MySims: recensione della versione Nintendo DS

Piccole città portatili

MySims: recensione della versione Nintendo DS
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  • DS
  • Wii
  • Pc
  • MySims, versione tascabile

    Arriva, immancabilmente puntuale su Nintendo DS, la versione portatile del nuovo franchise Electronic Arts dedicato ai personaggi virtuali, partoriti sette anni or sono dalla geniale mente di Will Wright. Come molti già sanno, il nuovo progetto MySims si propone di presentare una versione più user friendly dell’elaborata simulazione di vita artificiale, nata su PC e già sbarcata su console. L’idea è quella di allargare il bacino di utenza, svecchiando il look del franchise (rendendolo più sbarazzino e cartoonoso) e rinnovando il gameplay, grazie alle interfacce uniche delle due console Nintendo. Ma se su Wii il titolo poteva godere dell’indubbio vantaggio di essere il primo gioco pubblicato nel suo genere (se escludiamo The Sims 2 Pets), su DS Mysims deve fare i conti con la concorrenza agguerrita di quel piccolo capolavoro che risponde al nome di Animal Crossing: Wild World.

    Una città nel taschino

    Esattamente come nel titolo Nintendo, davanti al giocatore si aprono le porte di una piccola città, ma piuttosto che “viverla”, in Mysims, compito del giocatore sarà ricostruirla, ridonandole il lustro dei tempi andati e attirando così un gran numero di turisti. A differenza della versione Wii del titolo, non viene data la possibilità di costruire da zero edifici, mobili e strumenti; piuttosto, le meccaniche di gioco vanno a ricalcare (in maniera abbastanza palese) quanto già visto in Animal Crossing.
    Fin dall’inizio, al piccolo protagonista vengono assegnati una serie di compiti attraverso i quali migliorare l’aspetto della cittadina. Queste missioni consistono principalmente nel decorare le varie zone della città in modo da renderle più attraenti per i potenziali turisti. Che si tratti di ripopolare le aiuole del quartiere urbano o di rinfoltire la foresta, o ancora di dotare l’altopiano di attrezzature adatte ai picnic, la sostanza non cambia: ci si trova invariabilmente dotati di un numero limitato di oggetti da collocare in zone predefinite della mappa, quasi del tutto impossibilitati di modificare realmente l’aspetto della piccola comunità.
    In alternativa, ogni area propone una serie di minigiochi (in tutto 10) attraverso cui incrementare il contenuto del nostro portafogli e rendere maggiormente popolare la cittadina. Diventare un campione di Squash o di Parapendio, per esempio, attirerà un certo numero di appassionati della disciplina sportiva, bramosi di conoscere il loro beniamino. Purtroppo ognuno di questi minigiochi è tanto ripetitivo quanto semplice. Lo squash, per esempio, consiste nel effettuare il più alto numero di palleggi contro il muro, mentre il parapendio richiede di raccogliere delle gemme in volo, evitando di toccare terra. In definitiva, più che approfondire il gameplay, questi minigiochi tendono ad appiattirlo a causa della loro totale mancanza di stimoli.
    Ogni compito eseguito incrementa l’apposita barra di popolarità, riempita la quale si ottiene una delle cinque stelle, simboli di prestigio per la cittadinanza. Conseguire una stella porta all’apertura di un nuovo negozio in città, all’arrivo di nuovi turisti e all’apertura di una nuova zona. L’interazione con i turisti è limitata a dialoghi in cui occorre selezionare le giusta azione, corrispondente allo stato d’animo dell’interlocutore tra una rosa di tre (alle volte quattro) possibilità. Convincere i visitatori della bellezza del quartiere è dunque questione di scegliere i giusti argomenti (incoraggia, piangi, conforta, ascolta, ridi... sono tra i più comuni) entro un limite di tempo prestabilito. Se si riesce nell’impresa si ottiene una piccola somma in denaro, altrimenti, bhè, il turista rimane scontento della sua permanenza in città. È possibile influenzare il parere dei turisti regalando fiori o dolci, ma in definitiva, parlare con i visitatori della città risulta nell’ennesimo compito ripetitivo e privo di qualsiasi mordente.
    A peggiorare la situazione, accumulare denaro è talmente semplice che terminare le scorte di un negozio è questione di pochi minuti di gioco. L’estrema facilità con cui è possibile procurarsi gli oggetti più curiosi e la mancanza di un mutuo sulla casa da estinguere privano di fatto il titolo di interesse e di un reale motivo per sottoporsi a quella che altro non è se non una noiosa routine.
    Il naturale confronto con Animal Crossing è richiamato da elementi che sembrano mutuati direttamente dal titolo Nintendo, a cominciare dai menu fino ad arrivare sllo svoglimento di alcuni minigame (primo fra tutti quello della pesca).
    Tecnicamente il lavoro EA si attesta su livelli medio bassi. I due schermi del DS sono capaci di ben altre magnificienze grafiche, e, soprattutto nei sottogiochi bidimensionali, MySims presta il fianco a qualche critica, come la scarsa definizione degli sprite o la non impeccabile gestione delle collisioni. Occorre però spezzare una lancia a favore della caratterizzazione e del nuovo look dei Sims, davvero irresistibili in questa versione “super deformed”. Adatto ma ripetitvo fino all’eccesso il sonoro, in linea comunque con l’atmosfera generale del titolo.

    My Sims My SimsVersione Analizzata Nintendo DSPurtroppo, Mysims esce nettamente sconfitto dal paragone con Animal Crossing, ed anzi, forse giocando al prodotto EA si finisce per apprezzare ancor di più la profondità e i tanti tocchi di classe che fanno del titolo Nintendo il vero capolavoro del genere. Mysims è un gioco semplice, eccessivamente ripetitivo e privo di quello spessore che ha reso celebre la serie principale su PC. Minigiochi noiosi e poco ispirati, la totale mancanza di rapporti sociali con gli altri abitanti e la facilità con cui è possibile accumulare (e spendere) denaro fanno di Mysims un titolo più indicato ad un’utenza giovane ed inesperta che ad un hardcore gamer. Il regalo perfetto per tenere impegnato un cuginetto irrequieto, per tutti gli altri il consiglio è quello di ripiegare sul buon vecchio Animal Crossing. Se invece proprio non riuscite a resistere alla nuova veste dei Sims, magari fareste meglio a rivolgere le vostre attenzioni alla versione Wii, capace se non altro di aggiungere elementi inediti di gameplay.

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