Recensione Natural Selection 2

Alieni e Marine si rinnovano la sfida, nel seguito di una delle migliori mod di Half-Life

Recensione Natural Selection 2
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  • Alcune delle mod del mitico Half-Life sono diventate famose e apprezzatissime dalla community dei giocatori, riscontrando un enorme successo tra il pubblico. Del resto l'enorme malleabilità del motore messo in piedi da Valve ha permesso ai modder di fare davvero di tutto, sbizzarrendosi nelle sperimentazioni più audaci o in revisioni tecniche da mascella aperta.
    Molte di queste Mod vivono adesso di vita propria, ed una delle tante è Natural Selection 2, di cui è recentemente uscito un seguito ben definito e completamente autonomo. Sviluppato dai ragazzi di UnknownWorlds Entertainment, Natural Selection 2 si pone l'obiettivo di riprendere quanto di buono c'era nella modification che ha originato questa serie, migliorandolo e rendendolo un prodotto di grande livello, accompagnato da enormi ambizioni. La lotta tra alieni ed umani, insomma, non è mai stata così feroce e serrata.

    Un duro conflitto

    Ciò che anima del gioco è il conflitto in atto tra gli esseri umani e la sempreverde razza aliena pronta a tutto pur di annientarci, i Kharra.
    Ad una prima occhiata Natural Selection 2 potrebbe sembrare un classico FPS multiplayer, ma basterà approcciare il semplice tutorial in una mappa di prova utilizzabile da tutti i novelli giocatori per rendersi conto che non è affatto così. Ovviamente si potrà scegliere tra una delle due differenti fazioni, ognuna con il proprio approccio peculiare. Una cosa sarà agire nei panni del classico marine, un'altra sarà giocare nei panni di una razza aliena che avrà molto da offrirci in termini di meccaniche e divertimento. Per i ragazzi di Unknown Worlds questo non sembrava sufficiente, quindi alla componente classica da sparatutto in prima persona hanno deciso di aggiungere dinamiche di stampo strategico che prendono forma quando vestiremo i panni del comandante del team. E proprio la figura del comandante sarà la discriminante maggiore nei vari match online, capace di portare alla vittoria o alla sconfitta la propria squadra. Giocando in questo ruolo l'interfaccia del titolo cambierà radicalmente, così come la visuale di gioco che passerà dalla classica prima persona a quella a volo d'uccello, decisamente utile per avere un chiaro quadro di quanto avviene sulla mappa di gioco.

    La visuale RTS che sarà a disposizione del Comandante

    In questo modo ogni comandante avrà la possibilità di tenere sotto controllo i movimenti degli uomini (o alieni), coordinandone innanzitutto gli spostamento, dando consigli e ordini a quelli che saranno di fatto i suoi sottoposti. Ma non solo, perché ogni comandante avrà il compito di assicurarsi una giusta quantità di risorse da spendere in potenziamenti e tecnologie, ordinando la realizzazione di strutture di vario tipo. Saranno poi i soldati, sempre guidati verso l'obiettivo principale da una scia luminosa, ad occuparsi della costruzione, agendo preferibilmente in squadra per non restare scoperti e venire presi alla sprovvista dagli avversari.
    In questa situazione entra in gioco anche la differenziazione tra le due razze presenti. Se da un lato i comandanti umani dovranno preoccuparsi di far costruire ai soldati accumulatori di energia da collegare alla rete elettrica in zone specifiche delle varie mappe (necessari per far funzionare qualunque struttura), che andranno poi protetti e riparati, dall'altro il commander alieno dovrà invece diffondere l'infestazione che colpirà la porzione della mappa finita sotto il suo diretto controllo. E proprio la diffusione di tale morbo che garantirà la crescita delle strutture biologiche aliene, che altrimenti andranno a morire.
    In sostanza la parte strategica rappresenta un vero e proprio gioco nel gioco. Una squadra con un buon comandante sarà sempre potenzialmente superiore ad una gestita e guidata male, il tutto a vantaggio di un'esperienza che non si prospetta essere il massimo per il casual gamer in cerca di semplici kill. Coordinazione, dinamismo e capacità organizzativa sono le doti che servono ad un buon comandante per primeggiare, mentre i colpi di testa dei soldati hanno solitamente un'influenza più che negativa sulle partite. Ligi al dovere e sempre pronti, insomma.

    Umani Vs Kharra

    Giocando dalla parte dei Marines sarà tutto molto familiare. Il gameplay, ad eccezione di quello del Comandante, sarà molto simile a quello di tanti altri FPS, ed il metro di paragone in quanto a feeling e reattività resta ovviamente la rapidissima filosofia di Counter Strike. Strafe e ritmi indiavolati, raffiche pulite, prontezza di riflessi. Decisamente buono l'arsenale: una volta ottenute le risorse necessarie e scoperte le varie armi ognuno dei soldati potrà recarsi presso l'armeria per cambiare l'equipaggiamento, scegliendo tra una discreta quantità di bocche da fuoco. Oltre al classico fucile d'assalto saranno a disposizione pistole, shotgun, lanciafiamme (in perfetto stile Aliens), nonché jetpack ed esoscheletri dall'enorme potenza di fuoco. Il quadro di possibilità è vario e l'armamentario a disposizione difficilmente stancherà anche i giocatori più esigenti.
    Tutt'altra la musica quando parliamo dei Kharra: qui il gameplay sarà nettamente differente. Scordiamoci armi e armerie, visto che possiamo fare affidamento solamente sulle risorse di cui ci ha fornito madre natura e l'evoluzione. Partendo da una "forma base" - una specie di cane munito di affilati artigli e capace di camminare sulle pareti - potremo successivamente evolverci in altri tipi di esseri con differenti caratteristiche. Ad esempio ci si potrà trasformare in mostri volanti capaci di distrarre i soldati e lanciare su di loro nubi di gas tossico, oppure in veri e propri animali corazzati, possenti e resistenti, capaci di mettere in crisi da soli un'intera squadra, nel caso questa non sia munita dei mezzi necessari per abbatterli.

    Occorre sottolineare come nonostante le enormi differenze sul piano ludico, un grande equilibrio sia stato raggiunto dai ragazzi di Unkown Worlds nella realizzazione delle fazioni, dato che nessuno dei due schieramenti sembra realmente più debole rispetto all'altro: le chiavi della vittoria sono in mano al team più organizzato e preparato. Ciò apre una questione importante ai fini della valutazione di Natural Selection 2: il gioco è di fatto molto difficile. Non siamo di fronte al classico sparatutto che cerca di coniugare le esigenze di un divertimento rapido e indolore a quelle dei giocatori competitivi. Qui per ottenere dei risultati tangibili c'è bisogno di tanto allenamento e di un team comunicativo e dotato di un minimo di organizzazione. Non stiamo dicendo che tutti si debbano conoscere e che ogni team debba saper competere a livello agonistico, ma è d'obbligo che ognuno sappia bene quel che deve fare una volta in game: conformazione delle mappe, funzione del proprio ruolo. L'estrema difficoltà è sottolineata dalla facilità con cui si muore (su entrambi i fronti), e spesso le partite vedranno un gran numero di uccisioni per ambedue le squadre. Avventurarsi in solitaria senza sapere bene dove andare o perchè, magari senza seguire le istruzioni del proprio comandante, non solo non darà risultati, ma sarà anche dannoso per la squadra. In questo senso il gioco viene incontro agli utenti, proponendo vari video-tutorial della lunghezza di diversi minuti ciascuno, che illustrano le meccaniche di base, oltre ad affiancare la già citata mappa tattica dove sperimentare come funzione l'interazione fra soldati semplici e comandante. Un difetto evidente del titolo è la presenza di una sola modalità di gioco, che prevede l'assalto e la distruzione del quartier generale nemico per conseguire la vittoria. Non ci sono altre modalità quindi alla lunga la longevità, almeno per alcuni giocatori, potrebbe risentirne.
    Abbiamo trovato molto interessanti le mappe, in evidente debito stilistico nei confronti di pietre miliari del cinema come i primi due Alien. Lunghi corridoi e stanze fatte di tubi e graticci metallici, con passaggi nascosti dai quali gli alieni sbucheranno all'improvviso, e i Marine costretti a tenere gli occhi aperti per evitare morte certa. L'unica cosa realmente differente rispetto all'iconografia classica è l'illuminazione accesa anche nei colori. La struttura delle mappe risulta sempre varia, offrendo a volte luoghi completamente chiusi in alternanza a paesaggi aperti dove i mezzi volanti possono fare decisamente la differenza. Se i Marines avranno sempre a disposizione una piccola mappa situata in alto a destra dello schermo, questo non accadrà per gli alieni, che dovranno fare del tutto affidamento sulle indicazioni del loro comandante.

    Tecnicamente

    Parlando del mero aspetto grafico, il gioco non si farà certo ricordare come una pietra miliare in campo tecnico. Le texture e la modellazione poligonale sono nella norma, specialmente se consideriamo la natura esclusivamente online del titolo, alla ricerca di una buona fluidità e fruibilità sulle più svariate configurazioni. Non ci sarà molto da scegliere tra le opzioni grafiche, dove vedremo comparire le solite voci tra le quali il filtro anisotropico e l'antialiasing, oppure quella riferita al bloom, un effetto alla lunga fastidioso, che dona agli ambienti di gioco un'illuminazione a nostro parere irreale.
    Il tutto scorre fluidamente viste le esigue richieste sul fronte hardware, anche sul sistema usato per la nostra prova, un non più giovanissimo Q6600 con 4GB di RAM e GeforceGTX 550Ti con Windows Seven.

    Alcuni problemi tecnici si sono riscontrati con delle animazioni di alcuni alieni, gli Skulk, poco fluide e malamente connesse nel caso in cui questi tentino di scalare le pareti (questo problema rende anche più difficoltoso per i marine colpirli).
    Sul fronte puramente multiplayer osserviamo la completa interazione con Steam, che facilita le cose rendendo tutto immediato e di facile utilizzo, proprio grazie all'infrastruttura di Valve. L'unico difetto viene da una lista server male aggiornata, e da un sistema di update dei server poco rodato.
    L'audio non offre elementi degni di nota, né nella riproduzione dei suoni delle varie armi, tantomeno per quanto riguarda i versi dei vari alieni. Praticamente assente la colonna sonora, che preferisce farsi da parte per lasciare spazio alle campionature ambientali.

    Natural Selection 2 Natural Selection 2Versione Analizzata PCNatural Selection 2 è un buon FPS multiplayer che introduce nel genere un'interessante componente RTS, decisiva per rimpolpare il verdetto finale. Questa ibridazione, unitamente al gameplay asimmetrico che risulta molto diverso in dipendenza dalla fazione che si decide di interpretare, rende il gioco molto più complesso di un normale esponente del genere. È proprio l'elevata difficoltà generale che potrebbe rendere Natural Selection 2 un po' frustrante per alcuni giocatori, ma tanto esaltante per altri. Se siete alla ricerca di un prodotto particolare e fuori dagli schemi potete considerare l'acquisto del gioco sulla piattaforma Steam. Purtroppo il fronte tecnico non è del tutto esaltante, e la presenza di una sola modalità di gioco potrebbe pesare. Chi però cerca un titolo anche profondo, in cui coordinazione e specializzazione siano i fattori chiave per la vittoria, troverà Natural Selection 2 un gioco addirittura brillante, con un suo carattere tutto particolare.

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