Lost in Random Recensione: un'avventura tra Tim Burton e Neil Gaiman

Da Zoink Games, arriva un Action Adventure che farà la gioia degli amanti delle atmosfere à la Tim Burton, proponendo una riuscitissima fiaba gotica.

Lost in Random
Recensione: Multi
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Dopo Fe, Flipping Death e Ghost Giant, Zoink Games torna in azione con il suo progetto più ambizioso. Supportata dal programma EA Originals, la piccola software house sfida il fato videoludico con un Indie che getta i giocatori in balìa di un fato capriccioso. Tra dadi oscuri, regine malvage e bambine coraggiose, Lost in Random avvolge con efficacia con le sue atmosfere spiccatamente gotiche, animate da una direzione artistica squisitamente burtoniana, che evoca con carattere scenari à la Nightmare Before Christmas.

    Dopo aver superato le insidie del regno di Alea sui lidi di PlayStation 5, possiamo con piacere confermare le ottime impressioni già sollevate dal nostro ultimo provato di Lost in Random. L'opera Zoink Games ha infatti stile da vendere e riesce, grazie ad un'eccellente direzione artistica e ad un gameplay stimolante, a proporre un'esperienza coinvolgente e ben rifinita. Fiaba gotica capace di alternare umorismo e inquietudine, Lost in Random ha sfidato con coraggio ai dadi il destino, e ha portato a casa una netta vittoria.

    Un fiaba dalle tinte oscure

    Il regno di Random - Alea nell'adattamento italiano - era un tempo un luogo permeato di magia e coraggio, i cui abitanti vivevano la propria esistenza consapevoli dell'impossibilità di controllarne ogni aspetto. In effetti, a dirla tutta, questo strano universo celava una vera e propria celebrazione del potere creativo del caos e della casualità. Raggiunta l'età adatta, recandosi nella leggendaria Valle dei Dadi, ogni cittadino si vedeva infatti assegnato un magico dado a sei facce, che lo avrebbe accompagnato per l'intera esistenza.

    Artefatti dotati di un potere straordinario, ad ogni lancio i dadi modificano la realtà, plasmando l'esistenza dei propri compagni. Ma i piccoli cubi erano anche uno strumento di scontro, un'arma surreale che i dadimastri utilizzavano per affrontarsi in apposite arene. Una pratica che col tempo era però degenerata, trasformando Alea in un reame totalmente in balìa del fato. Ma le fondamenta del regno stavano per essere radicalmente trasformate. Un dado oscuro e un'altrettanto cupa Regina riuscirono infatti ad affermare il proprio dominio sull'intero reame, che nel giro di poco tempo si ritrovò diviso e assoggettato ad un violento e incontrastabile ordine. Tutti i dadi furono requisiti e distrutti dalla malvagia sovrana, ora unica artefice del destino di ogni abitante di Alea. Nel momento in cui inizia la nostra avventura in Lost in Random, il potere del dado oscuro è tale da mutare l'esistenza di ogni bambino. Raggiunti i dodici anni di età, ciascuno è infatti chiamato a lanciare il potente strumento della Regina e a scoprire così il luogo in cui condurrà tutta la sua vita.

    Ottenere un desolante uno assegnerà il tiratore a Primagora, regno condannato a una povertà perenne, i cui cittadini trascorrono i giorni caricando rottami e materiali di scarto su misteriose navi. In una gerarchia sociale che vede al vertice la terra promessa di Sest'Incanto, regno del sei e dimora della Regina, ogni area è associata ad una faccia del dado oscuro e presenta un'identità ben definita.

    Ed è proprio alla destinazione più ambita che viene assegnata Odd, sorella maggiore della nostra giovane protagonista Even. Separata in maniera violenta dal suo affetto più grande, quest'ultima non si darà però per vinta, dando il via ad una rocambolesca fuga da Primagora. Lungo il cammino, ad attenderla, la bambina troverà Dicey, un piccolo dado scampato all'eccidio compiuto dalla perfida Regina: insieme, come nelle migliori fiabe, i due dovranno superare ardue imprese e inquietanti pericoli, per cercare di salvare Odd, e con lei l'intero regno di Alea.

    Atmosfere alla Tim Burton e Neil Gaiman

    Come già intuibile da queste premesse, l'avventura di Lost in Random mette in scena un immaginario suggestivo e articolato, in cui caos e ordine si sfidano in maniera violenta. Dietro una struttura da fiaba gotica, l'Action Adventure riesce infatti ad alternare con estrema efficacia umorismo, epicità, tristezza e inquietudine.

    Dal potente dualismo che anima Borgodoppio, i cui abitanti cambiano personalità su ordine del dado della Regina, sino alla guerra civile che devasta Triscordia, passando per le sale giochi clandestine di Quattrobische e il decadente scenario industriale di Pentatropolis, Zoink Games ha saputo allestire un universo videoludico coerente ma al contempo diversificato. Pur appartenendo al medesimo regno, ciascuna area di Alea presenta infatti una propria identità fortemente distintiva, tra scenari sinceramente evocativi e originali. Ognuno di essi si sviluppa attorno ad uno specifico tema e cifra, proponendo storie surreali ma tratteggiate in maniera ottima. Nel corso del nostro viaggio, più di una volta la direzione artistica e la regia di Lost in Random hanno saputo sorprenderci, soprattutto per la maestria con cui il team di sviluppo ha saputo alternare momenti comici a sequenze decisamente inquietanti. Carrozze steampunk pattugliano il regno con movenze da ragno, spietati assassini si aggirano tra le ombre, mentre delatori e servitori della Regina controllano e terrorizzano ogni angolo di Alea.

    Le atmosfere rievocano con forza l'immaginario di Tim Burton (come sottolineato anche in una nostra precedente anteprima di Lost in Random), ma anche quello di Coraline di Neil Gaiman, e vanno a comporre una fiaba dark raccontata anche tramite un narratore esterno. Presente, ma mai molesto, quest'ultimo accompagna con efficacia l'incedere dell'avventura di Even, arricchita da cutscene e missioni secondarie. Interagendo con gli abitanti di Alea è infatti possibile sbloccare alcune piccole quest, mai troppo complesse o articolate, ma comunque ben tratteggiate e in grado di ampliare l'immaginario di Lost in Random.

    Ad arricchire una fiaba gotica già ricca di fascino, ci pensa anche un doppiaggio di particolare pregio, che garantisce ai personaggi uno spessore ammirevole per una produzione frutto di un piccolo team indipendente. A completare la cornice cupa e inquietante plasmata da Zoink Games troviamo infine una colonna sonora in grado di sottolineare sia i frangenti più rilassati sia i momenti di maggior tensione o le fughe più concitate.

    La filosofia del gameplay

    Nel corso delle circa 12-15 ore necessarie per portare a termine Lost in Random, l'Action Adventure propone un gameplay coinvolgente, che edifica le propria fondamenta su di un combat system ben congeniato. Mantenendo al centro della scena il tema della casualità, l'Indie propone scontri in arene dedicate in cui Even combatte al fianco del fedele Dicey. A contrapporsi tra la protagonista e la salvezza di Odd, sono principalmente letali robot al comando della Regina.

    Per contrapporsi a questi ultimi, Even può contare su di una versatile fionda, insufficiente però a scalfirne la corazza. Ecco dunque che entra in scena il nostro compagno a sei facce, pronto a seguirci con passione in battaglia. Colpendo con la sua arma alcuni piccoli cristalli azzurri presenti sulle armature dei robot, Even riempie progressivamente un indicatore, che una volta colmato consente di chiamare in causa Dicey.

    Come già raccontato nella nostra intervista al team di Zoink Games, a questo punto l'azione in tempo reale lascia spazio ad una pratica pausa tattica e all'anima da light card game di Lost in Random. A seconda del punteggio ottenuto con il nostro tiro, potremo infatti decidere di sfruttare i poteri di carte speciali collezionate nel corso delle nostre missioni.

    Grazie a queste ultime, Even potrà imbracciare spade, martelli o lance in grado di danneggiare i suoi nemici, ma anche ripristinare la sua energia vitale, piazzare trappole o scagliare magie difensive. A seconda del proprio stile di gioco, nel corso dell'avventura è possibile personalizzare il proprio mazzo, includendovi 15 di tutte le carte in proprio possesso. La varietà di carte proposte consente di sfruttare interessanti sinergie e combinazioni, favorite anche dalla possibilità di sfruttare delle speciali puntine dorate.

    Disponibili in quantità limitata, questi strumenti permettono di conservare una specifica carta sino al successivo lancio di Dicey. Nonostante la centralità della dinamica, che regola anche il funzionamento delle numerose boss fight che attendono ad Alea, è però bene sottolineare che Lost in Random è in tutto e per tutto un Action Adventure, in cui la dinamica da card game non diviene mai prevaricante.

    Testare i diversi effetti prodotti dal combat system risulta ad ogni modo stimolante, anche se bisogna ammettere che nella sezione centrale del gioco, il ritmo dell'avanzamento subisce un lieve rallentamento. Superata questa piccola parentesi, tuttavia, Lost in Random torna ad esprimere il suo pieno potenziale, alternando con frequenza sessioni di combattimento, bizzarre arene organizzate come giochi da tavolo, sequenze oniriche e sezioni ad alto impatto cinematografico.

    Lost in Random Lost in RandomVersione Analizzata PlayStation 5Dalla direzione artistica alla narrazione, passando per il combat system, Lost in Random mette in scena una suggestiva contrapposizione tra ordine e caos. Moderna fiaba dark che deve molto della sua estetica all'immaginario di Nightmare Before Christmas e Coraline, Lost in Random saprà senza dubbio conquistare gli amanti delle opere di Tim Burton. Capace di intrattenere, divertire, ma anche di inquietare, l'Indie di Zoink Games è assolutamente consigliato a tutti i giocatori in cerca di un buon Action Adventure carico di spunti e soluzioni originali.

    8.5

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