Recensione Nanostray 2

Nuova linfa vitale per gli shooter a scorrimento

Recensione Nanostray 2
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  • DS
  • Il ritorno degli sparacchini volanti

    Sparare ci piace.
    Pensate a tutti i third person shooter che affollano il nostro mercato.
    Ma a noi giocatori più anzianotti, così come a quelli giovani ma amanti delle glorie passate, piace ancor di più sparare mentre si evitano asteroidi e relitti spaziali con la nostra fida navicella, e non si può certo dire che le software house siano state generose negli ultimi anni in quest'ambito.
    Un chiaro segno di cedimento di quello che è stato uno dei generi cardine degli anni ottanta e dei primi novanta, relegato a software di nicchia e ben poco frequentato dalle schiere di programmatori moderni poco interessati a realizzare giochi i cui protagonisti sono anonimi piloti di gelide navette immerse nelle profondità siderali.
    E per questa nouvelle vague dello stereotipo dall'alta potenzialità di incassi, ignoriamo dunque software come Shin'en che, affiancata da Majesco è addirittura tornata sulla scena del delitto spaziale, realizzando il sequel di un apprezzato sparatutto che ha fatto capolino nei primi mesi di vita del DS: Nanostray.
    Vittima di questo boicottaggio inconsapevole anche i vostri intrepidi giornalisti preferiti: Nanostray 2 ci è passato sotto il naso, e solo il recente rilancio a prezzo di budget ci ha permesso di poterlo scoprire ed apprezzare.
    L'obiettivo dei programmatori sembra da subito evidente: stravolgere completamente la formula del Nanostray anziano, pescando a piene mani dai grandi capostipiti del suo genere e riscrivendo in otto, piccoli stage, la storia degli spratutto a scorrimento, mantenendo al contempo l'ottima qualità grafica che contraddistingueva il titolo uscito nel lontano 2005.

    Col tuo paracadute, ti getti in volo e vai!

    La storia, illustrata da brevi cutscene ben realizzate e addirittura doppiate in inglese, non è che un prestesto per far scendere la nostra navetta armata fino ai denti in otto diverse ambientazioni che compongono l'ossatura dello story mode. Sin dal primo impatto con il gioco si resta compiaciuti da alcune scelte davvero geniali che ci permettono con un paio di semplici tocchi sullo schermo inferiore di customizzare il nostro assetto da battaglia. Sei armi secondaria ben differenziate ci permetteranno con la pressione del tasto B di sferrare una rosa di attacchi speciali in grado di sposarsi perfettamente con lo stile di gioco di chiunque. Razzi a ricerca, scudi di energia, laser dirompenti saranno dunque il nostro asso nella manica per venire fuori dalle situazioni più scomode, quando il semplice buster della navetta non sarà abbastanza.
    Le immancabili "options" ovvero piccoli pod che potremo raccogliere (fino a due) e che ci accompagneranno nel nostro viaggio fungeranno poi da bocche di fuoco ausiliarie.
    Sempre nella schermata di equipaggiamento pre-stage potremo configurarne il posizionamento e l'orientamento di fuoco in tre assetti predefiniti da alternare con la pressione dei laterali.
    Una scelta strategica non di poco conto, che dovremo imparare a sfruttare al meglio adattandola alla conformazione dei vari livelli.
    I controlli rispondono in modo ottimo agli imput del giocatore, anche se occorre specificare che Nanostray 2 si farà leggermente più ostico (no, non solo a causa della difficoltà spietata del titolo) nel caso in cui lo affrontiate con un DSi o, peggio ancora, con un DSLite, a causa della rigidità del d-pad.
    Alle prese con queste croci direzionali più dure, anche il giocatore più abile sarà costretto a fare qualche partita di prova per imparare a prendere le misure al meglio, in taluni casi addirittura dovendo ricorrere al sano vecchio tapping.

    Non lesiniamo sui contenuti

    I ragazzi di Shin'en hanno partorito un level design eccellente, che in otto livelli tocca tutti gli elementi chiave del genere. Un piacevole revival che si rivela ben presto un gradevole valore aggiunto, in grado di supportare un gran numero di novità.
    Nel primissimo stage, Teppeki Dock, gli amanti di R-type non faticheranno a prevedere in quale punto dello schermo comparirà il primo gruppo di tre navette nemiche, e arriveranno momenti in cui schivare elementi del fondale e proiettili in Ikaruga vi sembrerà una passeggiata rispetto alla quantità di ostacoli e palline colorate che si dirigeranno irrimediabilmente nella vostra direzione.
    E tra una citazione a Einhander e addirittura Battletoads non potrete che apprezzare la varietà di nemici (sia puramente grafica che a livello di pattern di attacco) ed ambientazioni, grazie anche alla presenza di livelli a scorrimento sia verticale che orizzontale. Imprevedibili cambi di velocità dello scorrimento, getti di gas mortale, piogge di laser e schermate rotanti metteranno a dura prova i vostri riflessi.
    E non scordate che avrete solo tre continue a disposizione per portare a termine la modalità avventura, nella maggiorparte dei casi appena sufficienti per uscire vivi dallo scontro con un boss incontrato per la prima volta.
    Per allenarvi potrete usufruire della modalità Arcade, in cui affrontare ogni stage già sbloccato in Storia tentando di ottenere un high score sempre maggiore (e pubblicabile online grazie alla connessione Wi-Fi), o affinare la vostra tecnica e approfondire la conoscenza con le varie armi grazie alle numerose challenge, mini livelli da completare rispettando dei requisiti che spaziano dal semplice "survive" al "colleziona 50 monete in 20 secondi".
    La corposa offerta del titolo è completata da quattro minigame sbloccabili, rivisitazione di grandi classici come Breakout o Dr. Mario che forniscono un simpatico diversivo ai piloti stanchi di subire un game over dietro l'altro.
    Ma uno shooter non è un vero shooter senza modalità multigiocatore.
    Nanostray 2 permette a due giocatori di affrontare in cooperativa l'avventura se dotati di due cartucce, oppure di affrontarsi in un versus mode piuttosto scarno con una sola cartuccia.

    Don't stray from the path

    Se Nanostray già dimostrava una grande dimestichezza nel programmare sulla piccola macchina Nintendo da parte dei programmatori, il suo seguito convince definitivamente.
    Anche con qualche mese sulle spalle, il titolo Majesco è visivamente stupefacente. Bellissimi sfondi, un framerate stabile, modelli poligonali solidi e schermate costantemente invase da proiettili, navicelle ed esplosioni.
    Le lamentele che si possono muovere vanno dirette principalmente alla pochezza grafica di alcuni stage del mission mode ed al design di molte delle creature che infestano lo spazio di Nanostray.
    In particolare i boss, per quanto grandi e minacciosi, sono spesso poco ispirati, ed a volte rimandano un pò troppo a quelli visti in altri giochi, scavalcando la soglia del citazionismo.
    Si tratta comunque di difetti da poco, e anzi la solidità del motore grafico è un monito per chiunque voglia sviluppare su DS, non soltanto in ambito shooter.
    Abbiamo già parlato del doppiaggio, aggiungiamo qualche parola sugli effetti sonori, che garantiscono un'esperienza davvero immersiva, specie nel caso in cui ci si equipaggi di auricolari.
    Aiuta molto la colonna sonora, variegata e sincopata, a base di ritmi electro e techno che "pompano" dalle casse del DS aumentando sconsideratamente il livello di adrenalina delle partite. Se siete amanti del genere, vi farete in quattro per cercare la colonna sonora.

    Nanostray 2 Nanostray 2Versione Analizzata Nintendo DSNanostray 2 è un grande shooter portatile, in grado di portare il genere nella giusta direzione dove altri grandi esponenti avevano gettato la spugna, trasformandosi in strategici a turni. Majesco e Shin'en hanno regalato un sogno ai giocatori di vecchia data, un titolo veloce, fresco, perfetto sia per sessioni lunghe che per brevi partite grazie alle numerose modalità e dalla longevità discreta, garantita dalla presenza del ranking online. Il citazionismo eccessivo e la brevità della modalità storia sono difetti tutto sommato di poco conto, incapaci di sminuire un titolo di qualità sopraffina. Attenzione però, se non amate il genere pensateci due volte a farlo vostro. La difficoltà davvero elevata è un deterrente per i player alle prime armi e con poca pazienza. Dopotutto serve una volontà di ferro e dei polpastrelli resistenti per sopravvivere nello spazio, proprio come andava di moda una decina di anni fa.

    7.5

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