento benevolo da parte degli abitanti di Narnia e del suo signore, il leone Aslan, al punto che i primi sovrani del regno incantato furono proprio due comuni esseri umani, un vetturino della Londra di inizio secolo e la sua umile consorte.
    Molti secoli sono passati da allora, ma la situazione non è molto cambiata: Jadis rappresenta sempre una minaccia, ed anzi, dopo aver accresciuto il suo potere ha stretto il paese nella morsa di un inverno eterno, in cui la neve non lascia spazio ad erba e fiori e il Natale non viene mai festeggiato. Aslan è scomparso e solo un'antica profezia mantiene vive le speranze degli abitanti di Narnia: quando due figli di Adamo e due figlie di Eva (come dire: due uomini e due donne) faranno la loro comparsa, la riscossa del bene sarà prossima e il potente leone tornerà a guidare le schiere dei buoni.
    Le vicende - da qui in poi - sono narrate nel libro "Il leone, la strega e l'armadio", recentemente portato al cinema da una costosa produzione della Disney che immagino abbiate visto anche voi, dato che state leggendo questo articolo. E dato che il film si presentava fin da subito come un probabile blockbuster, non si è ovviamente perso tempo e di pari passo con la lavorazione della pellicola, si è dato vita anche all'omonimo tie-in, uscito praticamente su tutte le piattaforme esistenti.
    Al solito, quando si parla di giochi tratti da una pellicola cinematografica, il primo timore è quello di trovarsi di fronte ad una mera operazione commerciale, priva di reale validità al di là del titolo famoso. Per fortuna possiamo già anticiparvi che il discorso non vale per "Le cronache di Narnia", nella realizzazione del quale i programmatori Traveller's Tales hanno riversato abbastanza impegno da rendere il titolo divertente e godibile. A conferma della bontà dell'operazione, Sony ha acquistato l'esclusiva temporale per l'Europa, per cui attualmente è disponibile solo la versione per Playstation 2, mentre quelle per GameCube e XBox arriveranno a primavera.

    Naturalmente quando diciamo che i programmatori hanno fatto un buon lavoro non intendiamo certo affermare che siano riusciti a rinventare ed innovare un genere: il gioco è di mera routine, nel senso che si tratta del solito action/adventure in cui la progressione dell'avventura avviene attraverso un susseguirsi di livelli non molto ampi e rigorosamente lineari.
    Gli stessi sono naturalmente ispirati al film, quindi l'avventura avrà inizio nel nostro mondo - e per la precisione nel maniero del misterioso professore - per poi proseguire nelle terre di Narnia, prima innevate e poi rigogliose per il ritorno della Primavera. Le vicende sono frequentemente intervallate da spezzoni della pellicola che hanno il vantaggio di offrire lo stesso ottimo doppiaggio ascoltato al cinema (una cosa non certo scontata, basta pensare all'obbrobrioso doppiaggio nei giochi di Harry Potter), aumentando così il coinvolgimento. L'unica differenza la si riscontra nella voce del leone Aslan, che non è doppiato da Omar Shariff, ma presenta una voce diversa e - consentitemelo - decisamente più appropriata al personaggio!
    Il giocatore potrà così prendere parte a tutti i principali accadimenti della storia, dall'incontro di Lucy e Tumnus alla prigionia di Edmund nel castello della Strega Bianca, per poi proseguire con la visita alla coppia di castori, l'incontro con Babbo Natale, l'accampamento di Aslan e il sacrificio alla Tavola di Pietra fino al culmine rappresentato dalla battaglia finale.
    A seconda delle "scene" in cui ci si trova ad agire, il gioco permette sempre di utilizzare da un minimo di due fino ad un massimo di quattro personaggi, che naturalmente sono Peter, Susan, Edmund e Lucy. Ognuno di loro ha abilità differenti e se Peter è il guerriero, Susan è invece abile con l'arco, Edmund è un abile arrampicatore mentre la piccola Lucy è l'unica in grado di infilarsi nei passaggi più stretti, oltre a possedere la capacità di guarire tutti. Si può passare liberamente da un personaggio all'altro con la semplice pressione di un bottone e il gioco vi richiederà spesso di farlo, perchè per superare certi ostacoli occorre utilizzare il personaggio giusto nel modo previsto. Anche gli scontri con i boss di fine livello richiedono sempre la cooperazione tra i personaggi schierati in campo. Purtroppo quando non sono controllati direttamente dal giocatore, subentra una I.A. a dir poco deficitaria che rende decisamente irritanti i combattimenti, specie nei livelli più avanzati: i personaggi controllati dalla cpu, infatti, non sono di alcun aiuto al giocatore, visto che si limitano a ciondolare in giro per il livello senza fare nulla che possa aiutarlo. Il peggio è che anche i nemici sembrano consapevoli della situazione, cosicché concentrano gli attacchi unicamente sul personaggio in quel momento controllato dal giocatore, ignorando bellamente gli altri tre, con ovvie e frustranti conseguenze, anche in considerazione di un livello di difficoltà inaspettatamente elevato.

    La struttura di gioco alterna livelli di combattimento ed esplorazione, in cui viene richiesto - al massimo - di risolvere qualche semplice enigma (compreso un abbozzo di meccanica stealth), a stage di combattimento contro uno o più boss: in quest'ultimo caso vale la regola del trial & error, vale a dire che per vincere le battaglie occorre capire esattamente cosa i programmatori hanno previsto che si debba fare. Al giocatore non resta che armarsi di pazienza e provare fino a quando non riesce ad intuire la giusta sequenza di azioni. Detto così potrebbe sembrare assai poco divertente, ma in realtà la resa finale è piuttosto coinvolgente e dà soddisfazione riuscire finalmente a superare uno stage che ci ha tenuti impegnati per diversi minuti. L'unico problema è che procedendo nel gioco le cose si fanno progressivamente più difficili e la stupidità dei nostri compagni rende spesso frustranti questi combattimenti, in cui ci si ritrova letteralmente sommersi dagli avversari.
    Il sistema di combattimento risulta votato all'immediatezza: un unico tasto di attacco è previsto, anche se più avanti si rendono disponibili alcune semplici combo. Per il resto non ci sono schivate o parate, si colpisce oppure si scappa. Qualche volta è possibile far collaborare due fratelli (o sorelle) per dare vita ad attacchi particolari, ma l'affollamento di nemici che sempre riempiono lo schermo sconsiglia questa pratica nei livelli più avanzati.
    Per rendere un poco più profonda un'esperienza di gioco necessariamente semplificata, nei vari livelli sono stati nascosti svariati bonus da recuperare (statue, monete, scudi) e da utilizzare per potenziare i personaggi o sbloccare contenuti segreti come, ad esempio, le prove di doppiaggio degli attori originali.
    Tecnicamente il lavoro svolto dai Traveller's Tales è molto valido, il mondo di Narnia è ricreato alla perfezione ed i giocatori non avranno difficoltà a riconoscere le stesse ambientazioni viste al cinema. Certo, la limitata ampiezza dei livelli tronca sul nascere le velleità esplorative dei giocatori, ma nel complesso ci si può ritenere soddisfatti. Buona anche la resa dei personaggi, sufficientemente somiglianti ai rispettivi attori ed animati in maniera convincente.
    La colonna sonora, infine, è la stessa ascoltata al cinema, doppiaggio (italiano) dei personaggi compreso, il che rappresenta una piacevole sorpresa per gli estimatori della pellicola.
    Un unico appunto è quello relativo alla longevità: il gioco richiede dalle sei alle dieci ore massimo per essere portato a termine, ma dalla metà in poi diventa piuttosto difficile, specie per un bambino, il che potrebbe scoraggiare i giocatori meno determinati. C'è da dire che queste critiche vengono in parte meno se si affronta il gioco in modalità a 2 giocatori: con un compagno umano al proprio fianco le cose si fanno decisamente più divertenti!
    Una volta terminato, è possibile riaffrontare uno qualsiasi dei 15 livelli per recuperare i bonus sfuggiti al primo passaggio e cercare di completare il gioco al 100%. C'è però da dire che non so quanti avranno realmente voglia di farlo, visto il già citato caos che rende molto difficili alcuni livelli...

    Le Cronache di Narnia Le Cronache di NarniaVersione Analizzata PlayStation 2Nel complesso "Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l'armadio" risulta un discreto tie-in, di certo superiore alla media del genere, ma non per questo particolarmente innovativo. Indirizzato prevalentemente agli estimatori della pellicola cinematografica, il gioco ha il suo principale difetto nella inesistente I.A. dei compagni, che rendono alcuni dei livelli più avanzati del gioco decisamente frustranti. Per il resto il titolo Disney si lascia giocare, permettendo agli appassionati di rivivere le avventure ammirate al cinema, ma senza presentare nulla che giustifichi davvero l'acquisto al di là del franchise. Insomma, un discreto tie-in e nulla più...

    7.0

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