LEGO Harry Potter Anni 5-7: la recensione delle ultime fatiche di Harry, Ron ed Hermione

Ultima fatica per le versioni LEGO di Harry, Ron ed Hermione

LEGO Harry Potter Anni 5 - 7
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • 3DS
  • PSVita
  • Pc
  • Psp
  • Sembra quasi impossibile pensare che un'azienda come la LEGO, tra il 1994 ed il 2005, sia stata costantemente in perdita, per un totale di cinquecento milioni di dollari che hanno seriamente rischiato -e più d'una volta- di ridimensionare (o chiudere) la famosissima società danese. Eppure, anche il mattoncino -dopo il mattone- è andato in crisi: una crisi indotta soprattutto dal vertiginoso aumento di popolarità del videogaming, che proprio nel 1994 vedeva rilasciare in Italia la mitica Playstation, con tutto ciò che ne conseguì. Tra un'idea nuova e l'altra (spesso, a dire il vero, fallimentari - vedasi LEGO Primo) ecco giungere due trovate fondamentali per l'azienda del fu Ole Kirk Christiansen: i LEGO Mindstorm (vere e proprie "macchine" programmabili da zero) ed il fortunato inserimento nell'industria videoludica, che ci riguarda ben più da vicino.
    Con un grosso investimento LEGO s'inserì prepotentemente nel mondo del gaming virtuale con le divertenti avventure legate alle più famose produzioni hollywoodiane -prima- e LEGO Universe poi. Oggi il brand danese è diventato famoso anche sul piccolo schermo casalingo, ed infatti eccoci qui, per parlare dell'ennesimo spin-off al mattoncino firmato TellTale Games.
    Disponibile dal 18 Novembre, LEGO Harry Potter Anni 5-7 porterà i giocatori (su tutte le piattaforme) a ripercorrere le gesta dell'occhialuto maghetto e dei sui compagni nelle ultime quattro incarnazioni cinematografiche.

    Dal grande al piccolo schermo

    Lo storytelling, per questa come le altre incarnazioni del brand, è una vera e propria formalità: attraverso divertenti cut-scene mute (ma comunque molto espressive grazie al gesticolare degli "omini" LEGO) ripercorreremo le tappe fondamentali delle ultime pellicole, dall'insediamento della preside Dolores Umbridge alle vicende legate all'Ordine della Fenice, sino allo scontro finale con Lord Voldemort.
    Il continuum narrativo, assicurato dalle sopracitate scenette, si rivela particolarmente utile nello spezzare l'azione a schermo e nell'introdurre i nuovi livelli, dandoci allo stesso tempo un'idea dei primissimi obiettivi da realizzare.
    Harry Potter Anni 5-7, esattamente come tutti i suoi predecessori, suddivide l'avventura in tantissimi quadri, ambientati ora a Privet Drive (abitazione dei fastidiosi zii di Harry) ora ad Hogwarts, con interessanti escursioni nel centro di Londra, a Diagon Alley, Grimmauld Place e persino nel Ministero della Magia, ripercorrendo esattamente le tappe del viaggio del famoso terzetto. Schema dopo schema ci troveremo alle prese con i soliti rompicapi da risolvere sfruttando l'ottima interazione ambientale - vero e proprio marchio di fabbrica della serie. Ogni elemento dello scenario (panche, auto, lampadari, tendoni, piante...) offrirà diverse possibilità d'interazione per i nostri beniamini: potremo distruggere ogni cosa, recuperando i mattoncini-moneta oppure utilizzare gli incantesimi per ricostruire un oggetto in pezzi, creare qualcosa di totalmente diverso con i "rottami" sparsi qua e là o ancora spostare e combinare (a volte persino a piacimento) limitate componenti predisposte nel quadro. Le possibilità, che caratterizzano in definitiva la varietà dell'offerta ludica, aumentano nel momento in cui ci vengono presentati elementi particolari, con i quali potranno interagire solamente personaggi dotati di particolari abilità. Ecco spuntare dunque pesanti portoni ed oggetti da spostare, appannaggio solamente di chi possegga una certa forza muscolare; oppure marchingegni contrassegnati dalla colorazione blu dedicati ai provetti ingegneri (come Ron Weasley); o ancora sussurri in "serpentese" decifrabili solo da Harry per risolvere alcuni semplici enigmi. Fondamentale sarà quindi la collaborazione tra i vari personaggi che ci vedremo assegnare per ciascuno schema, ed alla quale potrà partecipare anche un amico in multiplayer locale.
    La varietà di situazioni ad alternarsi al continuo smonta-e-rimonta, cardine della saga e della filosofia stessa dei LEGO, vedrà scendere in campo moltissimi personaggi da utilizzare in prima persona, oltre 200 totali da sbloccare completando le sfide (nascoste o meno) presenti in ciascuna location ed una gradevole serie di eventi on rail che spezzano la monotonia delle sezioni pedestri. Obiettivo, sempre e comunque, quello della raccolta di monete e mattoncini dorati, per incrementare il proprio punteggio ed ottenere, al termine di ciascun quadro, la valutazione migliore possibile. Ritornano poi gradite feature come la possibilità -in prossimità dei calderoni- di mescolare pozioni (predefinite) in maniera da dotare di nuove capacità i nostri eroi. Il tutto è contornato da un gradevolissimo backtracking, che impegnerà in maniera non banale anche qualche gamer smaliziato.
    Sebbene il gameplay non cambi di una virgola rispetto alla precedenti incarnazioni e rispetto persino alle altre serie parallele (vedasi Batman, Indiana Jones e Star Wars), il concept continua a funzionare piuttosto bene, soprattutto se pensiamo al target (tra gli 8 e i 15 anni) a cui la produzione si rivolge. La magia dei LEGO, unita ad una struttura semplice, accessibile e funzionale (basata sull'interazione ambientale e sulle meccaniche distruttive/costruttive dei famosi mattoncini) riesce ad irretire il videoplayer, catapultandolo in un mondo di gioco molto divertente e capace di sovrastare senza batter ciglio le incarnazioni più "seriose".
    Le possibilità di multiplayer in co-op di tipo drop-in drop-out si dimostrano poi un valore aggiunto da non sottovalutare, grazie alle interessanti meccaniche che "impongono" ai giocatori di collaborare per risolvere i pur semplici rompicapi che il titolo offre ai suoi fruitori.

    La magia del mattoncino

    Per quanto riguarda il comparto tecnico non c'è moltissimo da dire riguardo a quest'ennesima incarnazione LEGO. L'appeal visivo rimane pressoché lo stesso, con una modellazione poligonale ed una texturizzazione che si adattano perfettamente allo stile dei giocattoli danesi, riproducendone le caratteristiche in maniera coerente. Al quadro complessivo si aggiungono una serie di effetti grafici che sottolineano con moderazione (non siamo certo vicini alle produzioni tripla A) gli effetti prodotti dagli incantamenti degli accademici di Hogwarts ed alcuni particolari eventi nel corso dell'avventura. Si chiude, come già ampiamente descritto in precedenza, con un "modello fisico" piuttosto credibile, sempre nell'ambito delle routine di smontaggio, montaggio e distruzione dei mitici mattoncini.
    A ricamare una realizzazione artistica piuttosto piacevole la colonna sonora, tratta ovviamente dall'originale cinematografica, di cui riprende il tema principale (soprattutto) ma anche moltissimi accompagnamenti secondari, aggiungendovi qualche orecchiabile variazione. Assente, al solito, il doppiaggio.

    LEGO Harry Potter Anni 5 - 7 LEGO Harry Potter Anni 5 - 7Versione Analizzata Xbox 360Sebbene le situazioni di gioco ed i meccanismi siano gli stessi da anni ed abbiano subito, nel corso delle saghe e degli episodi, piccolissimi accorgimenti, è incredibile come ogni produzione LEGO riesca a mantenere viva l’attenzione del giocatore, senza annoiarlo. Chiaramente tutto va rapportato al target verso il quale la produzione si rivolge e ad un’eventuale acquisto previa comprensione di quali sono i fini (estremamente disimpegnati) di quest’avventura. Per l’ennesima volta, insomma, TellTale riesce a sfornare una produzione discreta, che non entusiasma ema non delude nemmeno le aspettative, mantenendosi ben salda entro i canoni ed i rigori della serie.

    7

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