Marvel Ultimate Alliance 3 The Black Order Recensione: tutti contro Thanos

La fine è parte del viaggio: vi raccontiamo la nostra avventura nei panni dei più grandi eroi Marvel contro l'Ordine Nero del Titano Pazzo.

Marvel Ultimate Alliance 3 The Black Order
Recensione: Nintendo Switch
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  • Switch
  • L'Alleanza è stata inattiva per una decade. Dopo le minacce del Dottor Destino e dei Signori del Male, lo spettro della Civil War e le Guerre Segrete, soltanto un pericolo di livello cosmico avrebbe potuto convincere tutto l'Universo Marvel ad unirsi sotto la bandiera del fanservice: Thanos e il suo Ordine Nero. Quale minaccia migliore del titanico villain della Saga dell'Infinito, che ha recentemente spopolato anche al cinema? Eppure di tempo ne è passato: dalla gestazione di Activision, con i primi due capitoli de La Grande Alleanza, siamo passati al terzo episodio in esclusiva per Nintendo Switch, targato Koei Tecmo e Team Ninja.

    Un action con elementi ruolistici che, come abbiamo evidenziato nella nostra anteprima di Ultimate Alliance 3, sembra arrivato un po' fuori tempo massimo, sia sul piano ludico sia su quello strettamente grafico. Al termine di svariate ore di gioco, siamo giunti alla conclusione della nostra avventura nei panni di Avengers, X-Men, Difensori e Agenti dello S.H.I.E.L.D., radunati all'interno del più grande "Assemble" mai visto nel mondo dei videogiochi. Come ci ha insegnato un certo genio miliardario, la fine è parte del viaggio, ed ora siamo pronti a raccontarvi il cammino che ci ha condotto verso questa recensione!

    Infinity Saga

    Nel tentativo di fermare Ronan L'Accusatore, i Guardiani della Galassia si imbattono in alcuni membri dell'Ordine Nero e si ritrovano a combattere contro gli sgherri più potenti di Thanos il Titano per la conquista delle Gemme dell'Infinito. In seguito alla battaglia, però, il gruppetto di eroi spaziali si risveglia sulla Terra e, dopo essersi ricongiunto con Spider-Man e gli Avengers, apprende che le pietre magiche si sono sparpagliate sul nostro pianeta, finendo in mano ad alcuni dei più spietati criminali dell'Universo Marvel.

    Prima che il padre di Gamora e i suoi micidiali subalterni si facciano vivi per reclamarne il potere, i personaggi Casa delle Idee decidono di unire le forze per recuperare le sei Gemme dalle grinfie di alcuni storici avversari: rinasce così l' l'Alleanza, una schiera di guerrieri provenienti dalle fila dei Vendicatori, dei Difensori, degli X-Men e di altri storici gruppi creati da Stan Lee e soci. Le loro avventure ci porteranno a visitare l'Avengers Tower e i tetti di Shadowland, ma anche i corridoi di Attilan e le foreste del Wakanda: l'esperienza si rivelerà insomma estremamente ricca e piuttosto longeva, disseminata di personaggi (sia principali che secondari) capaci di strizzare l'occhio tanto ai fumetti quanto alle recenti scorribande cinematografiche degli Avengers. Ultimate Alliance 3 si nutre quindi di una smodata quantità di fanservice, elemento che farà di certo elettrizzerà gli appassionati della Casa delle Idee. Va però detto che, al netto di qualche flebile trovata interessante, la sceneggiatura del gioco rischia di deludere chi si aspettava un guizzo di originalità rispetto al Marvel Cinematic Universe o ai canovacci della mitologia fumettistica.

    Per intenderci, insomma, non aspettatevi minimamente il livello di riscrittura che Insomniac Games ha operato in Marvel's Spider-Man, e nemmeno il leggero restyling intravisto in Marvel's Avengers di Square-Enix: come già detto, il design dei personaggi si mantiene su standard piuttosto classici e trae palese ispirazione dalle tavole dei più recenti comicbook.

    Il prodotto si rivela dunque conservativo e non molto ispirato, in particolare per quel che concerne le e dinamiche del plot: se siete quei fan a cui basta godersi i Vendicatori Uniti in una missione di stampo piuttosto rigoroso, allora Ultimate Alliance 3 saprà intrattenervi dalla prima all'ultima battaglia, con la sua verve un po' ironica e i continui riferimenti metafumettistici. In definitiva, da un lato abbiamo una buona gestione di tutto il cast, mentre dall'altro un ordito narrativo non troppo coraggioso e poco incisivo.

    Avengers Uniti

    Pad alla mano il nuovo capitolo di Ultimate Alliance ci ha suscitato emozioni un po' contrastanti, dal momento che il gameplay è sì povero di meccaniche, ma l'avanzamento di stampo ruolistico conserva comunque una discreta dose di profondità. Ciascuno dei 36 personaggi giocabili ha a disposizione un moveset di colpi leggeri e un solo attacco pesante, ma può sfoderare fino a 4 tecniche combinando la pressione dei dorsali con quella di uno dei quattro tasti frontali.

    Ogni eroe può poi effettuare una parata e una schivata, alle cui mosse si aggiunge la possibilità di saltare, oscillare o volare, a seconda del guerriero impersonato. Come avrete intuito, i personaggi possono essere racchiusi in differenti tipologie, da quelli abili nella mischia (come Black Panther, Thor e Hulk), fino ai combattenti dalla distanza, tra cui Occhio di Falco e Scarlett Witch.

    Come già detto, l'esecuzione delle mosse e l'impatto dei colpi appaiono piuttosto soddisfacenti, ma a lungo andare ci si rende conto di come alcuni asset siano fin troppo riciclati: vedrete ben poca differenza, per esempio, tra le raffiche fiammeggianti di Doctor Strange e Ghost Rider, e lo stesso vale per i fulmini utilizzati dal Dio del Tuono e da Tempesta.

    Per fortuna, ogni eroe del roster possiede un moveset tutto suo, in grado di replicare fedelmente le movenze e i superpoteri che lo contraddistingue; nella lista di talenti non manca una mossa "Ultimate" da poter utilizzare al riempimento di una specifica barra circolare, che può persino essere combinata con l'attacco finale degli altri membri del party per attivare un'Alleanza Estrema, e scatenare il potere massimo del gruppo contro i malcapitati nemici. Già da questa feature risulta evidente che il gameplay è strutturato per valorizzare la cooperazione: come se non bastasse, sarà infatti possibile mettere a segno una tecnica in combinazione con quella di un compagno, utilizzando una speciale "sinergia" e massimizzando il danno inflitto.

    Dopo avervi descritto come funziona il combat system è opportuno spendere due parole sull'efficacia del gameplay: Marvel Ultimate Alliance 3 è un action che si pone come un ibrido a metà tra un dungeon crawler e un musou.

    Assemble!Come nei precedenti capitoli, anche in Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order potrete utilizzare la co-op per giocare con un amico, offrendo all'altro utente il secondo Joy-Con. Il multiplayer può rivelarsi estremamente divertente, ma anche fondamentale in alcune boss fight o durante gli scontri più impegnativi: i giocatori possono infatti fare gioco di squadra e sincronizzare la Sinergia delle proprie mosse, ma anche giocare d'astuzia e concentrarsi su nemici ed elementi differenti quando la missione impone di stare all'erta su più fronti.

    Bisogna avanzare attraverso livelli che, pur trasportandoci in tante location suggestive, si sono dimostrati abbastanza scarni e ripetitivi sul piano strutturale, una debolezza che purtroppo rende l'avanzamento alquanto blando, nient'altro che una corsa continua verso il prossimo boss. A rendere più vivace l'avanzamento intervengono le schiere di nemici (a volte anche molto numerose) che, proprio come un rudimentale musou, ci permettono di concatenare pugni, tecniche ed esplosioni, in un vortice di semplicistico ma appagante button mashing. Nonostante l'indubbio divertimento che è capace di garantire al fan sfegatato della Marvel, il gameplay di Ultimate Alliance 3 resta comunque decisamente confusionario in alcuni frangenti: anche al netto della semplicità del combat system, la grossa quantità di particellari e l'orgia di individui su schermo finiscono per impoverire la leggibilità dell'azione, soprattutto nei momenti in cui la visuale isometrica si allontana considerevolmente dalla prospettiva del giocatore.

    Crescere con gli Eroi

    Ci aspettavamo qualcosa in più dal gameplay di Ultimate Alliance 3, soprattutto sul versante delle animazioni e della fluidità del gameplay. Team Ninja ha infatti imbastito una struttura ludica troppo simile a quella dei primi due capitoli della saga, restando quindi ancorato ad un concept di oltre dieci anni fa. The Black Order non ha dunque avuto il coraggio di introdurre le giuste innovazioni per svecchiare il franchise.

    Nell'insieme, fanno capolino alcuni spunti ludici che - se approfonditi a dovere - potrebbero rappresentare un buon punto di partenza per gli eventuali capitoli futuri. Ci riferiamo nello specifico al sistema di progressione dell'avventura: l'aspetto ruolistico è infatti preponderante in Ultimate Alliance 3, e benché non sia troppo profondo o impegnativo, ci è sembrato stratificato a sufficienza per impreziosire l'esperienza. Avremo due modi per salire di livello: acquisire XP attraverso le battaglie o utilizzare i Cubi ESP, disseminati lungo le mappe. Progredendo nella storia potremo rafforzare i nostri personaggi in modo quasi automatico, ma nel caso in cui giocassimo alla difficoltà massima, potremmo aver bisogno di praticare un po' di grinding: a tal proposito intervengono le Sfide Infinity, livelli che ci metteranno di fronte a prove a tempo, condizioni speciali e schiere di boss da sconfiggere. Superarli ci permetterà di ottenere materiali utili al potenziamento o, in alcuni casi, persino qualche personaggio giocabile o gli immancabili costumi alternativi per gli eroi dell'Alleanza.

    Il sottobosco di sfide opzionali è piuttosto fitto e può rappresentare, sia durante che dopo la trama principale, un ottimo contenuto endgame per far crescere di livello tutto il roster di Ultimate Alliance 3 e sbloccare ulteriori upgrade o collezionabili. Per quanto concerne il potenziamento (che è strettamente connesso alla progressione) gli eroi potranno essere personalizzati su più fronti, a partire dalle tecniche in dotazione, suddivise in quattro slot che si renderanno disponibili soltanto dopo avere raggiunto un determinato livello.

    Simili abilità andranno a loro volta incrementate tramite il consumo di punti abilità e sfere raccolte in giro per i mondi Marvel. Un ulteriore boost in termini di prestazioni è garantito dagli ISO, ossia cristalli che, partendo dalle composizioni di vibranio (il resistentissimo metallo proveniente dal Wakanda), possono essere equipaggiati per donare ai personaggi particolari upgrade.

    A chiosa, nel menu di gioco campeggia anche il Laboratorio, che include una sorta di skill tree a scacchiera, in cui ciascuna area è dedicata a uno degli attributi in dotazione al combat system.

    Per aumentare i danni, la difesa e la forza degli eroi basterà spendere un determinato quantitativo di monete e punti abilità: grazie a tutte queste possibilità, dunque, il ventaglio ruolistico a disposizione di Ultimate Alliance 3 è in grado di garantire notevoli soddisfazioni. Una simile crescita favorisce persino il replay value, dal momento che evolvere e potenziare ciascun eroe, sbloccandone tutti gli upgrade e costumi possibili, può indubbiamente rivelarsi un valore aggiunto anche dopo la fine della campagna.

    Prestazioni poco eroiche

    Se ci avete seguito fin qui nella lettura, avrete capito che sul versante grafico Marvel Ultimate Alliance 3 non risulta particolarmente brillante. Da un lato, i modelli poligonali sono buoni, anche se un po' troppo plastici, e sfoggiano un livello di dettaglio dignitoso, soprattutto per quanto riguarda i personaggi. Dall'altro, sfortunatamente, tutto il resto, dalle texture agli shader, evidenzia una pochezza disarmante, un lavoro decisamente sottotono rispetto agli attuali standard tecnici.

    A tutto ciò si aggiunge un frame rate poco stabile, che nelle sequenze più concitate fatica a raggiungere persino i 30 fps. La situazione, peraltro, non fa che peggiorare quando passiamo dalla dock station alla modalità portatile: la risoluzione e la pulizia visiva si abbassano notevolmente, impoverendo in maniera vistosa persino le texture dei personaggi. La patch del day one riesce in parte a rendere più stabile l'oscillazione di frame, ma le perplessità sul fronte grafico rimangano in buona sostanza sempre le stesse.

    Marvel Ultimate Alliance 3 The Black Order Marvel Ultimate Alliance 3 The Black OrderVersione Analizzata Nintendo SwitchMarvel Ultimate Alliance 3: The Black Order non è un brutto gioco: ha una storyline piena di fanservice e un cast ricchissimo, sebbene il racconto non brilli particolarmente in termini di originalità. Ci sembra però che sul versante tecnico la produzione sia giunta fuori tempo, e che le manchi un guizzo realmente ispirato in rapporto al concept di dieci anni fa. Nel complesso, elementi apprezzabili come il sistema ruolistico e la mole di contenuti lo rendono un prodotto divertente e scorrevole, seppure concettualmente ripetitivo e poco rifinito. Dal terzo capitolo della serie, ci aspettavamo quindi un titolo capace di svecchiare una formula che oramai sente tutto il peso degli anni sulle spalle. Anche dinanzi a queste mancanze, i fan sfegatati dell'Universo Marvel troveranno in Ultimate Alliance 3 una buona dose di citazionismo tra fumetti, cinema e televisione, capace - anche senza troppe "idee" innovative - di farli sentire pienamente "a casa".

    6.8

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