Recensione Looney Tunes Sport Galattici

Bugs Bunny, Duffy Duck, Porky Pig, il diavoletto Taz, Josemite Sam e Willy il Coyote si affrontano in una serie di prove sportive organizzate da Marvin: ecco le Olimpiadi marziane dei Looney Tunes.

Recensione Looney Tunes Sport Galattici
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  • PSVita
  • Quella dei Looney Tunes è una serie animata leggendaria, con cui grandi e piccini continuano a divertirsi anche oggi nonostante le origini del cartoon risalgano ormai ai lontanissimi anni '30. Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare in vita sua dell'arrogante coniglio Bugs Bunny, del bisbetico Duffy Duck o dello sfortunato Willy il Coyote. Oggi, Sony Computer Entertainment ha ben pensato di sfruttare il loro sempreverde successo per portare sulla piccola console portatile PSVita un titolo sportivo davvero particolare. Stiamo parlando di Looney Tunes: Sport Galattici, pubblicato da Sony stessa e sviluppato dai ragazzi di Virtual Toys, autori dei dimenticabili e francamente imbarazzanti Petz Horsez 2 e Girls Life Fashion Touch. Il titolo tenta di trasportare sul piccolo schermo della console portatile Vita tutta la simpatia dei mitici ed immortali personaggi della Warner Bros., in uno sportivo arcade che cerca di essere quantomeno divertente nella sua semplicità: sei attività agonistiche, che vanno dalla Boxe al Golf, passando dal Tiro con l'arco a una strana variante del nuoto, tutti ovviamente con protagonisti Bugs Bunny, Daffy Duck, Willy il Coyote e compagnia bella. Scopriamo quindi se gli sport spaziali dei Looney Tunes sono un evento unico da non perdere, oppure se sono solo l'ennesimo modo bislacco di sfruttare un brand di successo, questa volta in un'inedita salsa sportiva.

    Melodie (Sportive) Pazzerelle

    Looney Tunes: Sport Galattici parte da un concetto base abbastanza elementare: riunire alcuni dei principali personaggi della Warner Bros. e metterli l'uno contro l'altro in alcune discipline sportive fuori di testa. Bugs Bunny, Duffy Duck, Porky Pig, Taz, Josemite Sam, e Willy il Coyote si inizieranno quindi ad affrontare nelle più assurde competizioni sportive organizzate senza un perché da Marvin il Marziano proprio sul pianeta Marte, ispirate sempre e comunque a discipline realmente esistenti. Sin dal menù di gioco iniziale ci accorgiamo di come l'offerta non sia particolarmente ricca o variegata: quattro le modalità disponibili, di cui una interamente dedicata al multigiocatore, una chiamata laconicamente "Missioni di Marvin" (una serie di sfide effettuabili singolarmente), seguite infine da un'opzione dal nome esplicito di "Partita Veloce", da affrontare esclusivamente dopo aver messo mano alla modalità principale, ossia "Giochi Galattici".

    Questa in particolare propone sei coppe, ognuna composta da tre o sei competizioni, divise in altrettante discipline sportive: queste vanno dalla Boxe Spaziale (affrontabile in una divertente visuale in soggettiva) al Golf, al Tiro con l'arco alla Corsa Spaziale ad ostacoli, oltre ad un bizzarro Sport Acquatico nel quale dovremo raccogliere 10 palloncini e portarli alla base prima dei nostri avversari. Si tratta, come avrete intuito, di una serie di elementari mini giochi incentrati ognuno su un particolare sistema di esecuzione: per poter risultare vincitori di queste bizzarre gare saremo chiamati ad adoperare sia il touch screen della console Sony, che i tasti fisici e il giroscopio presenti (come nel caso del Tiro con l'arco), scegliendo comodamente quale sistema di comando utilizzare per superare le varie competizioni sportive. Nonostante la buona idea di fondo, il risultato è però molto sotto le aspettative: ad esempio il sistema a giroscopio va ricalibrato ogni due per tre, il touch screen è poco reattivo ed i comandi tradizionali vengono spesso rilevati con un netto ritardo. Oltre al fatto che la presenza di sei personaggi differenti non si traduce automaticamente in una varietà di gioco differente in base al protagonista animato che decideremo di utilizzare (il diavoletto australiano Taz avrà infatti le stesse abilità del coniglio Bugs e viceversa). Man mano che otterremo successi e coppe, ogni disciplina crescerà esponenzialmente in termini di difficoltà, ponendo comunque il tasso di sfida ad un livello mai troppo elevato o proibitivo (dopotutto, si tratta pur sempre di un gioco rivolto ai giocatori in erba). Potremo anche decidere se acquistare da un tipico negozio ACME diversi gadget e perks (come bombe, magneti o i celebri incudini da duemila tonnellate) per agevolarci nelle varie gare a disposizione, spendendo tutta una serie di punti esperienza ottenuti ogniqualvolta ci piazzeremo in cima al podio. E se la varietà apparentemente non manca, è anche vero che in circa un paio di ore tutte e sei le discipline avranno esaurito il loro potenziale ludico, risultando ridondanti e, nella maggior parte dei casi, decisamente ripetitive e fini a loro stesse.
    A cercare di salvare l'imbarazzante situazione di Looney Tunes: Sport Galattici, interviene una modalità multiplayer anche in locale sino ad un massimo di 4 giocatori, oltre a varie sfide sportive affrontabili singolarmente. Ottenere tutte le Coppe Oro e finire tutte le Missioni di Marvin sarà un piccolo incentivo a non cancellare il titolo dalla propria scheda di memoria, ma è deprimente constatare che spesso e volentieri sarà il caos o la fortuna del momento a farci trionfare in una specifica categoria sportiva. Sarebbe bastato scegliere un minor numero di discipline, ponendo maggiormente l'attenzione su di esse, piuttosto che gettarne sei alla rinfusa senza approfondirne nessuna.

    Neppure il comparto tecnico, purtroppo, risulta essere una delle caratteristiche capaci di salvare il salvabile, nonostante lo stile vivace e colorato dei Looney Tunes cerchi di gettarsi in soccorso della situazione. I pochi (pochissimi) personaggi della serie a cartoni originale messi a disposizione del giocatore sono davvero poco particolareggiati e privi di carisma, e alcuni fondali statici davvero troppo scarni e piatti, come neanche una vecchia PSP sfruttata al minimo sindacale. E considerando che l'universo dei cartoon della Warner Bros. offre a conti fatti un panorama scenografico e di idee pressoché infinito, ci spiace che i ragazzi del team Virtual Toys abbiano infuso così poca volontà nella realizzazione del titolo, quasi non avessero mai visto un cartoon dei Looney Tunes in vita loro. Questo, senza contare il comparto audio monocorde basato sulle consuete merrie melodies, ed una lentezza nei caricamenti al limite della sopportazione. Un vero spreco di risorse.

    Looney Tunes Sport Galattici Looney Tunes Sport GalatticiVersione Analizzata PlayStation VitaNon c'è nulla di veramente esaltante in Looney Tunes: Sport Galattici. Si tratta infatti di un titolo senz'arte né parte dedicato ad un pubblico di giovanissimi, incentrato su tutta una serie di divertenti (ma alla lunga noiosissime) discipline sportive rivisitate per l'occasione. Considerando inoltre il prezzo eccessivo (30 euro circa) ed una serie di difetti non propriamente trascurabili, come ad esempio dei caricamenti logoranti tra una competizione e un'altra, un comparto grafico raffazzonato e del tutto blando, oltre ad un sistema di controllo che non esalta a dovere le peculiari caratteristiche della console su cui gira, il titolo Virtual Toys appare un mero passatempo fine a se stesso, forse più adatto ai negozi virtuali di uno smartphone o simili piuttosto che ad una console performante e bisognosa di giochi tripla A come la PS Vita di Sony. Ed è un vero peccato, visto e considerato che sono diversi anni ormai che Bugs Bunny e soci non tornano prepotentemente nell'universo videoludico con un titolo realmente degno di attenzione. A quanto pare, purtroppo, non sono serviti neppure gli Sport Galattici su Marte per riuscire a colmare questo vuoto. That's all folks.

    4.5

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