Little Nightmares: La Residenza, recensione del terzo DLC di Secrets of the Maw

Scopriamo il destino del Fuggiasco ne La Residenza, capitolo finale del DLC in tre parti di Little Nightmares, Secrets of the Maw.

Little Nightmares: La Residenza, recensione del terzo DLC di Secrets of the Maw
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Attenzione: L'articolo che segue contiene riferimenti a personaggi e situazioni appartenenti a Little Nightmares, platform-puzzle sviluppato da Tarsier Studios ed edito da Bandai Namco Entertainment, nonché a Le Profondità e Il Nascondiglio, le prime due parti del DLC Secrets of The Maw. Consigliamo quindi di procedere alla lettura solamente dopo aver completato il titolo in tutti i capitoli distribuiti fino ad oggi.

    Sono passati parecchi mesi da quando, l'estate scorsa, Tarsier Studios ha acceso la miccia di Secrets of The Maw, DLC di Little Nightmares scisso in tre parti che si concentra su una vicenda parallela a quella vissuta dalla piccola Six. La (dis)avventura del Fuggiasco, uno dei ragazzini imprigionati tra le mura delle Fauci, si è dipanata lungo due episodi non troppo ispirati in quanto a soluzioni ludiche e approfondimento dell'universo di gioco, salvo sospendersi, al termine della scorsa "puntata", con un'anticipazione a dir poco promettente. Gli ultimi secondi de Il Nascondiglio mostravano infatti il ritorno in scena di una delle figure più misteriose e controverse dell'immaginario di Little Nightmares: quella della Signora, la proprietaria del lugubre resort dov'è interamente ambientata la storia di questi personaggi. Con La Residenza, terza e ultima parte dell'espansione, l'epopea del Fuggiasco trova finalmente la sua chiusa. E anche se, visti i precedenti, le aspettative non erano poi così alte, è indubbiamente andata meglio di quanto credessimo.

    Parlami di te, bella Signora

    Sconfitta la raccapricciante Nonnina nei sotterranei allagati de Le Profondità, sfuggito alla stretta letale del Custode nel corso de Il Nascondiglio, il Fuggiasco varca infine le camere private della sinistra Signora. Un passaggio obbligato per chi spera di svignarsela dalle Fauci, come dovrebbe ben sapere chiunque abbia seguito fino in fondo la fuga di Six ai tempi del Little Nightmares originale. Ovviamente, è più facile a dirsi che a farsi. Sgattaiolato alle spalle della donna, il giovane si ritrova alla base di un salone a tre piani le cui porte laterali sembrano impossibili da aprire, e in cui il buio sovrasta le poche fonti di luce tutt'intorno. Il che non è per niente rassicurante, considerando il già noto talento della Signora di mimetizzarsi nell'ombra per poi assalire i malcapitati con la psicocinesi. Dopo due capitoli poco caratterizzati dal punto di vista della messinscena, La Residenza ha il grande pregio di portare in dote un setting dai tratti ben più distintivi. Il covo della Signora è un luogo inquietante, reso ancor più ansiogeno da una telecamera che spesso si allontana dal protagonista per sottolinearne la minutezza rispetto alla vastità dello stanzone d'accesso. L'atmosfera del DLC si fa finalmente efficace, resa ancor più greve da un silenzio cui si sovrappone in sottofondo la nenia canticchiata dalla temibile villain, intenta a truccarsi in un camerino appena affianco. Anche gli ambienti secondari, che ospitano la quasi totalità degli enigmi, beneficiano di un'impronta scenografica ben definita e interessante. Il Fuggiasco si troverà ad attraversare una libreria piena di tomi sparpagliati in ogni dove, un tetro corridoio zeppo di statue biancastre e ritratti di famiglia, e poi ancora locali sorvegliati dai grandi "occhi pietrificanti", che ricorderete certamente come uno degli elementi più criptici del Little Nightmares incentrato su Six. Così come a mantenersi ermetico è anche lo storytelling di questo capitolo, che tuttavia, a differenza dei due precedenti, aggiunge tasselli di "lore" sì piccoli, ma tutto sommato significativi. I minuti che anticipano i titoli di coda, soprattutto, hanno il merito di sorprendere esattamente come ci si aspetterebbe da un add-on pensato per un'opera di questo stampo, non lesinando neppure in qualche indizio sul possibile -ed evidentemente probabile- futuro di un universo narrativo che avrebbe ancora tanto da raccontare.

    La Residenza ha insomma una marcia in più rispetto a Le Profondità e Il Nascondiglio, sebbene si porti appresso qualche difetto delle parti che l'hanno preceduto. Ci riferiamo, senza troppe sorprese, ai puzzle ambientali che costellano la progressione, ancora una volta incapaci di lasciare il segno. A onor del vero qualche soluzione vagamente più accattivante del solito c'è: una su tutte concerne delle brevi sezioni "à la Luigi's Mansion" dove è necessario respingere gli assalti di certi nemici oscuri con l'ausilio della torcia, il che valorizza uno strumento - la torcia, appunto - a cui fino ad ora non era stata conferita molta utilità in termini di gameplay. I puzzle, comunque, non richiedono grossi ragionamenti per essere risolti, con la conseguenza che il tutto scorre veloce fino a un epilogo che sopraggiunge dopo circa un'ora di gioco, salvo eventuali impasse da parte del giocatore. Un problema, quello della scarsa longevità, che ha accompagnato l'intero trittico di Secrets of The Maw e che, anche a computo finale, non riesce nell'intento di soddisfare pienamente.

    Little Nightmares Little NightmaresVersione Analizzata PlayStation 4Delle tre parti di Secrets of The Maw, La Residenza è senza ombra di dubbio quella più interessante e riuscita. L’episodio soffre di una durata a dir poco concentrata, ma ha il pregio di mettere in scena quel che deve in maniera tale da tenere chi gioca sull’attenti - e con un po’ d’ansia addosso - dall’inizio alla fine, complice anche il ritorno di un avversario, La Signora, tra i più carismatici di questo cupo universo. A conti fatti, è proprio quest’ultimo capitolo a innalzare - seppur di poco - il valore di un DLC che fino a qui non aveva mai brillato, e che anzi avrebbe meritato maggiore cura durante tutto il suo svolgimento. Così non è stato, motivo per cui Secrets of The Maw, nelle sue circa cinque ore di approfondimento del mondo di Little Nightmares, si dimostra infine un prodotto che regalerà ai fan del titolo Tarsier Studios una soddisfazione piuttosto limitata, al netto di qualche spunto discreto.

    7.2

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