Recensione Metal Gear Solid 2: Sons Of Liberty

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Recensione Metal Gear Solid 2: Sons Of Liberty
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  • PS2
  • Pc
  • Finalmente è arrivato

    Dopo una lunga attesa di tre anni il giorno X è finalmente arrivato. L'attesissimo (a dir poco) Metal Gear Solid 2 è giunto finalmente anche sulle nostre PS2 pronto a farci rivivere le forti emozioni regalate dal suo predecessore, ora possiamo finalmente dire: "è tra noi".
    L'hype attorno al nuovo gioco di Kojima ha raggiunto livelli spropositati mai visti per nessun altro videogame, i continui filmati periodicamente rilasciati, le "leggende metropolitane" sulla trama, calendari con countdown nei negozi, blocchetti per le prenotazioni personalizzati e quanto altro non hanno fatto altro che aumentare l'attesa dei videogiocatori che con il passare del tempo è diventata sempre più insostenibile, e l'uscita nei negozi ha in un certo senso un qualcosa di grandioso: innumerevoli copie prenotate ed esaurite in poche ore, fatto che almeno in europa è piuttosto inusuale. Ma la domanda è pressoché obbligata, sarà riuscito Kojima a ripetere quel capolavoro incredibile che è stato il primo Metal Gear Solid, stella polare non solo di un genere ma anche dell'intera storia videoludica? (ovviamente assieme ad altri capolavori).

    Sarà servita tutta questa lunga attesa?

    Per nostra fortuna la tanto ansiosamente attesa versione PAL presenta un succosissimo DVD aggiuntivo nel quale sono presenti diversi filmati tra cui quelli del primo MGS, il making of, delle curiosità sulla realizzazione e quanto altro, certamente un bel regalo per noi europei che dobbiamo sempre attendere più di tutti l'uscita di molti giochi.
    Ma ora passiamo al gioco vero e proprio.
    Metal Gear Solid 2: Sons Of Liberty è certamente un progetto molto ambizioso e Kojima ha rischiato non poco escludendo il mitico Solid Snake dopo sole due ore circa di gioco...non avete affatto capito male, in questa nuova avventura il personaggio che siamo chiamati ad impersonare è Jack, meglio conosciuto con il nome in codice di Raiden, un giovane biondo chiamato a risolvere (da solo) una missione di estrema importanza: salvare il presidente degli Stati Uniti e sventare un possibile attacco nucleare da parte di un potentissimo gruppo di terroristi pronti a qualsiasi cosa pur di raggiungere i propri scopi che si sono impossessati di una piattaforma sperduta nel bel mezzo dell'oceano. Le considerazioni su Raiden non sono certo facili, la sua implementazione al posto del leggendario ed amatissimo Snake ha suscitato le ire di moltissimi fans della serie, ma Kojima è un genio e ha avuto i suoi buoni motivi per arrivare a questa scelta (che ovviamente potete condividere e non condividere). Un paragone tra Snaske e Raiden è comunque obbligato e quest'ultimo si discosta non poco dall'eroe di Shadow Moses, molto più insicuro ed a tratti privo di una forte personalità, sembra non avere la forza di prendere delle decisioni, ma al contrario di quanto si possa pensare questo personaggio non è per niente una scelta sbagliata.
    Queste determinate caratteristiche di Raiden non sono un errore o altro, ma una precisa scelta di Kojima che solo alla fine potrete comprendere.
    Il buon vecchio Snake non viene comunque dimenticato e sarà sempre presente nel corso di questa magica avventura (come lo dovrete scoprire voi).
    Sons of Liberty presenta una trama molto complessa ed ingarbugliata, il filo principale della storia subisce nel corso dell'avventura numerose diramazioni che a volte possono disperdere l'attenzione del giocatore su aspetti secondari, ma è sicuramente una delle travi portanti del gioco: di fatto dopo poco i colpi di scena si susseguiranno con un ritmo molto frequente e gli intrighi politici saranno all'ordine del giorno, ciò non fa altro che accrescere nel giocatore la voglia di scoprire la verità e di andare fino in fondo per vedere cosa si cela all'origine di tutto, nulla è ciò che sembra e il giocatore verrà spiazzato non poche volte lungo l'impetuoso scorrere degli eventi.
    I colpi di scena sono estremamente importanti perché tengono viva una struttura narrativa ottima ma non eccezionale, senza di essi avremmo una trama abbastanza lineare e distante non poco dal primo episodio, questo deve far riflettere.
    Altro punto molto discusso di MGS2 è l'eccessiva dose di elementi sovrannaturali e di avvicendamenti della trama poco riscontrabili nella realtà, durante le sessioni di gioco ciò si avverte, però va sempre ricordato il fatto che questo è un videogioco e che quindi tutto è lecito ( più volte Kojima si impegna a dirlo al giocatore durante il corso della storia), abbiamo con i videogames la possibilità si sognare e di usare la nostra fantasia (una fantasia che ci è già data ma che dobbiamo comunque usare) che non va incamerata in dei rigidi schemi fissi di pensiero.

    I personaggi

    Il primo episodio si distingueva per la grandissima caratterizzazione dei personaggi, questo seguito presenta un buon cast ma non raggiunge purtroppo la caratterizzazione dei personaggi del suo predecessore. Con ciò non sta assolutamente a significare che i personaggi di MGS2 siano un buco nell'acqua, al contrario in confronto a mille altre produzioni sono molto curati ed eccellenti, ma queste considerazioni si riferiscono in rapporto alla caratterizzazione presente in MGS e qui Sons Of Liberty ne esce un po' ridimensionato; dopo quel grandissimo lavoro fatto con il primo episodio era lecito aspettarsi per questo seguito un cast superiore o alla peggiore delle ipotesi equivalente al predecessore in fatto di impatto emotivo e caratterizzazione ma purtroppo non è stato cosi'. Ecco una breve scheda dei personaggi principali che incontreremo in questa nuova avventura (oltre ovviamente a Raiden, Snake ed Otacon).

    Fortune: membro di un'organizzazione criminale, questa donna è in cerca di vendetta per la morte del padre, è talmente fortunata da non essere mai colpita in battaglia, è quindi destinata a non morire nonostante sia in cerca di qualcuno che le doni la pace eterna.

    Vamp: il personaggio più interessante e carismatico. Fa parte della stessa organizzazione di Fortune alla quale è molto legato. Dotato di straordinari e sovrannaturali poteri riesce a far fuori un intero squadrone da solo e senza troppa fatica per poi nutrirsi del sangue delle sue vittime.

    Fatman: questo grassone fa parte del gruppo di terroristi che ha preso il presidente degli USA in ostaggio. E' considerato l'imperatore degli esplosivi ed è un invasato, la spasmodica ricerca di gloria faranno di lui un avversario molto ostico. Fatman gode di una buona caratterizazione, forse migliore di quella di Fortune e Vamp, ma viene reso ridicolo da un paio di pattini che usa in determinate circostanze, ciò fa si che quanto di buono si è fatto per la sua caratterizzazione venga sminuito da questo ridicolo particolare.

    Ninja: esteticamente presenta molte analogie col Ninja di Metal Gear Solid. Chi è veramente?

    Olga: figlia del defunto Gurlukovich questa bella donna russa è a capo di un esercito che appoggia i terroristi, ma non è ben chiaro quali siano i suoi scopi. Olga è un personaggio dotato di una buona caratterizzazione ed è molto importante, peccato però che avrebbe meritato un po' più spazio di quanto ne abbia.

    Ocelot: il doppiogiochista mago del revolver è tornato ed è qui relegato ad un ruolo certamente importante, ma pur sempre quasi di comparsa. E' un personaggio molto ambiguo e viscido e come al solito riserverà molte sorprese al giocatore.

    Solidus Snake: quest'uomo è uguale a Big Boss e su di lui aleggia un alone di mistero. Purtroppo questo personaggio non viene approfondito come dovrebbe e la sua caratterizzazione è piuttosto superficiale.

    Freeze. Don't move!

    Passiamo ora alla giocabilità, che arriva, ve lo dico subito, a livelli altissimi.
    Rispetto al primo episodio sono state inserite molte nuove mosse, per esempio è ora possibile prendere un nemico ed usarlo come scudo, oppure nascondere i corpi dei nemici uccisi per non farsi scoprire nei paraggi, o ancora sorprenderli alle spalle per poter avere da loro degli oggetti minacciandoli e ferendoli con le proprie armi, per non parlare poi della possibilità di rompere le radio che i soldati usano per chiamare rinforzi ed anche di aggrapparsi a dei cornicioni per nascondersi sospesi nel vuoto e magari piombare poi addosso ad un malcapitato terrorista.
    L'intelligenza artificiale dei soldati nemici è stupefacente, se una guardia ne vede un'altra a terra morta o addormentata chiamerà subito rinforzi avendo percepito la presenza di un intruso e si dovrà fare molta attenzione a non far passare troppo tempo dallo stordimento (o morte) dei nemici in quanto via radio un uomo si accerterà periodicamente della situazione e se non risponde nessuno....bhe, arriverà un'unità di rinforzo a controllare la zona.
    I combattimenti con i boss sono ben orchestrati. Anche se purtroppo non troppo frequenti, sono comunque molto vari tra di loro ed offrono divertimento assicurato e spessissimo si dovrà ragionare per capire i punti deboli dell'avversario.
    Tutte queste novità sono stupende e danno una grandissima soddisfazione quando messe in atto, il tutto condito da un sistema di controllo che dopo poco diventa estremamente familiare e preciso (d'altronde è lo stesso del primo episodio, che funzionava già alla grande).
    L'arsenale è sempre lo stesso ad eccezione di due new entry, ossia la pistola spara tranquillanti, che rappresenta l'essenza stessa del gioco (lo stealth game), che favorisce la possibilità di evitare gli scontri piuttosto che buttarcisi a capofitto, comunque questa nuova pistola tornerà utilissima nel corso dell'avventura, è armata con proiettili che entro pochi secondi addormentano il bersaglio (i secondi variano dal punto in cui abbiamo colpito, se colpiamo alla testa il nemico si addormenterà subito, al contrario se lo colpiamo su un piede ci vorranno una decina di secondi circa); esiste anche una versione PSG (fucile di precisione) a tranquillanti.
    L'altra novità è un microfono direzionale che serve ad amplificare dei suoni, torna utile quindi per ascoltare suoni o conversazioni che non potremmo carpire con il semplice udito.
    La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla grandissima cura che Kojima ha avuto per i particolari. Sono presenti nel gioco diverse finezze come la possibilità di scoprire un nemico vedendo la sua ombra proiettata a terra o sui muri e soprattutto l'interattività con i fondali: è ad esempio possibile sparare a delle tubature per farne fuoriuscire del vapore con lo scopo di disorientare il nemico oppure rovinare e distruggere realisticamente degli oggetti.
    Passiamo ad uno degli aspetti più discussi di questo gioco, ossia la pressante presenza di filmati durante il gioco tanto da arrivare al punto in molti di chiedersi se MGS2 sia un film.
    Non si può negare infatti che Mgs2 sia pieno zeppo di filmati e che in alcuni (rari) questi siano invadenti e superflui, ma non si può negare nemmeno che siano evocativi, stupendi ed estremamente interessanti. Si è talmente immersi nella trama che i filmati rappresentano un momento di approfondimento che aumenta sempre l'interesse verso il susseguirsi degli eventi, a volte svelano, altre volte spiegano, ma sempre colpiscono.
    In alcuni casi questi sono abbastanza lunghi (non eccessivamente) ma durante l'avventura non si avverte mai il loro "peso" (tranne nell'inizio dell'avventura con Raiden) e credo che come me anche per moltissimi altri giocatori i filmati siano sempre stati un piacere per gli occhi e non solo.

    Aspetto tecnico

    Subito al sodo: la grafica di MGS2 è splendida nonostante non sia tra le più recenti, soffre di un leggero aliasing e flickering (scalette e sfarfallio), ma la domanda sorge spontanea, e allora?
    Quando si hanno ambienti curati maniacalmente e che rendono benissimo l'atmosfera questi piccoli difetti non si notano assolutamente, la grafica di MGS2 è stupenda, i personaggi sono davvero ottimi e molto belli e nulla è lasciato al caso, le animazioni sono grandiose (interessante notare la differenza di movimenti tra Snake e Raiden, molto più aggraziati quelli di quest'ultimo), ottime texture e nel complesso il risultato globale su schermo è devastante, un impatto visivo splendido nonostante un numero di poligoni su schermo non enorme.
    Le ombre sono realizzate in modo molto realistico e come già detto in precedenza non hanno una funzione puramente estetica ma anche e soprattutto pratica, fatto sta che si estenderanno o ridurranno a seconda dei movimenti del personaggio. Bellissimo è anche l'effetto della pioggia che si rifrange sbattendo sulle superfici.
    Se Mgs2 può essere paragonato ad un film non è solo per i filmati ma lo è ancheper la grafica, le ambientazioni e l'atmosfera: infatti si ha l'impressione di essere proprio dentro ad un film, Kojima ha dato un tocco cinematografico al tutto come se fosse un regista ed il risultato è altamente soddisfacente. Fondamentali a rendere l'atmosfera di Mgs2 altamente cinematografica e coinvolgente sono le musiche che non a caso sono stato affidate e composte da un noto musicista per film ossia Harry Gregson Williams, e il risultato è che Mgs2 ha una sua colonna sonora che potrebbe fare invidia a molti film d'azione di oggi (buono anche il doppiaggio in inglese, particolarmente azzeccato). L'ambiente sonoro è semplicemente perfetto per la situazione ed il motivo trainante del gioco rimarrà impresso per molto tempo nella storia dei videogiochi, non è solo l'inno di Mgs2 ma lo è anche per i videogiocatori che lo hanno tanto atteso, lo è per la PS2 che finalmente ha ritrovato il figliol prodigo.
    E' possibile inoltre per i più fortunati poter ascoltare le musiche di alcune scene in Dolby Digital®5.1 e potete immaginare da soli quale possa essere il risultato.

    Conclusioni

    Giudicare un gioco come Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty non è affatto facile, stiamo parlando DEL gioco per Playstation2, il gioco che di diritto si candida come simbolo anche di questa console come lo è stato Mgs per PSX e che rappresenta una svolta importantissima nel mondo dei videogiochi anche in campo commerciale.
    Un confronto con l'episodio precedente è obbligato e seppur Sons of Liberty presenti ovviamente una grafica stupenda ed una giocabilità superiori a Mgs, il mitico predecessore resta comunque al di sopra della nuova fatica di Kojima.
    In ogni caso questo confronto non è proprio lecito in quanto i due giochi seppur complementari si prefiggono degli obiettivi diversi.
    Alcuni fattori depongono a favore del primo episodio, fattori spesso non secondari come la caratterizzazione dei personaggi molto più approfondita, la trama più avvincente e coinvolgente, un'ambientazione sicuramente più suggestiva, ma qui entriamo inevitabilmente nell'ambito delle opinioni soggettive.
    Questo non vuol dire affatto che Mgs2 sia un gioco mal riuscito, infatti esso è certamente un capolavoro che entra di diritto nell'elite dei videogames, uno dei migliori videogiochi di sempre senza ombra di dubbio.
    Come ci si poteva aspettare Kojima ha creato un gioco molto profondo che affronta delle tematiche politico-filosofiche molto interessanti e toccanti, ed illustra la possibilità di un oscuro futuro il quale purtroppo non si fa troppa fatica ad immaginare. Il problema principalmente affrontato dal gioco è comunque una ricerca del senso della vita in se stesso e di cosa sia giusto tramandare alle generazioni future oltre al "freddo" DNA.
    In fin dei conti questo gioco è contro la guerra e lo dimostra in diverse occasioni, lo spirito stesso e la natura di esso sono a favore della pace e ciò si avverte più e più volte nel corso dell'avventura, non a caso lo scopo principale dei Mgs è evitare lo scontro piuttosto che cercarlo, un gioco che ha dato origine ad un genere: lo stealth game.
    La scelta di accantonare Snake a favore di Raiden è senza dubbio dolorosa ma al contrario di quanto si possa pensare quando ci si riprende dallo shock si capisce che Kojima non ha per niente fatto una mossa sbagliata (anche se sicuramente azzardata) e ci viene data la possibilità non solo di scoprire un personaggio tutto nuovo ma anche di interagire con Snake in diverse occasioni (e vederlo cosi' da angolazioni diverse) nel corso dell'avventura e ciò è semplicemente geniale.
    La longevità di questo titolo si aggira attorno alle 12-16 ore di gioco filmati inclusi giocando a livello normal, (il livello hard è però davvero gratificante e difficile) ma il vero problema è che si vorrebbe che Mgs2 non finisse mai, Kojima ha cosi' ben pensato di inserire nel gioco un numero spropositato di segreti in modo di favorirne la rigiocabilità e non si fa certo fatica a capire che questo titolo sarà giocato e rigiocato più volte come lo è stato per il primo episodio.
    Metal Gear Solid 2 è quindi un vero capolavoro che è riuscito nel difficilissimo compito di non deludere i fans della serie ed anche a giustificare la sua lunghissima e spasmodica attesa, è un gioco che presenta moltissimi lati positivi ma che purtroppo non è esente da difetti che comunque non gli impediscono di raggiungere vette di eccellenza e di porsi come uno dei punti di riferimento del mondo dei videogiochi.

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