Ninja Turtles The Cowabunga Collection Recensione: Potere Tartaruga!

Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection è una raccolta di alcuni tra i più iconici giochi delle Tartarughe: ecco cosa ne pensiamo

Ninja Turtles The Cowabunga Collection Recensione: Potere Tartaruga!
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • "Quattro tartarughe sempre pronte, sempre allerta come i ninja...": un ritornello piuttosto conosciuto dai teenager degli anni Ottanta e Novanta. Al grido di "Cowabunga", quattro simpatiche tartarughe mutanti, esperte nell'arte ninja e ghiotte di pizza avevano letteralmente invaso gli schermi delle TV di tutto il mondo: alla fine del 1989 il cartone animato "Tartarughe Ninja alla riscossa" venne trasmesso anche nel Bel Paese. Nati dalle matite e dalla fervida fantasia di Kevin Eastman e Peter Laird, due fumettisti statunitensi di talento alla ricerca del loro primo successo editoriale, Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo, divennero nel giro di pochi anni delle vere e proprie superstar planetarie, simboli della cultura pop di quel periodo storico.

    Turtles Mania

    Gli effetti della "Turtlemania" erano visibili un po' ovunque e persino le fogne di New York entrarono nell'immaginario collettivo come luogo iconico insieme agli personaggi presenti nella serie come il maestro Splinter, la bella reporter April o il supercattivo Shredder e i suoi fedeli scagnozzi Bebop e Rocksteady (creati appositamente per il cartone animato).

    Alla popolarità del "Turtle Power" tra i teenager contribuirono la vendutissima la linea di giocattoli e la serie di videogame ispirati alla serie animata. Konami fu la più lesta a intuire le enormi potenzialità del brand accaparrandosi i diritti della serie TV del 1987 (la sigla originale di "Teenage Mutant Ninja Turtles" fu composta da un certo Chuck Lorre, il produttore di The Big Bang Theory).

    Teenage Mutant Ninja Turtles apparve nei negozi giapponesi nel 1989 sul NES e quel gioco d'azione a scrolling orizzontale con le quattro tartarughe ninja fu capace di vendere più di 4 milioni di cartucce in tutto il mondo in un solo anno. La Turtlemania spopolò nelle sale giochi e contagiò anche il mondo degli home computer: vennero realizzate frettolosamente una serie di conversioni per le più diffuse macchine a 8 e 16 bit del periodo che, pur non essendo all'altezza dell'originale tie-in per NES, si piazzarono ai primi posti delle classifiche di vendita.

    Tredici giochi delle Tartarughe Ninja

    Il successo ottenuto dall'ottimo Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge (ecco la nostra recensione di Tartarughe Ninja Shredder's Revenge) non fa altro che alimentare il mito delle tartarughe mutanti mangia pizza.

    L'annunciata "Cowabunga Collection" proposta da Konami in collaborazione con Nickelodeon va proprio in questa direzione: arti marziali a profusione condite da una sana ironia, per un'operazione nostalgia che potrebbe strappare più di un lacrimuccia ai fan di vecchia data degli amatissimi combattenti. La casa giapponese si è appoggiata al team di sviluppo californiano Digital Eclipse per ridare nuovo lustro a tredici storici titoli di questa lunghissima serie, adattandoli agli standard attuali senza snaturarli. Sono stati aggiunti diversi filtri TV, la possibilità di salvare in ogni momento o di mappare i pulsanti, una modalità online e guide personalizzate che si rifanno alle più famose riviste di videogame di quegli anni per aiutare i giocatori a superare alcuni livelli notoriamente difficili. Da TMNT III The Manhattan Project a TMNT Fall of the Foot Clan, le produzioni selezionate contemplano i classici coin-op, le console Nintendo del periodo (NES, SNES e GameBoy) e il Sega Mega Drive (Genesis nella versione USA), per bel mix tra beat'em up a scorrimento orizzontale, picchiaduro 2D e qualche platform ibrido.

    Tra i titoli che abbiamo maggior apprezzato in questa raccolta c'è Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters, il "picchiaduro alla Street Fighter II": pur non raggiungendo la profondità del capolavoro di Capcom, si è dimostrato divertente da giocare anche a distanza di trent'anni. Nella selezione di produzioni per Game Boy, invece, la struttura "metroidvania" di Teenage Mutant Ninja Turtles III: Radical Rescue si è rivelata estremamente attuale, una considerazione che purtroppo non possiamo estendere a tutti gli altri titoli della console portatile di Nintendo, che invece mostravano in modo evidente i segni del tempo.

    Quattro tartarughe alla riscossa

    Il menu preparato dalla coppia Konami/Digital Eclipse dovrebbe accontentare anche il più accanito fan del quartetto. Molti di questi giochi sono considerati dei gioielli, a partire dall'arcade Teenage Mutant Ninja Turtles: Turtles in Time, che con buona probabilità è il più conosciuto della raccolta (era disponibile in sala giochi nelle versioni a due e quattro giocatori).

    Parte del successo era da attribuire anche a un'ottima conversione per Super Nintendo a cui venne aggiunto il suffisso "IV" (per mantenere una numerazione coerente con gli episodi precedenti), il supporto al Mode 7 e un livello nuovo di zecca per compensare la mancanza di alcune animazioni ed effetti speciali. Ispirato alla serie di cartoni animati e al lungometraggio "Tartarughe Ninja II - Il segreto di Ooze", Turtles in Time vedeva impegnati Leonardo, Raffaello e compagni in una battaglia tra passato e futuro contro il tembile Shredder.

    I possessori di Sega Mega Drive/Genesis, invece, si dovettero accontentare di Teenage Mutant Ninja Turtles: The Hyperstone Heist (conosciuto in Giappone come Teenage Mutant Ninja Turtles: Return of the Shredder). Pubblicato nello stesso anno (1992) di Turtles in Time, The Hyperstone Heist presentava numerose similitudini con il titolo per SNES, difatti le animazioni, i fondali e gli effetti sonori erano praticamente gli stessi (per buona parte), mentre al centro della trama c'era una Iperpietra proveniente dalla Dimensione X, utilizzata da Shredder per rimpicciolire Manhattan.

    I migliori giochi delle Tartarughe Ninja riportati a nuova vita

    Il trattamento riservato da Digital Eclipse (specializzata in operazioni di questo tipo) a Turtles in Time, The Hyperstone Heist e a tutti gli altri giochi presenti nella raccolta è ottimo, mentre l'interfaccia non fa altro che esaltare i contenuti proposti. La visualizzazione permette di selezionare la dimensione dello schermo (originale, intero o ampio), il tipo di filtro da applicare (monitor, LCD e TV) e scegliere quale versione giocare tra quelle disponibili (Stati Uniti o Giappone).

    La modalità "Spettatore" altro non è che una demo del gioco selezionato, che si può interrompere in ogni frangente per cominciare a giocare. È comunque possibile cambiare la mappatura dei tasti (attivare/disattivare la vibrazione) e soprattutto salvare la partita in ogni momento. Sono disponibili anche i "potenziamenti" che offrono la possibilità di scegliere il livello di partenza, essere invincibili, togliere le bombe penalità e avere ancor più nemici sullo schermo. Tra l'altro, nel caso dei picchiaduro come Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters è possibile giocare anche con i boss e settare la velocità dei combattimenti. Infine è possibile accedere alla componente multiplayer online con quattro dei prodotti della collezione. A rendere particolarmente attraente questa raccolta è la quantità di contenuti esclusivi: documenti di design (provenienti direttamente dagli archivi giapponesi di Konami), cover dei fumetti, confezioni dei giochi, pubblicità e cataloghi, colonne sonore, manuali, immagini della serie a cartoni animati e altro ancora. Considerata la mole del materiale proposto (completamente localizzato in italiano) è possibile filtrare i risultati secondo diversi parametri.

    Le guide strategiche sono qualcosa di fantastico con le "tartadritte" per superare i passaggi più impegnativi di ogni gioco: le abbiamo trovate decisamente utili. Insomma, a patto di fare i conti con la natura old school di questi prodotti, i patiti degli eroi in verde non faticheranno a considerare questa collection un piacevole appuntamento col passato.

    Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga CollectionVersione Analizzata Xbox Series XSe l'ottimo TMNT: Shredder's Revenge non ha ancora placato la vostra fame di tartarughe ninja, con The Cowabunga Collection preparatevi a un'indigestione: Digital Eclipse ha fatto davvero un buon lavoro nel riadattare 13 prodotti che hanno fatto la storia della serie firmata Konami. Alcuni titoli sono invecchiati bene, altri un filo meno (soprattutto quelli GameBoy). Insomma, per tutti quei teenager cresciuti a cavallo degli anni Ottanta e Novanta con il mito di Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Donatello, è un acquisto consigliato ma alcuni potrebbero storcere il naso di fronte al prezzo di lancio di questa raccolta, proposta a 40 euro.

    7

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