My Sims Party Recensione: il party game di EA arriva su Wii

Il party game secondo EA

My Sims Party Recensione: il party game di EA arriva su Wii
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  • DS
  • Wii
  • Pc
  • Quando si sa far bene il proprio lavoro

    Se c'è una cosa che EA sa far bene è sfruttare i suoi brand. Da quando, assorbendo Maxis, è entrata in possesso del marchio di the Sims (che, ricordiamolo, era e resta il maggior successo ludico dell'ultimo decennio) non solo ha imposto a Will Wright tempi quasi militari nel rilascio dei seguiti e delle espansioni, ma ha anche reinventato completamente il quid dietro al "simulatore di vita quotidiana" per eccellenza. EA ha proceduto con perizia scientifica, passo a passo: prima ha cercato, con scarso successo, di replicare le meccaniche del gioco originale su Console, poi ha cominciato a sviluppare titoli pensati appositamente per il mercato da salotto, e infine ha diviso nettamente la serie in due filoni principali. Da una parte abbiamo il marchio The Sims, con cui Maxis ha firmato la sua trilogia, dall'altra c'è My Sims, pensato con in mente il vastissimo pubblico dei Casual Gamer. E su quali console vanno i Casual Game al giorno d'oggi? Esatto, su DS e Wii.

    Quando ci si vuole fare del male

    My Sims Party, lo si capisce già dal nome, è un party game che cerca in qualche modo di rinverdire i fasti di titoli molto più blasonati e si inserisce nel filone aperto da WiiSports e WiiPlay, all'insegna della semplicità più assoluta. All'avvio del gioco, dopo una tristissima schermata del titolo dovremo solo inserire uno Username e decidere come chiamare la città in cui vivremo. Dopo queste due operazioni, come in tutti i The Sims che si rispettino, potremo personalizzare il nostro personaggio, scegliendo colore della pelle, tratti somatici, vestiti e via discorrendo. Non aspettiamoci le possibilità offerte dai fratelli maggiori o da certi RpG moderni: My Sims Party è un gioco che si rivolge prettamente a un pubblico infantile e, perciò, le caratteristiche che potremo modificare sono davvero poche, e del tutto irrilevanti per gli utenti che non siano fanatici dei personaggi "teneri". Una volta in città potremo prendere parte a vari Festival (nove in tutto), ognuno dei quali composto da alcuni eventi (i minigiochi veri e propri), che ci faranno raccogliere punti e renderanno la nostra città famosa in tutto il mondo, tanto da attirare sempre nuovi abitanti. Soprassedendo sull'intelligenza artificiale degli avversari, dato che un gioco del genere ha senso solamente giocato in multiplayer (locale), può essere interessante notare come il team di sviluppo abbia sfruttato la "rivoluzione" di Nintendo: quattro minigiochi su cinque richiedono solo ed esclusivamente di scuotere il telecomando Wii fino a farci venire il gomito del tennista, senza fare nient'altro. Non è richiesta alcuna abilità, alcun riflesso, niente di niente, solo una buona dose di forza nel bicipite in modo tale da riuscire a resistere per un'intera partita. Sostanzialmente se avviate il gioco e poi appoggiate il WiiMote su una lavatrice sarete sicuri di vincere quasi tutte le prove "di abilità" che vi saranno proposte. Ma se il 90% del gioco si risolve nel mimare il gesto della mungitura, il restante 10% riesce a essere ancora peggio. Tradendo un concept nato su DS, My Sims Party propone alcuni giochi in cui, puntando il WiiMote verso lo schermo dovremo condire pizze, raccogliere oggetti e altre amenità simili. Dire che è frustrante è poco: la precisione del telecomando lascia molto a desiderare e alcune azioni che su DS possono anche essere sensate (non osiamo dire divertenti), davanti a un televisore perdono ogni parvenza di intelligenza.Tecnicamente il gioco è davvero pessimo: il comparto tecnico (se ha senso parlarne) è palesemente quello del DS, senza nessuna miglioria, nemmeno la più insignificante, addirittura i titoli di testa sono sgranati e i modelli poligonali dei personaggi sono di una pochezza davvero senza speranza. La città è talmente spoglia da poter fare invidia a uno scenario di Silent Hill: qualche casa buttata a caso, due texture ambientali e via, verso le magnifiche sorti e progressive della bassa risoluzione! Ci chiediamo perché Nintendo non metta un freno a questo genere di comportamenti; passino i remake da Playstation 2, passino anche quelli da Gamecube (in cui anche Nintendo, fra l'altro, s'è lanciata), ma i giochi DS convertiti su Wii sono davvero troppo anche per la critica più bendisposta. Certo, le Software House non sono enti di beneficenza, e Nintendo, con le sue ultime mosse, ha dimostrato di guardare con favore l'apertura a un certo tipo di gaming disimpegnato. Ci chiediamo solo se abbia davvero senso rifilare all'utenza giochi di così basso livello solo per far cassa; in My Sims Party non c'è nulla di quello che dovrebbe esserci in un prodotto ludico, né divertimento né coinvolgimento, l'unica emozione che riesce a suscitare è l'ilarità, mista a una certa pena per i poveri programmatori che hanno dovuto lavorarci.

    My Sims Party My Sims PartyVersione Analizzata Nintendo WiiMy Sims Party è un titolo insignificante, realizzato male e convertito direttamente da DS senza nessuna miglioria; neppure il giocatore più “casual”, ammesso che su Wii questa parola voglia ancora dir qualcosa, riuscirebbe a trovare almeno un motivo per acquistarlo (a prezzo pieno!). Se avete voglia di un bel party game su Wii rivolgetevi a Wario Ware, a Mario Party (anche nei capitoli usciti per Gamecube) o a prodotti più specifici ma altrettanto divertenti, come WiiPlay, WiiSport o anche Guitar Hero/RockBand.

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