Recensione Littlest Pet Shop

Cuccioli, cuccioli e ancora cuccioli su Wii

Recensione Littlest Pet Shop
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Wii
  • Pc
  • Dedicato ai più piccoli

    Littlest Pet Shop è un prodotto rivolto ad un target specifico, ovvero i bambini (ed in particolare le femminucce) di età inferiore ai dieci anni, e dunque verrà analizzato tenendo a mente il pubblico per cui è pensato.
    Il gioco fornisce una versione tridimensionale e interattiva dei giocattoli appartenenti all'omonima linea, commercializzati da Hasbro. Si tratta di una serie sterminata di cuccioli delle più varie specie, resi ancora più appetibili da un design volutamente sproporzionato e fantasioso, il che vuol dire grosse testone e occhi super "sbrilluccicosi" bisognosi d'affetto.

    Passeggiare acquistare giocare

    La struttura di gioco di Littlest Pet Shop è comprensibilmente semplice. Al giocatore vengono dati inizialmente dei cuccioli (a cui assegnare il nome che più si preferisce) con cui scorrazzare nel giardino che fa da sfondo all'intera esperienza. L'avventura va avanti compiendo delle vere e proprie missioni assegnateci di volta in volta. I compiti da svolgere sono tutto sommato sempre gli stessi: acquistare qualcosa dal negozio, prendersi cura di un cucciolo o giocare ad uno dei minigame disponibili.
    Il negozio di Littlest Pet Shop propone capi di vestiario con cui vestire i propri animaletti (divisi in tre categorie: corpo, occhiali e testa) per renderli ancora più adorabili, strutture di gioco utili a sbloccare nuovi minigame e altri cuccioli da adottare. Questi contenuti sono acquistabili poco alla volta ed è dunque il titolo stesso ad incanalare la nostra voglia di shoppping.
    Una volta fatti tutti gli acquisti è possibile andare in giro con i nostri cuccioli e prendersene cura. Due barre rappresentano l'umore e la salute dell'animale e vanno sempre tenute sotto controllo, visto che diminuiscono col passare del tempo; se il nostro cucciolo è giù di morale bisogna accarezzarlo, mentre se ha fame è sufficiente dargli da mangiare (il cibo è sempre disponibile e non va acquistato). Accertatisi della salute mentale e fisica dei nostri amici è possibile giocare con loro ad uno dei minigame che il titolo ci offre. Si va dai giochi in cui far correre il proprio cucciolo su una palla tenendolo in equilibrio, a quelli in cui raccogliere le mele rosse e verdi nei relativi contenitori, passando dall'immancabile rhythm game in cui premere i tasti del controller a ritmo di musica. Tutti questi giochi presentano tre livelli di difficoltà e ci premiano con i kittles, la valuta corrente.
    Littlest Pet Shop non offre molto più di questo: altri locali presenti sono la sala giochi, in cui scegliere comodamente il prossimo minigame, o l'edificio in cui viene tenuto conto dei cuccioli già in nostro possesso e di quelli ancora da adottare. Ogni tanto viene offerta una nuova area da popolare di cuccioli, contraddistinta dal proprio tema visivo: questi ambienti sono in tutto quattro.

    Meritano di meglio

    Passando all'analisi critica, bisogna accusare una generale mancanza di cura, ma soprattutto di sforzi, imputabile agli sviluppatori. Il comparto tecnico non offre niente di più di quanto possa gestire una PlayStation 2, ed addirittura sono talvolta visibili degli inspiegabili cali nel frame-rate. Non volendo entrare nel merito dello stile visivo utilizzato, insostenibilmente iper-zuccheroso per chiunque abbia superato la quinta elementare, non ci si può esimere dal criticare animazioni legnose e semplicistiche, specie nei vari minigame.
    Anche lo studio del sistema di controllo sembra essere costato agli sviluppatori non più di pochi minuti. Il gioco prevede l'utilizzo del solo Wiimote, ed i movimenti dei cuccioli all'interno dei giardini sono gestiti dalla croce direzionale, il cui utilizzo prolungato non è comodissimo nel caso in cui si debba reggere il controller a mo' di telecomando. I minigiochi fanno di tutto per utilizzare al minimo le capacità di motion-sensing del Wiimote, e dunque tranne rarissime eccezioni utilizzeremo solo il puntatore del controller. Se è vero che spesso si sono criticati i titoli per Wii a causa dell'utilizzo eccessivo e immotivato dello “scuotimento” del telecomando, in questa occasione e vedendo il target a cui il gioco e rivolto, un gameplay di tal fatta sarebbe stato sicuramente ben accetto. Anche il rhythm game, che avrebbe potuto in un certo senso far ballare i bambini, è ristretto alla pressione di alcun i tasti.
    Il gioco in sé poi ha molto poco da offrire. La routine potrebbe venire presto a noia, soprattutto se si considera la bassa qualità ludica dei minigame. L'elemento che terrà incollati allo schermo i giovani giocatori è probabilmente la possibilità di sbloccare nuovi cuccioli, ma dato il loro numero tutto sommato ristretto (specie se paragonato al numero di cuccioli appartenenti alla linea di giocattoli) il divertimento non durerà a lungo.

    Littlest Pet Shop Littlest Pet ShopVersione Analizzata Nintendo WiiLittlest Pet Shop è chiaramente un gioco dedicato ai più piccoli, ma questo non giustifica gli sviluppatori per aver realizzato un prodotto scarso tecnicamente e mediocre ludicamente. Speriamo che i genitori e i parenti in cerca di un regalo non si lascino abbindolare dalla coloratissima copertina ma si rivolgano a titoli sì adatti ai bambini, ma di qualità maggiore. E magari che possano anche insegnare qualcosa ai piccoli videogiocatori.

    4

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