Recensione NBA ESPN 2k5

Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco NBA ESPN 2k5 - 1378

Recensione NBA ESPN 2k5
INFORMAZIONI GIOCO
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Negli ultimi anni lo strapotere di EA nelle simulazioni cestistiche si è trovato a condividere il campo con gli ottimi titoli SEGA che, almeno sotto l'aspetto prettamente visivo, hanno sempre saputo offrire qualcosa in più. Quest'anno in particolare la strategia di marketing della casa del porcospino blu è piuttosto aggressiva: NBA 2k5 viene venduto per soli 20$ (da noi 40€ circa, secondo un cambio che mi lascia perplesso) contro i 30$ di NBA Live 2005.

    Gameplay

    Comincerei sottolineando che il titolo di cui parliamo vuole essere un gioco di simulazione pura, dunque non aspettatevi la semplicità di un arcade: per riuscire a dominare totalmente i movimenti dei giocatori ci vuole tempo e pazienza. D'altro canto NBA 2k5 offre una gran quantità di azioni e soluzioni, avvicinandosi il più possibile alla realtà dei campi da gioco. Al di là delle prevedibili mosse base presenti in quasi tutti i giochi di questo genere viene data la possibilità di eseguire finte, spostando a destra o a sinistra il tasto analogico sinistro, o di chiamare schemi e posizioni con la semplice pressione del pad digitale (configurabile). In particolare la fase offensiva risulta eccezionalmente curata e appagante, grazie alle molteplici opzioni a disposizione e alla gran qualità delle animazioni: ad esempio il tiro che il giocatore eseguirà sarà influenzato dalla posizione occupata. Non mancherà dunque l'occasione di vedere qualche buon gancio. La gamma di possibilità nel gioco in attacco è molto ampia, dall'arresto e tiro al dai e vai, ma sfortunatamente non si può dire lo stesso per la fase difensiva, decisamente non all'altezza. Principalmente manca di reale interattività: non c'è lotta per il posizionamento, è possibile raddoppiare sul portatore di palla, ma il tutto si risolve in un'animazione automatica nella quale non ci viene dato modo di intervenire. Inoltre ottenere un fallo di sfondamento risulta fin troppo facile: è sufficiente premere il pulsante “prendi sfondamento” al momento opportuno e il gioco è fatto. Gli sfondamenti sono un altro difetto del titolo SEGA: ce ne sono decisamente troppi in una partita, sia da una parte che dall'altra, col risultato che il gioco si spezza in modo assai frustrante, forse per colpa del nuovo sistema Isomotion 2 che non riesce a gestire le collisioni in maniera sufficientemente convincente. Tornando a parlare di attacco, invece, la air-Isomotion (altra novità) permette, al momento del tiro, di cambiare mano, evitando così una stoppata o permettendo al giocatore di esibirsi in qualche numero da giocoliere. Venendo all'AI dei giocatori non si può affermare che sia stato fatto un lavoro eccelso: i giocatori tagliano l'area in attacco e c'è del movimento anche senza palla, ma è il medesimo per tutte le squadre. Non c'è un modo e uno stile differente, e questo lo si nota soprattutto quando si osservano i movimenti di alcuni giocatori esageratamente noti (quando mai Shaq ha tentato tutti quei tiri da fuori?).

    The Association

    “The Association” è una diretta evoluzione della modalità gestionale già presente nei precedenti capitoli e mantiene inalterate gran parte delle sue caratteristiche: compravendita dei giocatori, limiti salariali, e tutte le regole ufficiali della lega. Rispetto al passato, però, introduce alcune novità, tese a rendere più “profonda” l'esperienza di gioco: ogni settimana è possibile ingaggiare allenatori speciali (pagando, ovviamente), in grado di migliorare le potenzialità e l'intesa della squadra, e ogni settimana uno dei giocatori verrà da voi con alcune domande, alle quali dovrete rispondere scegliendo tra quattro opzioni: se avrete azzeccato le risposte giuste il vostro pupillo se ne andrà soddisfatto e tutta la squadra ne beneficerà, altrimenti accadrà l'esatto opposto. Oltre a questi elementi risalta particolarmente la modalità speciale chiamata “full authority” che trasforma il gioco una sorta di gioco strategico a turni: due volte per quarto, oltre a poter effettuare sostituzioni, stabilirete quanti e quali (da vicino, da lontano) tiri ogni giocatore dovrà effettuare, che tipo di difesa o di attacco impiegare, e lo stesso farà il computer. Il turno si svolge e si passa al successivo. Alcuni giocatori particolarmente “quotati” (i vari Iverson, Bryant e compagnia) avranno a disposizione delle abilità speciali, che comportano però la spesa di una discreta quantità di stamina. La volontà di introdurre novità è sempre la benvenuta, e non si può che lodare l'iniziativa di SEGA. Purtroppo alcune cose non sembrano andare per il verso giusto: le domande che i giocatori ci pongono e le opportunità di risposta tendono a ripetersi di frequente, e alla fine basterà ricordarsi quale opzione va bene per quel dato giocatore, riducendo il tutto a un banale esercizio mnemonico.

    24/7

    NBA 2k5 ci dà modo di giocare su campi street, con regole meno ferree e la possibilità di creare il nostro giocatore personalizzato. Con questo alter ego potremo sfidare diversi avversari per acquisire abilità, oggetti e il rispetto di chi si è guadagnato la sua fama sui campi metropolitani. E' anche possibile incontrare avversari umani, giocando on-line con il nostro giocatore.

    Grafica

    Visual Concepts è ancora una volta riuscita nell'intento di produrre un gioco esteticamente impressionante: i modelli dei volti di ogni singolo giocatore NBA sono fedelmente riprodotti, così come le acconciature e gli immancabili tatuaggi. Le animazioni sono fluide, anche se si può notare qualche scatto nel passaggio tra alcuni movimenti, che tuttavia non influisce più di tanto su di un motore grafico decisamente apprezzabile. Sarebbe stata assai gradita un po' più di cura nelle collisioni tra i giocatori: a volte, in particolare durante una schiacciata, può capitare di vedere un giocatore “scivolare” sul campo da gioco, spinto dall'aura magica di chi si attacca al canestro, ma, ripeto, certamente non è la grafica il punto debole di questo titolo. Il pubblico è interamente in tre dimensioni, attivo e rumoroso, e gli stadi sono splendidamente realizzati e illuminati in maniera incredibilmente realistica.

    Sonoro

    Ogni menu è ovviamente accompagnato da una colonna sonora strettamente hip-hop, come è ormai tradizione in ogni gioco di pallacanestro che si rispetti, e non mancano canzoni apprezzabili: certamente gli amanti del genere non rimarranno delusi. Gli effetti sonori del campo sono buoni, così come il commento, anche se tende a divenire facilmente ripetitivo.

    Conclusioni

    NBA 2k5 è un titolo ricco come pochi altri: numerose modalità di gioco, gameplay divertente e personalizzabile, per di più ad un prezzo decisamente conveniente per un gioco appena uscito. Con un po' di attenzione in più per la fase difensiva e per qualche altro particolare sarebbe probabilmente divenuta la più fedele simulazione cestistica in circolazione, ma anche con le sue pecche resta un gioco divertente e consigliato a tutti gli amanti di questo sport, e non solo.

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