NBA 2K13: la recensione della versione Wii U

Il grande basket raggiunge anche la nuova console Nintendo

NBA 2K13
Recensione: Xbox 360
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Wii U
  • Pc
  • Psp
  • Evitando opportunamente l'affollatissimo Day One del Wii U, NBA 2k13 si presenta nella versione per la nuova console Nintendo solo all'inizio del 2013. In questa maniera non solo stuzzica tutti quei neoacquirenti rimasti senza nuove proposte dopo il lancio, ma si prende anche il tempo di ottimizzare il codice per non sfigurare affatto rispetto alle edizioni PlayStation3 e Xbox360.
    Grazie al lavoro certosino del team di sviluppo, quindi, anche gli appassionati di Sport possono giocare sul loro Gamepad un titolo eccezionale. Ricordiamo che NBA 2k13 ha vinto il premio come miglior simulatore sportivo nell'ultima edizione degli Everyeye Award, e quindi il consiglio della redazione è quello di non lasciarselo scappare: se qualcuno l'avesse dimenticano nel corso della stagione autunnale, quale migliore occasione se non il rilascio della versione Wii U per esibirsi sul parquet?
    L'edizione Wii U di NBA 2K13 è praticamente identica alla controparte uscita il 5 ottobre su “Ps360”. Questo significa che gli utenti troveranno un'offerta completissima, sia sul fronte delle modalità che per quanto riguarda il gameplay, vero fiore all'occhiello della produzione.
    Per migliorare ed ampliare le possibilità di un prodotto che sembrava già aver detto quasi tutto, Visual Concept ha modificato pesantemente il sistema di controlli, per permettere al giocatore di gestire tiri, evoluzioni, movimenti offensivi e difensivi. La rinnovata complessità del sistema rende l'operazione di avvicinamento alla serie molto complessa, tanto che i neofiti potrebbero sentirsi un po' scoraggiati, a dover imparare tutti i modificatori e le funzioni dei grilletti. Ai “rookie”, quindi, consigliamo vivamente di fiondarsi nel Training Camp.
    Per gli appassionati di vecchia data, NBA 2K13 riserva invece tante sorprese: i movimenti di tiro in sospensione sono letteralmente triplicati o quadruplicati, e decine di nuove animazioni permettono di controllare con una semplicità d'esecuzione senza precedenti i vari modelli d'arresto e tiro. Lo stesso avviene in fase di avvicinamento a canestro, dove lo stesso front button, combinato con quello adibito alla conclusione vera e propria, permette d'effettuare virate, Euro Step e moltissimi altri movimenti che finora avevamo apprezzato senza poter riprodurre in game. NBA 2K13, da questo punto di vista, segue un mantra che nella National Basketball Association si è fatto prepotentemente strada nell'ultimo decennio: la creazione della separazione. Mentre il "vecchio corso" prevedeva soprattutto una continua circolazione di giocatori e palla, ora i migliori giocatori del pianeta, sfruttando un passo in arretramento, una spallata o una mezza virata, sono in grado di guadagnare quei due metri che fanno la differenza tra il sapore del ferro e l'odore pulito del cotone. Atletismo e coordinazione vengono trasferite attraverso il Gamepad nell'ultima produzione Visual Concept, che mostrerà fasi di gioco completamente nuove e meccanismi da interiorizzare. In fase di conclusione, insomma, non ci sarà un solo movimento visto alla televisione che non potremo riprodurre. Step back e tiro alla Dwayne Wade; virata e tiro cadendo all'indietro di Kobe Bryant e addirittura la tecnica "calciata" di Dirk Nowitzki, che ha reso famoso Holger Geschwindner in tutto il Mondo.

    A questa miriade di possibilità si aggiungono i miglioramenti all'intelligenza artificiale: i quintetti tendono a muoversi in maniera più intelligente e convincente rispetto al solito, eseguendo blocchi e tagli ancor più spesso, senza dimenticare tuttavia le tendenze che ne caratterizzano la personalità. E' invece la squadra avversaria controllata dalla CPU che pare non prendere sempre decisioni "impeccabili": abbiamo osservato un paio di volte improvvisarsi portatori di palla Chris Bosh o DeMarcus Cousins senza un vero perché.
    Passando alla fase difensiva abbiamo notato sensibili miglioramenti soprattutto per quanto concerne la gestione dei contatti, ulteriormente potenziata rispetto alla scorsa edizione. Qui anche la CPU sembra molto più consapevole di quanto accade sul parquet ed in particolare delle abilità del portatore di palla. Eccoci quindi di fronte a rotazioni più o meno decise, aiuti più o meno profondi, chiusure sul perimetro, raddoppi e chi più ne ha più ne metta. Ancora una volta a simbolizzare una varietà di situazioni veramente encomiabile.
    Tirando le somme possiamo tranquillamente iscrivere NBA 2K13 tra i migliori simulatori sportivi di questa generazione. Alcune scelte, più o meno efficaci, dimostrano grande coraggio nell'affrontare l'evoluzione di uno degli sport più complessi del pianeta. Altre non si rivelano sempre funzionali ma riescono comunque ad ampliare ulteriormente diversi reparti di gioco. Le meccaniche si dimostrano nel complesso funzionali allo scopo che da sempre si prefigge la serie 2K: simulare il più precisamente possibile quanto accade sul campo da gioco.
    Prima di passare all'analisi tecnica, citiamo le poche novità legate all'uso del Gamepad di questa versione WII U. anzitutto è possibile disputare le partite guardando solo il touchscreen del controller. Nonostante le nostre perplessità iniziali (ed una lieve riduzione della spettacolarità), alla fine NBA 2k13 si comporta bene anche in forma portatile. Fatta l'abitudine alla riduzione della diagonale, potrebbe essere molto gradevole avviare una partita veloce a TV spenta.
    Per il resto, il gamepad del Wii U replica discretamente il control scheme degli altri sistemi di gioco e il feeling rimane sostanzialmente intatto. Le feature esclusive della versione Nintendo non sono poi molte: non si tratta di aggiunte, bensì di trucchetti per svolgere i compiti già noti con maggior velocità. Ad esempio, puntando la telecamera verso lo schermo è possibile vedere sul touch screen l'energia residua dei giocatori attraverso un filtro termico sponsorizzato gentilmente da Gatorade.

    Sempre sul piccolo schermo, è possibile richiamare in ogni momento le Coaching Option senza mettere in pausa il gioco; le opzioni sono quelle che già conosciamo (Strategies, Offense, Substitution e Quick Plays). Tale funzione non è proprio comodissima, dato che mentre giochiamo difficilmente abbiamo mani libere per disegnare con le dita formazioni e strategie: a questo punto c'è poca differenza tra l'accedere a un menù sul televisore e uno sul touch screen. Ovviamente è proprio giocando a TV spenta che questa opzione assume un certo rilievo ed una sua utilità.

    Modalità

    Rispetto alla proposta dello scorso anno, NBA2K13 si presenta decisamente arricchito. In Stagione ed Associazione saremo in grado di condurre una franchigia NBA sino all'agognato anello, gestendone -rispettivamente- la sola parte giocata oppure aggiungendovi l'amministrazione del roster, con tanto di scambi e gestione dei contratti.
    Gradevole la presenza del Total Sim Control , che permette di gestire manualmente le tendenze di ciascun giocatore, richiedendogli esplicitamente di prendere più tiri o di difendere con maggiore intensità: una soluzione gradita per chi non vuole giocare in prima persona ognuna delle oltre 82 partite stagionali, mantenendo un certo controllo anche sui match simulati.
    Oltre a questo, a rimpolpare l'offerta, troviamo Start Today, ossia la facoltà di aggiornare dati e statistiche alla data attuale. Ci verrà così data la facoltà di iniziare un'Associazione con l'ultimo possibile update riguardo ad infortuni, tendenze e scambi.

    Ai game mode dove guidare l'intero quintetto fanno al solito da contraltare quelli in cui vestire i panni di una superstar o di un cestista in erba. Crea Una Leggenda e Il Mio Giocatore ripresentano una struttura che nelle ultime due stagioni ha letteralmente preso piede tra gli appassionati. Proprio la modalità “My Player” è quella che aggiunge molta varietà al pacchetto, prendendo il via dalla creazione dell'alter ego basata su di un editor molto ricco. Partendo da una base grezza avremo modo di costruire la nostra carriera in moltissime maniere differenti: diventando una guardia atletica, uno specialista dalle triple dall'angolo alla Robert Horry, uno spot-up shooter come Kyle Korver e moltissimo altro ancora. Tantissime possibilità che vanno ad integrarsi in maniera perfetta con il solito sistema di ricompense, che spinge l'utente a giocare partite su partite, ma soprattutto a cercare di scolpire, per il proprio atleta, una personalità che sappia stuzzicare i fan. Il numero di “follower” che moriranno dietro alle gesta del nostro cestista aumenterà con dichiarazioni spregiudicate alla stampa e prestazioni sul campo. Raggiunta una certa fama, potremo persino influenzare le decisioni del general manager, così che la gestione di una singola star si rifletta poi su tutta la squadra. Insomma: una struttura ben ponderata e intelligente.
    Fra le modalità, comunque, si conta anche MyTeam - una sorta di Ultimate Team in NBA 2K13. Si tratterà di costruire da zero una franchigia da usare in una stagione completamente online. I meccanismi saranno esattamente quelli dell'Ultimate Team reso famoso da FIFA. Riceveremo all'inizio un pacchetto di carte per formare il quintetto base, la panchina, assumere un coach e determinare il playbook. Su queste basi potremo iniziare a giocare accumulando punti tali da permetterci nuovi "pacchetti" o l'acquisto di superstar blasonate.
    Peccato che nella versione Wii U non sia stato incluso il DLC dedicato all'All Stars Weekend. Complessivamente, comunque, NBA 2K13 rappresenta un titolo completissimo, con un numero invidiabile di opzioni e modalità. Perfetto sia per partite disimpegnate che per immergersi in lunghe stagioni.

    Sul fronte grafico, l'edizione Wii U è davvero identica alle controparti PlayStation 3 e Xbox 360. Il lavoro di adattamento è perfetto, e la qualità delle texture si sposa con una fluidità ottimale.
    Centinaia di animazioni caratterizzano in maniera maniacale il gioco della pallacanestro e per quanto i volti possano ancora non risultare tutti perfettamente attinenti alla realtà, la produzione Visual Concept in movimento è uno spettacolo.
    Nulla da dire riguardo alla colonna sonora, curata personalmente da Jay-Z (nella selezione dei brani). Non a caso troviamo pezzi dello stesso artista nonché della sua protetta Rihanna o di Kayne West e compagnia. Tutte hit estremamente affascinanti ed adatte al contesto cestistico alle quali si uniscono alcune funzionali digressioni tra U2 e Coldplay.

    NBA 2K13 NBA 2K13Versione Analizzata Wii UNBA 2K13 rimane il miglior simulatore sportivo in circolazione. La nuova gestione delle isomotion e dei tiri in sospensione, così come qualche accorgimento difensivo (per quanto non sempre funzionale) rendono il gameplay ancora più vario, divertente e capace di esaltare le capacità e la creatività del videolpayer. Si aggiungono una serie di modalità che continuano a macinare successi, aggiungendo feature sempre più interessanti ed amplificando di anno in anno il coinvolgimento in una delle produzioni sportive più longeve di sempre. L'edizione Wii U, nonostante non si distingua per feature inedite sopra le righe, si presenta in ottima forma dal punto di vista tecnico, e nessun amante dei titoli sportivi dovrebbe lasciarsi scappare il titolo 2K. Pur sapendo che avvicinarsi per la prima volta al gioco potrebbe essere molto complesso, impegnarsi e sudare nel training camp potrà regalare infine enormi soddisfazioni.

    9.5

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