Mario+Rabbids Kingdom Battle Donkey Kong Adventure Recensione: Gorilla al potere

A un anno dal lancio di una delle IP più sorprendenti di questa generazione, torniamo in compagnia dei Rabbids: questa volta il protagonista è Donkey Kong!

Mario+Rabbids: DK Adventure
Recensione: Nintendo Switch
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  • Switch
  • Vediamo un po', dove eravamo rimasti? A quella che è stata a tutti gli effetti considerata come la più stupefacente sorpresa dell'E3 2017, agli innumerevoli meme legati all'ormai mitico "crying Ubisoft man" Davide Soliani, al patriottico orgoglio di vedere uno studio milanese sul tetto del mondo e soprattutto a un'esclusiva tanto inattesa quanto di innegabile valore, di quelle capaci di rendere più appetibile il parco software di una console. Perché, c'è poco da fare, Mario + Rabbids Kingdom Battle è un gioco che racchiude in sé tutti questi elementi, un entusiasmante punto di incontro tra le iconiche mascotte della Grande N e i molesti coniglietti Ubisoft su un'inattesa griglia di battaglia in stile XCOM.

    Turni, strategie e... banane!

    Ci eravamo lasciati poco meno di un anno fa così, con uno strategico a turni semplice, sfaccettato e godibile a più livelli, ed eccoci qui dieci mesi più tardi (e due DLC "minori" dopo) al cospetto di Donkey Kong Adventure, una campagna nuova di zecca con protagonista il gorilla più famoso della storia del gaming, venduta al prezzo di 14.99€. Tutto parte da un malfunzionamento della bizzarra lavatrice/macchina del tempo che già aveva catapultato i Rabbid combinaguai nel Regno dei Funghi: un guasto imprevisto, qualche sganassone da parte di Rabbid Kong per provare a sistemare le cose in maniera assai poco ortodossa, ed ecco servito il patatrac. Senza quasi rendersene conto, la vanitosa Rabbid Peach e il solerte robottino Beep-0 si ritrovano così catapultati in un'altra dimensione, un mondo tropicale dominato da un Rabbid Kong fuori controllo a causa di uno spuntino a base di banane corrotte dal solito Megabug. Ad aiutare l'improvvisata coppia eroi (si fa per dire...), due new entry assolute: Donkey Kong in persona e Rabbid Cranky, ovvero la versione coniglio dell'attempato ma pur sempre battagliero Cranky Kong.

    Rabbid Cranky sarà il protagonista di gag spassosissime, a cominciare da quella che vede Beep-0 trasformato in un deambulatore per anziani.

    Ed è proprio attorno al surreale trio di protagonisti che si sviluppa un'avventura che riparte dalle consolidatissime basi dell'episodio principale, salvo poi apportare qualche piccola ma significativa modifica legata alle abilità speciali dei due nuovi personaggi. Se Rabbid Cranky si distingue principalmente per la possibilità di colpire i nemici con un potente attacco ad area dopo aver effettuato un salto-team (la manovra acrobatica che permette di interagire con un compagno di squadra per muoversi di qualche casella extra sul campo di battaglia) e per la peculiare capacità di addormentare per un turno gli avversari nelle vicinanze, è Donkey Kong a rappresentare l'effettiva chiave di volta. E non poteva che essere altrimenti per la superstar dal cravattino rosso che dà il nome al DLC. Il gorilla nato nel 1981 come antagonista di Super Mario - anzi, di quello che all'epoca si chiamava Jumpman - sfrutta infatti la sua poderosa struttura fisica da robusto primate per servirsi di una mobilità senza pari: Donkey Kong si arrampica senza fatica sulle zone rialzate, oltre a poter sfruttare apposite piattaforme per lanciarsi da una parte all'altra dei livelli, dondolandosi sui soffioni-liana per spostarsi in aria lungo percorsi impraticabili da chiunque altro.
    E il bello è che non finisce neppure qui, perché il forzuto scimmione può interagire in maniera non convenzionale con alleati, avversari ed elementi dello scenario. DK è infatti in grado di afferrare ciò che gli sta attorno, farne una palla e lanciarla a distanza, addirittura senza interrompere il suo movimento.

    Un'abilità che può dare il la a strategie complesse, perché ad esempio far rimbalzare un nemico su un altro consente di danneggiare due unità rivali in un colpo solo. Oppure si potrebbe lanciare un ostacolo infiammabile per seminare il caos in una zona particolarmente densa di Rabbid selvaggi. O, ancora, usare le potenti braccia da gorilla per spingere Rabbid Peach o Rabbid Cranky là dove non potrebbero mai autonomamente arrivare.
    Insomma, Donkey Kong finisce con il rivelarsi probabilmente il personaggio più potente dell'intero gioco, un'inarrestabile macchina da guerra tutta muscoli e pelliccia attorno alla quale è stato sapientemente costruito l'appagante level design di questo contenuto aggiuntivo (che, per la cronaca, richiede di completare il mondo uno della campagna base prima di poter essere avviato, nonostante sia in tutto e per tutto un'avventura a sé). Certo, l'enfasi sui tre nuovi protagonisti da una parte aggiunge di certo qualcosa - come anticipato la mobilità è senza pari, pur all'interno di uno strategico a turni già parecchio dinamico come Mario + Rabbids Kingdom Battle - ma dall'altra leva anche un po' di varietà, perché, come si diceva nella recensione dello scorso agosto, il bello di questo allegro alter ego di XCOM sta(va) anche nel selezionare di volta in volta il miglior terzetto possibile, approcciando gli scontri con squadre sempre diverse e servendosi dei poteri di ciascuna mascotte a seconda delle situazioni.

    Tornano molti dei nemici base già visti in Kingdom Battle, pur con qualche modifica nell'aspetto. Per un DLC ci si può comunque accontentare.

    Se in un certo senso Donkey Kong Adventure rinuncia alla consueta pluralità di opzioni in fatto di personaggi selezionabili, non si può in alcun modo affermare la stessa cosa per quanto concerne la quantità dei contenuti, con un DLC sostanzioso e appagante, destinato ad intrattenere per come minimo 7/8 ore (conteggio destinato a salire non di poco qualora si decida di affrontare anche le insidiose sfide extra, challenge scollegate rispetto alla campagna). Una modifica non banale da mettere in evidenza riguarda invece i puzzle che si incontrano tra uno scontro e l'altro, cambi di ritmo tutto sommato apprezzati da alcuni - vedasi ad esempio il sottoscritto - e criticati aspramente da altri in occasione dell'uscita originale. Anche in questo contenuto aggiuntivo dedicato a DK non mancheranno allora blocchi colorati da spostare e pulsanti da premere con un ordine logico, eppure la novità è che la stragrande maggioranza degli enigmi di questo tipo non sarà più obbligatoria, ma anzi presentata come evidentemente opzionale.
    In definitiva, non sorprende che i pregi e i difetti della Donkey Kong Adventure siano esattamente i medesimi del titolo principale: il gameplay, anche al netto dei marginali cambiamenti descritti in precedenza, resta solido, convincente e divertentissimo, l'atmosfera deliziosa (per merito soprattutto delle ottime animazioni e della splendida colonna sonora di Grant Kirkhope) e la realizzazione tecnica più che notevole, con paesaggi che appagano lo sguardo tanto in modalità portatile quanto sulla TV. All'opposto, ecco ancora una volta qualche sbavatura di troppo in un codice un po' sporco, non privo di occasionali difetti grafici, un'interfaccia un filo dozzinale e non all'altezza della cura riposta altrove, e forse anche alcune boss battle mai particolarmente memorabili. Vizi comunque ampiamente perdonabili in DLC che ha in primis il merito di ricordare quanto fosse riuscito il più impensabile dei crossover.

    Mario + Rabbids Kingdom Battle Mario + Rabbids Kingdom BattleVersione Analizzata Nintendo SwitchAssemblato con la cura e la passione tanto apprezzate dieci mesi fa nell'episodio originale, Donkey Kong Adventure dà prova di essere un ottimo DLC di Mario + Rabbids Kingdom Battle: tra un selfie inopportuno della svampita Rabbid Peach e un'esilarante gag del nonnetto Rabbid Cranky, la campagna costruita attorno al popolare scimmione Nintendo diverte e appassiona, dimostrando nuovamente l'invidiabile bontà della formula ideata da Ubisoft Milan. Insomma, un altro colpo a segno per Soliani & Company: nell'attesa di un seguito che non potrà non arrivare nei prossimi anni, avete una scusa perfetta per tornare in trincea in compagnia dei matti conigli urlanti. Bwaaaah!

    8.5

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