Recensione Mario Kart DS

Kart portatili alla conquista dell'Online Gaming!

Recensione Mario Kart DS
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  • DS
  • Il Kartodromo è finalmente aperto

    Finalmente è arrivato! Mario Kart DS c'è e tutte le attese riposte in lui possono dirsi più che soddisfatte. Funzionalità online, nuove modalità in Single Player, sfrenato multiplayer ad otto senza fili e tanti kart da sbloccare sono l'essenza di questo episodio, più in forma che mai. Il Re dei kart è tornato, accendete i motori: si parte!


    Un gameplay in continua evoluzione

    Mario Kart DS è il miglior episodio della serie e forse uno dei migliori racing game mai creati: capirne il perché non è difficile. Ogni capitolo della saga si è sempre distinto per una novità. Mario Kart DS raggruppa queste innovazioni apportate nel corso degli anni, migliorandole all'ennesima potenza ed aggiungendo quel tocco (è la parola più appropriata) che solo Nintendo DS può offrire.
    La mappa è utilissima per prevedere gli attacchi avversari, e schivarli; inoltre, la classifica permette di conoscere gli strumenti in mano agli altri corridori, cosa non da poco visto che ci eviterà tanti grattacapi, come quello di beccarsi un evitabilissimo guscio celeste solo perché si è davanti all'avversario (basta rallentare e far colpire il corridore che ci sorpassa, a meno che questo non sia particolarmente loquace). I due schermi, inoltre, rendono più sobria la visuale, eliminando i tanti fronzoli ora spostati allo schermo sensibile al tocco. Ovviamente, in quello superiore permangono il box degli strumenti, più i contatori di giro e tempo e il segnale della posizione, ma sono comunque elementi che non danno alcun fastidio durante la gara.
    E' tornato il saltino. I molti che hanno amato Double Dash!, in particolar modo gli specialisti della Prova col Tempo (il Time Trial), non saranno molto contenti poiché questa soluzione aumenta il parco di evoluzioni da poter effettuare, ma complica in maniera esponenziale le derapate, ed i relativi mini-turbo. Infatti, questa volta non sarà così facile effettuare più mini-turbo sul rettilineo, lasciando questa possibilità solo in curva ove le insidie non mancheranno comunque (si può andare stretti come larghi).
    Il modello di guida, come al solito, improntato all'arcade. Attenzione: Mario Kart non è un gioco molto ragionato. Si vince anche con gli strumenti. Certo, serve un po' di precisione e bravura, ma un guscio rosso può cambiare totalmente l'esito di una corsa; non è un difetto comunque, poiché emerge sempre il più bravo alla fine, colui che ha saputo affrontare meglio le curve ed evitare con successo gli attacchi altrui. La croce digitale è perfetta: non dà quasi mai un grattacapo e si rivela molto precisa nei movimenti, tanto che, dopo aver preso manualità, si riusciranno ad affrontare le corse con un approccio molto più aggressivo.
    In Mario Kart DS tutto è permesso: specialmente durante il gioco in multiplayer, le sportellate saranno di casa ed il vincitore sarà anche quello che avrà scaraventato l'avversario contro una banana o, peggio, in un burrone. L'apice della sacra arte delle sportellate sarà Baby Park, vera arena per professionisti che vogliono giocare sul filo del rasoio, pronti a mettersi in discussione pur di dimostrare le proprie capacità. Nota bene: in Baby Park non vince il più bravo, ma il più fortunato... Provare per credere.
    Impossibly slow: non è un nuovo motto per un nuovo iPod (ricordate Impossibly small attribuito all'iPod Nano? ), bensì la frase più azzeccata se si vuole descrivere un problema ravvisato durante le sessioni di gara, in quasi tutti i frangenti e le occasioni: il problema della velocità. Nella categoria di 50cc sembra di star correndo con dei tricicli, in quella da 100cc le cose migliorano ma non sono comunque sufficienti, mentre nella 150cc le cose migliorano sensibilmente, anche se con queste migliorie giungono problemi di controllo del kart. Un più accurato utilizzo di una sottospecie di blur (come visibile durante le accelerazioni da fungo o da turbo) avrebbe sicuramente giovato sotto questo punto di vista, rendendo il gioco più frenetico.
    Il level design, come di consueto, è superbo. Esempio tangibile è il nuovo Castello di Bowser (Trofeo Speciale), un circuito sprizzante di ostacoli, caratterizzato, però, da tratti realizzati in maniera stupenda, come la strada roteante (dove le sportellate possono fare vittime). Altro esempio lampante è il Flipper di Waluigi, un percorso dove biglie di acciaio scendono giù per la strada e le solite caratteristiche del flipper fungono da ostacolo o anche no (la via per lanciare la biglia diventa un salto nel vuoto con turbo, ad esempio).
    Tornando agli strumenti, è stato introdotto il calamarcio che, in parole povere, oscura lo schermo degli avversari colpiti, rendendo più difficili le manovre. In aiuto dei malcapitati, comunque, arriva la mappa.

    Gusci rossi offline

    La modalità Single Player, rinvigorita qualche anno fa con Mario Kart 64, ed ulteriormente evolutasi con Double Dash! per Game Cube, propone nuovi elementi ad affiancare le collaudate modalità Gran Premio, Battaglia, Sfida e Prova col Tempo. Si tratta delle Missioni, livelli, che non sono propriamente delle corse, in cui si dovranno risolvere determinati obiettivi al fine di raggiungere il boss di fine livello. Ad esempio, uno degli obiettivi più diffusi in tutto il gioco, comunque con caratteristiche diverse (meno tempo a disposizione, circuiti differenti ecc.) è quella di raccogliere tutti i gettoni posti sulla superficie di corsa. Di primo acchito si può rimanere stupiti dalla facilità dagli obiettivi proposti, ma la prova pratica nasconde non poche insidie.. Le Missioni non sono solo un modo per sbloccare qualcosa, ma anche un modo per affinare la tecnica di gara, poiché non preparano solo dal punto di vista della velocità di esecuzione (o si è celeri nel completamento, o si perde), ma anche su quello della precisione, presentando diversi tipi di ostacoli o curve difficili da affrontare.
    Tale modalità, come potrebbe credere qualcuno in modo legittimo, non è corta, ma, anzi, è colma di livelli: sei mondi da otto livelli ciascuno (esclusi i boss finali), con difficoltà che accresce di obiettivo in obiettivo. Alla fine di ogni livello sarà assegnato un punteggio variabile dalle tre stelline alla C che, sicuramente, danno un buon motivo ai giocatori per riprovare i livelli più volte: un ottimo incentivo alla ri-giocabilità.
    Passiamo ora alle modalità già conosciute che, comunque, presentano varie gradite sorprese.
    Il Gran Premio si tratta di una modalità in cui si gareggia nelle Coppe (ce ne sono quattro per ogni Gran Premio, Nitro e Retrò), come se fosse un vero campionato. Ogni Coppa dispone di circa quattro circuiti che si differenziano l'uno dall'altro poiché presentano varie caratteristiche, come diverso approccio tecnico e variabili difficoltà a seconda del personaggio e del kart utilizzato.
    Infatti, ogni personaggio può essere classificato in tre categorie principali che si basano su tre fattori fondamentali: velocità, accelerazione massima e maneggevolezza. Wario, Bowser e Donkey Kong, ad esempio, fanno parte dei così detti personaggi "pesanti" che godono di una bassa accelerazione e di scarse capacità tecniche, ma che possono contare su una velocità massima impari agli altri che quando se li troveranno dietro dovranno proteggersi fino alla fine pur di non essere sorpassati da questi bestioni. Ovviamente, non è solo il personaggio che incide sull'andamento di una corsa (oltre al giocatore, ovviamente): anche il kart si rende fondamentale nell'economia di gara. Ci sono vari parametri che differenziano un kart da un altro: velocità, accelerazione, peso, manovrabilità, slittamento e oggetti. Nel corso del gioco si sbloccheranno kart sempre migliori che, per fortuna, non caratterizzeranno solo un personaggio, ma potranno essere utilizzati da tutti i corridori.
    La Sfida ripropone tutti i circuiti del gioco, questa volta senza vincolare la scelta in base alla Coppa, ma in base alla selezione del percorso stesso. E' la modalità più adatta a memorizzare i circuiti, per studiarne pericoli e scorciatoie, mosse segrete e quant'altro.
    La Battaglia è stata rinnovata: oltre alla collaudata Gara dei Palloncini il cui obiettivo è quello di rubare i palloncini agli avversari, appunto, c'è stata una gradita aggiunta: si tratta della Corsa per i Soli. In poche parole, ci sono i famosi Soli Custodi di Super Mario Sunshine sparsi per le arene e bisogna recuperarle. Chi ne accumula di più vince tutto e si porta a casa una.. bella soddisfazione. Ovviamente, come Mario Kart ci ha sempre insegnato, la canaglia di turno è sempre lì, armata di guscio o qualsivoglia strumento, pronta a impossessarsi del malloppo. Con un po' di sagacità, non ci vuole molto a rincorrerlo ed a riacquistare il maltolto.
    La Gara dei Palloncini è più o meno simile, anche se in questo caso si è già in possesso di tre palloncini e se ne possono creare fino ad altri quattro (come? Soffiando ovviamente!). Sempre armati degli onnipresenti strumenti si devono sottrarre agli avversari, in modo da lasciarli senza palloncini, facendoli perdere di conseguenza. La punta dell'iceberg per entrambe le gare è il multiplayer, mai così semplice e divertente nella saga.


    Gusci rossi senza fili

    Ed è qui che lo strumento musicale comincia a suonare la melodia più piacevole. Multiplayer e online sono le vere note positive di questo episodio.
    Il multiplayer in locale, disponibile sia in versione completa (tutti i giocatori provvisti di gamecard) che in versione limitata (il famoso Game Sharing pubblicizzato da Iwata, dove basta una sola cartuccia per giocare): otto giocatori si affrontano in tornei di corsa e Battaglia, con diverse possibilità a seconda dell'interfaccia di collegamento utilizzata. Noi vi parleremo dell'interfaccia completa, dove sono presenti tutti i circuiti ed i personaggi sbloccati e dove il divertimento da Single Player si moltiplica in maniera inverosimile. E' semplice connettersi, è tutto wireless ed, inoltre, il collegamento non presenta alcun che problema, rendendolo intuitivo ed, allo stesso tempo, estremamente veloce. Le modalità non si discostano da quelle del Single Player, quindi ora passiamo alla descrizione delle funzionalità online, su cui i fan sperano molto.
    Una parola: incredibile. Nonostante le varie limitazioni, sicuramente identificabili come peccati di gioventù (anche se, in parte, sono scelte di Nintendo), la modalità online è davvero fantastica. Fermo restando che i problemi del gioco online ci sono sempre, come il lag qui però ridotto all'osso (giocano perfettamente i possessori di connessione 56k, il che è tutto dire), il tutto si comporta benissimo. L'atmosfera di Mario Kart permea da tutti i pori, sebbene la distanza dei giocatori elimini completamente il fattore "insulti" (in senso buono ovviamente) che da sempre è fulcro dell'esperienza multiplayer del titolo. Le piste disponibili sono ridotte, venti su trentadue, selezione obbligata dato che sono state eliminate le piste più complesse dal punto di vista grafico e che forse avrebbero creato problemi online. Tuttavia, quelle rimaste sono davvero ottime, come la splendida Baby Park o il più tecnico OttoTornante, una pista a forma di numero otto. Problemi da evidenziare, di tipo grafico, davvero pochi: ogni tanto, durante la fase di sportellate iniziale, c'è una leggera compenetrazione poligonale e, raramente, capita che gli strumenti colpiscano il nemico, ma poi continuino la corsa come se nulla fosse accaduto.
    La modalità online, oltre ai su citati problemini, mostra qualche scelta piuttosto discutibile da parte di Nintendo: la nostra lista amici, che può ospitare più di venti codici (variabili da gioco a gioco da Nintendo DS a Nintendo DS), non ci permette di selezionare gli amici con cui gareggiare, affidando la scelta ad un sistema totalmente casuale che può beccare le persone giuste, come beccare quelle con cui non si vuole gareggiare. E' un problemino facilmente eliminabile, anche perché in Tony Hawk's il problema non sussiste dato che viene offerta la possibilità di scegliersi l'amico con cui giocare.. Ottimi, anche se un po' lenti, i motori di ricerca che trovano utenti che si collegano dal mondo intero, dal proprio continente e quelli che hanno un punteggio simile al nostro (e di conseguenza, probabilmente, anche stessa esperienza). La selezione delle piste avviene tramite votazione e se c'è una situazione di pareggio, è il sistema a provvedere alla scelta fra le opzioni proposte dai partecipanti alla partita.
    La modalità Online è facilmente accessibile anche a coloro non dispongono di conoscenze sul lato informatico, ed in particolare del networking, anche perché Nintendo ha messo in vendita una Chiavetta USB Wi-Fi totalmente automatizzata, ma purtroppo accessibile ai soli possessori di sistema operativo Windows XP. Tagliati fuori quindi gli utenti Linux e Mac che, però, possono ripiegare sui tanti router disponibili in circolazione, di cui molti compatibili con il servizio online; in questi giorni, poi, vedrà la luce il portale italiano del Nintendo Wi-Fi Connection, punto di riferimento per i giocatori che potranno perdersi nelle statistiche offerte da questo sito web (già disponibile in versione USA, NintendoWifi.com).


    Suberbo comparto tecnico

    Nintendo ha fatto un ottimo lavoro: la grafica è davvero stupenda tanto che, grazie alla complicità della risoluzione dello schermo del DS, a tratti sembrerà di star giocando su Game Cube. Fluidità ancorata su sessanta frame per secondo (60FPS), modelli poligonali sostanzialmente buoni e texture realizzate con cura. Problemi da evidenziare? Pochissimi. Un leggero pop-up disturba, più che raramente, l'esperienza di gioco, non permettendo a volte di prevedere le banane rilasciate sull'asfalto (e non) e non aiutandoci nello schivare i gusci avversari. E', come già ripetuto, raro, e dobbiamo essere molto attenti per notarlo. Altro difetto tralasciabile, e irrisolvibile purtroppo (a meno che Nintendo non ne abbia studiata una delle sue), sono i pixel fuori scala, presenti sulla superficie di gara e sui muri e visibili soprattutto quando il kart è fermo. Si tratta di un problema ormai noto a tutti i possessori di DS che comunque, di buon grado, possono dimenticarlo davanti alla maestosità del titolo.
    Non brilla, ma nemmeno delude, il comparto sonoro, che ripropone nuovi arrangiamenti per le vecchie melodie (alcuni riusciti bene, altri meno), più nuove tracce realizzate piuttosto bene. Effetti sonori bellissimi, come il fischiettio di Luigi durante una gara ed i soliti schiamazzi dopo che si è colpito un avversario.
    Online il gioco non perde in dettaglio, sebbene, come già evidenziato precedentemente, ci siano alcuni problemi di compenetrazione poligonale.
    Felice l'opzione di poter creare decalcomanie (32*32 pixel) per il proprio kart, grazie ad un simpatico, ma forse troppo spoglio, editor grafico.


    Mario Kart DS Mario Kart DSVersione Analizzata Nintendo DSMario Kart DS non solo migliora la saga, ma propone elementi totalmente spettacolari, come la modalità online ed il gameplay sfoltito di tante funzioni ora assimilate dai due schermi. Rinnovata l'esperienza in Single Player, felicissima l'aggiunta della modalità Missioni, tutto a favore della longevità. Multiplayer locale ottimo, ma ancor più ottimo il multiplayer online, che finalmente mette a disposizione questa bellissima meccanica di gioco a tutti i giocatori italiani e non. Comparto tecnico eccellente, privo di qualsiasi grave errore, anche se migliorabile col tempo. Mario Kart DS è qui. Impossibile non averlo.

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