Life is Strange per Android Recensione: La vita è strana anche su smartphone

Dopo aver riscosso un notevole successo su PC, console e iPhone, Life is Strange debutta finalmente anche su smartphone Android.

Life is Strange per Android Recensione: La vita è strana anche su smartphone
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Mobile Gaming
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Sono passati diversi anni ormai da quando abbiamo visto Max e Chloe percorrere quei binari mano nella mano per la prima volta, eppure le due ragazze non vogliono proprio saperne di lasciare i giocatori. Dopo l'esordio targato 2015 su PC e console di vecchia e nuova generazione, Life is Strange arriva anche sui dispositivi Android, a seguito della pubblicazione su iOS dello scorso dicembre. L'acclamatissima avventura grafica dei francesi Dontnod si è riconfermata tanto intrigante dal punto di vista narrativo così come "essenziale" in termini di gameplay. Abbiamo speso qualche ora in compagnia delle due eroine del gioco prodotto da Square-Enix, cercando di capire come un'esperienza ludica così peculiare abbia saputo adattarsi alle dimensioni contenute dei dispositivi nelle nostre tasche. Che sia stato l'ennesimo successo?

    Riavvolgi il tempo, salva la ragazza

    Life is Strange è stato uno dei giochi più chiacchierati dell'attuale generazione. Nato a seguito di quel The Walking Dead di Telltale che ha riportato in auge le avventure grafiche, l'opera del team francese si è distinta dal suo illustre predecessore per le peculiari caratteristiche ludico-narrative. A differenza di TWD, che richiedeva una certa prontezza di riflessi, Life is Strange offriva ai giocatori un'esperienza dai ritmi più compassati, incentrata maggiormente sulla riflessione e sulla valutazione "etica" di ogni scelta.

    Mettendo i giocatori nei panni di Maxine Caulfield, matricola universitaria tanto talentuosa fotocamera alla mano quanto insicura della qualità dei propri scatti, gli sceneggiatori Christian Divine e Jean-Luc Cano dotavano gli utenti di un'abilità insolita per il mondo videoludico, vale a dire la capacità di riavvolgere il tempo. Life is Strange costruiva i suoi cinque episodi attorno al potere di Max: tornando indietro anche di pochi minuti, era possibile rimediare agli errori commessi così come utilizzare informazioni prima non accessibili, utili a collegare i punti della trama e risolvere il misterioso caso della sparizione di Rachel Amber, studentessa di Arcadia Bay e amica di Chloe. Come abbiamo avuto modo di analizzare in occasione della prima recensione di Life is Strange, il gioco di Dontnod sorprende per la costruzione del racconto e per la sua capacità di plasmarsi man mano attorno alle scelte del giocatore. Tale costruzione narrativa non è stata minimamente modificata con questo port, così come non sono state toccate le lunghe cut-scene fra una sezione di gameplay e l'altra. I ragazzi dello studio parigino, a conti fatti, si sono limitati a rimpicciolire la propria creatura soltanto dal punto di vista tecnico, cercando di ridimensionare il titolo sia per motivi di memoria occupata sia per potenza di calcolo a disposizione.

    Fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale

    Life is Strange, su PC e console, ha convinto critica e acquirenti per la pulizia del motore grafico, espressiva anche senza ricorrere al fotorealismo. Nella sua trasmigrazione verso l'universo mobile, l'Unreal Engine 3 ha dovuto rinunciare ad un po' di nitidezza delle texture ed al numero di poligoni, cedendo in più di un'occasione ad un invasivo effetto di aliasing. Anche lo shader non regge il confronto con la controparte casalinga, ma tutto sommato va bene anche così. Life is Strange è un titolo che va giocato tenendo come punto fisso la trama e le diverse sfumature che questa può assumere. Risulta di contro più fastidioso il meccanismo di controllo adottato dagli sviluppatori francesi. In questa versione per cellulari e smartphone, Life is Strange garantisce un duplice sistema di imput dei comandi, selezionabile dal giocatore al momento del primo avvio, ma tranquillamente intercambiabile in ogni frangente entrando nel menù di pausa. Si può scegliere se adottare i "classici" controller analogici virtuali, deputati al movimento dell'avatar e della telecamera, così come si possono affrontare le vicende di Max e Chloe come se fossero un'avventura grafica d'antan, quelle in cui il personaggio veniva mosso cliccando il punto d'arrivo sulla porzione di schermo.

    Con ogni probabilità il primo sistema di controllo risulta più comodo e immediato, ma il vero problema resta l'interazione con gli oggetti. Chi ha già giocato Life is Strange sa quanto sia importante mettere le mani sugli strumenti necessari nell'istante adatto, perciò è plausibile immaginare i giocatori impegnati ad imprecare più di una volta in direzione dello schermo e di questa conversione, rea di aver portato con sé una telecamera lenta e macchinosa, che rende difficile inquadrare nell'immediato tutte le cianfrusaglie che circondano Max. Certo, la sensibilità della camera virtuale è regolabile, ma resta comunque un palliativo per un sistema di inquadratura che poteva essere realizzato con più accuratezza. Ottima invece la riproposizione dell'audio, che è emesso dagli speaker di cellulari e tablet in modo chiaro e limpido, supportato ovviamente dal buonissimo doppiaggio che avevamo già apprezzato tre anni fa.

    Life is Strange Life is StrangeVersione Analizzata Android GamesLife is Strange arriva finalmente anche su Google Play. I dispositivi Android sono gli ultimi beneficiari del gioco nato all’ombra della torre Eiffel, dopo PC, console e device Apple. Così come tre anni fa, al momento della prima pubblicazione, Life is Strange ci ha rapito con la sua costruzione del racconto, così attento nell’adattarsi alle scelte del giocatore. Ritrovare Max e Chloe è stato tanto un piacere per il cuore quanto un (minimo) fastidio per gli occhi. Per ovvi motivi, il gioco non è bello da vedere così come lo era sulle controparti casalinghe. Tale debolezza non è un difetto così grave, mentre potrebbe infastidire più di un utente il legnoso sistema di controllo, poco fluido e reattivo. Life is Strange, in ogni caso, si è riconfermato anche sullo schermo relativamente piccolo di uno smartphone un prodotto interessantissimo, una produzione che ci sentiamo di consigliare senza riserva. Questo port, poi, offre la possibilità di giocare in maniera totalmente gratuita il primo episodio, al termine del quale sarà possibile acquistare il season pass per l’irrisorio prezzo di 10€. Insomma, fatelo vostro senza perdere "tempo".

    8

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