Recensione Mass Effect 2

Il nuovo capitolo dell'incredibile epopea sci-fi ideata da Bioware! Il team canadese sviluppa un episodio molto incentrato sull'azione.

Recensione Mass Effect 2
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  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • 2148. La Materia Oscura. Non si sapeva cosa fosse o come rilevarla direttamente fino alla nostra prima missione su Marte. La riduzione della massa per energie elevatissime, il Mass Effect, ci ha permesso di viaggiare nello spazio a velocità iperluce e scoprire così che non siamo soli. Dopo la guerra del Primo Contatto contro i Turian, i Mass Relay ci hanno portato alla Cittadella, il fulcro di una civiltà intergalattica di cui non avremmo mai potuto nemmeno immaginare l'esistenza. Con la tragica battaglia contro Sovereign e i Geth, costata all'umanità migliaia di vittime, ci siamo garantiti un posto di diritto nel governo alieno; ma non potevamo sospettare cosa davvero avrebbero significato quegli eventi infausti per il futuro dei triliardi di esseri viventi dell'intera galassia conosciuta...

    Inizio col botto

    Bioware ci riprova a distanza di due mesi dall'uscita di quel Dragon Age che è stato acclamato da critica e pubblico per aver dato un potente scossone al genere dei giochi di ruolo. Ci caliamo dunque ancora una volta nei panni del comandante Shepard, Spectre al servizio del Consiglio galattico, nonchè protagonista di scelte difficili nel primo capitolo della saga. Vecchi salvataggi alla mano, carichiamo la nostra prima partita per vedere se le roboanti promesse sono state mantenute. Tutto sembra normale. La Normandy sfreccia ancora nello spazio, questa volta per una missione ricognitiva di routine in un settore ai margini della giurisdizione del Consiglio. Un asteroide però sembra avvicinarsi in modo anomalo alla nave e comincia a fare fuoco. Le manovre di evasione vengono svolte troppo tardi per evitare i colpi: saranno i Geth?

    Non stiamo a raccontarvi troppo nel dettaglio i primi eventi di gioco perchè ci hanno lasciato letteralmente basiti e vanno vissuti senza anticipazioni di sorta. Iniziando quindi una nuova partita, e selezionando dapprima la cartella in cui eventualmente avete conservato i vostri vecchi salvataggi, vedremo quali sono le scelte effettuate nel primo capitolo e che avranno un'influenza decisiva in quest'ultima incarnazione. Un rapido riassunto mette in evidenza che solo alcune delle scelte compiute sono state reintrodotte, ad esempio chi abbiamo candidato come membro del Consiglio prima dei titoli di coda, i nostri rapporti con Wrex dopo la faccenda di Virmire e chi salvammo tra Ashley e Kaidan. Tuttavia procedendo nella trama, constatiamo con piacere come vengano tenute in considerazione, seppur in maniera indiretta e non direttamente dipendente dai vecchi salvataggi, tutte le missioni che abbiamo svolto nel primo capitolo, lasciando ampio spazio a riferimenti anche molto specifici alle quest secondarie svolte.

    Per chi invece inizia senza un salvataggio pregresso, le scelte compiute sono ovviamente predeterminate e vi lasciamo scoprire quali Bioware ha deciso di implementare per i nuovi giocatori della saga o per chi volesse cimentarsi in un'esperienza differente rispetto al suo vecchio personaggio. Infine segnaliamo l'editor che, come nel primo capitolo, non stupisce affatto data la differenza grafica veramente marcata tra i modelli predefiniti di Shepard maschio e femmina rispetto a quelli creabili da zero con il tremendamente limitato charachter creator in dotazione. Ma certamente questo dettaglio risulta poco più di una piccolezza di fronte a quanto vi attende...

    Primi passi

    Successivamente all'attacco alla Normandy, ci ritroveremo per svariate ragioni a lavorare per una corporazione chiamata Cerberus, che da anni si presta alla salvaguardia della razza umana nello spazio. Avremo a che fare fin dalle prime battute con l'Illusive Man (in italiano, l'Uomo Misterioso), il boss nonchè proprietario della corporazione stessa. Questo losco figuro cercherà di guidarci su un terreno morale grigio e ambiguo tra gli interessi economici senza scrupoli e la protezione della vita nello spazio. Il suo ruolo ricorda da vicino quello che aveva il Consiglio nel primo capitolo, ovvero il punto di riferimento esterno col quale dovremo confrontarci dopo ogni missione. Torna anche la Normandy, migliorata e potenziata dopo l'attacco subìto nell'introduzione. Avendone ampliato anche la capienza avremo ora molti settori della nave, comodamente accessibili tramite un ascensore, e protagonisti di diverse opzioni disponibili al nostro party, dalla selezione delle armi, al laboratorio di ricerca dove studiare degli upgrade per il proprio equipaggiamento, posto che troviamo le risorse e i progetti necessari allo sviluppo dei prototipi. Interessante anche la personalizzazione del proprio equipaggiamento che non solo riesce a dare un tocco in più alle grigie tute che dovremo indossare, per la gioia di tutti gli amanti della personalizzazione, ma che risulta cruciale per implementare gli upgrade sviluppati sulla nave. L'impatto iniziale è dunque abbastanza traumatico... ma in senso positivo! Avremo a disposizione infatti da praticamente subito innumerevoli opzioni di personalizzazione e dovremo districarci anche con il nuovo sistema di combattimento e di gestione del party, radicalmente cambiati rispetto al capitolo precedente. Tutti elementi che così perfezionati aggiungono un ottimo livello di novità a Mass Effect 2 e che donano al tutto un piacevole senso di freschezza e di varietà fin dalle prime battute.

    Percorsi alternativi

    Data la mole di ore necessarie per giocarsi il titolo più volte e verificare che i diversi scenari possibili vengano adeguatamente tenuti in considerazione nel gameplay, non ci è stato possibile testare approfonditamente l'innovativa e plurianticipata caratteristica dell'importazione dei vecchi salvataggi. Avendo però sperimentato le ore iniziali per diversi percorsi, possiamo dire che, almeno all'inizio, la differenza è tangibile, e va al di là del mero riferirsi ad eventi passati durante i dialoghi. Teoricamente, Bioware ha dichiarato che ogni volta che rigiocherete Mass Effect 2, l'esperienza cambierà radicalmente: sembrerebbe proprio che in questo caso le promesse siano state rispettate.

    La sottile linea tra Action e Gioco di Ruolo

    Non appena finite le prime quest introduttive, saremo posti al comando della nuova Normandy con una mappa galattica tutta da esplorare. Se i concetti di fondo, come l'esplorazione dei pianeti, la struttura da shooter tattico e le scelte multiple moralmente ambigue sono rimasti gli stessi, l'impianto di gioco che li supporta è invece stato in larga parte rivoluzionato. La sorpresa più grande è forse però la totale assenza del tradizionale inventario, che dovrebbe caratterizzare ogni gioco di ruolo per definizione. In realtà approviamo appieno questa soluzione così drastica adottata dal team di sviluppo. La classica funzione dedicata all'equipaggiamento è stata rimpiazzata in toto dai soli upgrade sviluppabili nel laboratorio della Normandy ed equipaggiabili su Shepard tramite l'interfaccia di selezione delle armature, e infine automaticamente implementati per gli altri membri del party. La scelta, anche se semplifica la gestione delle partite, non ne snatura la componente ruolistica dato che le scelte vengono effetttuate a monte, quando si scelgono quali upgrade sviluppare. Esiste anche la selezione delle singole armi all'inizio di ogni missione per i membri che ci porteremo dietro che ci permetterà di bilanciare la potenza di fuoco della squadra che decideremo dif ar sbarcare in missione.

    Un altro radicale cambiamento, riguarda la struttura delle quest. Ogni sistema di pianeti che visiteremo per portarle a termine sarà totalmente dedicato al loro svolgimento, lasciandosi alle spalle le vuote lande sconfinate così noiose da completare. Questo d'altro canto comporta che la struttura delle mappe di gioco sia molto più compatta, meno dispersiva e in ultima analisi un pò troppo lineare. Da una parte questo garantisce una varietà nelle sidequests che il primo titolo assolutamente non aveva, ma dall'altra priva i giocatori della componente esplorativa: una via di mezzo sarebbe stata a nostro avviso la soluzione ottimale. Venendo ai combattimenti, anche in questo caso ci troviamo di fronte a un radicale cambio di rotta. Ora infatti ricalcalcano da vicino lo stile ormai in voga di Gears of War, con la differenza di poter mettere in pausa usando il tasto shift per gestire la squadra. Tramite la barra spaziatrice potremo dunque prendere copertura dietro le varie strutture dislocate sulla mappa e premendo insieme anche il tasto direzionale per camminare, le scavalcheremo dove possibile. Infine sono stati cambiati gli shortcut per ordinare al proprio team le diverse disposizioni di battaglia. Premendo un solo apposito tasto, potremo semplicemente delineare un bersaglio per il membro della squadra a cui corrisponde il tasto premuto. A seconda di dove staremo centrando la nostra visuale, assegneremo direttamente un determinato comando. Se ad esempio stiamo mirando una parte di terreno vicino a una copertura e premiamo il tasto Q assegnato a uno dei due compagni, questi si muoverà verso la porzione di terreno selezionata, mentre se stiamo mirando un nemico il risultatato sarà un attacco al massimo del potenziale offensivo con un pronto uso di ogni abilità disponibile al momento. I cambiamenti però non si fermano solo a questa apparente limitazione delle strategie effettuabili -limitazione che sussiste soprattutto nelle fasi più concitate, mentre affrontiamo molti nemici a schermo. Innanzittutto ogni classe potrà equipaggiare un numero limitato di armi, rendendo fondamentale la scelta iniziale di chi portarci appresso e avremo anche di che preoccuparci delle munizioni a disposizione di Shepard mentre la squadra ne disporrà di illimitate. In seguito, ogni nemico avrà, nell'ordine, ben tre tipi di vitalità: gli scudi, l'armatura e infine i punti ferita. Tutte le abilità a disposizione durante un combattimento, saranno quindi adibite alla distruzione specifica di ciascuna di queste tre proprietà, per cui dovremo dapprima abbassare gli scudi, poi sfondare l'armatura e infine danneggiare il corpo vero e proprio del nemico. L'insieme di queste nuove caratteristiche, conferisce a Mass Effect 2 un'impronta molto più marcatamente shooter rispetto al primo titolo della saga, cosa che alla prova dei fatti dona una fluidità maggiore all'azione. Al contrario delle limitazioni riguardo alle mappe, la scelta in questo caso è molto appropriata e l'impronta action risulta molto ben strutturata e divertente da svolgere, seppur limitata nelle scelte tattiche rispetto ad esempio a Dragon Age. Le scelte che dovremo compiere, in sostanza, saranno semplicemente minori in quantità, ma non meno decisive e cruciali: la soddisfazione per aver tirato giù un grosso Mech o un potente biotico è impareggiabile grazie a questo semplice -e per nulla banale- sistema. L'intelligenza artificiale di squadra e dei nemici si attesta anch'essa su ottimi livelli, soprattutto a difficoltà elevate. L'unico difetto rilevato in questo caso è uno sporadico blocco dei compagni, quando intraprendiamo percorsi particolarmente stretti.

    Livelli di Difficoltà

    Fin da subito avremo a disposizione tutti i livelli di difficoltà presenti nel primo capitolo, per la gioia dei giocatori più esperti e dei temerari. Abbiamo completato la maggior parte del gioco al livello appena sotto quello massimo e la sfida ci è parsa adeguata e sempre sul filo del rasoio, mentre a livelli di difficoltà inferiori le cose si facevano via via più semplici, fino quasi all'eccesso. Per godervi appieno Mass Effect 2, consigliamo dunque di giocarlo almeno a livello Normale. In ogni caso la difficoltà può essere modificata anche dopo la selezione iniziale, tramite le opzioni.

    Proseguendo di Mass Relay in Mass Relay...

    L'intero gioco è stato quindi privato di alcune delle componenti più tipiche degli RPG occidentali, assumendo una struttura a metà fra l'action game e il gioco di ruolo. Tuttavia le scelte etiche e morali, la gestione della propria nave e delle abilità del party, nonchè la splendida trama supportata da dialoghi e combattimenti eccellenti, colmano il divario che farebbe rientrare Mass Effect 2 sotto la categoria shooter. Ogni personaggio utilizzabile nel party -ne avremo ben 10 sbloccabili- è dotato di abilità peculiari e di un suo personale skill-tree. Ancora una volta le possibilità di progressione sono state ridotte, rimanendo fedeli a una generale semplificazione del titolo. Anche questo però non deve scoraggiare i giocatori più esigenti. Il numero più elevato di compagni controllabili sopperisce abilmente alla limitata personalizzazione degli stessi, e se aggiungiamo poi le side-quest e le relazioni interpersonali per ognuno, saremo incoraggiati a cambiare frequentemente setup del party e di conseguenza il nostro stile di gioco, garantendoci così un'ottima varietà nel gameplay.

    Per hackare i vari terminali e PDA, dovremo ora affrontare uno tra due minigiochi disponibili: collegare dei circuiti entro un limite di tempo, affrontando una specie di gioco del memory tecnologico, o ricostruire una stringa di dati mentre i firewall cercano di fermarci. Notiamo quindi un netto miglioramento rispetto al primo titolo in questo caso, e finalmente non dovremo più cercare di far passare una freccia tra blocchi pixellosi. Durante la vostra avventura tornerete anche ad esplorare pianeti remoti, sperando che vi portino dei bei minerali nelle vostre tasche. Essendo la ricerca in laboratorio una componente essenziale per proseguire, e richiedendo numerose risorse, la vecchia e noiosa struttura di esplorazione tramite veicolo è stata totalmente rimossa. Ora su molte mappe dei sistemi esplorabili apparirranno delle stazioni del carburante dove potremo comprare, a suon di crediti, benzina e sonde. Una volta che ci avvicineremo al pianeta soggetto di studio, accederemo a un altro minigioco in cui avremo una specie di grafico suddiviso per risorse sulla destra, e il pianeta diviso in aree sulla sinistra. Cliccando col mouse sui settori del pianeta il grafico rileverà un diverso valore, più alto o più basso a seconda della zona, per le risorse probabili che si trovano dove avete puntato il cursore. Quando scansionerete una zona con un picco di risorse dovrete lanciare una sonda, precedentemente acquistata, che vi permetterà di raccogliere i preziosi metalli ed usarli per la costruzione dei vostri prototipi, i cui progetti dovranno essere scovati durante il corso dell'avventura. Il primo impatto con un sistema simile è abbastanza divertente, anche se richiede una precisione maniacale per rilevare le zone di massimo picco, ma alla lunga viene un pò a noia data la ripetitività e l'impronta da "farming" necessaria per la costruzione degli upgrade migliori. Una nota negativa va inoltre all'intero impianto di esplorazione dei pianeti su PC: passando il cursore sul pianeta, avremmo dovuto sentire una vibrazione in corrispondenza dei vari depositi, cosa impossibile per il nostro buon vecchio mouse. Una soluzione differente, magari visuale oltre che tattile e sonora, sarebbe stata quanto meno gradita. Infine tornano anche le missioni di sbarco sui pianeti che andremo a spolpare per accumulare risorse. Potrà capitare infatti che il computer di bordo vi segnali un'anomalia quando approccerete un pianeta sconosciuto. Seguendo i segnali visuali sulllo scanner, ne troverete la fonte, che ovviamente meriterà un'analisi approfondita in prima persona, dando il via alle sotto-quest. Queste missioni addizionali ricalcano quelle che ci venivano assegnate dall'Alleanza nel primo Mass Effect, ma per fortuna il team di sviluppo ha pensato bene di rimuovere del tutto la forte sensazione di deja-vu derivata da una generale piattezza delle locazioni. In questo seguito infatti tutto è stato snellito e confezionato per garantire una varietà grafica e di gameplay unica anche per le missioni secondarie, che ora sono quindi divertenti e sufficientemente varie.

    Paragon e Renegade

    Detti anche "Eroe" e "Rinnegato", questi sono i nomi dei punti che acquisirete relativi alle scelte morali compiute durante il corso della partita. In ogni momento e a seconda della quantità di punti, la lealtà della vostra squadra, le scelte che potrete compiere durante i dialoghi e la trama stessa muteranno. Interessante e decisamente immersiva anche la scelta di introdurre dei quick time events durante i dialoghi, basati proprio sul sistema Paragon/Renegade . Premendo il tasto sinistro o destro del mouse al momento opportuno, potremo dare una brusca svolta alla discussione in corso effettuando una scelta repentina che influenzerà ulteriormente il corso degli eventi. Attenzione anche alle cicatrici sul vostro volto: non vorremmo che giocando a fare i cattivi bambini diveniste dei veri e propri mostri!

    Unreal Engine revised

    Venendo al comparto tecnico e all'interfaccia, segnaliamo purtroppo una tendenza verso l'impronta console. Mass Effect 2 va giocato col pad e su PC questo non è possibile. Non disperate completamente: il gioco è degnamente godibile anche senza il supporto alla periferica aggiuntiva, a discapito però dell'immediatezza. Mancano infatti completamente i supporti per gli shortcut da tastiera e per la rotellina del mouse in qualsiasi menu, con l'unica eccezione della quickbar per le abilità e per la selezione delle armi di Shepard durante i combattimenti. Non capiamo come mai i classici controlli da gaming PC siano stati in parte ignorati, ancor di più se pensiamo che il primo Mass Effect era totalmente ottimizzato per il loro adeguato utilizzo. In ogni caso, per accedere a qualsiasi tipo di menu -come quelli relativi alle quest, ai talenti della squadra e al codex- dovremo per forza premere il tasto Esc e accedere al menu generale; inoltre, laddove ci sarà una barra di scorrimento, saremo obbligati a gestirla tramite trascinamento del puntatore, come nel vecchio Windows 3.1. Tutto questo dimostra una scarsa attenzione verso l'edizione PC del titolo, anche se questa pecca diventa veniale una volta abituaticisi.

    Venendo al comparto tecnico abbiamo anche qui rilevato i tipici difetti del classico porting da console. Soprattutto torna con estremo e sommo disappunto l'assenza totale dell'anti-aliasing. Non è stato possibile in alcun modo abilitarlo in-game, anche sfruttando le forzature del pannello di controllo. Siamo riusciti ad ottenrlo usando nHancer, tuttavia al prezzo di un frame rate un pò instabile e qualche crash di troppo. Dobbiamo però riconoscere come ad alte risoluzioni l'assenza di AA si noti solo in alcune situazioni, e sospettiamo che sia stato implementato qualche filtro a livello software. Segnaliamo anche, purtroppo, una leggera inadeguatezza della risoluzione delle texture, anche con filtri anisotropici 16x attivati per il massimo dettaglio; infine torna il load time dell'UE 3, anche se in maniera decisamente minore rispetto al primo capitolo. Come i più attenti si ricorderanno, le texture verranno caricate in ritardo rispetto ai poligoni, creando spiacevoli bug grafici. A parte tutto però, la grafica è nettamente migliorata rispetto alla prima incarnazione della saga, soprattuto per quanto riguarda le luci, il post processing e le ombre -quest'ultime finalmente mappate a dovere sui volti dei personaggi. Grandi notizie sul fronte delle animazioni invece: sono state infatti migliorate su tutti i fronti dato che non solo i personaggi -dal più inutile NPC, sino al protagonista- hanno un parco espressivo facciale quasi perfetto, ma anche ai loro corpi ora interagiscono nei dialoghi. Un colpo di tosse, un pugno sbattuto improvvisamente sul tavolo, un semplice accavallarsi delle gambe o un improvviso muoversi verso un mobile, sono tutti gesti che sottolineano ancora di più le stigmatizzazioni comportamentali, donando al gioco un'immersione senza precedenti. In generale quindi promuoviamo lo stile e l'impatto grafico di Mass Effect 2 che raramente ci ha deluso durante le nostre partite, nonostante le delusioni dovute all'"effetto porting" che passano in secondo piano di fronte alla magnificenza della direzione artistica.

    Il comparto sonoro e gli effetti si attestano su livelli di eccellenza, con temi musicali, remixati dal suo predecessore, del tutto adeguati alle epiche gesta della squadra di Shepard e un'implementazione del surround e del cambiamento dinamico del suono da Oscar. Il doppiaggio degli attori è ancora una volta degno delle migliori sale cinematografiche, e la traduzione italiana stupisce per la precisa e mai avventata interpretazione, donando al titolo un valore aggiunto per la versione nostrana.

    La Cerberus Network

    Electronic Arts sembra aver fatto le cose in grande: ha creato un intero sistema chiamato Cerberus Network direttamente sui loro server e dedicato allo scaricamento di nuovi contenuti e ad altre piccole novità, come la gestione dei profili online. Per ora non sappiamo nulla nè sui contenuti, nè su come verrà gestito il tutto dato che la Cerberus funzionerà a partire dal lancio ufficiale del gioco.

    Mass Effect 2 Mass Effect 2Versione Analizzata PCNonostante il grande assente anti-aliasing e nonostante pochi altri trascurabili aspetti (come il recupero di risorse), Mass Effect 2 è un titolo imperdibile per ogni appassionato di fantascienza, di giochi di ruolo o semplicemente di avventura. L'estrema cura dedicata alla caratterizzazione testuale e grafica di un intero universo esplorabile e il divertimento aggiunto derivato dall'aumentata immediatezza del titolo, ora scevro da quasi ogni velleità micromanageriale del party, trovano una degna realizzazione nel seguito della saga Bioware più conosciuta. Siamo sicuri che tutti, anche chi non avesse giocato il primo titolo, troveranno in Mass Effect 2 l'avventura sci-fi che da sempre aspettavano. L'insieme di una trama ben strutturata e densa di colpi scena (non capiamo come alcuni colleghi possano averla definita deludente), di una grafica spettacolare e immersiva e di un gameplay perfezionato, solido e divertente è di quelli da non farsi sfuggire: siete pronti per salvare la galassia?

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