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Tra lavatrici futuristiche, fantasmi dell'opera e bucce di banana, Mario + Rabbids: Kingdom Battle ha travolto oltre 10 milioni di Nintendo Switch nell'arco di circa 5 anni (per un rapido ripasso, resta a vostra disposizione la recensione di Mario + Rabbids: Kingdom Battle). Debuttato nel 2017, il cross-over che ha condotto gli urlanti conigli Ubisoft tra le dolci colline del Regno dei Funghi Nintendo si è rapidamente conquistato un pubblico di entusiasti seguaci.
Per la gioia di questi ultimi - ma anche delle nuove leve - Mario + Rabbids: Sparks of Hope è ormai in dirittura di arrivo, con esordio su Nintendo Switch in programma per il 20 ottobre 2022. Dopo aver esplorato pressoché ogni angolo della nuova galassia videoludica confezionata da una Ubisoft Milano in grande spolvero, siamo lieti di poter confermare le ottime impressioni suscitateci dalle precedenti prove di Mario + Rabbids: Sparks of Hope. Coloratissimo, divertente e stratificato, il sequel di Kingdom Battle è l'erede prefetto del capostipite della serie. Con un combat system rinnovato e un'inedita libertà di esplorazione, l'esclusiva Nintendo Switch propone infatti un'avventura strategica che consigliamo senza riserve sia agli amanti del genere sia ai neofiti.
Dopo aver combattuto al fianco di Mario e compagni in Kingdom Battle, molti Rabbids hanno deciso di restare nel Regno dei Funghi e di eleggere il luogo a propria dimora. Una convivenza che sembra procedere senza grandi intoppi, sotto l'occhio vigile del castello della Principessa Peach.
Eppure, una nuova minaccia sta già facendo calare una cupa ombra sull'altrimenti ridente località. Per una volta, il responsabile dell'imminente disastro non è però Bowser, stranamente estraneo - almeno in parte - al cataclisma che sta per abbattersi sul Regno dei Funghi.
Nel corso degli eventi narrati i nostri protagonisti si ritroveranno invece ad affrontare un'entità maligna e misteriosa, conosciuta nell'intera galassia con il nome di Cursa. Potente oltre ogni immaginazione, la creatura è sulle tracce degli Spark, piccoli esserini dalla forma a stella. Nati dalla peculiare fusione tra gli Sfavillotti Nintendo e i caotici Rabbid, questi ultimi celano in sé una purissima forma di energia. Neanche a dirlo, Cursa è determinata ad assumerne il controllo, e per riuscirvi ha sguinzagliato i suoi servitori in ogni angolo dell'universo.
Al soldo dell'entità oscura troviamo le letali Braccaspark, specializzate nella cattura delle tenere creaturine stellate, ma non solo. Desiderosa di poter comandare un vero e proprio esercito, Cursa ne ha trovato uno già pronto e assemblato, nientemeno che nell'armata di Bowser. Privata dei suoi sottoposti, la nemesi di Mario è così costretta a unire le forze con il suo storico rivale, il cui nobile animo è già determinato a salvare gli Spark dalle grinfie di Cursa. Se tutto ciò non bastasse, all'orizzonte si levano anche foschi interrogativi legati al destino di Rosalinda. Se gli Spark sono effettivamente legati agli Sfavillotti, come mai la dama non è ancora intervenuta in loro soccorso?
Con queste domande nel cuore e una rassegna improbabile di armi nelle mani, Mario, Rabbid Mario, Peach, Rabbid Peach, Luigi e Rabbid Luigi sono pronti a tornare in azione, per un'avventura che li porterà a esplorare le profondità dello spazio.
Come già accennato, accanto a loro i giocatori troveranno ben presto un Bowser orfano di esercito, ma anche due riuscitissime new entry. Parliamo infatti di Edge, una scontrosa Rabbid inspiegabilmente quieta ed equilibrata, e di Rabbid Rosalinda, il cui svogliato incedere ci ha rapito il cuore a tempo record.
Con un totale di nove Eroi a disposizione da sbloccare progressivamente nel corso del gioco, Ubisoft Milano confeziona un sequel decisamente ambizioso, che non si adagia sul successo del predecessore e decide invece di rinnovare il concept originale.
Pur conservando l'ironia e le atmosfere scanzonate del primo capitolo, Mario + Rabbids: Sparks of Hope mette dunque in campo un'ampia selezione di novità, tra le quali spiccano un combat system rivoluzionato e la rimozione della griglia che componeva i campi di battaglia di Kingdom Battle. In questo sequel, i giocatori assumono direttamente il controllo di tre eroi, ognuno dei quali avrà la possibilità di muoversi nelle arene in tempo reale. A seconda delle proprie statistiche individuali, Mario e compagni avranno a disposizione uno specifico raggio di azione, all'interno del quale spostarsi senza limitazioni. Nell'area ritornano la possibilità di travolgere i nemici con un'atletica scivolata, o di balzare sulle spalle di un compagno per raggiungere una nuova collocazione nella mappa. In questo caso, il piccolo robottino Beep-0 sarà ben lieto di offrirci un appiglio, che potremo utilizzare per guidare la planata del nostro eroe attraverso il campo di combattimento.
A differenza di quanto visto in Kingdom Battle, dunque, il combat system si presenta come maggiormente dinamico, grazie a un cambio di direzione che ci ha convinto a pieno. A dispetto di quanto potrebbe apparire a un primo sguardo, il sistema di movimento in tempo reale non va in alcun modo a ridurre la profondità strategica delle battaglie di Sparks of Hope, che, anzi, risultano ancora più stratificate di quanto visto nel predecessore.
A rendere davvero epici gli scontri alla base del titolo sono i già citati Spark, che affiancheranno i protagonisti sul campo di battaglia. Ogni membro del nostro trio di combattenti potrà infatti essere equipaggiato con due creaturine, con conseguente possibilità di liberarne i devastanti poteri durante gli scontri. Ogni Spark vanta un'abilità attiva e un bonus passivo, per un arsenale davvero diversificato di approcci strategici. Da effetti elementali da attribuire ad armi e scivolate alla possibilità di attrarre a sé gli avversari, diventare invisibili o riportare in vita gli alleati KO, gli esserini sono alleati preziosi e indispensabili all'interno del nuovo Mario + Rabbids.
Assegnare le creaturine ai diversi eroi, per poi osservare in azione le sinergie più disparate, ci ha più volte trasmesso una grande soddisfazione, accresciutasi non appena ci siamo resi conto che Ubisoft ha deciso di disseminare nel titolo la bellezza di 30 Spark!
Alcuni di questi entreranno automaticamente a far parte del nostro team per ragioni di trama, mentre il reclutamento di alcuni esemplari richiederà uno sforzo maggiore, legato al completamento di missioni secondarie o ad attività di esplorazione del mondo di gioco. A completare il quadro, ci pensa la possibilità di potenziare ogni singolo Spark lungo un percorso di crescita strutturato in cinque livelli.
Sarete lieti di scoprire che - come già visto in Kingdom Battle - ogni eroe del gioco dispone di un'arma e di un'abilità uniche. Senza troppe anticipazioni, confermiamo che Mario tornerà a brandire le sue due pistole, mentre Luigi non mancherà di scoccare letali frecce dal suo arco. Lanciamissili, bazooka e ombrelli bomba vanno ad arricchire ulteriormente l'arsenale di Sparks of Hope, ognuno con una propria gittata e caratteristiche specifiche.
L'arco di Luigi, ad esempio, colpirà con forza maggiore gli avversari lontani, mentre la lama di Edge è pronta a travolgere tutti gli ostacoli presenti sul suo cammino. Il medesimo discorso vale anche per le abilità individuali a disposizione dei singoli eroi. Rabbid Peach potrà curare le ferite dei compagni, mentre Bowser avrà l'opportunità di evocare piccoli servitori esplosivi da gettare nella mischia. Le possibilità di evocare barriere protettive o di inibire le azioni degli avversari arricchiscono il quadro, donando a Sparks of Hope una profondità strategica davvero notevole. A chiudere il cerchio, ci pensano poi gli alberi delle abilità di ciascun combattente. Acquisendo esperienza nel corso dell'avventura, Mario e compagni aumenteranno di livello e i giocatori potranno sbloccarne nuove abilità, tra scivolate aggiuntive, potenziamenti delle armi, aumento dei punti vita e tantissimo altro.
In definitiva, nel caso in cui non fosse ancora chiaro, il combat system del nuovo Mario + Rabbids è una miniera di risorse, che invita costantemente il pubblico a sperimentare e a provare nuove build. A incentivare una continua ricerca della combinazione perfetta tra eroi, Spark e abilità speciali sono le arene confezionate dal team di sviluppo. Più vari e ricercati di quanto visto in Kingdom Battle, i campi di battaglia di Sparks of Hope si sviluppano spesso su aree piuttosto vaste e contraddistinte da una stimolante verticalità. Coperture, voragini e tubi di collegamento rappresentano elementi da tenere in considerazione nel definire il proprio approccio allo scontro.
Contestualmente, gli avversari non mancheranno di mettere in campo stili di combattimento variegati, con poteri speciali da contenere e limitare. Koopa con pentole al posto dell'elmo rifiuteranno di abbandonare l'arena se non dopo essere stati scaraventati oltre i confini della mappa, mentre inquietanti creature non esiteranno a ricorrere a ghiaccio, fiamme o veleno per piegare Mario e i Rabbids. Nel corso della nostra avventura, non abbiamo mai avvertito un senso di ripetitività o di noia, con ogni mondo di gioco capace di proporre tipologie di scontri differenti.
Molto piacevoli anche le Boss Fight proposte dal titolo, strutturate in fasi e particolarmente articolate. Impegnative al punto giusto, ci hanno visti contrastare le potenti Braccaspark di Cursa, ma anche degli avversari inattesi, che non vogliamo anticiparvi.
Su questo fronte resta solamente il rammarico di non aver trovato un degno erede del Rabbid Fantasma dell'Opera affrontato in Kingdom Battle. Complessivamente, resta invece la sensazione che gli autori avrebbero potuto sfruttare maggiormente il notevole carisma dei villain schierati nel titolo.
Per il suo sequel, Ubisoft Milano ha deciso di rinnovare completamente anche le dinamiche esplorative della serie. Mentre Kingdom Battle proponeva percorsi lineari e obbligati, Sparks of Hope attribuisce piena autonomia ai giocatori, che potranno avventurarsi liberamente sulla superficie di cinque pianeti.
Su ogni corpo celeste, uno speciale NPC - identificato come "Guardiano" - indicherà ai protagonisti la strada da percorrere per avanzare nella quest principale, ma nulla impedisce di prendersi una pausa dedicandosi ad attività secondarie. I più curiosi, del resto, saranno ricompensati lautamente, con l'esplorazione che aprirà la strada all'ingresso in squadra di Spark particolarmente utili e potenti.
Tra uno scontro e l'altro, dunque, Sparks of Hope propone un'apprezzabile selezione di enigmi e puzzle ambientali, da risolvere facendo ricorso ai nuovi poteri a disposizione di Beep-0. In questo sequel, il robottino potrà ad esempio rivelare scale e ponti invisibili o distruggere pareti incrinate. Il risultato è un level design che aumenta di complessità con l'avanzare dell'avventura e che nelle fasi finali sa regalare anche passaggi piuttosto articolati.
Mai impossibili, ma comunque stimolanti, gli enigmi aprono con intelligenza la strada allo sblocco di scorciatoie, che torneranno utili una volta completata la quest principale di ogni pianeta. Sconfitto il boss di turno, si avrà infatti la possibilità di dedicarsi alle attività aggiuntive in piena libertà, con la nostra astronave sempre ben disposta a trasportarci attraverso la galassia.
Sul fronte artistico, ognuno dei cinque pianeti parte di Sparks of Hope presenta un tema dominante. Tra scenari ispirati a Santorini e un intero corpo celeste dal sapore autunnale, il colpo d'occhio proposto è delizioso.
Colori sgargianti, miriadi di dettagli e la consueta follia dei Rabbid riescono a scolpire un universo nel quale immergersi con un assoluto piacere, complice anche un comparto tecnico che - salvo sporadici e lievi cali di frame rate in modalità portatile - si rivela solido. Ad offrire la proverbiale ciliegina sulla torta, ci pensa la colonna sonora, composta da nientemeno che Grant Kirkhope, Gareth Coker e Yoko Shimomura, autori che hanno firmato negli anni le musiche di opere quali Kingdom Hearts e Ori and the Will of the Wisps.
Mario + Rabbids Sparks of HopeVersione Analizzata Nintendo SwitchA qualche anno di distanza dal travolgente debutto di Mario + Rabbids: Kingdom Battle, gli stravaganti conigli Ubisoft tornano ad unire le forze con le icone di casa Nintendo. Da Mario a Bowser, gli abitanti del Regno dei Funghi allestiscono un team di ben nove Eroi, pronti a tutto pur di salvare gli sfavillanti Sparks. Ci sarà ancora speranza per la galassia minacciata dall'oscura Cursa? Consigliamo a tutti i possessori di Nintendo Switch di salire a bordo dell'astronave guidata da Ubisoft Milano per scoprirlo. Con una rinnovata libertà di esplorazione e una componente strategica ancora più marcata, Mario + Rabbids: Sparks of Hope amplia la formula del suo predecessore, confezionando un'esperienza densa di divertimento e carica di stile.
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