Recensione Midtown Madness 3 (2° opinione)

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Recensione Midtown Madness 3 (2° opinione)
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C'è chi DICE
no...

Quarto titolo svilupato dagli svedesi Digital
Illusion (DICE) per piattaforma xbox, Midtown Madness 3 ci catapulta nella
follia del traffico cittadino di due grandi metropoli come Parigi e Washington
D.C, mettendoci al volante di numerose vetture ricostruite sotto licenza e
dandoci la possibilità di seminare il panico nelle le strade insieme a tutta la
comunità Live. Digital Illusion è stata fondata alla fine degli anni ottanta in
Svezia e conta di una sede sussidiaria in Canada che si occupa principalmente di
simulazioni e raramente di giochi; della lunga serie di produzioni videoludiche
per pc, Amiga, ps2, e piattaforme nintendo, solamente Shrek per xbox è stato
sviluppato da questa sede. Lo sviluppo di Midtown Madness 3 è stato affidato
dunque alla sede Svedese, soprattutto dal momento che i responsabili dei due
precedenti episodi, ovvero Angel Sudios, sono passati sotto etichetta Rockstar e
proprio in questo stesso periodo hanno rilasciato Midnight Club 2. Vediamo cosa
sa offrire Midtown Madness 3 nei confronti del suo diretto concorrente e
soprattutto come titolo forte di due vendutissimi prequel e di un robusto team
di programmatori che come pochi hanno saputo sfruttare degnamente la console
Microsoft.

Donne è arrivato l'arrotino...

A seguito di un filmato introduttivo che mette subito in luce la
pura follia che pervade MM3, abbiamo la possibilità di vestire i panni di un
investigatore sotto mentite spoglie, nel cercare di sventare due grandissimi
colpi nelle metropoli di Parigi e Washington. Inizieremo come fattorino per
distribuire i giornali, oppure come pizzaboy dipendentemente alla città scelta e
cambiando via via mestiere arriveremo ad avvicinarci sempre di più al nostro
obbiettivo. Ogni città nella quale si decide di intraprendere la modalità
carriera, prevede ventisette missioni, distribuite tra sette mestieri differenti
e conseguenti diversi obbiettivi da portare a termine; facendo da fattorino
abbiamo il compito di lasciare i giornali in diversi punti della città, passando
attrverso dei checkpoint prima della nostra collega e rivale; successivamente ci
troveremo coinvolti in sfide di differente tipo anche a parità di “mestire”; la
nostra rivale potrebbe arrabbiarsi e decidere di organizzare una sfida
all’ultimo checkpoint con tutti i fattorini della città, oppure potrebbe
sfidarci direttamente in un testa a testa per dimostrarci chi è il migliore.
Successivamene saremo chiamati a prestare servizio come conducenti di taxi,
trasformando il gioco in una sorta di crazy taxy 3, oppure come autista privato,
stuntman o addirittura venditore d’auto e tutti questi compiti prevedono
differenti obbiettivi e maniere per essere portati a temine, ed anche se molto
spesso il tutto si ridurrà ad una gara a tempo verso l’ennesimo checkpoint, la
monotonia è alleggerita dall’uso di vetture sempre diverse, si va dal camion
della nettezza urbana ad una Lotus, e soprattutto da un clima palpabile di
ironia e leggerezza come pochi titoli sanno trasmettere. Avremo a che fare con
superiori e clienti davvero fuori di testa, dall’ispettore bramoso per le calze
a guanto, alla signora VeryWealty che ci ossessionerà e divertirà con la sua
classe da signora ricca, ma anche il gameplay è tutto orientato verso il sano
divertimento spensierato, offrendoci la possibilità di demolire tutti i
numeorossissimi elementi decorativi distribuiti per le città, di passare per i
luoghi più impensabili e di compiere balsi dalla fisica assurda. Non serve
badare alle persone, che si sposteranno a bordo strada e comunque saranno
inconsistenti ed attraversabili dalla nostra vettura, non serve badare con
meticolosità al denso traffico, perchè a seguito di impatti anche frontali,
verremo rallentati di poco mentre le povere auto civili shizzeranno via in
maniera buffamente assurda e non serve nemmeno badare con attenzione alla nostra
vettura, dal momento che i danni che le procuriamo raramente condurranno al game
over e che la fisica che la controlla è decisamente semplice e di facile
apprendimento.

Dedicato al Live

Smessi i panni di investigatore è possibile continuare a
seminare il panico con tutte le auto sbloccate nella precedente modalità, anche
in gare singole che prevedono; sfide Blitz da soli contro il tempo verso i
checkpoint, Checkpoint che come suggerisce il nome, consiste in gare contro
altri avversari che cercheranno di tagliare tutti i punti di controllo prima di
noi ed infine la modalità Giro, che ci lascia liberi di decidere la città, la
stagione, la condizione metereologica e l’ora del giorno, per una visita
cittadina priva dei limiti di tempo, alla ricerca delle colorazioni bonus per
ogni vettura nascoste nei posti più disparati o semplicemente all’insegna del
divertimento spensierato. Fa piacere, riguardo le modalità Blitz e Checkpoint,
che il tempo messoci a disposizione nella prima e le vetture che ci sfideranno
nella seconda modalità, saranno adeguate al veicolo da noi scelto in modo da
garantire sempre confronti bilanciati e soprattutto venendo incontro sia al
videogiocatore inesperto che preferirà vetture lente, che a quello esperto al
volante dei bolidi più veloci. Se si dispone di amici, è possibile organizzare
delle sfide a due giocatori in split screen o fino in otto in system lik; si può
gareggiare nella modalità Checkpoint o dedicarsi alla follia insensata della
modalità Giro, ma purtroppo la disponibilità di sole venti competizioni nel
primo caso e della necessità di inventare qualcosa dal nulla per la seconda,
limita le possibilità di un multiplayer che altrimenti sarebbe potuto essere più
ampio. La causa di tutto ciò non sta però nella mancanza di fantasia da parte
degli sviluppatori, ma nella scelta di rendere esclusive al gioco Live tutte le
altre modalità multiplayer. Il supporto live è pressochè totale, dalla
possibilità di scaricare futuri contenuti aggiuntivi, alla chat vocale anche
durante i non brevi caricamenti, fino all’optimatch per ridurre al minimo i
problemi di lag, che tra le altre cose va detto che si presentano solo quando un
giocatore entra od esce da una partita in corso. Un massimo di otto persone può
confrontarsi (ed insultarsi...) in sei modalità on line; si va dal semplice, ma
forse più creativo Giro, nel quale è possibile fare ciò che si vuole, mettendo
su dal nulla competizioni improvvisate ed assurde; Checkpoint, per il quel vale
quanto detto in precedenza; Caccia all’oro nella quale due squadre da quattro
giocatori devono rubare l’oro degli avversari e portarlo alla propria
postazione, vigilando al tempo stesso al proprio bottino, praticamente un folle
Capture The Flag al volante; Tag, nella quale bisogna evitare di essere l’ultimo
giocatore “toccato” prima dello scadere del tempo; Il Cacciatore; in cui un
giocatore assume le vesti della polizia e toccando gli altri li schiera dalla
sua parte, fino a che l’ultimo che resta intoccato è il vincitore ed infine la
Grande Fuga; in cui lo scopo è tenere un coniglio, come vessillo di vittoria,
per più tempo degli altri, considerato che al tocco con gli avvresari lo si
perde e che trasportarlo significa essere rallentati in velocità di punta e
perdere l’uso della mappa. Inutile aggiungere dunque che si tratta probabilmente
di un titolo realizzato tenendo in mente una volontà di spingere ancora di più
il Live ad entrare nelle case dei videogiocatori, ma che soprattutto risulta
essere con buona probabilità la più divertente esperienza Live di sempre.

Per la
stazione?!!!

Trovarsi per le strade di Midtown Madness 3, significa esplorare delle
meticolose ricostruzioni di Parigi e Washington D.C. basate sulla topografia
delle città; troveremo ogni strada con relative indicazioni, ogni momumento ed
ogni piazza tutte al loro posto, il che risulta in un area di gioco vastissima.
Anche se l’orizzonte visibile non è molto profondo, con una leggera foschia in
lontananza e sia visibile un certo aliasing, il motore grafico riesce a mostrare
a trenta stabili fotogrammi un notevo numero di vetture, pedoni ed elementi di
decorazione, così come un discreto uso di effetti speciali come acqua in pixel
shared e bump mapping sul manto di asfalto, oltre a delle notevoli texture. Ogni
elemento interagibile, dai lampioni alle bancarelle della frutta, presenta una
sua fisica e risponde visibilmente agli impatti, mostrando nel contempo effetti
particellari atti a riprodurre scintille o fumo, inoltre le automobili dei
civili sono discretamente modellate e godono anch’esse della fisica che domina
su tutto l’impianto grafico, così come sono in grado di mostrare le conseguenze
degli urti con evidenti deformazioni. I pedoni sono abbastanza scarni dal punto
di vista poligonale, ma sono amimati sufficientemente bene ed inoltre
contribuiscono con il loro “comportamento” a rendere buffa l’atmosfera, come i
parigini che trasportano spesso enormi scatole nere con la familiare x verde al
centro. Per approfondire meglio la conoscenza degli studi di motion capture,
realizzati per garantire animazioni godibili per i pedoni, è stato pensato di
integrare nelle opzioni un particolare ed istruttivo documento filmato... dalla
visione decisamente consigliata. Continuando per quanto riguarda l’aspetto
visivo di MM3, è impossibile non notare la notevole fattura delle vetture
utilizzabili dal giocatore, sono ricoperte di un finto environment mapping, così
come tutte le auto su schermo, inoltre ogni dettaglio è modellato a dovere e
l’ottima rappresentazione dei danni contribuisce a rendere ancora più
apprezzabile il gran lavoro svolto in questo settore. Gli effetti climatici sono
rappresentati con discreta fattura ed in questo aiuta molto l’ottima
illuminazione ambientale presente in MM3; al tramonto l’orizzonte sarà offuscato
ed il sole basso produrrà ombre allungate, mentre le vetture saranno
visualizzate con un grande contrasto nei confronti dell’ambiente; la pioggia è
rappresentata in maniera abbastanza approssimativa e l’unica cosa degna di nota
è l’asfalto che in queste condizioni, riflette le luci delle auto, ma
paradossalmente non le auto stesse; ed infine di notte la città assume un’altra
faccia, tutte le insegne saranno illuminate e produrranno un notevole effetto
blooming.

Fluffy ti lascerà vivere...per oggi

Gran parte del merito per un’atmosfera così buffa, è da attribuire
all’audio ed in particolare all’ottimo lavoro di doppiaggio nel nostro idioma,
che ha saputo donare una personalità unica ad ogni personaggio col quale avremo
a che fare. In quel di Parigi verremo insultati dai passanti in lingua
originale, ma non appena dovremo ascoltare le direttive di qualcuno, un italiano
dall’accento buffamente francese, verrà ad allietare i nostri incarichi ed anche
le cose più irritanti lo saranno di meno. In Washington gli accenti si
sentiranno di meno specialmente nelle prime missioni e si senitirà la mancanza
del loro apporto al clima generale, ma dall’incontro con l’italianissimo signor
Tortellini in poi, le cose tornaranno alla loro giusta comicità. Gli effetti
associati al rombo dei motori, scintille e quant’altro, sono riprodotti bene e
fanno buon uso dell’ormai usuale dolby digital 5.1, capace di far capire da
quale direzione si sta affiancando a noi il nostro avversario, pur non
disponendo dello specchietto retrovisore. Le musiche sono coerenti col resto di
tutta questa produzione ed accompagnano con melodie spenzierate e leggere le
catastrofi che si scatenano sullo schermo, sono inoltre sostituibili con le
compilation personali salvate su hard disk, ma la gestione delle tracce si
rivela purtroppo carente, dal momento che non consente di stabilire un ordine e
addirittura non fa altro che associare ad una competizione una traccia
specifica, con la conclusione che si finirà per ascoltare la stessa musica fino
a quando non si supera quella determinata sfida.

Live o non
live?

In definitiva ci troviamo di
fronte ad un titolo che fa del divertimento il suo punto forte, offrendo un
totale supporto per il gaming on line e risultando proprio in questo campo come
uno dei più esilaranti titoli live, se non in assoluto il migliore. A fronte di
tale cura per il gameplay, non si è trascurato per fortuna la realizzazione
tecnica che offre un solido motore grafico capace di mostrare una notevole mole
di poligoni ed un buon uso di effetti speciali, anche se mostra il fianco in
quanto ad aliasing e a clipping all’orizzonte. Come già detto, MM3 stupisce per
varietà e divertimento che può offrire on line, ma al tempo stesso può deludere
se non si ha la possibilità o non si vuole accedere al servizio live. Dal
momento che le più divertenti modalità multiplayer sono riservarte alla rete e
che in split screen o in system link, sono disponibili solo poche possibilità
multigiocatore, la longevità ed il divertimento off line sono dunque da
ricercarsi principalmente nella ricerca delle colorazioni aggiuntive nella
modalità Giro ed in una modalità Carriera, che per quanto interessante ed utile
al fine di sbloccare alcune vetture, non è di certo molto longeva.

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