NBA 2K21 Next Gen Recensione: il basket su PS5 e Xbox Series X

Molto più di un semplice aggiornamento grafico, il gioco sportivo di Visual Concepts arriva su console next gen con un buon numero di aggiunte.

NBA 2K21 Next Gen Recensione: il basket su PS5 e Xbox Series X
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS5
  • Stadia
  • Xbox Series X
  • Per quanto NBA 2K21 Next Gen sia ben più di un semplicistico upgrade della versione per PlayStation 4 e Xbox One, non rappresenta comunque una colossale rivoluzione: è piuttosto un aggiornamento di "intermezzo" tra gli obiettivi di Visual Concepts per la stagione 2020 e le prospettive per il futuro della saga. È dunque uno sguardo molto appariscente a ciò che è lecito aspettarsi in un capitolo totalmente pensato per la nuova generazione.

    Sebbene questo "nuovo" NBA 2K21 possegga un colpo d'occhio decisamente superiore rispetto all'edizione old gen, in ogni caso, ne eredita pur sempre la base strutturale: più che una schiacciata vigorosa, di quelle che fanno tremare il canestro, insomma, l'opera di 2K è un tiro da 2 ben piazzato e realizzato con indubbia maestria, di quelli che servono a far punto, invece che ad aizzare il pubblico in nome dello spettacolo. I miglioramenti ludici, tecnici e contenutistici sono tuttavia tali da giustificare, almeno in parte, il mancato update gratuito del gioco per gli acquirenti della passata generazione, ad eccezione dei possessori della Mamba Forever Edition.

    Un altro NBA 2K21: G-League, Città, The W

    Rispetto quanto approntato da EA per l'update di FIFA 21 (qui potete leggere la nostra anteprima di FIFA 21 Next Gen), il lavoro svolto da 2K è sensibilmente più sostanzioso. La prima grande novità riguarda una porzione inedita della componente narrativa della produzione. La modalità La Mia Carriera ha subito un ingrandimento non da poco sul piano dei contenuti: oltre a un editor perfezionato, infatti, adesso al protagonista è concessa la possibilità di scegliere se andare al college o tentare la scalata nella G-League.

    Le differenze rispetto al percorso tradizionale presente su PS4 e Xbox One non sono soltanto ludiche, con l'ottenimento di più punti VC e un generale livello di complessità superiore, ma anche strettamente narrative, dal momento che aprono le porte a una nuova storyline che, prima di riallacciarsi a quanto visto su old gen, saprà regalare qualche sorpresa agli appassionati della serie. Non si tratta certo di un'aggiunta che va a riscrivere o a stravolgere le qualità e le debolezze de La Mia Carriera, ma sarebbe ingiusto sostenere che 2K abbia realizzato soltanto un compitino di routine. A dimostrarlo, qualora la G-League non fosse sufficiente, c'è anche la trasformazione de Il Quartiere in Città: un'estensione della mappa a tutto tondo, che amplifica in maniera notevole la mole di attività a disposizione del nostro cestista e la libertà di esplorazione. Tra attività opzionali, affiliazioni, missioni da compiere, gadget da ottenere e negozi nei quali personalizzare il nostro aspetto, La Città sembra quasi un gioco a se stante data la mole di contenuti inserita al suo interno.

    Oltre all'immancabile modalità La mia squadra, nel menù di gioco campeggia La Mia NBA (che ingloba in un'unica soluzione MyGM e la Mia NBA Online), con la quale partire da una stagione o dar vita a un'esperienza spalmata lungo più anni, personalizzabile nel profondo: potremo del resto selezionare elementi da "gioco di ruolo" (per affrontare un'esperienza basata sulle attività di un GM), oppure rendere più complessa la gestione degli scambi, controllare gli aspetti finanziari e, tra le altre cose, anche aggiungere alla lega le partite della G-League. In sostanza, in un unico pacchetto è presente un quantitativo spropositato di opzioni, pensate per complicare o semplificare la progressione del giocatore, nonché capace di adattarsi, considerando le sue varie sfumature, alle esigenze di un gran numero di appassionati.

    Non manca infine un occhio di riguardo anche per il basket femminile: introdotta lo scorso anno, la WNBA accoglie la modalità The W, una sorta di MyCareer dedicata a una giocatrice. Sebbene sia personalizzabile al pari di quanto visto per la controparte maschile, la nostra cestista non avrà una storia tutta sua sul modello narrativo de La Lunga Ombra: in definitiva, questa versione in scala ridotta de La Mia Carriera rappresenta soprattutto un punto di partenza da evolvere, possibilmente, nei successivi capitoli.

    Alla luce di quanto elencato finora, pertanto, c'è da ammettere che il team di Visual Concepts non si è certo adagiato sugli allori, proponendo un NBA 2K21 che ha effettivamente un sapore nuovo e familiare al tempo stesso.

    Sfortunatamente, il problema di base del gioco resta quello già evidenziato a chiare lettere nella nostra recensione di NBA 2K21: la gestione dei punti VC è infatti ancora soggetta a qualche squilibrio che inevitabilmente inficia sulle microtransazioni. Non crediamo sia un inciampo invalidante, ma di certo occorrerà nei successivi capitoli porre rimedio a un bilanciamento che, allo stato attuale, è ponderato con discutibile attenzione nei confronti dell'utenza.

    La Next gen degli sportivi

    Anche se il cuore ludico di NBA 2K21 non può ovviamente dirsi rivoluzionato, è innegabile che il passaggio alla next gen abbia comportato qualche concreta miglioria anche nel gameplay. Animazioni, posizionamento, controllo palla e contrasti sono tutti fattori che concorrono ad allestire una simulazione sempre più verosimile: i cestisti si muovono con maggiore consapevolezza sul campo, e la fluidità dell'azione, dei movimenti e degli impatti rende i match più precisi e simili a quelli di una vera partita.

    La gestione della fisica, a sua volta, ha subito un palese incremento, e le diverse corporature degli atleti reagiscono differentemente a seconda delle collisioni che subiscono.

    Siamo comunque ben lontani dalla perfezione: permangono ancora movenze un po' scivolose e sconnesse, senza contare contrasti non sempre pienamente realistici, ma sono peccati veniali in un'opera che, di anno in anno, sotto il punto di vista simulativo si fa sempre più concreta.

    Il nuovo sistema di tiro di NBA 2K21, croce e delizia del gioco, beneficia di tutti gli aggiornamenti post-lancio volti a perfezionarne l'utilizzo, e ora anche le finalizzazioni risultano indubbiamente più efficaci e facilmente controllabili. Il perfezionamento del gameplay si muove di pari passo con quello applicato al comparto tecnico: senza mezzi termini, sul piano visivo NBA 2K21 incarna un salto evidente in rapporto all'edizione old gen.

    Anzitutto i modelli poligonali appaiono parecchio più definiti, e l'espressività dei volti delle stelle più celebri mostra un lavoro di dettaglio maniacale, a cui si affiancano gli inediti particolari delle muscolature, della resa della pelle e dei tessuti.

    Risoluzione in 4K, frame rate a 60 fps, implementazione del ray tracing, illuminazione migliorata, texture del parquet e numerosi elementi a bordo campo si sommano per creare quello che è il gioco sportivo graficamente più evoluto attualmente sul mercato. Il realismo di alcune scene è impressionante, e la distanza qualitativa con la versione PS4 e Xbox One si nota subito a una prima occhiata. Resta comunque qualche incertezza nei visi degli atleti meno celebri, e qualche espressione facciale un po' grossolana nei replay e nelle sequenze pre e post gara: nel complesso, tuttavia, se questo NBA 2K21 è solo il primo assaggio di next gen, da Visual Concepts nei prossimi anni possiamo solo aspettarci faville.

    NBA 2K21 NBA 2K21Versione Analizzata PlayStation 5Con NBA 2K21 abbiamo il primo, vero esempio di quella che sarà la nuova generazione degli sportivi virtuali. Ben più di un banale update grafico, ma lontano dall’essere uno stravolgimento del titolo saggiato su PS4 e Xbox One, la versione next gen del miglior gioco di basket è una gioia per gli occhi: le migliorie tecniche impattano anche sul gameplay, che ora si fa più rifinito e preciso, mentre il contorno contenutistico ha conosciuto l’aggiunta di una porzione inedita della Carriera e l’introduzione di una Città tutta da esplorare. I limiti dell'edizione old gen, soprattutto in termini di microtransazioni, sono ancora presenti, ma sul versante ludico e visivo NBA 2K21 Next Gen è un gioco che sa come centrare il canestro.

    8.2

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