Recensione Obscure

Obscure: recensione della versione PS2

Recensione Obscure
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  • PS2
  • Xbox
  • Pc
  • Un nuovo ospite a cena

    E' davvero difficile, al momento attuale, ritagliarsi uno spazio in un mercato, quello dei survival horror, praticamente monopolizzato da due soli franchise, Resident Evil e Silent Hill: basti pensare a quanto sta vendendo quel titolo mediocre che è RE Outbreak (nella sua versione Pal, naturalmente) per avere un'idea del richiamo associato a questi nomi. Solo Tecmo ha sfiorato i successi di Capcom e Konami col suo Project Zero, anche se la particolarità del titolo non gli ha permesso di vendere come avrebbe meritato.
    A sfidare i tre colossi giapponesi scende ora in campo Microids, publisher francese (la patria di Alone in the Dark), che decide di adottare un approccio più occidentale pescando a piene mani dalla moda dei teen-horror che spopolano da anni in televisione (Buffy, Angel) e al cinema (Scream): nasce così Obscure, ambientato in un tetro college americano.

    Tutto il mondo è paese

    Il liceo Leafmore è un decadente istituto americano flagellato da due grossi problemi: le sue strutture fatiscenti e la periodica sparizione di studenti. Per questo il giovane Kenny Matthews non sembra proprio il più sveglio della classe quando decide di fermarsi da solo a fare ancora "due canestri" nella palestra della scuola quando ormai le tenebre sono calate: come da copione, infatti, il ragazzo sparisce senza lasciare traccia. Il giorno dopo la sorella Shannon e la sua ragazza, Ashley, aiutate da altri due giovani studenti, Josh e Stanley, decidono di fermarsi anch'esse per cercare tracce dello scomparso. Con l'avanzare delle tenebre la scuola assume un aspetto sempre più sinistro e l'oscurità si popola di minacciose presenze: viene da chiedersi che razza di indagini abbia fatto la polizia per venire a capo della scomparsa degli studenti, visto che non è difficile capire che a Leafmore c'è qualcosa che non và...

    Una torcia, un'arma ed un coraggio da leoni

    Il gameplay del titolo Microids non è esattamente innovativo: ci aggireremo nei meandri via via sempre più oscuri di Leafmore impugnando una torcia, pronti a risolvere enigmi, esplorare ambienti e sterminare orride creature. Lo svolgimento della trama è lineare come consuetudine di questo genere di prodotti, e non mancano gli altrettanto classici enigmi astrusi alla RE, anche se fortunatamente in numero minore rispetto allo standard.
    La torcia elettrica non ha una funzione meramente scenografica, ma serve per privare i mostri dell'aura oscura che li protegge: per questa ragione può essere fissata alle armi da fuoco, in modo da poter illuminare e sparare contemporaneamente.
    Le meccaniche sono canoniche: ci si barcamena tra munizioni, oggetti di varia natura, pozioni e, unica novità, cd che permettono di salvare il gioco in qualsiasi momento, scomparendo però dopo l'utilizzo. Ci sono tre livelli di difficoltà tra cui scegliere, che determinano sostanzialmente proprio il numero di munizioni, pozioni e cd che troveremo nel corso dell'avventura.
    La vera novità che distingue Obscure dalla concorrenza è la possibilità di giocare in due contemporaneamente su schermo: già in single player potremo farci accompagnare da un compagno, anche se vista la scarsi I.A. dello stesso finiremo per parcheggiarlo in un posto sicuro, dove recuperarlo unicamente quando ci si trovi a dover affrontare uno di quei passaggi in cui la cooperazione tra due personaggi è necessaria per proseguire. In alternativa è possibile far controllare il compagno da un secondo giocatore umano ed in questo caso le cose si fanno decisamente più divertenti e movimentate.
    Un'altra caratteristica del titolo Microids è quella di poter scegliere in ogni momento tra ben cinque differenti protagonisti: ogni ragazzo o ragazza è caratterizzato da una capacità unica ed insostituibile, che ci porterà via via a scegliere l'elemento più utile alla situazione da affrontare. C'è quello particolarmente abile nei combattimenti, quello in grado di scassinare velocemente le serrature, quello che dispensa suggerimenti per superare gli enigmi e così via. Il bello è che i protagonisti possono anche morire (anzi, che teen-horror sarebbe senza la consueta gara ad eliminazione?) ed il gioco prosegue lo stesso: l'importante è che sopravvivano almeno due giocatori, in modo da poter superare gli "enigmi di coppia".
    Peccato che la longevità globale del titolo sia molto bassa, per cui è sconsigliatissimo selezionare il livello più basso di difficoltà, ma anche giocando al massimo grado di sfida il tutto avrà termine in poche ore.

    Grafica e sonoro

    Tecnicamente il titolo Microids rappresenta una vera sorpresa, specie considerando che il team di sviluppo, gli Hydravision, finora non avevano saputo stupir eil pubblico. Il gioco usufruisce di un motore grafico eccellente in grado di gestire fluidamente ambienti molto dettagliati ed un ottimo sistema di illuminazione (in un titolo che punta tutto sul gioco tra luci ed ombre). Anche i caricamenti tra un'area e l'altra sono velocissimi e se proprio bisogna cercare un difetto forse lo si riscontra negli elementi in movimento, vale a dire i cinque protagonisti ed i vari mostri, non perchè male animati, ma perchè nel complesso paiono piuttosto anonimi, non colpendo l'immaginario del giocatore come i suoi diretti concorrenti.
    La subdola colonna sonora è composta non da musiche, ma da tutta una serie di suoni, rumori e grida che tengono costantemente in allerta il giocatore: è quindi perfetta per il titolo in questione...

    Commento finale

    Obscure è, nel complesso, un gioco più che valido che pur non offrendo nulla di veramente innovativo nel genere dei survival horror, è in grado di competere alla pari con gli gli ultimi esponenti dei principali franchise. In particolare l'idea del multiplayer risulta parecchio azzeccata e divertente. Del resto, Obscure è in grado di sfoderare le sue carte migliori proprio se affrontato in compagnia di un amico!

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