La EA Sports, per certi versi, puo’ essere considerata l’eterna seconda. Per quanto riguarda football, hockey e golf, ha sfornato probabilmente i pezzi migliori, ma nei generi del calcio e del basket -che insieme costituiscono una grossa fetta dell’ intero mercato videoludico- e’ stata quasi sempre surclassata. Nel calcio ha subito passivamente, anno dopo anno, il confronto con Winning Eleven. E se e’ vero che fare meglio del capolavoro Konami ha dell’impossibile, e’ altrettanto vero che i tentativi di colmare l'eterno gap sono stati abbastanza blandi e poco coraggiosi. I titoli sportivi targati EA hanno, da sempre, uno stile che privilegia l’impostazione arcade: vengono curate principalmente la veste grafica e l’immediatezza di gioco, tralasciando la componente simulativa; il tutto con risultati non molto soddisfacenti. Per la pallacanestro, del resto, il discorso e’ simile a quello calcistico. La serie NBA LIVE per Psx ha goduto di buona fortuna per un certo periodo, seppur contrastata dall’ottimo Total NBA. Ma dall’ avvento della serie SEGA NBA 2K, la EA ha stentato a tenere il passo della casa giapponese. Anche in questo caso ha avuto la meglio il titolo che miscelava ad arte simulazione ed estetica, realismo e immediatezza. Così, mentre NBA LIVE 2003 veniva definito “gradevole”, il diretto rivale 2K3 si imponeva come gioco di basket per eccellenza. Questa la storia fino ad oggi. Ma le vicende non sono ancora finite e forse possono ancora riservarci qualche sorpresa. Manca poco all’uscita di NBA 2K4 e molti gia’ lo considerano il miglior rappresentante del genere in assoluto. Tuttavia potrebbe essere troppo presto per cantare vittoria in casa SEGA: EA Sports ha tirato fuori dal cilindro NBA LIVE 2004, un gioco altamente al di sopra delle aspettative.
I Love This Game
Gia’ alla prima partita ci si rende conto che sono stati compiuti dei grandi passi avanti rispetto alle precedenti versioni. Finalmente l’azione di gioco sembra essersi spogliata quasi del tutto dell’impostazione semplicistica, per abbracciare un modello simulativo convincente. Cio’ e’ riscontrabile non appena si prende coscenza del nuovo sistema di controllo assoluto dell’azione. I movimenti del giocatore sono gestiti da entrambi i tasti analogici, uno per gli spostamenti e l’altro per i palleggi, dove ogni direzione rappresenta una diversa mossa (giravolte o palleggi incrociati). Si puo’ palleggiare sia da fermo che in movimento, e ogni giocatore ha il suo stile per scardinare le difese avversarie e aprirsi un varco a canestro. Chiaro che avere fra le mani Kobe Bryant o Allen Iverson -e quindi seminare gli avversari in freestyle- significa, di getto, privilegiare le azioni solitarie; ma dopo un po' è facile accorgersi che il gioco da solisti non rende troppo, e che ci sono tanti altri modi migliori per andare a segno. Innanzitutto il sistema di tiro e’ stato sviluppato: si puo’ scegliere il tipo di tiro utillizzando due tasti: uno per saltare e tirare in sospensione -gestendo anche l’inclinazione del giocatore mentre e’ in aria, l’altro per forzare il giocatore a tirare in sottomano o a schiacciare. E’ importante utilizzare la tecnica migliore in ogni situazione per aumentare le possibilità di realizzare un canestro. Ma non e’ finita: si possono effettuare pro hop, palleggi di potenza, stoppate imperiose, alley hoop. Inoltre si chiamano le strategie offensive e difensive, cambiando repentinamente impostazione a seconda della situazione: spesso è utile fermarsi davanti alla difesa avversaria proteggendo la palla dietro la schiena e decidere, a seconda delle posizioni, se penetrare verso il canestro, tirare o servire un compagno. Vi e’ infine una novita’ assoluta: il controllo di un giocatore senza palla che permette di chiamare dei blocchi o di eseguire un taglio back door per liberarsi al tiro: si tratta di una tecnica raffinata che necessita di un po' di allenamento per essere assimilata, ma che può costituire un valore aggiunto devastante per le difese avversarie. Fondamentale anche la scelta della visuale: la ”fondo campo bassa” per una visione soggettiva dell’azione, mentre altre visuali più distanti dal campo consentono una visione di gioco migliore. Gli sviluppatori hanno, quindi, puntato molto su un sistema di controllo totale e lo hanno realizzato con una componente di realismo finalmente eccellente. Se si considera , inoltre, che i tempi di assimilazione del sistema sono brevi, bisogna ammettere che e’ stato svolto un’ottimo lavoro.
Grafica e Sonoro
Anche il comparto audiovisivo e’ decisamente all’altezza. Il frame rate e’ costante e fluido; i modelli dei giocatori sono davvero belli, discretamente particolareggiati e animati da una fisica credibile; i volti sono curati e riconoscibili, i tatuaggi bene in vista e anche le scarpe contribuiscono a caratterizzare ogni giocatore. I palazzetti sono stati realizzati riportando fedelmente gli originali e le panchine sono abbastanza animate. Insomma, tutto e’ all’insegna del realismo -tranne forse il pubblico che risulta un po’ statico. Pollice in su anche per le animazioni e i replay, che aumentano la dose di spettacolarità dell’esperienza di gioco. La lunga tradizione EA, che si e’ sempre distinta per l’ottima veste grafica, non si e’ quindi smentita: l’estetica affascinante di NBA LIVE 2004 supera di gran lunga i suoi predecessori e tutti gli altri titoli del genere. Bella la colonna sonora firmata Sean Paul, OutKast e Black Eyed Peas; simpatica la telecronaca della premiata coppia Marv Albert, Mike Fratello e straordinari gli effetti sonori durante la partita (l’inconfondibile motivetto con la pianola e’ un tocco di classe).
Le Modalità di Gioco
La grande varieta’ delle modalita’ di gioco costituisce un ulteriore punto di forza di NBA LIVE 2004. Oltre alle singole esibizioni, ai playoff e alle stagioni, e’ presente un Franchise Mode denominato “Dynasty”. Un vero appassionato di NBA non puo’ non lasciarsi catturare dall’avventura di una carriera pluriennale nella quale e’ possibile ingaggiare e scambiare giocatori, modificarli e crearne dei nuovi Allenare la propria squadra per migliorarne le qualita’ e fare i conti con gli infortuni; poi consultare il general manager, tenere d’occhio le statistiche per i premi mensili e per l’MVP: c’e’ tutto per far entrare il nostro quintetto nella storia. Inoltre il gioco si presta bene anche come enciclopedia mondiale dell’NBA: statistiche, squadre ufficiali e i dream team di ogni decennio, oltre a divise ufficiali, attuali e storiche. E' possibile anche comprare tantissimi modelli di scarpe originalie farle indossare ai nostri giocatori preferiti: le piu’ ambite rimangono le Nike Air Jordan numero 1.
Conclusioni
Siamo di fronte ad un titolo che ha tutte le carte in regola per diventare il primo della classe in quanto unisce ad un’estetica accattivante, un sistema di controllo innovativo che si traduce in una giocabilita’ superiore. Chi vincera’ quest’anno l’ennesimo scontro all’ultima schiacciata tra EA e SEGA ? Solo il tempo ce lo dira’. Intanto tutti quelli che stanno aspettando NBA 2K4 -e sono tanti- dovrebbero dare un’occhiata all’ultimo nato in casa EA SPORTS. Rimarrebbero colpiti.
Recensione Nba Live 2004
Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Nba Live 2004 - 1086
Intro
La EA Sports, per certi versi,
puo’ essere considerata l’eterna seconda. Per quanto riguarda football, hockey e
golf, ha sfornato probabilmente i pezzi migliori, ma nei generi del calcio e del
basket -che insieme costituiscono una grossa fetta dell’ intero mercato
videoludico- e’ stata quasi sempre surclassata. Nel calcio ha subito
passivamente, anno dopo anno, il confronto con Winning Eleven. E se e’ vero che
fare meglio del capolavoro Konami ha dell’impossibile, e’ altrettanto vero che i
tentativi di colmare l'eterno gap sono stati abbastanza blandi e poco
coraggiosi. I titoli sportivi targati EA hanno, da sempre, uno stile che
privilegia l’impostazione arcade: vengono curate principalmente la veste grafica
e l’immediatezza di gioco, tralasciando la componente simulativa; il tutto con
risultati non molto soddisfacenti. Per la pallacanestro, del resto, il discorso
e’ simile a quello calcistico. La serie NBA LIVE per Psx ha goduto di buona
fortuna per un certo periodo, seppur contrastata dall’ottimo Total NBA. Ma dall’
avvento della serie SEGA NBA 2K, la EA ha stentato a tenere il passo della casa
giapponese. Anche in questo caso ha avuto la meglio il titolo che miscelava ad
arte simulazione ed estetica, realismo e immediatezza. Così, mentre NBA LIVE
2003 veniva definito “gradevole”, il diretto rivale 2K3 si imponeva come gioco
di basket per eccellenza. Questa la storia fino ad oggi. Ma le vicende non sono
ancora finite e forse possono ancora riservarci qualche sorpresa. Manca poco
all’uscita di NBA 2K4 e molti gia’ lo considerano il miglior rappresentante del
genere in assoluto. Tuttavia potrebbe essere troppo presto per cantare vittoria
in casa SEGA: EA Sports ha tirato fuori dal cilindro NBA LIVE 2004, un gioco
altamente al di sopra delle aspettative.
I Love This Game
Gia’ alla prima partita ci si rende
conto che sono stati compiuti dei grandi passi avanti rispetto alle precedenti
versioni. Finalmente l’azione di gioco sembra essersi spogliata quasi del tutto
dell’impostazione semplicistica, per abbracciare un modello simulativo
convincente. Cio’ e’ riscontrabile non appena si prende coscenza del nuovo
sistema di controllo assoluto dell’azione. I movimenti del giocatore sono
gestiti da entrambi i tasti analogici, uno per gli spostamenti e l’altro per i
palleggi, dove ogni direzione rappresenta una diversa mossa (giravolte o
palleggi incrociati). Si puo’ palleggiare sia da fermo che in movimento, e ogni
giocatore ha il suo stile per scardinare le difese avversarie e aprirsi un varco
a canestro. Chiaro che avere fra le mani Kobe Bryant o Allen Iverson -e quindi
seminare gli avversari in freestyle- significa, di getto, privilegiare le azioni
solitarie; ma dopo un po' è facile accorgersi che il gioco da solisti non rende
troppo, e che ci sono tanti altri modi migliori per andare a segno. Innanzitutto
il sistema di tiro e’ stato sviluppato: si puo’ scegliere il tipo di tiro
utillizzando due tasti: uno per saltare e tirare in sospensione -gestendo anche
l’inclinazione del giocatore mentre e’ in aria, l’altro per forzare il giocatore
a tirare in sottomano o a schiacciare. E’ importante utilizzare la tecnica
migliore in ogni situazione per aumentare le possibilità di realizzare un
canestro. Ma non e’ finita: si possono effettuare pro hop, palleggi di potenza,
stoppate imperiose, alley hoop. Inoltre si chiamano le strategie offensive e
difensive, cambiando repentinamente impostazione a seconda della situazione:
spesso è utile fermarsi davanti alla difesa avversaria proteggendo la palla
dietro la schiena e decidere, a seconda delle posizioni, se penetrare verso il
canestro, tirare o servire un compagno. Vi e’ infine una novita’ assoluta: il
controllo di un giocatore senza palla che permette di chiamare dei blocchi o di
eseguire un taglio back door per liberarsi al tiro: si tratta di una tecnica
raffinata che necessita di un po' di allenamento per essere assimilata, ma che
può costituire un valore aggiunto devastante per le difese avversarie.
Fondamentale anche la scelta della visuale: la ”fondo campo bassa” per una
visione soggettiva dell’azione, mentre altre visuali più distanti dal campo
consentono una visione di gioco migliore. Gli sviluppatori hanno, quindi,
puntato molto su un sistema di controllo totale e lo hanno realizzato con una
componente di realismo finalmente eccellente. Se si considera , inoltre, che i
tempi di assimilazione del sistema sono brevi, bisogna ammettere che e’ stato
svolto un’ottimo lavoro.
Grafica e Sonoro
Anche il comparto audiovisivo e’ decisamente
all’altezza. Il frame rate e’ costante e fluido; i modelli dei giocatori sono
davvero belli, discretamente particolareggiati e animati da una fisica
credibile; i volti sono curati e riconoscibili, i tatuaggi bene in vista e anche
le scarpe contribuiscono a caratterizzare ogni giocatore. I palazzetti sono
stati realizzati riportando fedelmente gli originali e le panchine sono
abbastanza animate. Insomma, tutto e’ all’insegna del realismo -tranne forse il
pubblico che risulta un po’ statico. Pollice in su anche per le animazioni e i
replay, che aumentano la dose di spettacolarità dell’esperienza di gioco. La
lunga tradizione EA, che si e’ sempre distinta per l’ottima veste grafica, non
si e’ quindi smentita: l’estetica affascinante di NBA LIVE 2004 supera di gran
lunga i suoi predecessori e tutti gli altri titoli del genere. Bella la colonna
sonora firmata Sean Paul, OutKast e Black Eyed Peas; simpatica la telecronaca
della premiata coppia Marv Albert, Mike Fratello e straordinari gli effetti
sonori durante la partita (l’inconfondibile motivetto con la pianola e’ un tocco
di classe).
Le Modalità
La grande varieta’ delle modalita’ di gioco costituisce undi Gioco
ulteriore punto di forza di NBA LIVE 2004. Oltre alle singole esibizioni, ai
playoff e alle stagioni, e’ presente un Franchise Mode denominato “Dynasty”. Un
vero appassionato di NBA non puo’ non lasciarsi catturare dall’avventura di una
carriera pluriennale nella quale e’ possibile ingaggiare e scambiare giocatori,
modificarli e crearne dei nuovi Allenare la propria squadra per migliorarne le
qualita’ e fare i conti con gli infortuni; poi consultare il general manager,
tenere d’occhio le statistiche per i premi mensili e per l’MVP: c’e’ tutto per
far entrare il nostro quintetto nella storia. Inoltre il gioco si presta bene
anche come enciclopedia mondiale dell’NBA: statistiche, squadre ufficiali e i
dream team di ogni decennio, oltre a divise ufficiali, attuali e storiche. E'
possibile anche comprare tantissimi modelli di scarpe originalie farle indossare
ai nostri giocatori preferiti: le piu’ ambite rimangono le Nike Air Jordan
numero 1.
Conclusioni
Siamo di fronte ad un titolo che ha tutte le carte in regola per
diventare il primo della classe in quanto unisce ad un’estetica accattivante, un
sistema di controllo innovativo che si traduce in una giocabilita’ superiore.
Chi vincera’ quest’anno l’ennesimo scontro all’ultima schiacciata tra EA e SEGA
? Solo il tempo ce lo dira’. Intanto tutti quelli che stanno aspettando NBA 2K4
-e sono tanti- dovrebbero dare un’occhiata all’ultimo nato in casa EA SPORTS.
Rimarrebbero colpiti.
Che voto dai a: NBA Live 2004
Voti: 4