Monster Hunter Rise Recensione: come se la cava su PC?

Monster Hunter Rise fa il suo esordio su PC con un porting capace di valorizzare i punti di forza dell'ultimo capitolo della saga Capcom.

Monster Hunter Rise PC
Recensione: PC
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Lo scorso 26 marzo, Monster Hunter Rise ha segnato il ritorno in grande stile della saga di Capcom nell'ecosistema ludico di Nintendo, con una proposta che mescolava abilmente tradizione ed innovazione per regalare ai fan una tappa eccellente nel percorso evolutivo del franchise, tra grandi miglioramenti alla qualità della vita, feature inedite di spessore e un bagaglio contenutistico decisamente ricco. Pur conservando intatto il "sapore ludico" della serie, Rise ha infatti introdotto elementi ormai irrinunciabili come i Canyne cavalcabili, e provveduto ad ampliare il gameplay con nuove meccaniche come quelle legate agli insetti filo o alla Fauna Endemica (per maggiori dettagli, vi invitiamo a leggere la nostra precedente recensione di Monster Hunter Rise).

    Visti i pregi dell'offerta, è facile intuire come la prospettiva dell'esordio su PC dell'ultima fatica del team di Ryozo Tsujimoto abbia titillato - e non poco - l'interesse dell'utenza, pronta a verificare con la solidità di questo nuovo porting. Fortunatamente l'opera di conversione portata avanti dallo studio giapponese ha dato i frutti sperati: al netto di quale piccola flessione qualitativa, la versione PC di Monster Hunter Rise rende onore al buon nome della Gilda dei Cacciatori, pronta ad ampliare le sue fila con un esercito di nuove leve.

    Le gioie della caccia

    Prima di procedere con l'analisi dei valori tecnici di Monster Hunter Rise, vale la pena di definire ancora una volta i tratti dell'operazione portata avanti dal team di sviluppo, a maggior ragione considerando quanto spesso il termine porting venga associato a processi di trasposizione non proprio brillanti né virtuosi.

    D'altronde anche i trascorsi di Capcom su questo specifico fronte non sono esattamente impeccabili, per quanto il crescente interesse della compagnia per il mercato PC abbia portato ad un progressivo aumento nella qualità dei port pubblicati. In buona sostanza, per valutare correttamente l'esito di queste produzioni, bisogna considerare tanto le caratteristiche delle piattaforme coinvolte quanto delle del prodotto in sé, che determinano dei limiti connaturati nel processo di adattamento. Nel caso di Monster Hunter Rise, ad esempio, parliamo di un titolo concepito per una console con una assetto "muscolare" molto lontano da quello del PC medio, che ha imposto agli sviluppatori una gestione oculata degli asset in relazione alle risorse hardware disponibili. Partendo da questi presupposti, è dunque sbagliato aspettarsi che il passaggio da Switch a PC abbia innescato una vera e propria rivoluzione dal punto di vista grafico, ma questo non vuol certo dire che il prodotto finale sia pigro o rinunciatario. L'edizione da scrivania di Rise si conferma infatti come un prodotto ben tornito e assolutamente godibile, forte di migliorie che - in linea di massima - tendono ad esaltare i pregi del comparto ludico e artistico della produzione.

    L'aumento del frame rate, in particolar modo, ha conseguenze più che positive sull'efficacia complessiva di un gameplay fluido come non mai, sostenuto da un combat system che per forza di cose risulta più preciso e reattivo, senza contrappassi degni di nota. Per quanto il pad - almeno dal nostro punto di vista - resti la periferica migliore per godersi l'esperienza confezionata da Capcom, anche la combo mouse & tastiera si dimostra efficace nel supportare le imprese venatorie dei giocatori, che possono ridefinire liberamente l'assegnazione dei tasti in base alle proprie esigenze.

    Sebbene l'interfaccia non abbia subito particolari interventi di rettifica, la disposizione degli elementi e la gestione dei comandi non lascia emergere criticità significative, mentre l'utilizzo della tastiera rende l'uso degli slot rapidi molto più immediato, facilitando l'accesso ad oggetti potenzialmente salvifici. Insomma, quale che siano le vostre preferenze sul versante dei controlli, la versione PC di Monster Hunter Rise è perfettamente in grado di offrire agli appassionati decine d'ore di spasso e vagonate di fomento battagliero, non solo replicando le qualità dell'edizione per Switch ma rinsaldando ulteriormente i punti di forza della sua formula ludica.

    Un porting solido e curato

    Come anticipato, l'esperienza trae grande beneficio dall'incremento del frame rate, che si mantiene solido grazie al buon lavoro svolto dal team sul fronte dell'ottimizzazione e alla malleabilità dell'ottimo RE Engine.

    Durante le nostre prove, infatti, non abbiamo avuto alcuna difficoltà a mantenerci oltre la soglia dei 60 fps con la risoluzione fissata a 4K (anche qualcosa in più alterando la scala di rendering), il tutto impostando al massimo i settaggi disponibili. Come spesso succede con i porting da console, la gamma delle opzioni non è particolarmente vasta - tutt'altro, in effetti - ma quelle disponibili offrono comunque un discreto livello di scalabilità, in linea con i requisiti PC di Monster Hunter Rise pubblicati da Capcom. Abbiamo inoltre notato una buona distribuzione del carico di lavoro tra GPU e CPU, che nel nostro caso raramente ha spinto l'hardware oltre il 55% della sua capacità massima. Permane qualche occasionale fenomeno di struttering, tendenzialmente slegato dall'effettivo affollamento dello schermo, che però non arriva mai ad intaccare la fruibilità del gameplay.

    Durante il gioco online, finalmente benedetto da una chat vocale intergrata, può capitare di incorrere in qualche singhiozzo più significativo, ma comunque nulla di realmente problematico. Stranamente, questi disturbi sembrano diventare più frequenti attivando il limitatore del frame rate (presente tra le impostazioni), e pertanto vi invitiamo a non utilizzarlo.

    Discorso diverso per il v-sync che, in assenza di soluzioni alternative, vi consigliamo di mantenere sempre attivo per evitare l'insorgenza di fastidiosissimi fenomeni di tearing. Tornando all'infrastruttura di rete, le particolari condizioni in cui abbiamo testato il gioco (con un numero molto limitato di utenti attivi) ci spingono ad esercitare una certa cautela nel soppesare la stabilità del comparto online, ma possiamo comunque dirvi che non abbiamo riscontrato inciampi di rilievo.

    Va da sé che le considerazioni fatte finora vanno inquadrate nella cornice di un titolo che - per sua natura - non è certo avido di risorse, anche se il team ha arricchito la proposta con un buon numero di miglioramenti grafici.

    Gli sviluppatori hanno infatti sostituito la stragrande maggioranza delle texture con nuove versioni in alta risoluzione, valorizzate da un metodo di filtraggio più efficace e dall'utilizzo di diverse tecniche di antialiasing. Come risultato, l'immagine appare nettamente più pulita e gradevole, tanto da mettere in risalto dettagli precedentemente indecifrabili (o quasi) nel design di armi, armature e mostri, da sempre tra gli aspetti più apprezzati della serie. Va però detto che queste migliorie possono finire per evidenziare alcune asperità ereditate dalla versione originale: elementi come la mole poligonale, la resa del fogliame o l'illuminazione non hanno infatti ricevuto ritocchi davvero consistenti, mentre l'effettistica ci è parsa più generosa in alcuni frangenti, ad esempio per quel che riguarda i riflessi sull'acqua. Anche le ombre appaiono ben più morbide e definite di quanto non fossero su Switch, anche se purtroppo l'aggiornamento "a corto raggio" del LOD tende a generare un visibile pop-in delle lightmap.

    Avremmo inoltre apprezzato se lo studio avesse provveduto ad aumentare il frame rate delle scene d'intermezzo, ferme a 30 fps, che talvolta spezzano in maniera disarmonica la fluidità del gameplay. Il bilancio complessivo della produzione si attesta comunque su valori più che positivi, con la complicità di una direzione artistica che delizia lo sguardo con un caleidoscopio di panorami incantevoli e ricchi di particolari, avvalorati da una buona implementazione dell'HDR, coerente con i lineamenti stilistici del titolo.

    Merita sicuramente una menzione anche il supporto ai pannelli ultrawide, che certamente farà la gioia degli estimatori della diagonali più "esotiche". La proposta di Capcom ha insomma tutte le carte in regola per soddisfare le aspettative dell'utenza PC che, a quasi un anno dall'uscita della versione Switch, presto potrà finalmente varcare i cancelli del villaggio di Kamura per scalare ancora una volta i ranghi della Gilda dei Cacciatori.

    Monster Hunter Rise Monster Hunter RiseVersione Analizzata PCA quasi un anno dall'esordio di Monster Hunter Rise su Switch, l'attesa dei fan su PC è stata ripagata con un porting di valore, che non solo conserva i pregi della versione originale ma li esalta con una buona raccolta di migliorie tecniche. Al netto di qualche fluttuazione nella resa complessiva della proposta, la nuova edizione di Rise ha quindi tutte le carte in regola per offrire al popolo di Steam decine d'ore di spasso venatorio e scontri epici, valorizzati da una fluidità inedita per il titolo di Capcom. Vi ricordiamo che il voto riportato al termine dell'articolo fa riferimento esclusivamente al lavoro di conversione e non riguarda il valore del gioco in sé, definito con la recensione della versione per Nintendo Switch.

    CONFIGURAZIONE PC DI PROVA

    • CPU: i7 7740X
    • RAM: 16 GB DDR4
    • GPU: RTX 2080 Super
    8

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