1
Speciale Videogiochi
Non solo Ganados: tutte le bestie di Resident Evil 4 Remake

Ardua, a tratti frustrante ma anche estremamente appagante: non ci sono forse aggettivi migliori per definire l'intensa storia d'amore che abbiamo vissuto con Moonscars, il nuovo sorprendente titolo con cui ha esordito sul mercato il piccolo studio indipendente Black Mermaid, anche grazie al supporto del publisher Humble Games.
Moonscars è disponibile dal 27 settembre su tutte le piattaforme di gioco e al day one per gli abbonati Xbox Game Pass (se ve li siete persi, ecco tutti i titoli indie in arrivo al day one su Xbox Game Pass nei prossimi mesi), un motivo in più per provare questo nuovo action in 2D che mischia sapientemente soulslike e metroidvania per poi aggiungere al tutto una spolverata di roguelite.
C'era una volta uno Scultore dotato di immensi poteri che voleva costruire un mondo a sua immagine a somiglianza. Per fare ciò, decide di creare il suo esercito personale, i Clayborne, i nati dall'argilla, attraverso i quali prendere il controllo di una terra oscura, piena di pericoli e belve assetate di sangue.
Tra questi c'è anche Grey Irma, l'eroina di cui siamo chiamati a vestire i panni subito dopo uno scontro con vari nemici in cui viene sconfitta, perdendo i sensi. Ci risveglieremo, senza memoria, grazie a una voce che ci sussurra di trovare lo Scultore. Inizia un lungo viaggio nel tenebroso universo che fa da sfondo a Moonscars, sotto la supervisione di un'entità affamata che vigila sul mondo: una Luna che si nutre di morte e sangue, un elemento narrativo molto importante che si riflette poi in modo diretto sul gameplay.
La storia di Moonscars è criptica, misteriosa e ricca di intriganti personaggi con cui interagire nel corso delle otto ore necessarie ad arrivare ai titoli di coda. Affascina il giocatore quel tanto che basta per spronarlo a volerne sapere di più e svelare tutti i segreti e la lore del racconto - non localizzato in italiano - ideato da Black Mermaid. La forza narrativa della produzione non è un fattore da sottovalutare in quanto è fondamentale anche per "digerire" al meglio le numerose dipartite lungo il nostro cammino. Moonscars è infatti tanto difficile quanto assuefacente grazie a un gameplay che funziona sin dai primissimi istanti della partita.
Come spiegato in apertura, Moonscars combina i generi soulslike e metroidvania per dare vita a un'opera che bastona il giocatore disattento e frettoloso per premiare invece quello paziente e voglioso di avventurarsi in ogni angolo della mappa. L'esplorazione è il fulcro intorno a cui ruota il gameplay del titolo: pensare di poter andare dritti verso l'obiettivo è una scelta che non pagherà in alcun modo per via della Luna che si staglia minacciosa all'orizzonte.
Ad ogni nostra morte l'entità diventerà più affamata e i nemici da affrontare ancora più forti. L'unico modo per ristabilire l'equilibrio iniziale è offrire in sacrificio alla Luna una delle rare ghiande che si possono trovare nella mappa. Il frutto secco diventa quindi l'oggetto più prezioso che possiamo trasportare e il suo utilizzo deve essere fatto con il contagocce. Più volte periremo, più le nostre offerte ridurranno le scorte, instaurando quell'ansia di morire che va ben oltre quella tipica di perdere le anime accumulate in un qualsiasi capolavoro From Software. La raccolta delle ghiande non è però la sola ragione per cui Moonscars ci invita a esplorare. Sparsi nei livelli, troveremo anche diversi potenziamenti permanenti che incrementeranno il danno inflitto dalla nostra spada ma anche la barra della salute e quella dell'Icore, l'essenza che permette di lanciare magie e ricaricare in qualsiasi istante la vita di Grey Irma. Ogni macrozona è costituita da alcune aree subito accessibili e da altre invece temporaneamente bloccate, in cui potremo mettere piede solo con particolari poteri che otterremo dopo aver ucciso il boss di turno.
Prima di affacciarsi alle battaglie con questi ultimi - straordinariamente evocative e diverse fra loro - suggeriamo di setacciare tutte le zone aperte per cercare di arrivare agli scontri il più corazzati possibile. I boss, così come i normali mob, sono coriacei, resistenti, con un range d'attacco molto ampio e colpi dotati di tracking, che inseguono la protagonista e la costringono talvolta a cambiare la direzione della schivata all'ultimo istante.
A tal proposito, l'assenza della stamina aiuta nei combattimenti, tuttavia vi consigliamo di non servirvi del dash fino allo sfinimento: tra una schivata e un'altra c'è un lasso di tempo di attesa, quel tanto che basta per venir raggiunti da un attacco del nemico, quindi è necessario eseguirle con attenzione.
Trovare dunque quel power up in più che incrementa anche solo una delle caratteristiche di Grey può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta e, di conseguenza, tra il perdere o meno un prezioso frutto. È importante poi sottolineare come questi combattimenti di "fine mondo" siano trial & error e richiedono pertanto alcuni tentativi prima di poter apprendere i pattern d'attacco di ogni boss.
Ancora una volta, si evince l'importanza di raccogliere tutto ciò che Moonscars ha da offrirci durante il nostro peregrinare (e nel frattempo provare a morire il minor numero di volte possibili) e avere così tutto il tempo e le ghiande necessarie per imparare il moveset dell'avversario.
Il combat system di Moonscars è basilare: un attacco rapido e uno caricato, il parry che si somma alla schivata e un colpo speciale che, oltre a infliggere danno, permette di stordire temporaneamente una creatura. Il feeling del sistema di combattimento ci è parso ottimale e in grado di far percepire, pad alla mano, gli impatti dei fendenti sui corpi dei nemici, a vantaggio della piacevolezza dell'esperienza ludica.
A garantire ulteriore profondità alla formula di Moonscars ci sono poi le magie che potremo sbloccare nel profondo albero delle abilità di Grey Irna e che ci consentono ad esempio di evocare bambolotti esplosivi o uno sciame di parassiti che infligge danni passivi agli avversari.
Per costruire la nostra build preferita bisognerà spendere nei pressi degli specchi (i punti di salvataggio e di teletrasporto del gioco) la cosiddetta "polvere d'ossa", l'equivalente delle anime di Dark Souls, utile anche per acquistare i talismani da equipaggiare al fine di ottenere diversi bonus passivi.
Infine, ogni volta che uccideremo un mob, riempiremo un'apposita barra che ci permetterà di attivare importantissimi e utilissimi potenziamenti - per citarne un paio, incremento della probabilità di danno critico o della velocità di ricarica della salute - che si sommano fra loro e che perderemo solo in caso di morte. Nel complesso, ci vorrà del tempo per studiare e assorbire le meccaniche di Moonscars ma quando queste inizieranno a scorrere nelle vene, si entrerà in un gameplay loop da cui sarà molto difficile staccarsi. Sul fronte del level design, il lavoro svolto da Black Mermaid è stato encomiabile. Le mappe non sono particolarmente complesse ma il rischio di perdersi e non sapere più dove andare è sempre dietro l'angolo. Tutte le microzone di ogni area principale sono interconnesse fra loro grazie a scorciatoie e passaggi segreti che premiano il giocatore specialmente in caso di morte, consentendogli di raggiungere con più facilità il punto dove recuperare la polvere d'ossa persa.
Troviamo poi alcune brevi fasi platform, non particolarmente articolate ma che in ogni caso richiedono una discreta dose d'attenzione, soprattutto perché il tasto del salto, quando ci si affaccia al bordo di una piattaforma, non è sempre perfettamente responsivo, costringendoci a dover ripetere più volte la stessa manovra in caso di fallimento.
Lato estetico, infine, la pixel art alla base del profilo visivo è ben riuscita ed ulteriormente esaltata dagli effetti di gore legati all'amputazione degli arti dei malcapitati. Gli scenari sono oscuri, macabri, e capaci di trasmettere agli utenti quel senso di solitudine e paura tipico di un'opera così punitiva, per quanto sul lungo periodo rischino di diventare piuttosto ripetitivi. Abbiamo provato Moonscars su Xbox Series X e il gioco si è dimostrato fluido, senza alcun rallentamento anche nelle fasi più concitate e con diversi nemici a schermo.
MoonscarsVersione Analizzata PCBlack Mermaid esordisce con un action brutale e punitivo ma che al contempo riesce a regalare grandi soddisfazioni una volta apprese le diverse sfumature che caratterizzano il suo gameplay. Moonscars è un'avventura con poche sbavature e attinge con coraggio dai mondi di soulslike e metroidvania per proporre una serie di interessanti soluzioni, la Luna e i potenziamenti temporanei su tutte, che rendono ogni singola sessione quasi sempre imprevedibile e appassionante.
Che voto dai a: Moonscars