LEGO Star Wars 2: recensione della versione Nintendo DS

Neanche la forza può contrastare i bug!

LEGO Star Wars 2: recensione della versione Nintendo DS
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  • PS2
  • Gba
  • DS
  • Xbox
  • Xbox 360
  • NGC
  • Pc
  • Psp
  • Gli intramontabili mattoncini colorati

    Chi non conosce i Lego? Chi non ha mai giocato con i famosissimi mattoncini capaci di formare centinaia di costruzioni sempre diverse facendo sbizzarrire il proprio estro creativo? Col passare degli anni e col susseguirsi delle mode anche questi giocattoli si sono evoluti, comparendo sul mercato in nuove serie e versioni, tra le quali una dedicata ai celeberrimi film di Star Wars di George Lucas. Da queste recenti edizioni Lego si è tratta ispirazione per due serie di videogiochi multipiattaforma, ispirate rispettivamente alle due trilogie di film, che ricalcano (in maniera ovviamente approssimativa) le vicende in essi narrate. Il capitolo di Lego Star Wars uscito più recentemente, con una versione dedicata anche alla nuova console Nintendo, riprende la trama della trilogia originale.

    Smontati dalla noia

    L’impostazione di Lego Star Wars II è quella di un semplice action 3D. Appena cominciato il gioco ci si ritrova in una taverna dalla quale si può accedere alla galleria dei cacciatori di taglie o quella dei veicoli precedentemente sbloccati, oppure più semplicemente accedere alla modalità multiplayer o a quella singleplayer. Per il gioco in singolo si accede in 3 diverse stanze, ognuna relativa ad uno dei 3 capitoli della trilogia; all’interno di ciascuno, delle porte (alcune inizialmente inaccessibili) conducono a diversi episodi che seguono gli eventi del film relativo. I controlli sono semplici: con la croce direzionale muoviamo il personaggio, col tasto X cambiamo il membro della squadra sotto il nostro controllo (gli altri ci seguiranno guidati dall’intelligenza artificiale), col tasto Y si attacca con l’arma propria del personaggio in uso (blaster o spada laser), col tasto B si salta e col tasto A si estrae/ripone l’arma e si interagisce con gli elementi del mondo di gioco. Il sistema di controllo utilizzato è legnoso e rende particolarmente scomode le sessioni di salti tra piattaforme, nelle quali la telecamera (per la quale una migliore gestione avrebbe molto giovato), quasi sempre fissa, non viene per nulla in aiuto. Per rendere più giocabili i combattimenti coi soldati imperiali a colpi di blaster è stata implementato un sistema di mira semiautomatica che aiuta a centrare i bersagli più vicini senza dover ricorrere ad una precisione millimetrica. Peccato che, senza volerlo, troppo spesso sono gli alleati presenti nella nostra squadra a cadere vittime dei nostri stessi colpi...
    I livelli si sviluppano come un banale susseguirsi di esplorazioni alla ricerca di leve, interruttori o nuovi alleati per aprire porte e percorsi precedentemente inaccessibili; sparsi per i livelli si possono trovare ogni tanto dei mucchietti di mattoncini Lego e premendo il tasto A in loro prossimità si possono assemblare per ricomporre pezzi dell’ambiente di gioco e ricevere dei frammenti di Lego bonus, da usare nella taverna come valuta per comprare delle (inutilissime) funzioni grafiche extra. A rendere più varia l’azione ci sono i vani sforzi delle penose squadriglie di nemici che di tanto in tanto ci terranno delle imboscate. Essendo la loro intelligenza artificiale paragonabile a quella di un’ameba, i risultati sono tristemente comici: la maggior parte dei nemici si limiteranno per lo più a stare fermi in un punto e (ammesso che si ricordino di farlo) a sparare. Ma l’apice dell’assurdità si raggiunge negli scontri affollati all’interno di corridoi ambigui: in questi casi l’unica cosa da fare e stare fermi e premere continuamente il tasto dell’attacco, mentre gli omini visibili sullo schermo si affannano a sparare colpi di blaster a bersagli del tutto casuali (grazie al geniale sistema di semplificazione della mira), sperando di subire meno danni possibili prima che tutti i nemici siano stati distrutti. Ovviamente il livello di demenza artificiale dei propri alleati è quasi allo stesso di quello degli avversari.
    In tutto questo le peculiarità del DS sono utilizzate in maniera minimale: mentre tutto il gioco si svolge sullo schermo superiore, in quello inferiore 3 icone interattive attiveranno 3 diverse funzioni: la prima permette di spostare un po’ la telecamera, la seconda di cambiare personaggio premendo sul touchscreen, la terza fa cambiare il copricapo al personaggio in uso. Una più inutile dell’altra.
    I livelli precedentemente portati a termine possono essere giocati in modalità “gioco libero”, che offre la possibilità di cambiare in qualsiasi momento il personaggio in uso con uno degli altri finora sbloccati, permettendo di raggiungere zone prima irrangiungibili e sbloccare ancora altri personaggi. Un ottimo fattore che rende il gioco rigiocabile, ammesso che si sia così masochisti da voler anche solo pensare di farlo.
    Le modalità Multyplayer consistono nella modalità arena, in cui ci si scontra con altri giocatori umani, utilizzando personaggi creati appositamente coi diversi pezzi dei personaggi sbloccati nel gioco in singolo, e la modalità cooperativa, che permette di affrontare i livelli della modalità storia insieme ai propri amici. Ma ovviamente riuscire a trovare un'altra persona che non abbia ancora abbandonato il gioco ed abbia voglia di farvi compagnia sarà impresa ardua...

    I bug scorrono potenti in Lego Star Wars II

    La realizzazione grafica del gioco sarebbe stata per lo meno sufficiente se non fosse afflitta da svariati bug. I modelli poligonali e gli effetti grafici utilizzati, seppur semplici, rendono decentemente l’idea di un mondo fatto di mattoncini Lego, ma si manifestano troppo spesso errori di vario tipo: modelli poligonali che spariscono (personaggi o anche intere pareti o stanze), blaster che sparano proiettili invisibili, alleati e nemici che si incastrano in alcune pareti ed angoli, pesanti rallentamenti ed altro ancora, il tutto mentre mentre la telecamera, tutt’altro che dinamica, crea spesso ulteriore impiccio.
    Le musiche di sottofondo sono l’unica nota positiva nello sfacelo generale di un gioco così scadente, ma solo perché sono tratte direttamente dalla colonna sonora originale dei film.

    LEGO Star Wars 2 LEGO Star Wars 2Versione Analizzata Nintendo DSLego Star Wars II nasce come action game dalle meccaniche molto semplici, ma l’alta densità di bug e difetti vari dovuti ad una realizzazione tecnica pessima lo rendono un gioco sconsigliabile a chiunque, anche agli appassionati di Star Wars.

    4.5

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