Nelke e the Legendary Alchemists: Recensione dello spin-off di Atelier

Pur avendo riunito tutti i protagonisti della celebre saga, il nuovo spin-off di Atelier si è dimostrato mancante sotto diversi aspetti...

Nelke e the Legendary Alchemists: Recensione dello spin-off di Atelier
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Switch
  • PS4 Pro
  • Terminata la trilogia "Misteriosa" e in attesa di ricondurre i fan storici nel meraviglioso e indimenticato Regno di Arland, i ragazzi di Gust Corporation e Koei Tecmo Games hanno confezionato uno spin-off della serie Atelier in grado di riunire per la prima volta tutti i protagonisti del brand. Intitolato Nelke & the Legendary Alchemists: Ateliers of the New World, il titolo già disponibile su Nintendo Switch, PlayStation 4 e PC si discosta molto dai classici episodi del franchise, in quanto lo scopo dell'avventura, stavolta, non è quello di studiare le discipline alchemiche, bensì sviluppare e amministrare una vivace cittadina. Dopo esserci cimentati a lungo con le curiose meccaniche offerte dal titolo incaricato di celebrare il ventesimo anniversario della saga, ve ne proponiamo le nostre consolidate impressioni.

    Cercasi alchimisti disperamente

    Ponendo in secondo piano le trasmutazioni alchemiche e le interminabili fasi esplorative che da sempre caratterizzano il più longevo brand di casa Gust, Nelke & the Legendary Alchemists: Ateliers of the New World narra invece le vicende della giovane e aristocratica Nelke. Figlia di un potente signore, la fanciulla ha ricevuto il gravoso ordine di amministrare lo sperduto paese di Westwald e trasformarlo in una fiorente città.

    A differenza delle protagoniste degli episodi canonici, Nelke non è però un'apprendista alchimista, poiché, pur avendone studiato i rudimenti, ha preferito dedicare la sua vita al rinvenimento di antiche reliquie, come ad esempio quella che si mormora sia nascosta nelle vicinanze di Westwald. Proprio la ricerca del leggendario oggetto è il motivo per cui la ragazza ha voluto a tutti i costi che le venisse affidata all'amministrazione del suddetto paese.

    Ciononostante, per conservare il proprio ruolo, l'amministratrice dovrà completare una serie di obiettivi entro un lasso di tempo alquanto limitato, che in caso di fallimento precluderanno al giocatore la possibilità di andare avanti con la trama. L'utente avrà quindi il duplice compito di espandere il centro abitato ed esplorare le sue immediate vicinanze, al fine di rinvenire materie prime e completare i vari incarichi ricevuti.

    Scandite come sempre da turni, le giornate si divideranno appunto in giorni lavorativi, durante i quali Nelke potrà richiedere la costruzione di edifici e la sintetizzazione di oggetti, oppure festivi, fondamentali per approfondire i rapporti di amicizia coi residenti e ascoltare le loro richieste. Nel corso dell'avventura, infatti, Nelke recluterà uno dopo l'altro tutti i protagonisti della saga, come ad esempio Lydie e Suelle, nonché le indimenticabili Rorona, Totori e Meruru, affinché i leggendari alchimisti del brand, con le loro straordinarie conoscenze, riforniscano i negozi di armi, armature e tutto il necessario per assicurare la crescita dell'economia locale. Trascinati nel mondo di Nelke dalle rispettive dimensioni, sia gli alchimisti che i comprimari dei precedenti titoli finiranno pian piano nei pressi di Westwald, contribuendo ad incrementare la popolarità dell'amministratrice e le dimensioni del paese. A prima vista confusionario e soverchiante, il gestionale richiederà dunque l'impiego dei personaggi reclutati in tutte le attività rivolte all'aspetto economico del luogo, come ad esempio la coltivazione dei campi, la conduzione di negozi sempre più grandi, nonché la partecipazione a vere e proprie missioni esplorative.

    Anche a causa dell'esagerato numero di personaggi coinvolti nella vicenda, senza sottovalutare la natura gestionale del prodotto, la trama di Nelke & the Legendary Alchemists: Ateliers of the New World appare estremamente lineare e tutto sommato ripetitiva, in quanto le scelte del giocatore sembrano avere un impatto solo marginale sull'agognata crescita di Westwald.

    Sebbene la gestione di atelier e negozi offra all'apparenza un certo controllo sullo sviluppo della città immaginaria, gli eventi principali del borgo si innescano infatti in maniera del tutto automatica e predefinita al raggiungimento di un preciso punto della trama. Come se questa non fosse già abbastanza priva di mordente, l'apertura di nuovi distretti, aggiustare le strutture, impartire gli ordini e soddisfare le richieste dei paesani ad ogni singolo turno tende a diventare estremamente frustrante già dopo qualche ora di gioco, spingendo l'utente ad abbandonare prematuramente il titolo.

    Una monotonia ineluttabile

    Menzionati nel paragrafo precedente, i giorni festivi offrono comunque al giocatore la sola ed unica opportunità per lasciare Westwald e scendere sul campo di battaglia: mettendo assieme un party di massimo cinque avventurieri, Nelke può infatti effettuare brevi "passeggiate" (scandite da una ruota del tempo") nelle varie foreste limitrofe, al fine di raccogliere materiali e sconfiggere eventuali mostri incontrati lungo il cammino.

    Va comunque preciso che sia l'esplorazione che lo stesso combat system di Nelke & the Legendary Alchemists: Ateliers of the New World appaiono estremamente semplificati e limitati, rispetto ai classici titoli della serie. Durante le escursioni, il giocatore non ha mai il controllo diretto dei personaggi del party, di conseguenza il recupero di oggetti avviene in maniera del tutto casuale e automatica: in base a propensione e competenze, ogni eroe è infatti in grado di rinvenire determinate tipologie di ingredienti, costringendo l'utente a cambiare spesso i componenti del gruppo. Nel mezzo delle scampagnate, il party può essere attaccato da mostri di ogni tipo, dando vita ai consueti combattimenti a turni della serie Atelier: anche in questo caso, tuttavia, i fan di vecchia data dovranno fare i conti con un'irritante operazione di semplificazione in grado di rendere gli scontri noiosi e ripetitivi. Interamente automatizzabile, il sistema di combattimento si basa ancora una volta sulla Turn Gauge, ma stavolta i combattenti hanno a loro disposizione un limitato numero di azioni. Se all'inizio di un turno i nostri personaggi potranno infatti ricorrere al solo attacco normale, durante la lotta guadagneranno degli AP, spendibili per utilizzare attacchi speciali, incantesimi e oggetti vari.

    Per qualche misteriosa ragione, tuttavia, i combattenti non possono in alcun modo saltare un turno o dedicarsi alla difesa, né è possibile utilizzare due volte lo stesso oggetto all'interno della medesima escursione. A ragion veduta, nemmeno le fasi esplorative e bellicose riescono a scalfire l'irritante routine che caratterizza le brevi giornate della laboriosa protagonista.

    È sul versante grafico che Nelke & the Legendary Alchemists: Ateliers of the New World guadagna qualche punto, grazie all'innegabile fascino dei colorati paesaggi e degli ispirati personaggi che da sempre contraddistinguono il brand di casa Gust. Il character design del maestro NOCO, già apprezzato sulla trilogia "Mysterious", ha infatti donato un look irresistibile anche ai personaggi dei capitoli più vecchi, permettendo loro di reggere il confronto con eroine del calibro di Sophie Neuenmuller. Il gradevole comparto artistico vanta poi una pregevole colonna sonora, ricca di tracce piacevoli e sempre adatte ai toni della narrazione, e un preciso doppiaggio in lingua giapponese, il quale offre come da tradizione un superbo livello di recitazione.

    Nelke & the Legendary Alchemists Ateliers of the New World Nelke & the Legendary Alchemists Ateliers of the New WorldVersione Analizzata PlayStation 4Trattandosi di un semplice spin-off, e non del nuovo episodio della serie Atelier, Nelke & the Legendary Alchemists: Ateliers of the New World ha saputo soddisfare solo in parte le nostre aspettative. Il titolo vanta un articolato sistema gestionale, ma la superficialità e soprattutto la linearità della trama impediscono al percorso di Nelke di catturare l’attenzione del giocatore e trattenerlo per tutta la durata della vicenda. Lo scarso peso attribuito ai combattimenti, all’esplorazione e alla stessa alchimia, solidi pilastri su cui Gust ha eretto il proprio brand, rendono dunque il capitolo celebrativo un prodotto poco consono agli appassionati di JRPG. Ne consigliamo l’acquisto solo ai fan di vecchia data, i quali siamo certi non si lasceranno sfuggire l’irripetibile occasione per rivedere tutti gli storici protagonisti della saga.

    6.5

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