Recensione LEGO Batman 2: DC Super Heroes

Mattoncini DC

LEGO Batman 2: DC Super Heroes
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • 3DS
  • PSVita
  • Wii U
  • Pc
  • Molto spesso per avere successo, o garantirsi comunque la fedeltà di una buona fetta d'acquirenti selezionati, non serve cambiare, non drasticamente almeno. Lo sanno bene i ragazzi di Traveller's Tales che da anni sfornano gli oramai conosciutissimi videogame della serie Lego, basati su rivisitazioni cinematografiche più o meno fedeli. In questi ultimi anni è stata la volta di Star Wars ed Indiana Jones, di Harry Potter e dei Pirati dei Caraibi. Ora tocca a Batman, che fa il suo ritorno assieme agli amici della Justice League nel secondo capitolo della sua saga a mattoncini. A quattro anni esatti dalla pubblicazione di Lego Batman: The Videogame arriva infatti Lego Batman 2: DC Super Heroes. Il titolo non cambia e non vuole assolutamente cambiare le meccaniche di base, quanto piuttosto limitarsi ad espandere esponenzialmente il mondo di gioco e potenziare le fasi di gameplay che hanno reso divertente (e particolarmente adatta ai bimbi al di sotto del dieci anni) la serie. Nuovi personaggi, l'intera Gotham City (e non solo) da esplorare anche liberamente ed una sezione di "enigmi ambientali" notevolmente potenziata e fortemente incentrata sulla cooperazione tra i due personaggi che potremo sempre vantare sul campo.
    Non aspettiamoci dunque stravolgimenti dal titolo Traveller's Tale - disponibile dal 22 Giugno su tutte le piattaforme.

    Umorismo e mattoncini

    Gli eventi che danno il via all'avventura sono, come sempre, più utili allo scopo che altro. Siamo al teatro di Gotham City, in una serata di gala che elegge l'uomo più influente al Mondo. A sfidarsi due vecchie conoscenze dei lettori DC: Bruce Wayne (in arte Batman) e Lex Luthor (in arte supercattivo). Il team mette dunque da subito tutte le carte in tavola: a differenza dei classici della serie Lego, questo nuovo episodio -come suggerisce la titolazione stessa- presenta un cross-over tra i vari personaggi e mondi ideati dagli autori sotto l'emblema DC Comics. Non deve dunque stupire l'intervento di Joker, Pinguino, Harley Quinn, Due Facce e l'Enigmista, a rovinare la festa proprio quanto Wayne -spocchioso come al solito- è appena stato "incoronato" ai danni di un iracondo Lex Luthor, che si unirà dunque all'allegra combriccola di malfattori.

    "le meccaniche ludiche di Lego Batman 2, rispetto a qualsiasi altro esponente della serie, non sono cambiate quasi di una virgola. L'azione sarà sempre focalizzata all'interno di aree circoscritte, all'interno delle quali ci troveremo alle prese con enigmi e nemici da sconfiggere"

    L'incipit, come abbiamo detto, serve più che altro ad introdurci all'azione ed alle novità che i ragazzi di Traveler's Tale hanno pensato per arricchire il loro prodotto di punta. Tra queste la più importante è sicuramente la parola, donata come una divinità fa con le sue creazioni ai coloratissimi mattoncini Lego. Invece che mugugnare e farsi capire sostanzialmente a gesti, infatti, i protagonisti a schermo parleranno - ritagliando dunque uno spazio ancor più vasto per le battute e la comicità, in generale uno dei punti forti della produzione videoludica legata all'azienda di Ole Kirk Christiansen. Il parlare -che tornerà da ora in poi in ogni episodio della saga Lego- porta con se, almeno a nostro avviso, pregi e difetti. Così facendo si cattura sicuramente l'attenzione di bambini più grandicelli, che possono divertirsi maggiormente ascoltando le battute anziché i mormorii dei protagonisti; d'altra parte però si rischia di annoiare i più piccoli, forse non sempre capaci di comprendere la comicità dei personaggi - alle volte "strana" per chi fosse completamente nuovo rispetto all'universo DC. Bisogna in ogni caso fare un plauso agli sviluppatori, capaci in questo Lego Batman 2 di caratterizzare veramente bene i personaggi, estremizzandone alcune caratteristiche peculiari: Batman, ad esempio, sarà sempre piuttosto rude e cupo; Robin costanemente abbattuto per il suo ruolo secondario e Superman -spesso esageratamente fiero- pronto a "dare una mano" anche quando non ce ne sarà più bisogno.
    Un mix molto divertente che, lo anticipavamo, inserisce nel calderone moltissimi nuovi personaggi, quasi tutti controllabili nell'arco dell'avventura. Ad affiancare il duo di Gotham City troviamo l'Uomo d'Acciao, Wonder Woman, Lanterna Verde, Flash, Gordon e molti altri, con persino la possibilità -in determinate sezioni- d'impersonare Joker, Luthor, Catwoman e compagnia bella (o brutta, dato che si tratta della feccia criminale). Una tale valanga di personaggi abbisognava necessariamente di un'ambientazione abbastanza vasta da contenerli. Ecco dunque l'ultima novità Traveler's Tale - una struttura (quasi) open world in rappresentazione dell'intera Gotham City, arricchita dunque da moltissime delle strutture peculiari. Nel corso dell'avventura c'imbatteremo nell'Arkham Asylum, nella Ace Chemicals e nella Wayne Tower; le vicende, per non dimenticare nessuno, saranno invece portate avanti tramite brevi cut-scene dove osserveremo un telegiornale condotto di tanto in tanto da Clark Kent in persona. La libera esplorazione della location, per cercare i moltissimi segreti ed avviare qualche missione secondaria, richiderà comunque il previo completamento delle missioni principali, in maniera tale da non rendere l'azione troppo dispersiva ma incanalarla comunque in un binario preciso, lasciando solo poi la completà libertà d'agire. Scelta parsaci funzionale ed in grado di ampliare la già longeva (molto longeva) avventura principale. Alle oltre 12 ore necessarie al completamento se ne aggiungeranno dunque altre a piacimento, durante le quali scorrazzare a Gotham esplorandone ogni anfratto.

    L’abito fa il super-eroe

    Come si diceva in apertura le meccaniche ludiche di Lego Batman 2, rispetto a qualsiasi altro esponente della serie, non sono cambiate quasi di una virgola. L'azione sarà sempre focalizzata all'interno di aree circoscritte (più o meno vaste), all'interno delle quali ci troveremo alle prese con enigmi e nemici da sconfiggere. E se i due aspetti saranno comunemente separati, particolarmente azzeccata appare la scelta di unirne le velleità al momento delle boss fight. In questo caso gli eroi in campo dovranno ingegnarsi per fare in modo di neutralizzare il nemico nella maniera più creativa possibile (l'unica a disposizione, a dirla tutta) e riattivarne il soggiorni all'Arkham Asylum. Immancabile, collateralmente e complementariamente al tutto, la solita indiscriminata distruzione di mattoncini, rivelatrice di segreti, mattoni-moneta (da collezionare a più non posso per sbloccare i soliti contenuti extra) e di questa o quella struttura da costruire per risolvere i numerosi enigmi presenti.

    "Tra queste la più importante è sicuramente la parola, donata come una divinità fa con le sue creazioni ai coloratissimi mattoncini Lego. Invece che mugugnare e farsi capire sostanzialmente a gesti, infatti, i protagonisti a schermo parleranno - ritagliando dunque uno spazio ancor più vasto per le battute e la comicità"

    A fare da collante per l'intera esperienza i costumi, che in Lego Batman raffigurano, in buona sostanza, i gadget a disposizione del Pipistrello, di Robin e di tutti gli altri personaggi. In punti strategici di ogni livello troveremo una sorta di punto di cambio, saltando sul quale il nostro eroe indosserà il costume indicato, svestendo il suo e lasciandolo nello stesso spot. Ognuno dei vestiti -differenti per ciascun personaggio giocabile- donerà poteri e capacità diverse. A Batman ad esempio verrà concesso il SuperCostume, in grado di donargli la super-forza per spostare particolari oggetti e la possibilità di lanciare dei razzi per distruggere i lego argentati; o ancora il Costume Elettrico, tramite il quale potrà passare indenne attraverso le scariche e contemporanemante ridare la vita a circuiti e macchinari oramai spenti. Dall'altra parte Robin avrà il Costume da Acrobata, indossando il quale sarà in grado di effettuare un doppio salto, aggrapparsi ad alcune sporgenze predefinite (sorta di bastoni sui quali roteare) e lanciare il suo stesso bastone per poi aggrapparvisi; e ancora il Costume Magnetico, che gli permetterà di camminare in verticale (dove previsto) ed utilizzare la forza attrattiva del suo magnete per sradicare o muovere determinati elementi. Aldilà dei pochi esempi nel corso dell'avventura si succederanno una miriade di nuovi outfit, sbloccabili in seguito anche nel free play tra le strade di Gotham.
    Lo sfruttamento dei costumi, vero e proprio fulcro dell'avventura, funzionerà quasi sempre in tandem. Se troveremo un cambio per Robin, poco dopo ne scopriremo un'altro per Batman e solo sfruttandoli assieme o switchando tra i quattro (due indossati e due riposti agli spot) saremo in grado di risolvere le situazioni. Questo modello di gioco si rivela sin dalle prime battute vincente: gli enigmi, mai banali, acquisiranno via via nuova verve, si faranno sempre più complessi e richiederanno l'attenta osservazione dell'ambientazione per capire come sfruttare il vestiario a disposizione. Una soluzione a dir poco intelligente per evitare di fatto la ripetitività (o quantomeno smussarla), per un brand che non cambia sostanzialmente nulla da cinque anni e svariate iterazioni. Tutta la struttura, naturalmente, rimane pensata nell'ottica di un'accessibilità necessariamente adattata ad un'età compresa tra gli 8 e 12 anni. Funzionale, da questo punto di vista, il sistema di controlli, che in tutta l'avventura richiede la pressione di non oltre 3/4 tasti. Allo switch tra i personaggi si unisce un tasto per le azioni contestuali, uno per il salto ed un'ultimo per fare a pezzi (letteralmente in questo caso) i nemici. Anche il combattimento, sempre parlando di accessibilità, rimane molto semplice ed intuitivo: basteranno infatti un paio di colpi per mandare a terra qualsiasi avversario, sfruttando combinazioni automatiche scaturite dal più becero dei button mashing. Se non dovesse bastare, a rendere tutto molto più facile penserà un'intelligenza artificiale sostanzialmente nulla e la possibilità di continuare l'avventura un numero infinito di volte anche dopo aver perso i quattro cuori standard.
    Anche nel combattimento, per quanto estremamente collaterale, verranno in aiuto i costumi - giusto per donare un pizzico di varietà in più che non fa mai male. Alcuni tra essi permetteranno ai nostri di ottenere particolari abilità anche in battaglia: parliamo delle facoltà di liberare una scossa da parte del Costume Elettrico di Batman o della possibilità di congelare un nemico del Costume Freddo di Robin. Tutte possibilità non certo essenziali ma capaci di donare un pizzico di pepe in più ad una fase piuttosto monotona come quella action di Lego Batman 2: DC Super Heroes. Lo stesso pepe che donano all'avventura le sezioni on rail d'inseguimento, caratterizzate da dinamiche piuttosto semplici ma capaci comunque di spezzare il ritmo e sfruttare al massimo la presenza dei veicoli. Il movimento motorizzato è infatti l'ultima delle novità di questa nuova produzione targata Lego. I ragazzi di Traveller's Tales hanno ben pensato, vista la caratura e la vastità dell'ambientazione, di dare al giocatore la possibilità di muoversi velocemente al suo interno, ed esplorarla senza tedio. Grazie ai terminali presenti all'interno di Gotham o alla possibilità di tornare istantaneamente alla Batcaverna (perdendo in questo caso i progressi in un'area), potremo richiamare con un solo click la Batmoto, la Batmobile, la moto di Robin e diversi altri veicoli da sbloccare nel prosieguo. Una chicca che rende decisamente più comoda la navigazione nell'enorme mappa di gioco.

    Dal punto di vista tecnico, in chiusura, non c'è molto da dire. Il motore grafico è sempre lo stesso. Lo stile inconfondibile dei mattoncini Lego aiuta nel non sovraccaricare di lavoro un'intelaiatura oramai usurata ma la vastità dell'ambientazione mette in luce questa volta tutti i limiti di uno spin-off del genere. Texture slavate e modellazione non certo ai massimi livelli s'alternano offrendo uno spettacolo non certo dei migliori. Ben diversa l'immagine che danno di se le aree chiuse, dove il campo visivo ridotto prevede di contro un buon quantitativo di particolari, tutti sufficentemente dettagliati. Di buona fattura il comparto sonoro, che implementa le soundtrack originali dei lungometraggi di Batman, Superman e tutti gli altri e vi aggiunge un doppiaggio di buona fattura, almeno per la versione inglese da noi testata. Nella controparte italiana, lo ricordiamo, il doppiaggio è interamente localizzato.

    LEGO Batman 2: DC Super Heroes LEGO Batman 2: DC Super HeroesVersione Analizzata Xbox 360Lego Batman 2: DC Super Heroes compie qualche passo verso il futuro, mantenendosi però accortamente ancorato al solidissimo passato. Il doppiaggio integrale dei protagonisti e la più oculata caratterizzazione degli stessi fanno il paio con le (ridotte) possibilità free roaming, risultando in ultima analisi in un mix piuttosto interessante. La solita verve comica di Traveller’s Tale si fa sentire ed unitamente alle rodatissime meccaniche di gioco (impreziosite qui da nuovi enigmi e qualche sezione on rail) rendono questo nuovo capitolo della saga Lego un acquisto imprescindibile per tutti i fan, grandi e piccini. Ma, come al solito, quasi solo per loro.

    7

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