Octopath Traveler 2 Recensione: un jrpg che guarda ai classici, e funziona!

Square Enix presenta Octopath Traveler 2, un titolo curato e di qualità ma non troppo diverso dal primo capitolo. Ecco quali sono le novità del sequel.

Octopath Traveler 2 Recensione: un jrpg che guarda ai classici, e funziona!
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  • Pc
  • PS4
  • Switch
  • PS5
  • Pubblicato in origine su Nintendo Switch e successivamente portato su altre piattaforme, Octopath Traveler è un titolo che nel 2018 ha spaccato in due la community. Non solo il JRPG confezionato da Square Enix e Acquire è stato in assoluto il primo a sfoggiare il delizioso stile HD-2D, che già di suo poteva risultare sgradevole agli occhi delle nuove leve e a chiunque non covasse una sfrenata passione per la pixel art, ma il prodotto proponeva una struttura narrativa tutt'altro che perfetta, che chiedeva al giocatore di impersonare otto diversi viandanti e completare altrettante storie, che per giunta si incrociavano in maniera piuttosto marginale soltanto in una missione secondaria affrontabile dopo aver raggiunto il post-game.

    All'annuncio di Octopath Traveler II, che il 24 febbraio 2023 esordirà su PC, PlayStation 4, PS5 e Nintendo Switch, il sodalizio ha subito precisato che le storyline dal secondo capitolo numerato della saga si sarebbero intrecciate maggiormente (ve ne abbiamo parlato nella nostra prova di Octopath Traveler II), motivo per cui nelle settimane passate a giocarlo abbiamo cercato di verificare la veridicità delle informazioni dichiarate. Benché gli otto racconti individuali si incontrino molto più spesso, dobbiamo riconoscere che la stravagante struttura dell'impianto narrativo ha conservato la maggior parte dei difetti riscontrati nell'originale.

    Stessa formula, stessi problemi

    Abbandonati i regni e principati di Orsterra, che facevano da sfondo al primo episodio (per maggiori dettagli fiondatevi sulla recensione di Octopath Traveler), il suo successore è ambientato nel mondo di Solistia, che comprende due vasti continenti separati dal mare.

    Essendo questo totalmente inedito, è pertanto possibile approcciarsi a Octopath Traveler II e apprezzare le sue otto storyline originali anche senza aver giocato il capostipite. Seguendone le orme, all'inizio della campagna la nuova proposta di Square Enix prevede che l'utente scelga un protagonista principale, per poi reclutare - in ordine sparso - gli altri sette viandanti e seguirne le singole linee narrative: dopo aver arruolato i compagni, il giocatore può infatti ricorrere ai servigi della taverna per mettere in pausa la storia dell'eroe selezionato in apertura e vestire di volta in volta i panni degli altri. Sebbene sulla carta il sistema non impedisca di seguire un racconto nella sua totalità, all'atto pratico un utente intenzionato a completare una campagna per volta, evitando quindi che queste risultino fastidiosamente frammentate, si ritrova ben presto a fare i conti con picchi di difficoltà alle volte esagerati. Se inizialmente il livello consigliato per passare da un capitolo all'altro è tutto sommato ragionevole, col passare delle ore i requisiti per proseguire tendono a diventare alquanto esosi. Tenendo inoltre presente che, come tutti i JRPG old school, in Octopath Traveler II il denaro non è mai abbastanza e che il prezzo degli equipaggiamenti è sempre elevato, il grinding sfrenato è l'unica soluzione percorribile per evitare di saltare di continuo da un personaggio all'altro.

    Una soluzione francamente obsoleta che ci sentiamo di sconsigliare, anche perché, rispetto all'episodio originale, Octopath Traveler II presenta i cosiddetti Sentieri Incrociati, vale a dire missioni secondarie (abbastanza triviali e marginali) che hanno per protagonisti due viandanti ciascuna, e che mettono a confronto i loro diversi modi di fare. Nonostante la presenza delle suddette e dell'atto finale in cui convergono le otto storyline individuali, la nuova creatura di Acquire è ancora manchevole in fatto di coesione, non a caso gli eventi proposti dai capitoli dei singoli viandanti paiono ancora troppo slegati e non si incastrano come dovrebbero.

    Se nel complesso la struttura di Octopath Traveler II continua a offrire poca interazione tra i suoi protagonisti, dobbiamo spezzare una lancia in favore delle varie linee narrative. Al netto di qualche protagonista estremamente stereotipato, cliché come il personaggio smemorato e degli incipit non sempre originalissimi (ad esempio il primo capitolo della campagna del guerriero Hikari, principe secondogenito del Regno di Khu, sembra raccontare un film già visto), col passare delle ore le trame di Octopath Traveler II si sono fatte man mano più profonde e coinvolgenti, anche perché a questo giro gli sceneggiatori hanno toccato tematiche decisamente mature, come l'omicidio e lo schiavismo, che come risultato tengono il giocatore incollato allo schermo per una sessantina di ore circa.

    Un mondo che cambia dal giorno alla notte

    La sensazione che il sistema di combattimento e la componente esplorativa fossero anche stavolta gli aspetti meglio riusciti del pacchetto ci aveva già solleticati nel corso della prova preliminare del prodotto. Ebbene, viaggiando per Solistia in lungo e in largo, abbiamo potuto confermare i nostri sospetti iniziali, assaporando le piccole - seppur non sempre azzeccatissime - novità che gli sviluppatori di Acquire hanno apportato alla formula originale.

    Tra tutte, la più importante è senza ombra di dubbio l'inclusione del ciclo giorno/notte, in quanto determina i mostri (che dopo il tramonto sono in genere più resistenti e aggressivi!) e addirittura le sidequest affrontabili. Curiosamente non in tempo reale, ma innescabile attraverso la pressione di un tasto, l'alternanza fra il giorno e la notte muta infatti la posizione degli NPC negli insediamenti umani, rendendo accessibili determinate attività secondarie solo in specifici orari della giornata. Va da sé che per completare ogni contenuto opzionale e scoprire tutti i segreti della città visitata è necessario perlustrarla da cima a fondo sia di giorno che di notte, prestando la massima attenzione alle differenze anche minime. Persino le Azioni Viaggio dei viandanti, che questa volta ne possiedono due ciascuno, cambiano a seconda del momento della giornata.

    Se per esempio di mattina la furfante Throné Anguis è in grado di derubare i passanti, al calar del sole può invece assalirli per far perdere loro i sensi e spianarsi la strada; proseguendo, nelle ore diurne il mercante Partitio Yellowill, che con tutta probabilità è il personaggio scritto meglio, ha la facoltà di acquistare oggetti dagli NPC incontrati, mentre in quelle notturne può ingaggiarli affinché lo assistano in battaglia.

    Considerando che i protagonisti sono otto, per un totale di sedici Azioni Viaggio, Octopath Traveler II delega all'utente il compito di scegliere di volta in volta quali individui inserire nel party titolare (attraverso i servigi della taverna più vicina), al fine di sfruttarne non solo il potenziale bellico, ma anche i talenti legati all'interazione con gli NPC.

    Peccato solamente che le Azioni Viaggio siano meno fantasiose del previsto: buona parte di queste proviene direttamente dal primo Octopath Traveler e non rappresenta quindi una novità, mentre quelle "inedite" sono spesso varianti di quelle già note. Per fare un esempio, sia Oswald che Castti possono ottenere informazioni dagli abitanti, ma solo la seconda ha una probabilità del 100% di riuscire; l'azione del primo, al contrario, può fallire e peggiorare la sua reputazione nel villaggio in cui viene utilizzata.

    A meno che il giocatore non abbia la pazienza necessaria per cambiare ogni volta la composizione del party e aggiungervi il personaggio più indicato a svolgere un determinato compito, non esiste una sola ragione per cui dovreste affidarvi alle abilità dal risultato incerto anziché usare quelle infallibili. Pertanto, se sulla carta le combinazioni realizzabili sono numerosissime, all'atto pratico le Azioni Viaggio risultano molto ridondanti, motivo per cui le soluzioni adottabili non sono poi tanto diverse. Avremmo insomma gradito una maggiore diversificazione delle abilità da campo.

    Turni, scontri casuali e poteri latenti

    Rigorosamente a turni, il sistema di combattimento di Octopath Traveler II è pressoché identico a quello dell'originale e si serve quindi delle meccaniche di "Dominio e Potenza" già apprezzate nel capostipite.

    Andiamo per gradi, specificando che colpire l'avversario con un'arma o un elemento cui questo è vulnerabile ne riduce i punti scudo, che una volta scesi a zero infliggono il "Dominio": un micidiale stato di break della durata di due turni, durante i quali il nemico, oltre a subire danni ingenti, è per giunta stordito e non può reagire agli attacchi subiti. Ottenibili indipendentemente dall'azione eseguita, i "Punti Potenza" sono invece la preziosa risorsa che l'utente può spendere per portare a segno fino a quattro colpi standard consecutivi o comunque incrementare di tre livelli il potere di una skill offensiva, arrecando in un singolo turno il quadruplo dei danni. Se sfruttate con intelligenza, le suddette meccaniche offrono una componente ruolistica più che valida e possono anche capovolgere le sorti di un scontro disperato. Chiunque abbia già familiarità con la saga di Bravely Default (siete a un click dalla recensione di Bravely Default II) potrebbe trovare qualche somiglianza tra le condizioni di Dominio e Potenza di Octopath Traveler e le meccaniche di "Brave e Default", ma occorre sottolineare che le analogie sono solo apparenti.

    Laddove negli episodi di Bravely Default è possibile non agire per diversi turni o addirittura sacrificare i successivi per seguire in rapida successione un certo numero di azioni, i Punti Potenza di Octopath Traveler vengono assegnati in automatico all'inizio di ciascun turno e non obbligano affatto i membri del party a rinunciare all'idea di prendere l'iniziativa. Estraneo al concetto di "high risk, high reward", il sistema di combattimento è quindi molto meno profondo di quello vantato dall'altra celebre saga di Square Enix, che consente di mettere in atto delle tattiche di offesa altrettanto articolate.

    Mettendo da parte le Abilità EX e le quattro classi inedite, di cui purtroppo non ci è permesso parlarvi in questa sede, sul piano bellico l'unica vera novità di Octopath Traveler II va ricercata nei Poteri Latenti dei viandanti, che dopo aver riempito l'apposita barra sono in grado di compiere azioni speciali.

    Se per esempio "Tutti Insieme" di Agnea consente di colpire tutti i nemici con le tecniche che di norma arrecherebbero danno ad un singolo bersaglio, al contrario la "Convergenza Magica" di Oswald incrementa la potenza e concentra su un solo contendente gli incantesimi che in teoria si abbatterebbero sull'intero gruppo di mostri, mentre la "Condanna" di Temenos permette di sottrare punti scudo agli avversari con qualsiasi tipo di attacco, a prescindere dalle loro effettive debolezze.

    Giacché la barra che ne limita l'utilizzo si ricarica molto velocemente, i Poteri Latenti non sono le solite mosse speciali che nei JRPG si tende a conservare in attesa del momento propizio, ma sono stati concepiti come una risorsa cui attingere spessissimo; del resto, proprio la loro inclusione ha giovato al bilanciamento complessivo della difficoltà, che rispetto a quanto visto nel capostipite ci è parsa più ragionevole, seppur sopra la media.

    Una gioia per gli occhi

    In tempi recenti abbiamo potuto ammirare l'iconico stile HD-2D della serie anche nel remake di Live a Live e nell'indimenticabile The Triangle Strategy (fiondatevi sulla recensione di The Triangle Strategy), però Octopath Traveler II pare dotato di una marcia in più: rispetto all'originale e agli altri giochi menzionati, le ambientazioni sono ancora più dettagliate, le animazioni sfruttano un maggior numero di frame, e nel complesso lo studio di luci e ombre garantisce uno spettacolo davvero suggestivo.

    Abbiamo condotto i nostri test su Nintendo Switch, che a differenza delle versioni PS4 e PS5 gira a 30 fotogrammi al secondo (con inciampi quasi impercettibili quando i particellari invadono lo schermo), apprezzandone la resa sia in handheld che in modalità dock; tuttavia, restiamo dell'idea che la raffinata pixel art di Octopath Traveler II e delle produzioni simili si adatti maggiormente alla portabilità.

    Artisticamente sublime, il titolo può contare anche sulla colonna sonora composta da Yasunori Nishiki, che dopo aver realizzato gli splendidi brani del capostipite ha donato al prodotto un accompagnamento ancora più memorabile e variegato. Sempre attento a sottolineare i toni assunti dalla narrazione, questo propone dei temi di battaglia davvero straordinari, che siamo convinti vi rimarranno impressi per parecchio tempo. Delle ottime tracce parlate in lingua inglese e giapponese sono infine affiancate da una pregevole localizzazione di testi e menu in italiano, che al netto di qualche traduzione un po' letterale ci sono sembrati precisi e sempre scorrevoli.

    Octopath Traveler 2 Octopath Traveler 2Versione Analizzata Nintendo SwitchOctopath Traveler II è fondamentalmente un "more of the same". Benché i ragazzi di Acquire abbiano apportato diversi accorgimenti alla formula dell’originale, implementando interessanti novità come il ciclo giorno/notte o i poteri latenti, nessuna di esse può essere definita realmente impattante. A maggior ragione, i pregi e i difetti riscontrati nel prodotto sono praticamente gli stessi che affliggevano il titolo del 2018 e vanno individuati perlopiù in un racconto non del tutto soddisfacente. Al netto di incipit talvolta debolucci e qualche cliché di troppo, le otto storyline non sono scritte male, anzi, a nostro avviso alcune di esse superano per qualità e drammaticità quelle del primo episodio; tuttavia, la bizzarra struttura narrativa che a suo tempo spaccò in due la community continua purtroppo a mancare di coesione. In definitiva, se avete amato il suo predecessore, Octopath Traveler II non faticherà a conquistarvi, ma qualora abbiate abbandonato il capostipite perché infastiditi dalla gestione tutt’altro che ottimale delle componenti della trama, difficilmente la nuova proposta di Acquire e Square Enix potrà farvi cambiare idea.

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