Mortal Shell Recensione DLC The Virtuous Cycle: da soulslike a roguelite

Il DLC di Mortal Shel cambia il volto del soulslike, trasformandolo in una sorta di roguelite alla Hades: scopriamolo nella nostra recensione.

Mortal Shell Recensione DLC The Virtuous Cycle: da soulslike a roguelite
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Dopo averci deliziato con i taglienti riff dei Rotting Christ e le atmosfere autunnali del DLC Rotten Autumn, Cold Symmetry prosegue la sua opera di aggiornamento e perfezionamento del suo Mortal Shell (per approfondire, recuperate la recensione di Mortal Shell). L'intrigante soulslike uscito poco più di un anno fa è ancora in grado di reinventarsi, come dimostra il nuovo DLC The Virtuous Cycle, distribuito gratuitamente nella settimana di lancio per celebrare l'arrivo su Steam (ma è disponibile anche su console ed Epic Games Store), e ora venduto al costo di 6,99 €.

    Un prezzo davvero irrisorio per il numero potenzialmente infinito di ore che è in grado di regalare, oltre che per la sua capacità di stravolgere, pur mantenendolo familiare, il titolo base. L'idea dietro questo DLC è tanto semplice quanto brillante: e se si trasformasse un action/RPG dalla struttura soulslike come Mortal Shell in una sorta di roguelite à la Hades? Il risultato è per l'appunto un circolo virtuoso (o vizioso, dipende dai punti di vista) di morte e disperazione, caratterizzato da un costante senso di progressione, ma anche di impotenza, complice un tasso di difficoltà come sempre stellare.

    Una modalità di fatto parallela e a sé stante, con tanto di salvataggio ad hoc, nonostante richieda di aver ottenuto tutte le armi e gli involucri nel gioco base per potervi accedere. Ma permetteteci di darvi un consiglio: imbarcatevi in questa avventura solo se avete già molta, molta esperienza con le spietate insidie di Fallgrim e dintorni.

    Due nuovi giocattoli...

    Prima di addentrarci nelle diaboliche meccaniche che il team ha escogitato, è giusto premettere che ad attendervi in questo DLC ci sono anche un involucro e un'arma nuovi di zecca: si tratta delle spoglie mortali dell'amato/odiato Hadern il portatore, ovvero il custode delle 4 armi principali dell'avventura base, e della Axatana, il cui peculiare nome lascia già intendere la sua curiosa natura ibrida. Lo shell del "vagabondo", come viene definito nella descrizione della sua effigie consumabile, gode di un'elevata resistenza (intesa come stamina) ma una bassa difesa, compensata però da un'elevata velocità di movimento e di scatto, oltre che di un roll più ampio e utile a districarsi da scontri più affollati.

    L'arma ha invece un duplice assetto: di base sono in realtà due taglienti katane, con cui realizzare veloci e scenografici attacchi, che possono però essere unite e diventare una poderosa ascia, più pesante e dolorosa. Il risultato della combinazione tra le due novità è un setup fulmineo e fragile al tempo stesso, fautore di una danza letale per via dei raffinati movimenti, se paragonati alla goffa rozzezza di un Eredrim. Interessante è anche la capacità di acquisire le abilità degli altri involucri, il che lo rende il più versatile in assoluto (ma preparatevi a investire su di esso un bel po' di Tar e Visioni).

    Infine, segnaliamo che sia involucro che arma potranno essere equipaggiati tanto nell'avventura base quanto nel DLC, motivo per cui nel caso non siate interessati alla modalità "roguelite", potete comunque sfruttare due dei contenuti principali anche nell'esperienza più canonica.

    ...per tante nuove morti

    Torniamo al fulcro di The Virtuous Cycle, ovvero la vera e propria modalità parallela che aggiunge al tavolo. Se il gameplay duro e puro, pad alla mano, resta sostanzialmente il medesimo, con la grande enfasi posta sul combat system, sul parry e sulla peculiare meccanica di pietrificazione, oltre che sull'eliminazione dei

    boss dell'avventura principale e la raccolta delle ghiandole sacre, sono altri gli elementi che cambiano e di molto le carte in tavola. La struttura dei livelli resta la medesima, ma cambia il punto di inizio, che è sempre diverso (ma vi capiterà di partire dallo stesso luogo, anche in più "cicli" - o run - consecutivi), così come la disposizione e la tipologia di oggetti e nemici, oltre al numero degli stessi: capiterà quindi di scontrarsi con gruppi di nemici ben più folti del solito, o persino con creature mai viste entro i confini di un certo bioma, proprio per via della natura totalmente casuale con cui l'algoritmo li posiziona a ogni nuova partita. Anche le boss fight risultano lievemente diverse, più difficili (per via dell'arrivo di nemici extra che daranno man forte al singolo boss), mentre la libertà di approccio alle varie aree è limitata dalla necessità di ottenere degli specifici token, o di investire ben 5000 unità di Tar, per poter sbloccare l'accesso.

    La vera novità sono però degli speciali pilastri, posizionati in maniera sempre differente. Elementi accessibili da subito, o previa eliminazione dei nemici nei paraggi, o ancora, tramite l'investimento di Tar: al contatto con essi, al giocatore viene proposta la possibilità di ottenere un Istinto tra i tre disponibili, veri e propri

    potenziamenti che vanno a migliorare fattori come salute, velocità di movimento, ma anche consumo di resistenza e così via. Un po' come accade in Hades, insomma (persino l'interfaccia ricorda molto il capolavoro di Supergiant Games). Sono totalmente randomici, così come la loro qualità (che spazia da Comune a Leggendaria) e di conseguenza efficacia, e saranno fondamentali per rafforzare il protagonista, con cui sperimentare di volta in volta build sempre diverse. Ma non affezionatevici troppo: a ogni morte li perderete, tutti. Ogni nuovo ciclo vi porta infatti a scegliere nuovamente involucro (o mancanza dello stesso), arma e tipo di contrattacco. E via così, verso nuovi, imprevedibili orizzonti.

    L'imprevedibilità del dolore

    Abbiamo specificato "roguelite" e non "-like", comunque, perché qualsiasi frustrazione viene stemperata da un senso di progressione generale ben ponderato, seppur "faticoso": Visioni e Tar che riuscirete a portare con voi nell'hub principale (concludendo un ciclo senza morire, o anche tramite oggetti trovati nelle run - ma occhio, poiché l'inventario è separato dall'avventura base) potranno infatti essere investiti nel Portale Runico, che sbloccherà perk con cui aumentare la percentuale di Tar mantenuta dopo la morte, o magari la possibilità di ottenere istinti di qualità maggiore (o di trovarne anche dopo aver ucciso un comune nemico).

    La tenacia e l'utilizzo continuo di un certo involucro e/o arma verranno invece ricompensati con le Ombre, bonus attivabili prima di ogni run e legati ai singoli elementi, che offriranno benefici non indifferenti: il Vassallo del Sole di Harros, che si ottiene eliminando un certo numero di nemici indossandone l'involucro, oltre a garantire una skin differente migliora la quantità di Tar ottenuto e offre ben 10000 unità sin dalla partenza.

    Anche resistendo solo una manciata di minuti (di ogni ciclo vengono salvate statistiche di ogni genere, dal tempo rimasto in vita al numero di nemici uccisi), persino il giocatore meno esperto, un paio di kill alla volta, può sbloccare questo o quel potenziamento con cui affrontare la partita successiva con maggior consapevolezza, oltre che con qualche beneficio in più. A fatica, come detto, perché alcuni perk ci sono parsi un po' troppo esosi, e non potendo di fatto nemmeno aggirare la cosa tramite un pur sempre tedioso farming, le prime ore risulteranno davvero estenuanti e complesse. Una volta però assimilate le meccaniche e le insidie che The Virtuous Cycle propone, il loop ludico diventa assuefacente. Certo, la morte è sempre dietro l'angolo, non potendo prevedere chi vi si parerà davanti, ma è anche quello il bello, no?

    Mortal Shell Mortal ShellVersione Analizzata PCThe Virtuous Cycle è una trovata brillante che dona nuova linfa vitale a Mortal Shell, e non solo per via di un involucro e un'arma nuovi di zecca da sfoggiare tanto nel gioco base quanto nella nuova modalità: il DLC escogitato da Cold Symmetry lo trasforma nel mix di Hades e Dark Souls che nessuno pensava di volere, ma da cui ora è pressoché impossibile staccarsi. Non è perfetto, un po' perché a volte l'algoritmo che gestisce la casualità delle situazioni proposte non riesce a cambiare troppo le carte in tavola tra una run e l'altra (anzi, in qualche caso di è capitato di vivere situazioni abbastanza simili in cicli consecutivi), un po' perché certi problemi strutturali del gioco stesso permangono, così come bug assortiti. È innegabile però che le nuove meccaniche, seppur non così originali, funzionino e offrano un'esperienza in continuo cambiamento: una boccata d'aria per chi ha già spolpato il gioco ed è desideroso di nuove sfide con cui misurarsi nel medesimo, affascinante mondo. Ci piacerebbe vedere più spesso simili esperimenti e crossover, questo è poco ma sicuro.

    7.5

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