Recensione Mars: War Logs per Xbox 360

Un Marte particolarmente inospitale nell'Action-RPG di Spiders

Recensione Mars: War Logs per Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Muovere i primi passi all’interno del Campo di Prigionia 19 richiama alla memoria la grande fuga di Riddick in quel di Butcher Bay. L’anti-eroe interpretato dal possente Vin Diesel e Roy Temperance, carismatico protagonista di Mars: War Logs, condividono la tendenza a non sprecare le parole, una certa propensione alla violenza e l’identico ardore con cui aspirano a riappropriarsi della loro libertà.
    Ma se Butcher Bay ruotava attorno a un sole sconosciuto di un sistema planetario sconosciuto, il Campo 19 si trova su Marte. Anche nella visione di futuro tratteggiata dagli sceneggiatori di Spiders, team responsabile del gioco, l’umanità ha provato a colonizzare il famoso pianeta rosso. Le gioie dei temerari colonizzatori sono state sin da subito pochissime e la situazione è drammaticamente peggiorata dopo che un tremendo cataclisma ha interrotto qualsiasi collegamento con la Terra, trasformato in mutanti metà della popolazione e costretto l’altra metà a schierarsi con una delle potenti gilde che controllano la poca acqua presente. La guerra tra Aurora e Abundance, le due organizzazioni più potenti di tutte, sta ancora infuriando quando l’azione prende il via.

    Una colonizzazione impossibile

    Nella voce del giovane Innocence, partner di Roy per buona parte dell’avventura, c’è tutto un intero mondo che agonizza, che scalcia inutilmente per cercare una boccata d’aria, che si contorce nello sforzo, sterile, di sopravvivere. Ci parla dei cataclismi e delle guerre che hanno reso Marte l’inferno che è, mentre aspetta di raggiungere il Campo 19, prigioniero in un vagone dell’unico treno che raggiunge il carcere.
    Sembrano le mirabolanti premesse di un colossal fantascientifico in grado di tenere testa, addirittura, al mastodontico Mass Effect, ma purtroppo non sono altro che la cartina di tornasole di Mars: War Logs. Un gioco che avrebbe potuto tanto e in buona parte mostra grandi potenzialità, ma che per la maggiore crolla su sé stesso. Orizzonti troppo vasti per essere esplorati in un titolo venduto esclusivamente sugli store digitali di Microsoft e Sony (con relative restrizioni). Ambizioni troppo ampie per essere sostenute a dovere da un budget evidentemente limitato.
    Giunti al Campo 19 e vestiti finalmente i panni di Roy, l’intrigante comparto narrativo invece di potenziarsi progressivamente, comincia ad appiattirsi. Il mondo di gioco resta affascinante e spesso il plot offre momenti inaspettati, ma la necessità di fare i conti con un tempo tiranno (i titoli di coda giungono dopo una quindicina di ore), ha evidentemente castrato l’estro del team responsabile della sceneggiatura. Per forza di cose gli eventi si rincorrono, fagocitando spunti narrativi, psicologie dei personaggi e ulteriori dettagli sulla pur intrigante storia di Marte.
    Il plot, a grandi linee, regge. Roy resta un personaggio sufficientemente attraente. I personaggi principali hanno quel tanto di mordente che basta. Rimane tuttavia il grande rammarico per una trama che avrebbe potuto mostrare molto di più con tempi e mezzi più adatti.

    Purtroppo anche il gameplay persegue le medesime direttive: buone idee e intenzioni, annacquate in numerosi difetti e limiti. Mars: War Logs è un action-RPG piuttosto classico. Tutti i combattimenti sono in tempo reale, per quanto tengano in gran conto le statistiche di attacco, difesa e abbiano un peso rilevante equipaggiamento e abilità che utilizzerete per avere la meglio sugli avversari.
    Visto il contesto fantascientifico potreste aspettarvi battaglie a suon di raggi laser, missili a ricerca e così via. Niente di più sbagliato: Marte è un pianeta povero di vita e di risorse. Il massimo a cui potrete aspirare sono sparachiodi e granate artigianali, ma per lo più affronterete i vostri avversari armati di bastoni, ossi acuminati e così via.
    Un pulsante serve per attaccare, uno per parare, un altro per la schivata: importantissima per portarsi alle spalle degli avversari e infliggergli danni extra. Non mancano semplici comandi da impartire all’eventuale partner (difenditi, attacca, cura), né un menù a scomparsa con cui richiamare le abilità che consumeranno risorse o parte della barra dedicata che si ricaricherà automaticamente nel tempo.
    Purtroppo la maggior parte dei combattimenti si risolverà allo stesso modo: vista la vostra pesante inferiorità numerica, opterete per brevi attacchi alternati a rocambolesche fughe. Nemmeno l’introduzione delle magie cambierà più di tanto le cose, visto che sono generalmente lente da evocare, mentre il ritmo di gioco è piuttosto sostenuto.
    Nelle intenzioni degli sviluppatori c’era anche l’idea di inserire una componente stealth. E’ pur vero che Roy può procedere in assoluto silenzio e sorprendere gli avversari alle spalle, ma il più delle volte non riuscirete ad eliminare le minacce prima di essere scoperti.
    Alla lunga, volenti o nolenti, percepirete una certa ripetitività negli scontri qualunque sia l’avversario che vi troverete a fronteggiare. La relativa velocità con cui si assecondano le battaglie aiutano ad evitare la noia, ma pur contando sull’ampio campionario di tecniche in possesso di Roy, alla fine il modo per avere la meglio sarà sostanzialmente sempre lo stesso, mortificando qualsivoglia aspirazione strategica.

    Più convincente la gestione del personaggio. Tanto per cominciare lo skill tree, diviso in tre rami principali, permette un buon grado di personalizzazione. Non mancano inoltre capacità extra che potrete apprendere accumulando punti elargiti ad ogni nuovo livello d’esperienza raggiunto. Si tratta per lo più di ottenere più bottino dai nemici sconfitti o di migliorare le abilità del personaggio nel crafting: altro aspetto interessante e tutt’altro che secondario, ma anch’esso piuttosto limitato. Raccogliendo rottami e attrezzi, Roy sarà in grado di creare pozioni curative, nuovi munizioni per la sparachiodi e, soprattutto, potrà potenziare armi e armature. Potrete così decidere se rendere la vostra spranga più dannosa o se donargli la capacità di ferire i nemici rendendogli più difficoltosa la deambulazione. Allo stesso modo starà a voi preferire una casacca più robusta o una in grado di curarvi automaticamente più velocemente. Purtroppo, anche in questo caso, non appena si inizia a divertirsi sul serio ci si scopre già alla fine dell’avventura. Non appena l’eroe si fornisce del miglior equipaggiamento e apprende le tecniche più gustose è già tempo di sconfiggere l’ultimo, temibile, nemico.
    Anche dal punto di vista del gameplay insomma, Mars: War Logs resta poco definito, abbozzato, privo di caratteristiche peculiari e in grado di distinguerlo sensibilmente dalla concorrenza. Al tempo stesso però, grazie allo stuzzicante sistema di crafting e a un buon ritmo d’azione, riesce a farsi apprezzare.
    La sensazione di un prodotto riuscito solo a metà si ripercuote naturalmente anche sul comparto grafico-sonoro. Pur privo di bug, si biasimano i rallentamenti, i casi di tearing e la legnosità eccessiva di alcune animazioni. Fortunatamente l’art design dona un pizzico di carattere al tutto, i modelli poligonali sono sufficientemente dettagliati e le texture non sfigurano eccessivamente. Il sonoro, dal canto suo, si barcamena tra un buon doppiaggio, pessimi effetti e musiche appena accennate.

    Mars: War Logs Mars: War LogsVersione Analizzata Xbox 360Mars: War Logs è un action-RPG purtroppo affossato da troppi difetti e limiti per spiccare nell’ormai gigantesco catalogo di PSN e Xbox Live. Il nostro giudizio su questa versione console non fa che confermare luci e ombre già riscontrate nell’edizione per PC, uscita e valutata qualche mese addietro. Gli amanti della fantascienza si lasceranno sicuramente ammaliare dall’ambientazione e dalle premesse narrative, ma in nessun caso dovrete aspettarvi l’epopea marziana che sognate da tempo. Purtroppo sia dal punto di vista narrativo, che da quello del gameplay la creatura di Spiders mostra evidenti manchevolezze dovute sia a restrizioni nel budget che nel poco tempo di gestazione riservatogli. Le potenzialità ci sono e non mancherà chi, accompagnando Roy nella sua avventura, si divertirà, ma se state cercando un buon action-RPG sugli store digitali di Sony e Microsoft non faticherete troppo a trovare di meglio.

    6.5

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