Recensione Mortal Kombat II

Playstation retro’ store

Un grandissimo classico del passato riemerge grazie a Digital Eclipse, pronto ad inondare di sangue lo scintillante case di Playstation 3. Era il lontano 1993 quanto Mortal Kombat II fece breccia in tutte le sale giochi del globo facendo letteralmente impazzire i fan di questa serie nata giusto un anno prima ma gia’ ricca di successo. Midway riprese quanto di buono aveva creato con Mortal Kombat e lo farci’ con 12 terribili personaggi e una serie allettante di mosse e colpi finali: le macabre Fatality. Mai si era vista cotanta violenza in un videogames, se non dal predecessore. Friendship e Babality imposero un impronta piu’ spiritosa al titolo ed evitarono probabilmente pesanti censure da parte delle pubblice istituzioni. Le critiche furono molte ma non tali da compromettere l’uscita, e la continuazione, di questa saga che divento’ una delle piu’ famose e giocate della storia dei picchiaduro bidimensionali. Playstation 3 ci propone ora, all’irrisoria cifra di 2 euro e 99 centesimi, di rivivere la storia dei videogames con l’aggiunta di una inedita modalita’ online.

Flawless Victory!

Mortal Kombat fu il primo picchiaduro ad introdurre una trama dettagliata e perfettamente integrata nel contesto di un gameplay che, almeno finora, non ne aveva mai dimostrato la necessità. Il secondo capitolo della saga non deluse minimamente nemmeno sotto questo punto di vista; le vicende narrate in questo sequel raccontano dell'ira di Shao Kahn, sovrano dell'Outworld, il regno oscuro che ogni mille anni tenta di conquistare il nostro pianeta, e della punizione di Shang Tsung, suo generale sconfitto da Liu Kang durante il precedente torneo. A questo nuovo scontro tra il bene ed il male parteciperanno molti dei vecchi concorrenti tra cui il monaco Liu Kang, il non-morto ninja Scorpion, ancora a caccia di vendetta nei confronti del suo rivale Sub Zero, il Dio del Tuono Raiden, sempre più ambiguo e potente, ma anche nuovi guerrieri, come il maggiore Jason "Jax" Briggs, incaricato di ritrovare Sonia Blade, scomparsa nel precedente torneo, e Baraka, che fu il responsabile del massacro all'ordine di appartenenza di Liu Kang.
All'aumentare dei concorrenti corrispose anche un generale approfondimento del gameplay: molte più mosse speciali (ovviamente rapportate agli anni in cui uscì), un ritmo di gioco ben più serrato ma, soprattutto, tante "Finishing Moves" e segreti da svelare. Le Fatality, sempre più sanguinose e grottesche, furono affiancate dalle buffe Babality (che trasformano in un infante in fasce il concorrente sconfitto) e dalle esilaranti "Friendship" (durante le quali il vincitore si prodiga in goffi balletti).
Insomma Mortal Kombat 2 fu una delle hit più insospettabili del 1993, capace di reggere tranquillamente testa a Street Fighter 2 e a Fatal Fury 2 (ma più in generale ai molti beat'em up per Neo Geo nati proprio in quel periodo). A distanza di quasi quindici anni da quei giorni di gloria andiamo a scoprire insieme se questo titolo Midway ha ancora le carte in regola per entusiasmare il suo pubblico.

Arcade perfect?

Ci si aspettava davvero molto dai Digital Eclipse dopo le ottime trasposizioni di vecchi arcade su Xbox360 (Castlevania: SOTN in primis) ma Mortal Kombat II rimane probabilmente uno dei loro lavori meno riusciti fino ad ora. Visivamente i menu’ sono poveri di stile e accompagnati da un sonoro piu’ irritante che invitante. La schermata che accompagna al titolo non rende onore alla qualita’ del titolo mostrando un piccolo cabinato senza forma ne sostanza. Il gioco fortunatamente non ha ricevuto trattamenti in egual misura mostrandosi in tutta la sua genuinita’ e bellezza degli anni addietro. Nessuna modifica, sia nel bene che nel male, per quanto riguarda il livello grafico, la fluidita’ e le animazioni. Anche il comparto audio e’ rimasto invariato mantenendo quel feeling brutale e sanguinolento che ha contraddistinto l’ormai vecchio coin-op. Questa versione emulata da PS3 soffre di alcuni piccoli problemi, che pero’ non influiscono minimamente sull’ottima esperienza ludica. La sparizione delle ombre dei personaggi in alcuni stage e l’improvvisa mancanza dell’audio dopo essere entrati nel menu’ di pausa sono gli errori piu’ eclatanti che possiamo riscontrare. Per rendere MKII un Arcade Perfect bastava davvero poco, viste anche le enormi potenzialita’ di Playstation 3, e vedere un pilastro degli almanacchi videoludici essere trattato cosi’ fa veramente un po’ male. La presenza della modalita’ online rende sicuramente il titolo molto piu’ appetibile e ne guadagna in longevita’. Si possono creare o cercare partite pubbliche, oppure invitare direttamente qualcuno dalla vostra lista amici del network Sony. La qualita’ della connessione dipendera’ dalla vostra velocita’ di banda ma si mantiene cmq molto stabile nella maggior parte dei casi. Una voltra trovato il vostro avversario potrete continuare a sfidarlo round dopo round fino alla disconnessione di uno dei due giocatori. Grave la mancanza di un supporto headset che ne limita davvero il divertimento. Altra piccola pecca e’ da rivolgere alla classifica online, davvero poco congeniale e poco aggiornata, quasi abbandonata a se stessa. Sul comparto giocabilita’ il titolo esprime il massimo delle sue potenzialita’. Il Sixaxis risponde bene ai comandi, eseguire le mosse dei personaggi e’ dannatamente semplice ed intuitivo. Sia per i novelli che per gli estimatori del genere sara’ una passeggiata padroneggiare il sistema di controllo sin dalle prime partite. Il lato prettamente user-friendly dei cabinati primi anni 90 e’ stato mantenuto in modo perfetto e riadattato ad un joypad di nuova concezione come quello per Playstation 3