NBA 2K11 Recensione: il basket americano arriva su Nintendo Wii

Jordan alle prese con il Wiimote. Recensito il cestistico 2K

NBA 2K11
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • La dura legge del mercato

    Mettendo da parte fanatismi e false dichiarazioni di software house e produttori vari, è innegabile che il Wii nel rapporto con le terze parte sia la parte lesa di questa generazione di console. Casi come De Blob e i PES di Konami rappresentano piacevolissimi e splendidi unicum, piuttosto che regolari uscite su quella che, comunque sia, resta la piattaforma più venduta di questa generazione.
    Approcciandoci a un titolo come NBA 2K11, una premessa di questo tipo è quanto mai necessaria. Quante volte, di fronte a un titolo multipiattaforma, l’utenza Wii si è dovuta accontentare di una versione mal sviluppata, affossata da numerosi tagli e da un sistema di controllo che utilizzava pessimamente l’accoppiata Wiimote-Nunchuk?
    Sarà questa la sorte riservata alla produzione 2K Games o siamo invece di fronte a un titolo realizzato con tutte le attenzioni del caso?

    Certi miti non muoiono mai

    L’edizione del 2010 vedeva come testimonial d’eccezione Kobe Bryant, straordinaria guardia dei Los Angeles Lakers. Nel continuo tentativo di migliorare il proprio prodotto, 2K Games non aveva altra scelta: per superare il Black Mamba non restava che coinvolgere Lui, il giocatore che più di tutti si identifica con l’idea stessa di basket. Naturalmente stiamo parlando di sua altezza Michael “Air” Jordan. L’ex Chicago Bulls, sei volte campione NBA, tuttavia non si limiterà a far bella mostra di sé nella copertina del videogioco. Buona parte di NBA 2K11 infatti, ruota attorno a lui. Ma andiamo con calma.
    Basta un’occhiata alle modalità di gioco presenti per rendersi conto che almeno da questo punto di vista non sono stati fatti tagli rispetto alle versioni per console HD. Il menù principale, per quanto non molto intuitivo, presenta una nutritissima lista di modalità diverse.
    Si parte da quelle più classiche: da Partita Veloce, a Stagione, passando per Playoff e Situazione, che vi permetterà di creare una partita in cui potrete decidere punteggio e minuti rimanenti a priori, non manca nulla in questo senso. Torna come lo scorso anno poi, l’Associazione. Qui prenderete il controllo di una franchigia attraverso diverse stagione, preoccupandovi di curarne anche l’aspetto organizzativo e tattico, oltre che di vincere le partite una volta sul parquet. Utilissima anche la voce Allenamento. Come vedremo tra poco, passerete più tempo di quanto possiate immaginare in palestra ad imparare le basi del gioco e questa modalità, grazie a indicatori e didascalie chiare, riesce ottimamente nella sua funzione. Presente anche una corposa modalità online. Non solo potrete sfidarvi in rete in partite veloci e scambiarvi roster e altri dati, ma potrete creare un vero e proprio campionato con tanto di Fantasy Draft, possibilità di effettuare trade e statistiche online sempre aggiornate. Il netcode inoltre si comporta piuttosto bene con una presenza minima di lag. Purtroppo va anche detto che persiste una certa difficoltà di fondo nel reperire giocatori online e che dare il via a una stagione interamente online, sarà una pratica quasi impossibile se non potete contare su un nutrito numero di amici anch’essi muniti di una copia del gioco.
    Continuando nell’elenco delle modalità presenti si giunge a parlare di quella definita Blacktop. Qui abbandonerete le eleganti arene NBA, per ritrovarvi in un contesto da playground. Potrete infatti sfidare un secondo giocatore, controllato da un vostro amico o dalla CPU, in diverse competizioni. Si va dalla gara delle schiacciate, dove per eseguirle dovrete premere pulsanti e muovere con tempismo il Wiimote, allo Shootout da 3 punti, passando per le normali partitelle da strada 1VS 1, 2VS 2, 3 VS 3, 4 VS 4 e 5 VS 5. Questa modalità Blacktop risulta piuttosto gradevole, nonostante si avverta una certa mancanza cronica di profondità al tutto. La gara delle schiacciate è divertente, ma la noia sopraggiungerà comunque abbastanza in fretta.
    Non manca, nemmeno quest’anno, la voce Il Mio Giocatore. Come il nome lascia intendere si tratterà di creare un cestista e di guidarlo attraverso le diverse fasi della sua carriera. Comincerete dalle prove pre-draft verso le varie franchigie, fino a una deludente carriera in D-Leguae, nel caso le vostre prestazioni non risultassero all’altezza delle aspettative, o al successo costellato di MVP e anelli.
    Chiude questo ampissimo capitolo dedicato alle modalità presenti, con quelle racchiuse sotto la voce Michael Jordan. Innanzitutto potrete giocare utilizzando le diverse versioni dei Chicago Bulls che hanno visto il 23 nel proprio roster. Si va dalla squadra del 1985-1986, fino a quella del 1997-1998. Inoltre saranno presenti una serie di missioni, storicamente contestualizzate, da completare controllando sempre i Bulls. Ad esempio, rivivendo Gara 2 del primo turno dei play-off del 1986 contro i Boston Celtic di Larry Bird, dovrete segnare almeno 63 punti tirando con il 50%. Oppure vi verrà chiesto di sconfiggere i Lakers di Magic Johnson nelle finali del 1991 segnando in media 31 punti a partita. Queste sfide hanno un fascino incredibile, soprattutto per chi quelle partite le vide in diretta, ma influenzano largamente il gameplay classico della serie. Se infatti NBA 2K si è sempre contraddistinto per la necessità di sfruttare il gioco di squadra, in queste partite finirete per affidarvi quasi unicamente alle incredibili capacità di Michael Jordan. Inoltre, una volta completate tutte le sfide a disposizione, potrete cominciare una stagione regolare nell’attuale campionato NBA, trovandovi nel roster della franchigia scelta una versione contemporanea di MJ.

    Wii contro HD: battaglia persa in partenza?

    Quanto a modalità di gioco, insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta, ma come funziona il gameplay vero e proprio? Purtroppo la risposta è solo parzialmente positiva, visto che NBA 2K11 si presenta su Wii come una buona simulazione di basket, ma lontana dai picchi di eccellenza toccati sulle console HD.
    Un primo appunto va fatto sui due sistemi di controllo supportati. Il primo tira in ballo l’accoppiata Wiimote-Nunchuk, la quale, senza mezzi termini, risulta assolutamente inefficace. L’intento di dare fisicità al tutto è sicuramente interessante. Azioni come schiacciare, tirare o rubare la palla, infatti, necessitano di un movimento che, a grandi linee, ricorda quello che compiremmo nella realtà. Purtroppo gli accelerometri del Wiimote risultano troppo poco reattivi per reggere il ritmo del gioco. In un titolo dove la precisione dei passaggi e il tempismo dei tagli e delle conclusioni è tutto, chiedere al videogiocatore di inclinare il telecomando in una determinata posizione per eseguire l’azione richiesta, è una pratica che si rivela troppo lenta. Certo, con la pratica le cose migliorano sensibilmente, ma quasi sempre finirete per farvi rovinare un perfetto pick’n roll dalla lentezza nella risposta ai comandi del Wiimote.
    Molto meglio allora, ripiegare sull’utilizzo del Classic Controller. Con il pad classico le cose funzionano incredibilmente meglio, nonostante, anche in questo caso, si deve registrare una certa pigrizia di fondo. Purtroppo, sempre parlando di sistemi di controllo, va anche registrato il mancato supporto al pad del Game Cube, cosa che non renderà felici tutti coloro che fino a qui hanno evitato di acquistare il Classic Controller.
    Sul parquet le cose funzionano discretamente bene. I match sono dominati in maniera molto più evidente da animazioni e situazioni precalcolate di quanto non accadesse già nelle versioni HD, ma NBA 2K11 anche su Wii offre un livello di simulazione davvero raffinato e funzionante. Ancora una volta dovrete dimenticarvi penetrazioni solitarie nell’aria avversaria, tiri in sospensione con due difensori davanti e qualsiasi altra giocata dalla bassa percentuale di riuscita. Il titolo infatti, pretenderà da voi un grande impegno e un lungo periodo di apprendimento delle basi del gioco e di alcuni schemi offensivi e difensivi.
    Il risultato finale è simile a quello raggiunto su 360 e PS3: anche qui dovrete sudare molto per vincere una partita, ma la soddisfazione che ne trarrete sarà immensa. Purtroppo su Wii viene meno un po’ di naturalezza, con molte situazioni di gioco che seguiranno binari già prefissati: capiterà spesso, ad esempio, di vedere passaggi e tiri spegnersi nello stesso e identico modo, cosa che, alla lunga, vi porterà a diffidare di alcune soluzione, ad appannaggio di altre quasi sempre efficaci.
    Tecnologicamente NBA 2K11 risulta un po’ sacrificato. Certo, non ci si poteva aspettare la qualità raggiunta in ambito HD, ma purtroppo le potenzialità del Wii vengono sfruttate solo in piccola parte. I modelli poligonali e le arene sono sì realizzate con cura, ma animazioni, pubblico ed espressioni facciali, denotano una certa dozzinalità.
    Solo buono anche il comparto audio. Da una parte infatti, la soundtrack che accompagna i menù è semplicemente strepitosa, tra brani di Snoop Dogg e perfino la presenza del brano Champion composto da Ron Artest in seguito alla conquista del titolo dell’anno scorso con i Lakers. Dall’altra gli effetti sonori non risultano tutti di qualità. Il suono della palla che impatta il parquet è credibile, ma le urla dei giocatori in campo stonano abbastanza con il resto, così come il tifo del pubblico, a volte fin troppo evanescente. Buona infine la telecronaca.
    Parlando di longevità non ci si può affatto lamentare. Le modalità presenti sono una mezza infinità e anche il multiplayer, in locale e online, funziona alla grande.

    NBA 2K11 NBA 2K11Versione Analizzata Nintendo WiiNBA 2K11 nella sua edizione per Wii funziona e diverte. Non mancano difetti legati al gameplay e al sistema di controllo, ma l’offerta di 2K Games è sicuramente ricca e sommariamente apprezzabile. A questo punto resta da valutare due aspetti. Il primo è la possibilità o meno di recuperare il gioco per 360 o PS3. Potendolo fare c’è poco da starci a pensare: la versione per Wii è sicuramente inferiore sotto tutti i punti di vista. Secondariamente è importante chiedersi se vale la pena di acquistare quest’edizione anche se si è in possesso di NBA 2K10. A livello di gameplay non ci sono stati così tanti upgrade da giustificare la spesa, ma il fascino di MJ, unito al piacere di avere i roster aggiornati a questa stagione in corso, potrebbero comunque spingere alcuni di voi all’acquisto. NBA 2K11 è insomma una buona simulazione di basket e senza alcun dubbio è la migliore presente su Nintendo Wii.

    7

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