Recensione Omerta City of Gangsters

Haemimont Games ci riporta nei pericolosi anni '20 del proibizionismo americano.

Recensione Omerta City of Gangsters
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Pc
  • Gli anni '20 sono nell'immaginario collettivo, un po' di tutti. Al periodo del primo dopoguerra dobbiamo gli anni d'oro del cinema muto, un nuovo impulso alla musica ed all'arte oltre che alla letteratura del realismo radicale e del naturalismo. Gli anni '20 sono diventati presto soggetto di numerosi film, romanzi e serie tv e tutti noi ne abbiamo creato uno stereotipo dal quale è difficile scostarsi. Riflettendoci un po', ricorderemo che gli anni '20 sono stati anche il periodo culmine della criminalità organizzata negli Stati Uniti, un mondo fatto di gangster, corruzione e racket di ogni tipo. È stato il mondo di Charlie Luciano e di un giovane Al Capone padrone di Chicago. Una città in particolare si è potuta fregiare del titolo di capitale della Mafia americana: Atlantic City. Era il 1919 quando fu emanato il Volstead Act con il quale venne sancito il bando sulla fabbricazione, vendita, importazione e trasporto di alcol. Iniziava così il il periodo del proibizionismo, ed è da qui che inizia la nostra avventura a bordo di Omertà: City of Gangsters, nuovo strategico/gestionale sviluppato dai ragazzi di Haemimont Games e prodotto da Kalypso.

    LO SBARCO AD ATLANTIC CITY

    Nei panni di un giovane ragazzo siciliano, saremo chiamati a confrontarci con il duro mondo del crimine che si è sviluppato ad Atlantic City con l'emanazione del già citato Volstead Act.
    All'inizio di una nuova partita, in pieno stile RPG, dovremo dare tutte le connotazioni necessarie al nostro personaggio principale (che non sarà comunque l'unico che avremo modo di utilizzare e gestire). Attraverso una serie di scelte riguardo il nostro passato riceveremo in cambio dei punti abilità ben precisi, che disegneranno quelle che saranno le caratteristiche iniziali del nostro novello gangster. Ad esempio rispondere di aver scelto una pistola nel duello affrontato a 16 anni contro il fratello della ragazza di cui eravamo innamorati ci conferirà un punto in Destrezza (che determina la capacità del pg di usare armi da fuoco) ed un -1 in Muscoli (statistica che sintetizza la capacità del pg di muoversi per lunghi tratti e di usare armi bianche). Terminato il piccolo questionario avremo in mano il nostro personaggio principale, protagonista di una storia che verrà lentamente svelata tramite un'efficiente narrazione supportata da schermate fisse disegnate a mano. Fuggiti quindi dalla Sicilia per un conflitto contro un'altra famiglia ci siamo ritrovati sulle rive di Atlantic City per cercare fortuna e per vendicare il nostro caro fratello ucciso dalla famiglia rivale.
    Il nuovo titolo dei Kalypso si distingue per essere il risultato di una commistione di generi, quello più specificatamente strategico/RPG e quello gestionale. Va sottolineato infatti come il gioco sia diviso in due fasi distinte ma perfettamente fuse tra loro. Da un lato, quali boss della gang (anche se inizialmente sotto il comando di altri capi più influenti di noi), avremo la possibilità di dare ordini ai gangster facenti parte della nostra squadra al fine di gestire le attività in città, mentre dall'altro saremo chiamati a scendere direttamente sul campo per gestire situazioni difficili che richiederanno l'uso della forza e delle armi. È in questa fase che avranno maggiormente influenza le statistiche dei nostri personaggi e le loro abilità.

    L'ALCOL È DENARO

    Per procedere con ordine, è doveroso introdurre la sezione gestionale del titolo che si snoda attraverso le missioni della campagna principale. Per ognuna di esse saremo chiamati ad agire in un quartiere preciso di Atlantic City. Non avremo accesso ad una grande mappa della città intera, ma bensì a tanti piccoli scenari, ognuno con le proprie particolarità sia di trama che di gameplay. L'obiettivo del gioco è presto chiaro: impadronirsi della città, quartiere dopo quartiere. Inizialmente sapremo ben poco di quanto si trova nella zona di nostra competenza e sarà necessario estorcere le informazioni da chi ne saprà più di noi, potremmo poi decidere se con la forza o offrendo un bel giro di birre. Fatto questo, avremo un'idea più dettagliata di quanto si trova in città. Sopra ogni edificio comparirà un'icona informativa, mentre cliccandoci sopra avremo tutte le informazioni necessarie e la possibilità eventuale di interagire con esso. Gli edifici vuoti potranno ad esempio essere presi in affitto per poi stabilirvici un'attività, oppure sarà possibile tenere contatti con attività già esistenti. Per attività si intende ovviamente qualcosa di non propriamente legale, dato il tenore del titolo, e quindi avremo a che fare con spacci clandestini di alcolici, birrifici e distillerie, uffici degli allibratori, racket delle estorsioni, covi e tante altre attività illecite. Per stabilire quelle che sono a tutti gli effetti fonti di reddito, dovremo prima eliminare quelle avversarie. In questo caso una serie di rapine potrebbero mettere in ginocchio l'attività rivale, o perché no, un agguato con macchina in corsa e mitragliatori puntati potrebbe essere più efficace. Non manca poi la possibilità di comprare direttamente l'attività in questione, a patto che i rapporti tra le parti siano buoni.
    Quello che va tenuto a mente è che ogni azione che intraprenderemo avrà un suo impatto riassunto dagli indici di Gradimento e Temibilità. Più alto sarà il primo e minori saranno i prezzi di affitto che dovremo pagare per i nostri locali o per le merci acquistate, dato che la popolazione ci vedrà di buon occhio; al contrario, un alto tasso di Temibilità farà si che tutti avranno paura di noi, precludendoci degli importanti affari, costringendoci a pagare di più per i locali da utilizzare per le nostre attività e destando ovviamente l'attenzione della polizia che inizierà presto le indagini su di noi. Quando questo avverrà andremo incontro alla fine della partita per “Game Over”, a meno che non si sia disposti a distruggere le prove o a pagare gli agenti affinché smettano di pedinarci. La prima opzione è disponibile solo una volta a missione in corso (mentre il pagamento di mazzette è continuo e per importo sempre maggiore), quindi dovremo essere molto attenti a controllare sempre il livello di allerta della polizia.

    "Ogni azione che intraprenderemo avrà un suo impatto riassunto dagli indici di Gradimento e Temibilità."

    Tornando alle possibilità “imprenditoriali”, starà quindi a noi mettere in piedi un vero e proprio regno del crimine. Con la giusta quantità di magazzini e di alcol, basterà aprire qualche spaccio clandestino di alcolici per far circolare i primi soldi. Riguardo il denaro va fatta una nuova distinzione, dato che i Kalypso hanno deciso di fare le cose per bene. In Omertà non esiste un solo tipo di moneta in quanto c'è differenza tra denaro sporco, quello che si incassa tramite la vendita di alcol ad esempio, e denaro riciclato. Se il primo sarà sufficiente per svolgere la maggior parte degli affari, il secondo sarà necessario per comprare delle proprietà in città e per raggiungere determinati obiettivi di trama. Per ottenere quindi del denaro riciclato, quindi pulito, avremo a disposizione varie vie. L'apertura di una farmacia, che venderà alcol sottobanco, potrebbe essere una strada, come anche l'assunzione di un ragioniere a tenere la contabilità. In alternativa si potrà entrare in contatto con personaggi casuali che di volta in volta ci offriranno degli affari di varia natura da portare a termine. C'è chi cerca alcol per una “festa” a chi vuole vendercelo, fino a chi si offre di cambiare il nostro denaro sporco in denaro riciclato, in cambio ovviamente di un congruo pagamento.
    Il mondo criminale di Omertà è ben ricreato e pieno di sfaccettature interessanti: in una particolare missione dovremo imporci in un quartiere e guadagnare il favore di suoi abitanti. Quale metodo migliore allora, se non costruire una o due mense per i poveri? Magari potenziandole e garantendo un servizio migliore e più efficace? Va detto che ogni attività può avere due livelli di potenziamento, per una differenza di prezzo di svariate centinaia di dollari. Potenziamenti però necessari in svariati casi e alla base della buona riuscita delle nostre attività criminose.
    Ultima menzione riguardo la parte gestionale la meritano gli edifici per così dire “speciali” che si possono incontrare in città. Tra questi si trovano la villa dello sceriffo, quella del magistrato o abitazioni di varie celebrità o politici influenti. Interagire con essi potrà farci ottenere vari bonus, sempre tenendo a mente gli eventuali “contro” del caso. Ad esempio organizzare un evento benefico presso la villa di una celebrità farà aumentare il nostro indice di gradimento in città, mentre estorcere denaro ad un politico ci porterà ad avere un più ricco conto in banca, al costo di una polizia che potrebbe mettersi sulle nostre tracce.
    Nel complesso, la sezione gestionale risulta solida nonché inedita. Il mondo criminale e dei gangster anni '20 ci è sembrato riprodotto in maniera abbastanza fedele ed articolata, dando al giocatore la possibilità di muoversi in più direzioni per il conseguimento degli obiettivi. Non avrebbe guastato una difficoltà maggiore nello sconfiggere e far proprie le attività nemiche, che alla lunga diverranno troppo facili da conquistare rendendo il gioco fin troppo semplice. Rimane il fatto che gli obiettivi proposti dalla campagna di gioco sono sempre diversi e necessitano comunque del giusto impegno e della giusta organizzazione per essere portati a termine.

    QUANDO LE PAROLE NON BASTANO

    Non sempre tutto filerà liscio, e sarà in questi casi che il titolo dei Kalypso cambierà faccia, costringendoci a scendere direttamente in campo. Capiterà infatti di doverci scontrare con bande rivali con le quali contendiamo il territorio, o di dover dare una lezione a qualcuno. Si entrerà così in modalità lotta ed il gioco ci catapulterà nella location dove avverrà lo scontro. In questa fase il gioco, dapprima in tempo reale, si tramuterà in uno strategico a turni dove comanderemo tutti i nostri uomini. Come un vero gioco nel gioco qui conteranno le caratteristiche dei nostri scagnozzi (che come in un RPG saliranno di livello), e le abilità fino a quel momento sviluppate (su un totale di ben 53). Ognuno avrà la propria specializzazione, chi con le armi bianche, chi con le armi a canna lunga e chi con le pistole, e per vincere sarà necessario sfruttare tutti i punti di forza dei nostri gangster dato che l'IA non andrà molto per il sottile già a livello normale. Per utilizzare le pedine sul campo di battaglia avremo a disposizione per ognuno di loro un certo numero di punti movimento (PM) e punti azione (PA). I primi ovviamente serviranno per muoverci all'interno del quadro fino a che non saranno esauriti (per il turno in corso) mentre i secondi serviranno per attuare gli attacchi, di diverso tipo anche a seconda delle armi possedute e che consumeranno un certo numero di PA a seconda della loro efficacia e delle statistiche del nostro gangster. Questa modalità di Omerta, pur non essendo del tutto autonoma e staccata rispetto a quella gestionale, risulta comunque sufficientemente curata e divertente e questo grazie alla buona varietà di nemici e di abilità presenti. Gli avversari sono spesso in superiorità numerica, il che ci costringerà a mettere in piedi delle vere e proprie strategie d'attacco in ambienti che comunque contempleranno la possibilità di sfruttare le coperture prestandosi ad un gioco sufficientemente ragionato.
    Altro elemento che riguarda la modalità “lotta” è il multiplayer, presente in Omertà proprio per sfruttare questo aspetto del gameplay. Si potranno infatti affrontare missioni preparate ad hoc per il gioco in rete (4 in tutto), dove con altri giocatori affronteremo situazioni come rapine in banca, scontri tra gang, distruzione di prove e recupero di merci rubate. Non il massimo in termini di longevità dato che il gioco risulta così decontestualizzato e dimezzato nei suoi contenuti, ma pur sempre un'aggiunta gradita.

    UNA LUCIDATA ALLE ARMI

    Omertà si distingue per essere un gioco dai tanti contenuti piuttosto che uno dalla grafica accattivante. Nella modalità gestionale il livello di dettaglio non è mai troppo elevato, se non per alcuni edifici principali, mentre gli uomini e le auto che popolano i quartieri di Atlantic City non passeranno certo alla storia per il conteggio poligonale o per la definizione delle texture, in alcuni casi davvero approssimativa. Nel complesso il motore fa comunque il suo lavoro e se si chiude un occhio sull'aspetto visivo, concentrandosi sui contenuti, il peso di un comparto video non proprio all'altezza non dovrebbe dare molto fastidio. Al contrario, nella modalità a turni i difetti grafici si sentono maggiormente. In queste sezioni il livello di zoom è molto maggiore, concentrandosi solo su pochi ambienti interni di un edificio: qui avremo modo di osservare i personaggi in tutta la loro approssimazione, sia per quanto concerne una realizzazione poligonale un po' troppo grezza, che per quanto riguarda delle animazioni semplificate e ridondanti. Un motore grafico un po' scarno permette però quasi a tutti di godere del titolo e la grande scalabilità ne aumenta la possibilità di diffusione su tante tipologie di sistemi. Sul portatile di prova, un HP Pavillon g6 equipaggiato con un Core i3-2370, 4 Gb di Ram e AMD Radeon HD 7670M (il tutto su Windows 8) il gioco non ha assolutamente faticato a dettaglio medio/alto, omettendo però il filtro AA, e dando solamente qualche problema di rappresentazione delle ombre quando la qualità delle stesse era selezionata su “medio” o “alto”, costringendoci quindi ad abbassarle ad un livello inferiore.
    Buona la prova del comparto sonoro, che può vantare delle musiche in pieno stile Swing e Jazz, molto evocative e gradevoli, unite ad un buon doppiaggio in lingua italiana.

    Omerta City of Gangsters Omerta City of GangstersVersione Analizzata PCOmertà: City of Gangsters è un buon titolo strategico/gestionale che sfrutta bene un'ambientazione ed un epoca carichi di fascino e interesse. Si inserisce in un filone particolare e fino ad ora poco sfruttato. La commistione tra generi non è sempre facile e mai come in questo caso avrebbe potuto creare problemi. Nel gioco di Haemimont Games troviamo una parte gestionale, nella quale saremo chiamati a mettere in piedi il nostro impero criminale, che si fonde in modo abbastanza ben riuscito con un'anima strategica e ricca di elementi RPG, lì dove i nostri uomini saranno chiamati a scontrarsi sul campo contro i nemici di turno, siano essi altri criminali o poliziotti. Il titolo, comunque di natura single player, trova una gradita aggiunta in un comparto multiplayer sicuramente migliorabile. L'unico appunto viene da un livello di sfida forse non sempre all'altezza. Siamo di fronte ad un esperimento che mostra grandi potenzialità e che potrebbe essere ripetuto con maggior successo in futuro: un titolo comunque longevo e divertente sia per l'hardcore gamer per il giocatore meno navigato.

    7

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