LEGO Marvel Super Heroes 2 Recensione: Supereroi e Mattoncini, unione vincente?
I supereroi di mattoncini tornano in LEGO Marvel Super Heroes 2: un titolo divertente e leggero, che non si discosta però dalla tipica formula del brand.
LEGO Marvel Super Heroes 2
Recensione: PlayStation 4
INFORMAZIONI GIOCO
Articolo a cura di
Giuseppe Arace
Disponibile perPc
PS4
Xbox One
Switch
Siete in trepidante attesa dell'arrivo di Avengers: Infinity War? Passate il vostro tempo a leggere albi a fumetti sui supereroi della Casa delle Idee? Indossate soltanto calzamaglie aderenti rosso/blu e sentite un impellente desiderio di "spaccare" tutto ciò che vi circonda? E allora Lego Marvel Super Heroes 2, sequel diretto del fortunato primo capitolo, è esattamente il gioco di cui avete bisogno per placare la vostra sete d'eroismo: un titolo che coniuga in un solo prodotto l'amore sviscerato per i comics americani e quello per i celeberrimi mattoncini che hanno accompagnato la crescita di qualsiasi bambino felice.
I ragazzi di TT Games sono pienamente consapevoli dell'appeal delle produzioni a marchio LEGO, una vera calamita sia per grandi che per piccini, un concentrato di umorismo e leggerezza indubbiamente irresistibile. Forte di una licenza dalle "infinite" potenzialità, il team - da qualche anno a questa parte - tende però a tirare il freno, adagiandosi sugli allori delle passate conquiste: LEGO Marvel Super Heroes 2, infatti, non fa altro che seguire il solito, reiterato meccanismo al quale siamo stati abituati in passato, limitandosi soltanto ad aggiungere nuovi elementi ad una "costruzione" ludica che inizia, col tempo, a divenire parzialmente instabile. TT Games sembra quindi prediligere nuovamente la quantità indiscriminata all'effettiva qualità: basteranno più di 230 personaggi giocabili ed una pletora innumerevole di segreti a scacciare via una costante sensazione di déjà-vu?
All together now!
Il perfido Kang vuole conquistare tutti i mondi conosciuti: con la sua enorme navicella a forma di spada si accinge insomma ad invadere la Terra. Beh, peggio per lui.
Ad attenderlo ci saranno infatti non solo i Guardiani della Galassia, che lo hanno già combattuto tra le nebulose del cosmo, ma anche un incalcolabile numero di supereroi, pronti a difendere il pianeta ad ogni costo: il gradasso Iron Man, l'ironico Spider-Man, il "pacato" Hulk, il loquace Thor ed un manipolo di altri protagonisti meno "mainstream", come Capitan Avalon, Freccia Nera e Medusa.
Nonostante il motto reciti "l'unione fa la forza", i nostri paladini della giustizia troveranno non poche difficoltà nell'eliminare il nemico. Kang il Conquistatore, d'altronde, sembra avere ben più di un semplice asso nella manica: assoldando tutti i più famosi e malvagi villain dell'universo Marvel, il cattivone di turno trasforma la cara, vecchia Manhattan in Chronopolis, un regno multidimensionale in cui si riuniscono le location più disparate, dall'Egitto al Far West, dall'Inghilterra Medievale ad Asgard, il tutto all'insegna di una varietà bulimica e quasi soverchiante. Mescolando stili e situazioni, LEGO Marvel Super Heroes 2 punta tutti i suoi risparmi sul fanservice più spinto, dando forma ad una narrativa fin troppo corale che - fortunatamente - riesce ad ironizzare su se stessa in ogni momento.
La lunga trama del titolo saprà quindi intrattenerci a sufficienza, sebbene dopo un certo quantitativo di ore il tipico umorismo che sorregge la storyline finisca per perdere qualche colpo, indebolendosi progressivamente e sostituendo i sorrisi di divertimento con alcuni sbadigli di noia. La voglia di cogliere tutte le citazioni, di scoprire quali altri personaggi aspettano di essere sbloccati e lo stimolo ad impersonare in formato LEGO tutti i nostri beniamini ci condurrà però senza troppa fatica verso i titoli di coda, nonostante si avverta la mancanza di un vero guizzo di genio ed originalità che possa differenziare il gioco dai suoi predecessori. L'ironia che pervade le scene d'intermezzo, unita alla freschezza sempreverde di alcune gag (nobilitate da un doppiaggio e da un adattamento in italiano sopraffino) riesce comunque a coinvolgere un pubblico di diverse fasce d'età, segno di come la magia dei LEGO sia ancora oggi intramontabile ed immortale. Persino più di Thanos.
Smontare ed assemblare
La presenza di tantissimi protagonisti ha portato il team a strutturare l'avventura con una serie di "episodi" collegati da un unico comun denominatore, in cui ci vengono pian piano presentati tutti i personaggi del cast: da una parte abbiamo quindi le classiche missioni della storia, da affrontare in sequenza, mentre dall'altra le fasi di free roaming lungo una mappa che - giustamente - si preoccupa di garantire una buona diversificazione scenografica invece di una scialba vastità senza contenuto. L'andirivieni di quest principali possiede una struttura piuttosto canonica, soggetta a pochissime variazioni: un gruppetto d'eroi sarà chiamato ad avanzare in ambientazioni contenute e lineari, al cui interno dovrà eliminare tutti i blocchetti nemici che ci ostacolano il cammino, risolvere intriganti puzzle ambientali e poi fronteggiare il boss di fine livello. Questi combattimenti finali rappresentano, fuor d'ogni dubbio, l'elemento migliore delle missioni principali, caratterizzati come sono da pattern abbastanza peculiari, in cui occorrerà studiare l'arena per trovare le soluzioni adatte ad indebolire il villain. Si tratta di un deciso passo in avanti rispetto ai duelli standard, in cui predomina un button mashing inerziale e nel quale il game over è stato completamente rimosso. Fortunatamente le sequenze in cui menar le mani sono piuttosto ridotte, e quindi trascorreremo la maggior parte del tempo alla ricerca di un modo "creativo" per proseguire lungo i livelli: peccato che, eccezion fatta per qualche fase decisamente più ispirata, le soluzioni consisteranno quasi sempre nel frantumare qualsiasi oggetto di scena finché non si individua il cumulo di mattoncini con cui assemblare lo strumento indispensabile per progredire.
È un meccanismo che si reitera da anni ormai, e che necessiterebbe di una lieve spolverata: è vero che LEGO Marvel Super Heroes 2 si ostina a proporre un tipo di avanzamento disimpegnato e scorrevole, adatto anche (soprattutto?) ad un'utenza in prepubertà, ma un tasso di sfida leggermente superiore, a tratti, non guasterebbe affatto. Quantomeno sul fronte del level design, TT Games ha svolto un lavoro di notevole spessore, infarcendo gli stage di differenti tipologie d'approccio disponibili, in grado di valorizzare le abilità specifiche dei supereroi che controlleremo: al netto delle dimensioni contenute, le aree presentano infatti una serie di zone segrete e anfratti nascosti, rintracciabili solamente utilizzando i poteri dei vari personaggi, favorendo così il backtracking ed aumentando in modo gradevole la longevità complessiva.
Come resistere, del resto, al richiamo d'aiuto del caro Stan Lee, che ha il vizio di cacciarsi continuamente nei guai? Per liberarlo dovremo far affidamento alla nostra materia grigia, combinando al meglio le capacità uniche di ogni eroe. Alla progressione schematica che caratterizza la main quest, LEGO Marvel Super Heroes 2 contrappone poi la totale libertà delle sessioni free roaming: non appena si spalancano le porte dell'open world, difatti, il titolo si conferma un grande toy box digitale, in cui divertirsi a scorrazzare nei panni dei propri idoli mascherati, ora dondolando con le ragnatele di Spidy, ora nuotando sotto la superficie del mare, ora volteggiando tra i cieli con i propulsori della Stark Industries o a bordo di uno dei tanti veicoli (di terra e di aria) in dotazione. La grande diversificazione dell'ecosistema compensa in parte la limitata presenza di attività secondarie, legate per lo più ad una lista di "prove" da portare a termine, come la distruzione degli idoli dorati di Kang sparsi per la mappa o la risoluzione dei crimini "minori" di Chronopolis, aiutando i cittadini a liberarsi dai loro molestatori.
Nel caso decidessimo di condividere l'esperienza di gioco con altri aspiranti giustizieri, potremo anche cimentarci nella modalità Arena da Combattimento, supervisionata nientemeno che dal Gran Maestro, nella quale 4 giocatori si daranno battaglia attraverso due tipologie di sfida: Contrasto di Colori, ossia una sorta di Splatoon in salsa LEGO in cui dovremo correre nel ring per diffondere i cromatismi della nostra squadra entro un tempo limite, e Cattura le Gemme dell'Infinito, dove sarà necessario collezionare le preziose reliquie ed annientare gli avversari per ottenere punti bonus. È questo poco più di un orpello aggiuntivo, privo di qualsivoglia valore davvero competitivo, ma capace di strapparci qualche bonaria risata, se affrontata in compagnia di amici.
In fondo, è l'allegria il leitmotiv di qualsiasi produzione LEGO, e Marvel Super Heroes 2 non si discosta di un solo mattoncino dalle tradizioni del brand, merito anche di un comparto visivo buffo e sgargiante, che raggiunge il suo apice nella modellazione e nella bellissima espressività dei protagonisti. Non possiamo spendere gli stessi elogi, purtroppo, per quanto concerne la componente grafica nella sua interezza: gli ambienti di Chronopolis, d'altronde, sono spogli, semplicistici e dominati da un pop in davvero molto aggressivo. Il colpo d'occhio migliora, fortunatamente, nei livelli più inquadrati e lineari, dove la composizione scenica si fa maggiormente rifinita. Eppure, in generale, sul versante tecnico LEGO Marvel Super Heroes 2 ci è sembrato tutt'altro che "excelsior"...
7
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LEGO Marvel Super Heroes 2Versione Analizzata PlayStation 4Compendio interattivo, divertente e caricaturale dell’intero immaginario della Casa delle Idee, LEGO Marvel Super Heroes 2 segue sempre lo stesso modello di riferimento ludico che ha contraddistinto le passate incarnazioni del franchise. Spassoso, ironico e scacciapensieri, il titolo TT Games sorprende il giocatore con una mole di contenuti, citazioni e fanservice davvero strabordante. Minuto dopo minuto, ora dopo ora, mattoncino dopo mattoncino, però, ritornano in superficie tutti i difetti di un brand che non si evolve mai come dovrebbe e permane ancorato ad una ripetitività ormai atavica e ad un reparto grafico troppo rudimentale. Il futuro dei supereroi Marvel in formato LEGO, insomma, dovrà essere “costruito” con nuovi e più solidi elementi, prima di indirizzarsi «verso e oltre una gloria più grande».